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Autore: ellacowgirl in Madame_Butterfly    25/12/2012    0 recensioni
Si sa, a Natale si è tutti più buoni, si cerca di donare ciò che di più importante si riesce alle persone care, eppure quei sogni perennemente soppressi dall’impossibilità lasciano una velata malinconia, difficile da spezzare persino il giorno del 25 Dicembre...
Ma quel giorno qualcosa si sarebbe avverato, quel poco di speranza che riscaldava l’animo di ogni abitante sarebbe stato alimentato, sebbene in un’illusione di momentanea felicità.

"Era per questo che si trovavano lì, alcune kunoichi, appena fuori dal palazzo dell’Hokage al centro del villaggio della Foglia, in attesa di un qualche segnale per entrare: la Goidaime aveva detto loro di essere puntuali, perché per quel giorno avrebbe fatto loro un regalo molto particolare."
✿Kurenai✿
♥Sakura♥
☾Anko☽
☯TenTen☯
-Tsunade
-Temari
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Temari, Tenten, Tsunade, Un po' tutti | Coppie: Asuma/Kurenai, Sasuke/Sakura, Shikamaru/Temari
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Naruto Shippuuden
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Note Autrice:
Questo è il capitolo introduttivo, posterò ogni giorno un altro capitolo sino all'"anno nuovo" e in ognuno di questi vi sarà il "sogno realizzato" di alcune delle nostre Kunoichi...
Ma no, non date nulla per scontato, non tutti sono così "intuibili" ;) e soprattutto ci saranno le comparse di altri personaggi che non anticipo ^^
Buona lettura!


Start of Dreams


Non era mai nevicato a Konoha, o almeno non in maniera tanto consistente.
Un soffice manto bianco ricopriva le vie del villaggio, velandole di un sottile strato di fiocchi di neve appena posatisi sul terreno, quel tanto che bastava a renderlo un paesaggio incantato.
I raggi mattutini del sole facevano risplendere il biancore della neve, conferendo a quel paese un clima di pace e serenità, quel tanto che bastava a rasserenare anche gli animi più tormentati, rendendo ogni cosa più serena e solare, propensa a ciò che di più bello poteva esistere.
 
Si sa, a Natale si è tutti più buoni, si cerca di donare ciò che di più importante si riesce alle persone care, eppure quei sogni perennemente soppressi dall’impossibilità lasciano una velata malinconia, difficile da spezzare persino il giorno del 25 Dicembre.
Ma quel giorno qualcosa si sarebbe avverato, quel poco di speranza che riscaldava l’animo di ogni abitante sarebbe stato alimentato, sebbene in un’illusione di momentanea felicità.
 
Era per questo che si trovavano lì, alcune kunoichi, appena fuori dal palazzo dell’Hokage al centro del villaggio della Foglia, in attesa di un qualche segnale per entrare: la Goidaime aveva detto loro di essere puntuali, perché per quel giorno avrebbe fatto loro un regalo molto particolare.
 
-Chissà cosa avrà intenzione di regalarci la Signorina Tsunade… -
 
Pensava tra sé e sé la sua giovane allieva, la quale osservava con una certa curiosità il portone ancora chiuso quando la voce più determinata dell’ambasciatrice dai capelli color del grano interruppe i suoi pensieri.
 
- Spero solo che si sbrighi ad aprirci, i parenti non mi aspetteranno tutto il giorno! –
- Beh ha detto che è una cosa particolare, un po’ di pazienza la si può avere almeno oggi. –
 
Proruppe la kunoichi dagli chignon, la quale tratteneva a stento la sua curiosità assolutamente accentuata in quel momento di attesa, quando la voce dolce e pacata di una loro maestra attirò la loro attenzione.
 
- Siate pazienti, vedrete che non tarderà ad aprire. –
- Sempre così bonaria, vero Kurenai? –
 
Un codino sbarazzino di un viola scuro ondeggiò al soffio del vento, mentre la ninja dei serpenti appoggiata con la schiena alla parete osservava il ventre gonfio della collega, la quale sorrideva appena nelle sue labbra rosse e carnose.
 
- A Natale bisognerebbe esserlo, no? –
- Sì, Temari, ma io non ho la giornata libera! –
 
La bionda di Suna lanciò un’occhiata poco rassicurante alla Mitarashi ancora irritata.
Ad un tratto, la porta del palazzo si aprì e le giovani ninja si ricomposero immediatamente, avvicinandosi all’ingresso mentre la figura autoritaria quanto apparentemente serena dell’Hokage si pose dinnanzi a loro: le osservò una ad una, i suoi occhi ambrati e vivi che restavano piacevolmente colpiti dai loro sguardi, alcuni impazienti altri curiosi, mentre non desiderava donare altro a quelle giovani coraggiose se non un poco di quella remota felicità che lei stessa conosceva fin troppo bene.
 
- Bene, vedo che siete puntuali. Seguitemi. –
 
Diede loro le spalle e queste la seguirono senza indugiare, mentre la sennin leggendaria faceva loro da guida: camminarono per un paio di minuti al piano terra dell’edificio, prima di scendere le scale che conducevano al seminterrato e poi in un cunicolo illuminato soltanto da deboli torce.
Le kunoichi rimasero dubbiose e non parlarono per tutto il tragitto, quando Ino spinse Sakura a farsi avanti e porre un semplice quesito alla sua maestra, la quale continuava a camminare senza fermarsi, limitandosi a lanciare qualche occhiata indietro in direzione di Kurenai per assicurarsi che fosse nelle condizioni per continuare quel percorso.
 
- Mi scusi, Tsunade-sama, ma dove stiamo andando? –
- Lo vedrai presto, mia cara. –
 
Le altre kunoichi lasciarono trasparire un’espressione leggermente stupita e forse un pochetto delusa, fin quando il Quinto Hokage non aprì una porta di legno piuttosto malmessa e permise loro di entrare in un’ampia stanza completamente bianca, la quale non sembrava avere alcun tipo di arredamento o utilizzo: v’erano soltanto otto porte altrettanto bianche disposte lungo le pareti, esclusa quella da cui erano appena entrate.
Si guardarono intorno, incuriosite e un attimo spaesate quando Tsunade si posizionò dinnanzi a loro e con un semplice sguardo richiamò la loro attenzione, cominciando a dare le dovute spiegazioni.
 
- Credo sia giunto il momento di spiegarvi perché vi ho chiamate qui, proprio oggi. Vedete, quella in cui ci troviamo è una stanza molto particolare, creata da ninja con arti magiche particolarmente potenti e sofisticate che purtroppo a noi non sono giunte, ma di cui ci resta questa debole traccia. Un’arte magica particolare, in grado di indagare a fondo i desideri più profondi di un animo e renderli realtà, almeno in parte. –
 
Ascoltarono con attenzione e assoluta meraviglia quelle parole, fin quando le più temerarie delle kunoichi non decisero di indagare più a fondo la questione: di certo non era stata chiara, l’Hokage, e questo le turbava.
 
- Signorina Tsunade, può dirci chiaramente di cosa si tratta? –
- Entrando in queste porte, uno dei vostri sogni più remoti, uno dei vostri desideri più bramati si avvererà, in un modo assolutamente sconosciuto. Siate coscienti del fatto che ciò durerà per breve tempo e non diverrà realtà, ma entrando in una di quelle porte sarà per voi reale: le persone che incontrerete saranno in carne ed ossa, il loro carattere, le loro emozioni e le loro parole saranno reali, ma la verità che nascondono la potrete capire soltanto voi… -
- Dunque… Ci illuderemo che il nostro desiderio più grande sia realizzato? –
 
La voce decisa e fin troppo spiccia di Anko ruppe quell’atmosfera di serenità generale, mentre il suo sguardo serioso si scontrava con quello severo di Tsunade.
 
- Sarà un’illusione per quanto riguarda il tempo, perché non potrete rivivere gli stessi momenti al di fuori di quella stanza… Ma le persone e gli ambienti saranno reali, ciò che proverete sarà reale… Il mio regalo di Natale per voi è dunque quello di permettervi di fare uso di questo dono molto particolare che per anni è stato celato e custodito, confidando nella vostra prudenza e buon senso.-
 
Le kunoichi si lanciarono qualche sguardo incredulo: Temari non era certa di ciò che sarebbe accaduto in quella stanza temeva un poco l’ignoto, mentre Sakura tremava all’idea che il suo vero sogno si realizzasse concretamente dinnanzi a lei, che per tanto tempo lo aveva immaginato ma mai pensato nella realtà.
Tenten era fortemente combattuta su quale decisione prendere e restava immobile, i pugni rigidi e gli occhi nocciola fissi su di una porta, mentre la ninja dei serpenti assottigliava lo sguardo…
 
In quell’indecisione generale, i passi lenti e leggermente affaticati di Kurenai si fecero avanti, mentre la donna avanzava verso una delle porte davanti a lei: non era sicura al cento per cento, ma non avrebbe atteso più un solo istante per poter vedere realizzato uno dei suoi sogni, anche se per poco tempo.
Dinnanzi alla maniglia banca lanciò un ultimo sguardo a Tsunade, la quale la osservava con un sorriso trattenuto.
 
- Ricordati di esprimere il desiderio… -
 
La donna dai capelli neri e luminosi annuì col capo, prima di aprire la porta e sparire da quella stanza.
Dopo poco, anche le altre kunoichi presero un poco più di coraggio e di convinzione e si avvicinarono alle porte, prima di entrarvi una dopo l’altra con più o meno convinzione.
Anche Tsunade si avvicinò all’ultima rimasta, prima di abbassare la maniglia con un profondo respiro.

*******

NB: Nel prossimo capitolo, il sogno di ---> Kurenai!
  
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