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Autore: WeasleyGinger    26/12/2012    5 recensioni
La proposta di matrimonio? Tsk, non è un problema per James Potter.
Miglior momento per farla? A Natale, che domande!
Si premedita? ...Certo che no!
A Martina, la mia sopportatrice di idee.
Genere: Comico, Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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James Charlus Potter.
Un nome, cento difetti. Il più grande, Lily Evans lo conosce bene.
Il suo romanticismo buffo e naturale, che zittiva perfino lei.
A volte.



Era Natale. Il tempo era nuvoloso da ore, ma non si decideva a piovere. Lily stava leggendo un altro di quei milioni e milioni di libri Babbani che aveva, sulla poltroncina rossa vicino al fuoco scoppiettante nel camino. James si era impadronito del divano molle dal sonnacchioso dopo - pranzo. I Malandrini avevano mangiato e se n'erano andati dalle famiglie; Sirius doveva incontrarsi con una al Paiolo Magico. Nessuno s'era fermato più di tanto, anche perché era ormai sera. Le stelle cominciavano a spuntare; il sole era tramontato.
“Natale sta finendo.” esordì James, guardando la sua ragazza che leggeva.
Non ottenne risposta.
“Lily..?”
Cavolo, era Natale, un po' di attenzione! Nessun sentore vago di ascolto nemmeno quella volta.
Si alzò, prese il primo cappotto che trovò – quello nero, il più caldo – e uscì sbattendo la porta. Lily alzò gli occhi e realizzò:
James se n'era andato. James aveva detto qualcosa. Lei non gli aveva risposto e lui se l'era presa.




Il diciannovenne si Smaterializzò a Diagon Alley, una Diagon Alley deserta. I negozi erano chiusi. La neve veniva giù candida e lenta, e ricopriva strade e tetti ricolorandoli di bianco.
Solo un negozio era aperto. Una gioielleria famosa, con prezzi che salivano alle stelle in quel periodo. James si fermò davanti alla luminosa vetrina, e il commesso gli sorrise dall'interno, con intesa.
Come se si fosse dimenticato il regalo per Lily, lui. Tsk.
Perché quel negozio lo attirava così tanto? Forse perché era l'unico aperto?
Però lui non era il tipo di farsi troppi problemi, quindi, entrò.
All'improvviso, desiderò di vedere Lily sorridente. La sua ragazza che lo abbracciava e lo ringraziava.
Un regalo. 
Glielo aveva già fatto, un libro, ma perché non esagerare?
“Vorrei un anello. Non troppo grande, non troppo piccolo. Semplice e di buon gusto. Non uno di quei diamantoni pesanti. Posso spendere non più di cento galeoni.” chiarì, e guardò il commesso, che sorrise in modo inesplicabile.
“Ma certo, signore. Abbiamo tutti i tipi di anelli di tutte le misure e di tutti i colori. Tutto il Mondo Magico ci invidia!” e il tipo dai capelli biondi e dall'espressione angelina cominciò a mettergli sotto il muso decine di anelli.
“Deve fare una proposta di matrimonio?” s'informò il commesso, candidamente.
James ci pensò solo un attimo.
“Già.” rispose, e sorrise.
E ad un tratto James lo vide.
L'anello perfetto. Bianco, semplice, senza troppi fronzoli. Un'ottima fattura, si vedeva. Il prezzo era di soli sessanta galeoni.
Lo comprò senza pensarci.




Quando la sua ragazza lo vide, con la neve tra i capelli, infagottato nei vestiti, con il naso e le guance rosse dal freddo e un sorriso a trentadue denti ad accoglierla, Lily non seppe che dire. “Non eri arrabbiato?”
James negò con il capo. Richiuse la porta e s'inginocchiò lì, nell'atrio.
Era giunto il momento. Perché ora non riusciva a dirlo? Soltanto due parole. Vuoi e Sposarmi. Che c'era di difficile? Ma era difficile. Difficile come dire Ti e Amo. Prese un respiro profondo.
“James, che cosa...?”
“Lily, ti amo.”
Bene, fuori una.
“Tu....vuòsposà?” lo aveva detto tutto d'un fiato.
“Cosa?”
Ovviamente, Lily non aveva capito. James tirò fuori il cofanetto rosso e lo aprì rivelando l'anello.
“Lily...” altro respiro profondo. “Vuoi sposarmi?”
Alla povera ragazza cadde il mondo addosso.
Sposare James Potter significava un suicidio aperto, insomma, un po' di comprensione.
Ma l'avrebbe fatto. Lei lo amava, sì, anche con la guerra l'avrebbe sposato.
Perché c'erano voluti sette anni per farlo rigare dritto.
Anche se nel profondo lo aveva amato da quel giorno sul treno il primo anno.
Dettagli, ovviamente.
“James...Merlino, sì! Ma come ti è venuto in mente, proprio oggi?”
Non trovò di meglio da dire. L'aveva fatta rimanere senza parole.
Ancora una volta.
“Non è che hai detto sì solo perché a Natale sono tutti più buoni, vero?” 





Aveva fatto proprio bene a darle il suo cuore, pensò James mentre cadeva nell'atrio.
Nello stesso punto in cui le aveva chiesto di sposarlo, Voldemort lo stava uccidendo senza remore.
Un secondo prima di morire, James pensò a lei, la sua risata al primo appuntamento che era riuscito a strapparle.

-Senza parole, eh, Evans?- 
Aveva detto lui allora.
Adesso sì che sarebbe rimasta senza parole, mentre lui moriva, agghiacciata dal dover fare la sua stessa fine.



Last Christmas, I gave you my heart.

  
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