Salve a tutti e buon Natale (che ci piace tanto anche se i tetti innevati mi renderebbero il tutto più piacevole) non perdiamoci in convenevoli che alla fine non ve ne frega niente. u.u
Allora, in un mondo magico nel quale Voldemort non si risveglierà troviamo un Serpevede che tutti conosciamo benissimo e una che, se lo desiderate, imparerete a conoscere.
Detto questo spero che questo primo capitolo vi piaccia e mentre voi lo leggerete io mi darò alla notturna scrittura del secondo.

This is just the beginning.

La prima volta che si erano incontrati avevano 11 anni.

La prima volta che si erano incontrati non si erano guardati negli occhi.

La prima volta che si erano incontrati era stata in un treno.

La prima volta che si erano incontrati lei indossava un vestito nero e lui un completo dello stesso colore.

La prima volta che si erano incontrati erano entrambi scocciati.

La prima volta che si erano incontrati avevano pensato d'odiarsi.

Ricordava alla perfezione il rumore del treno, i sussulti che talvolta lo scuotevano come un bambino è scosso dal singhiozzo.

Era rimasto subito incantato dalla bambina -ai tempi un po' per quel loro insano desiderio di crescere e un po' perchè erano sempre stati trattati da adulti amavano definirsi “ragazzi” ma ora, a distanza di anni, entrambi concordavano sul loro essere stati solamente bambini.- con quei capelli lunghi e neri e gli occhi marrone scuro che quasi si tingevano dello stesso colore dei capelli.

Non era bellissima, i suoi lineamenti erano acerbi e diversi da quelli di tutte quelle purosangue che aveva conosciuto fin da piccolissimo, non era neanche tanto alta e neppure una traccia di seno si era sviluppata sul suo petto; de non fossero stati così lunghi i capelli per quel che lo riguardava sarebbe anche potuta essere un maschio.

Eppure quando i loro sguardi si incontrarono entrambi così infastiditi, freddi e annoiati nonostante quel treno li stesse portando ad Hogwarts fu colpito da una specie di scarica elettrica.

Nel vagano erano seduti loro due, quei due che il padre gli aveva praticamente messo alle calcagna di nome Tiger e Goyle, un ragazzo di colore che se ricordava bene doveva essere il figlio dell'ammazza-mariti come aveva sentito una volta dire a suo padre e un'altra ragazza a dir poco strana dai capelli lunghi appena due dita che si era addormentata appena si era seduta.

Si sporse in avanti e la ragazza venne incontro al suo corpo come se si fossero già messi d'accordo e, quando le sussurrò “sei una purosangue” e lei rispose “sì, spero anche tu” entrambi furono pervasi da una gioia che portò Draco a ordinare a Tiger di spostarsi accanto al fratello in modo da lasciare il posto accanto a sé alla ragazza.

-Qual'è il tuo nome?.- Domandò e per un momento parve essersi scordato di tutte le solite buone maniere, semplicemente desiderava parlarle.

-Melanie , il tuo?- La sua voce gli era parsa strana, così bassa e roca, così poco adatta a una bambina come lei, eppure era bella, pareva coccolarlo al contrario delle voci che parevano squittii di tutte le altre bambine.

-Draco.-
Così iniziarono a parlare e non fecero altro per i quattro anni seguenti, parlavano di tutto, parlavano delle persone ma quasi mai con le persone, parlavano di se stessi nascondendosi dietro battute e si trovavano sempre, in ogni cosa, con una semplice gesto o sguardo.