E’ già l’alba.
Il sole mattutino
rischiara con la sua luce fioca questa pallida stanza, una delle tante stanze
della sede dell’Ordine della Fenice. Il quadro della signora Black sta gridando
a squarciagola, nonostante siano appena le sei. Mi volto con delicatezza e
scorgo un piccolo capello ricciolo e castano che percorre un tratto del tutto
irregolare, dalla tua fronte al tuo collo, al tuo seno, e infine sul mio petto.
Il tuo torace si muove regolarmente insieme al tuo respiro… le labbra carnose
increspate in un sorriso soave… posiziono delicatamente il mio braccio sotto al
tuo collo e ti osservo sorridendo. Non ho mai capito pienamente l’entità del
rapporto che ci unisce… alla pallida luce dei primi raggi solari il mio cuore
si riempie di dolcezza, e sento soltanto un immenso amore per te. Niente mi
pare più perfetto del corpo, forse non minuto ma ai miei occhi perfetto a
deliziosamente aggraziato, che mi sta legato contro per chissà quale stupenda
magia. Dal primo anno non abbiamo fatto che litigare, offendendoci con i
peggior epiteti e stuzzicandoci come cane e gatto per qualsiasi sciocchezza. In
fondo però è stato merito mio se la tua amicizia con me ed Harry e cominciata,
sviluppandosi poi nella stupendo senso di protezione che Harry nutre per te e
nella cieca fiducia che tu riponi in lui. Se non ti avessi offesa, il giorno di
Halloween di nove anni fa, se tu non fossi corsa a piangere nei bagni a causa
mia, se Harry non ti avesse salvata dal Troll… Tra noi la faccenda invece è
sempre stata un po’ più… burrascosa. Litigi su litigi, pianti, grida, mai una
parola carina, incomprensibili gelosie … fino ad arrivare a stanotte. Sedevi
con le gambe incrociate sul divano, mangiando patatine Babbane e leggevi con
aria svogliata “La gazzetta del Profeta”. Più che una giovane donna di ventuno
anni sembravi una ragazzina di quindici. Non dormivi ancora, nonostante fossero
le due passate. Ed io… io ero rientrato allora in casa, da uno dei miei soliti
giri di perlustrazione. Ti ho vista, mi hai visto. Gli occhi si sono incrociati,
i muscoli irrigiditi. Per qualche strana alchimia mi sono spinto verso di te.
Non ricordo come le nostre labbra si sono unite, come tu abbia permesso alle
mie mani di sollevarti e di portarti in camera mia, come tu abbia lasciato che
le mie carezze si facessero sempre più audaci, come tu abbia permesso che le
mie mani si intrufolassero sotto alla tua maglietta, come tu… non so, non so
perché tu mi hai fatto fare tutto questo. Hermione, sei tu l’esperta, sei tu la
studiosa io… io sono solo il povero, piccolo Ron Weasley.
Io di risposte non ne
ho
Mai avute e mai ne
avrò
Di domande ne ho
quante ne vuoi
Ed ora…? Ora, come
potrò comportarmi di fronte ad una tua richiesta su cosa abbiamo fatto?
Sicuramente non lo sai meglio di me. E’ stato probabilmente un momento di
pazzia, per entrambi. Mi piaci da così tanto tempo… da molto, sinceramente…
sesto, settimo anno circa… Sono
innamorato di te, ma credevo il nostro un rapporto a senso unico, una passione
platonica, impossibile, non corrisposta, ero convinto che prima o poi avremo
preso strade diverse, mi sarei dimenticato per sempre del tuo dolce volto e di
quel modo di fare così saccente che tanto amo e che tu possiedi da quando sei
nata e invece… Adesso aprirai quei tuoi grandi occhioni ambrati, probabilmente
saranno pieni di rabbia ed odio verso di me, mi fulminerai con lo sguardo,
coprirai con aria stizzita le tue nudità e uscirai dalla camera, sbattendo la
porta e chiedendomi di dimenticare tutto. Tirerai fuori il nome di quello che
studia con te al Corso per Auror… come si chiama, quel dannato francese con il
suo odioso fascino straniero… dirai che ami lui, che con lui ci sei andata a
letto altre cento volte, che è stato solo un errore, che devo dimenticare,
buttare giù questa storia nel cesso e… ed io annuirò, stanco, offeso ferito
nelle parti più intime del mio cuore.
Oh, Hermione, io ti
dirò di sì, con l’animo sottosopra, annuirò, sussurrerò che è stato solo uno
sbaglio anche per me, inventerò che mi piace qualcuna e che… Oh, ma chi
conosco, io? Io lavoro al Ministero e basta, tra i vecchietti, sono un semplice
schifo vivente. Insomma, inventerò una falsa passione per alcuno di
insospettabile, tipo Luna Lovegood, sì, Luna Lunatica, proprio lei, e ti dirò
che non me ne importa niente, che stanotte è stato solo un semplice gioco anche
per me. Eppure… nel mio cuore non posso cancellare i tuoi baci, le tue carezze,
il tuo bisbiglio, il tuo candore… non puoi chiedermi di smettere di amarti,
Hermione, fa’ tutto, ma non chiedermi di rinunciare a questi splendidi ricordi,
perché non riuscirei nemmeno se volessi, perché io ti amo… davvero tanto.
E tu, neanche tu mi
fermerai,
neanche tu ci
riuscirai,
io non sono quel tipo
di uomo
e non lo sarò mai
Ma questa notte, è stata giusta? Per me sì, è stata assolutamente l’apoteosi del paradiso, ma per te…? Basta crogiolarsi in sogni impossibili, no, per te non è stata affatto una scelta. Uno stupido errore, una notte di… di sesso. Di squallido sesso con il tuo migliore amico. So che l’amicizia mia e di Harry per te è tutto, quindi… quindi soffrirai per queste due ore trascorse… trascorse con me, in questo modo. Vedrai il nostro rapporto inesorabilmente modificato, sciupato, piangerai, non certo davanti a me, no, sei troppo orgogliosa… ma sola, nella tua stanza, nella lontana Londra Babbana, passeggerai, il volto rosso, gli occhi gonfi di lacrime… e ti maledirai. A questi pensieri mi sento male, Hermione. Tu soffrirai a casa mia, soffrirai moltissimo, ti durerà per sempre questa sofferenza, non potrai più fidarti di nessuno pienamente, nemmeno di Harry… ti ho rovinato il gusto dell’amicizia, l’ingenuità e la bellezza di essa, ti ho fatto del male, un segno indelebile, una ferita che non si rimarginerà mai… oh, se solo potessi tornare due ore indietro e modificare il tempo, se solo potessi evitare tutta questa sciagura. Scusa, Hermione, scusa. Perdonami. Mi space così tanto… mi odio, ecco. Non sono capace di niente, solo di causarti tristezza e rabbia. Metterò in crisi anche la tua cotta per quel francese… Morgan, mi pare… e niente più ti sorriderà per molti, troppi anni. Sono un mostro… Ma cosa ho fatto…?
Non so se la rotta è giusta o se mi sono
perduto ed è
troppo tardi per tornare indietro
così meglio che io vada via non pensarci
è colpa mia
questo mondo non sarà mio
Ma cosa è quel luccichio lì…? Oh mio Dio, Herm, amore mio, tu studi per Auror e… un Giratempo appeso al tuo collo. Una minuscolo rotellina dorata appesa ad un sottile filo al tuo collo… Ecco la risoluzione di tutti i miei, anzi i nostri, problemi. Sì! So che sicuramente avrei più possibilità con te se lasciassi il destino al suo normale scorrimento ma… ma non posso. Ti piace Morgan, sei sempre a rammentarlo, i tuoi occhi si illuminano al solo pronunciare il suo nome… Ieri hai detto a me e ad Harry che è soltanto il ragazzo più bello che conosci, ma che non ti piace e che… insomma, una serie di sciocchezze. Lo ami, ed io non posso permetterti di perdere un amore solo per colpa mia. Se ti svegli accanto a me c’è una piccola possibilità che tu ti metta insieme a me perché sei confusa o triste e… ed io non posso permetterlo. Mi stacco silenziosamente da te e ti sfilo con dolcezza il Giratempo dal collo. Soltanto due ore indietro e tutto tornerà alla sua normalità…
Non so se è soltanto
fantasia o se solo una follia
quella stella
lontana laggiù
però io la seguo e
anche se so che non la raggiungerò
potrò dire ci sono
anche io
Eccomi in piedi, pronto ad azionare la rotellina quando… quando incontro i tuoi occhi. Li hai aperti. E pieni di lacrime. Amore…
- Che stai facendo? –
Già, che sto facendo…? Non lo so, non lo so, Hermione, davvero…
- Soltanto ciò che è giusto. –
- Ė giusto, forse, dimenticare? Stanotte forse per noi è stato un errore, ma dimenticando… ciò non si cancellerà. –
- Sì invece, si cancellerà per te. Io non dimenticherò. –
- Ma io sì… -
- Custodirò per sempre questo momento dentro di me, Hermione, ma non posso rovinare la tua vita.… perché è giusto, talvolta, cambiare la storia. –
- Questo… questo non cambierà i tuoi sentimenti per me, però. Vero Ron? –
- Tu non saprai mai i miei sentimenti, Hermione… . –
- Io… Ron… -
- Mi vuoi bene, Hermione? –
- Certo, ma… -
- Ma fondamentalmente mi odi, perché ti amo e ti sto facendo soffrire. –
- Io…. –
- Abbi fiducia in me, Hermione. –
Sorrido, e fissandoti intensamente giro la rotella magica, facendo così svanire il tuo candido corpo nudo e il tuo volto rigato dalle lacrime.
Non è stato facile
perché nessun'altro a parte me
ha creduto però ora
so
che tu vedi quello
che vedo io il tuo mondo è come il mio
hai guardato
nell'uomo che sono e sarò
C’è chi etichetta l’amore come l’apoteosi dell’egoismo, come un semplice desidero di un’altra persona, come un bisogno di qualcuno. E’ vero, è vero. Eppure, le due cose non combaciano. O sei egoista, o vuoi il bene assoluto e la felicità dell’altro. Ti amo Hermione, sono qua, per te. Non saprai mai, o meglio non ricorderai mai, il mio sacrificio per te. E ne gioisco. E’ stupendo sapere che sarai felice, allegra, spensierata come prima, e non addolorata e disperata come ti ho vista adesso. Inseguo il Ron delle una e cinquantacinque… lo vedo entrare nella sede dell’ordine, mentre io sono nascosto sotto un Mantello dell’Invisibilità che tu utilizzi al corso… I suoi occhi indugiano su te, i tuoi su di lui, sta per avvicinarsi quando aggu8anto la mai bacchetta, e in un sussurro rompo la magia che si sta creando fra voi… noi. - Impedimenta! - . Ti cado addosso e cominciamo a ridere e ad imprecare. Mi dai dello sciagurato, mi gridi contro, ti sei sbucciata un ginocchio, perdi sangue, domani sera dovevi metterti la minigonna per uscire con Morgan e…
Perfetto. Siamo di nuovo noi. Sorrido e, accoccolandomi contro il muro, da sotto del Mantello, attendo le due e un quarto, cinque minuti prima che tu ti svegli. Non sino matto, mia dlce Hermione, non sono un santo e nemmeno un supereroe… semplicemente ti amo. Molti hanno dimenticato il vero senso dell’amore, molti ti diranno che ciò che ho fatto io non può esistere… eppure come vedi io l’ho fatto.
Ti potranno dire che non può esistere
niente che non si
compra o si conta o si compra perché
chi è deserto non
vuole che qualcosa fiorisca in te.
Apro gli occhi. Quanto tempo è passato? Le sette e venti del mattino. Mi tolgo con uno scatto il mantello di dosso e ti vedo davanti a me.
- Ron, sei forse matto? Da dove sbuchi…? Il mio mantello per gli esercizi! Ron, ti sei intrufolato in camera mia e lo hai preso…! –
Che
abbia sognato tutto…? Che sia stata solo la mia immaginazione…? Ma allora cosa
ci faccio sotto al mantello di Herm…?
- Oh… scusa… -
- Ron! Cosa hai in mano?!?! Fammi vedere!!! –
Cosa ho in mano… oddio, il Giratempo!!! Fisso i suoi occhi, adesso capirà tutto…!!!
- Ron!! Ma sei impazzito? Hai fatto razzia della mia roba…? Mah! Non capisco cosa ti è preso? Sei sonnambulo?? –
- Scusa Herm. –
- Cosa? –
- Ho detto scusa. –
- Oh, tu chiedi scusa? –
- Sì. Scusa. –
- Ma… -
Ti avvicini a me, moltissimo, troppo, e sorridi dolcemente. Posi velocemente le labbra sulle mie e ti scansi con altrettanta impetuosità.
- Non so cosa tu abbia fatto… ma improvvisamente la strana idea che tu sia bellissimo mi ha raggiunto per l’ennesima volta, e tu dovevi saperlo… ti amo dal quarto anno, e non mi importa se non corrispondi, ti amo, capito…? Ciao, adesso devo andare. –
Sempre più stralunato, vedo allontanarsi da me la tua dolce e splendida figura.
- Herm…, aspetta! –
- Sì? –
- Anche io… anche io ti amo, da tanto… -
Sorridi estasiata, non sei mai stata così bella.
- Ottimo… ne riparliamo stasera. –
- Herm…! Non te l’ho mai detto prima… temevo un tuo rifiuto… e a baciarti pensavo che… che ti saresti sentita obbligata. –
- Anche io. Dovevo trovare il coraggio del primo passo, altrimenti avrei pensato che tu non mi amavi. -
Ecco spiegato tutto!!!!
- Oh… perfetto. Ci vediamo stasera allora… ti amo. –
- Anche io ti amo. –
- Herm… e Morgan? –
- Ron, io amo te. Ok? Ciao amore. –
- Ciao amore… -
E
so che non è una fantasia non è stata una follia
quella
stella la vedi anche tu
perciò
io la seguo e adesso so che io la raggiungerò
perché
al mondo ci sono anch'io
perché
al mondo ci sono anch'io
ci
sono anch'io
ci
sono anch'io
ci
sono anch'io