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Autore: anteros    26/12/2012    3 recensioni
-Promettimi che la nostra storia d'amore finirà come nelle favole.- Dissi io, saltandogli sulla schiena.
-Ovvero come?-
-Col narratore che dice: "e vissero per sempre felici e contenti".-
-Te lo prometto, principessa.-
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Justin, mi ami ancora?- 
Quelle parole rimasero a svolazzare nell'aria umida di quella stanza, senza ricevere una risposta. 
Cercai i suoi occhi, i suoi begli occhi color caramello. La prima cosa di cui m'innamorai furono quelli. 
 
-Ti posso confidare una cosa?- Dice lui, cercando i miei occhi.
-Ovvio che puoi.- Gli sorrido.
-Guardami negli occhi e dimmi cosa vedi.-
-Beh, vedo dei bellissimi occhi color nocciola.- Li scruto a fondo, forse c'è veramente qualcosa da dover notare.
-Ah, non riesci a leggere quanto io ti ami ?- 
 
-Justin?-
Un flebile suono uscì dalla mia bocca prima che goccioloni d'acqua salata morissero su di essa. 
Le sue labbra rosee a cuoricino, le cose più morbide che io potessi mai toccare.
Quelle sue labbra erano il primo mio pensiero al mattino. Erano calamite che mi attiravano, come la luna attira il mare. 
 
-Se io faccio una cosa, poi mi perdoni?- Mi chiede, spostandomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
-Beh, penso di sì.- 
-E' solo un test, devo fondare le mie tesi.- Dice lui, mordicchiandosi il labbro inferiore. -Chiudi gli occhi però.- 
-Ok, io mi fido.- Sorrido e sulle mie labbra sento una leggera, leggerissima pressione. 
Socchiudo gli occhi e i centimetri che ci dividevano erano stati colmati da un bacio.
 
-Cosa c'è?-
Alzò lo sguardo e giuro di non averlo mai visto così serio. 
Il suo è uno sguardo che se lo incroci, anche solo di sfuggita, ti ritorna il buon umore.
E io ogni volta sorridevo, sorridevo nel guardare quel suo sguardo ancora ingenuo e un po' bambino. 
E, oddio, quando sorrideva lui in me si accendeva una scintilla difficile da riuscire a spegnere. 
-Mi ami ancora?-
Rimasero sospese nell'aria anche loro e anche loro non ricevettero una risposta.
Com'eravamo arrivati a questo livello? Non ci parlavamo quasi più.
 
-Amore, sono le cinque.- Disse lui, giocherellando coi miei capelli castani. 
-Di già? Ma non ti ho neanche finito di raccontare com'è andata quella volta quando andai in campeggio!-
-Ti ho solo detto che sono le cinque, non che devi smettere di parlare.- Mi stampa un bacio. -Io amo il suo della tua voce. Ti sentirei parlare per ore ed ore.-
 
Le lacrime continuavano a nascere dai miei occhi castani per poi morire secondi dopo sulle mie labbra. 
Spostai i capelli indietro e col palmo della mano mi asciugai le guance. 
Guance che lui ha baciato, morso, accarezzato. 
Accarezzato con le sue mani grandi e forti, ma allo stesso tempo morbide e delicate.
Una sua carezza assomigliava a una farfalla che si poggia su di un fiore. 
 
Accarezza delicatamente i miei fianchi e con tocco leggero mi sfila via il mio vestito rosso. 
Il suo tocco è come il battito d'ali di una farfalla. Ma si dice che, un battito d'ali può scatenare un urgano.
Ed è vero, ogni volta che mi sfiora dentro di me si scatena una tempesta di emozioni. 
 
-Ti prego non piangere.-  Disse lui, e una nota di dolore dipinse la sua voce. 
Smisi di piangere, asciugai quelle ultime gocce acqua stupide. 
Stupide, perché curiose volevano vedere anche loro il Mondo ma morendo secondi dopo.
Stupide, perché curiose volevano vedere anche loro l'amore che ardeva tra me e lui. 
Ma arrivarono troppo tardi, perché di quell'amore c'erano solo le ceneri. 
E no, purtroppo non rinasceva da quelle stesse ceneri, come fanno le Fenici. 
Era tutto finito.
 
-Promettimi che la nostra storia d'amore finirà come nelle favole.- Dissi io, saltandogli sulla schiena.
-Ovvero come?- 
-Col narratore che dice: "e vissero per sempre felici e contenti".-
-Te lo prometto, principessa.-
 
Credevamo troppo nelle favole, per questo ci sembrava tutto così semplice. 
Così bello. 
Così perfetto.
Così surreale.
Poi ritornammo alla realtà, dove la parola 'per sempre' era usata in modo diverso. 
Voleva scomparire dalla mia vita, per sempre.
 
I suoi occhi non dicevano più: "ti amo".
Le sue labbra non attiravano più le mie come una calamita.
Il suo sguardo non accendeva più quella scintilla.
Le sue mani non accarezzavano più i miei fianchi.
E il nostro narratore pronunciava la parola: "fine". 
 
 
MLMLMLMLMLMLMLML
Questo è il frutto di: noia, depressione, amore non corrisposto, noia.                                     Poi bho, spero vi piaccia almeno un po' lol e spero che voi abbiate un bel fidanzato che vi dica in continuazione "ti voglio bene, ti amo" perché anche se prima o poi il vostro narratore dirà la parola "fine" qualche bambina sognerà di avere una storia d'amore come la vostra. :') Bene, la smetto di dire cassate siciliane e me ne vado a dormire.                                             
Vi lovvo tutti, recensite. Che una recensione al giorno toglie il medico di torno!!! 
Baciotti e biscotti are back, bitches.
 
  
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