Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Marta_R92    12/07/2007    0 recensioni
[…]Ginny abbassò lo sguardo mentre le lacrime incominciavano di nuovo a scorrerle sul volto. -mamma… no… non chiederlo… non lo posso giurare!-[…] […]-che facciamo?- chiese Draco prendendola per la vita e cercandola di confortare. -uccidila….-[…] Cosa accade se si uniscono due anime dalla parte sbagliata? Cosa accade se le carte in tavola si mischiano? Cosa accade se la guerra non ha un lieto fine ed un bambino da innocente diventa il colpevole? Ecco a voi il sequel di “un modo per farsi valere”. Come promesso (anche se dopo molto tempo) ce l’ho fatta, e l’ho scritto. (un ringraziamento a Miyuki-chan che mi ha consigliato di scrivere alcune delle parti di questa storia)
Genere: Avventura, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Hermione Granger, Mangiamorte | Coppie: Draco/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


1.come incontrarla di nuovo


Cara Ginny,

so che ti starai chiedendo perché ti mando questa lettera.

La mamma sta molto male. Ha appena avuto un infarto per la tua fuga da Azcaban e hanno scoperto un cancro ai polmoni che si dilata molto velocemente.

No, non è una trappola, sta male veramente.

Vorremo farle vedere che tutti noi le stiamo accanto e crediamo che sarebbe felice anche di vedere te… come eri una volta…

Lo so che potrà farle del male rivederti , ma crediamo che, in fondo, sarà molto felice…

Se decidi di venire, non ti incarcereremo… è ricoverata all’ospedale a nord di Londra.

Grazie di aver almeno letto questa lettera.

I tuoi fratelli’

Ginevra passò lo sguardo per tutta la pergamena poggiata sulla sua scrivania.

Non vedeva e non sentiva i suoi famigliari dalla morte di Voldemort, e, veramente, non gli era importato nulla.

Ora che si erano stabiliti in una vecchia stamberga nel centro della Foresta Proibita, la vita sembrava più pacifica e serena, di quella tormentata a cui era stata abituata i primi giorni.

La rossa si passò una mano tra i capelli sciolti e sospirò tristemente. Anche se non le importava più dei Weasley, ora era triste per la madre. In fondo era stata sempre lei a tirarla su di morale.

Chiuse gli occhi celesti assaporando l’aria fresca dell’estate e di erba bagnata, quando qualcuno bussò alla porta, poi entrò.

-Ginny? Tutto a posto?- chiese Zabini entrando nella stanza. La ragazza si asciugò i lati degli occhi ancora non truccati e tirò su con il naso annuendo.

-sicura? Ti è arrivata una lettera?- chiese il ragazzo avvicinandosele e poggiandole le mani sulle spalle.

-si…- rispose tristemente, poi sospirò tremante e si alzò in piedi.

Ginevra prese un fazzoletto in un pacco gettato sul letto, e si soffiò il naso.

-credi che ci andrai?- chiese di nuovo il castano appena ebbe finito di leggere la lettera, poi passò lo sguardo sulla figura della ragazza poco vicino al letto.

Lei annuì di nuovo, quando la porta si riaprì.

-Blaise… oh, Ginny… che succede?- chiese Draco entrando e vedendo Ginevra che si strofinava il naso, mentre Blaise la guardava.

La rossa scosse la testa, poi sorrise affabile con gli occhi che le bruciavano di lacrime.

-Draco… leggi qui…- fece il castano porgendo al biondo la lettera. Draco la lesse, poi alzò lo sguardo su Ginevra, che ora era sul comò e fissava la sua immagine riflessa sullo specchio mentre si sistemava la coda.

-lasciaci un attimo soli…- sussurrò il biondo al cugino. Lui annuì sorridendo affabile, poi uscì chiudendo la porta.

-Ginny…- cercò di dire lui, ma era come se le parole gli si fossero fermate sulla gola. Lei singhiozzò silenziosamente, mentre restava immobile a fissare la figura di Draco poco distante da lì.

La ragazza si girò verso il biondo, poi si alzò.

Lui sorrise dolcemente, poi allargò le braccia e lei si gettò fra esse cercando di confortarsi.

-vedrai che tutto si sistemerà…- sussurrò lui cullandola.

-lei morirà, Draco… l’unica che ha saputo accettarmi, anche ora,tra poco morirà…- rispose lei stringendo per la maglia nera, il ragazzo a sé.

-non ti preoccupare… rispondigli che ci andremmo fra un’ora…- rispose Draco togliendola leggermente da lui e capendo cosa stava provando la ragazza. le baciò dolcemente le labbra, poi lei volle andare più a fondo incrociando le loro lingue, si staccarono dolcemente e sorrise, infine,Ginny,si avvicinò al comò ed iniziò a scrivere, sotto gli occhi tristi di Draco.



Ron restò vicino al letto della madre che dormiva, e non si mosse, fino a che qualcosa picchiettò il vetro. La stanza che gli avevano dato era singola e penetrava la poca luce di quella notte dolorosa. Chiuse gli occhi pieni di lacrime e li strizzò cercando di farli finire di versarle, per poi passare di nuovo lo sguardo sulla sua finestra. L’aprì facendo entrare il gufo e prendendo la lettera. Scacciò via Leo, e l’aprì.


starò lì tra un’ora…’ c’era scritto, quando la porta si aprì. Entrarono i suoi fratelli, Fleur, Penelope ed Hermione, ma non c’erano i gemelli e Charlie.

-che dice?- chiese Hermione avvicinandosi al ragazzo e sedendosi sulla sedia accanto a quella del rosso.

-verrà tra un’ora…- rispose Ron tristemente abbassando gli occhi. Bill si lasciò andare su un’altra sedia fissando la madre che ancora teneva gli occhi chiusi, mentre Fleur gli accarezzava le spalle.

-in cambio gli ho promesso di non arrestarla… verrà… è troppo legata alla mamma…- sussurrò Ron alzando lo sguardo sulle coperte bianche che ricoprivano il corpo malato della donna.

-non verrà da sola, hai calcolato anche questo?- chiese Percy abbracciando le spalle di Penelope.

-si… ma non attaccheranno… lei non li farà attaccare…e noi non attaccheremo…- rispose Ron alzando lo sguardo sul fratello.

-e Malfoy? Verrà anche lui?- chiese Penelope. Ron sospirò tristemente, poi annuì.

spostò lo sguardo sull’orologio che segnava le dieci e mezza e calcolò un’ora.

Molly socchiuse gli occhi per vedere meglio la stanza e focalizzare le persone, poi li aprì del tutto.

-Ronald…- fece la donna mettendosi, a fatica a sedere. Bill e Fleur scattarono ad aiutarla.

-mamma…- rispose il rosso curvo sulla sua sedia.

Come riuscire a dirle che di lì a poco la figlia che aveva deluso tutti, stava per fare la sua comparsa lì?

Ron chiuse gli occhi ed abbassò la testa. La donna ancora non sapeva cosa avevano riscontrato i medici sui suoi polmoni, ma era ora che lo sapeva.

-che c’è che ti disturba tanto? Sono al sicuro ora e…- ma si arrestò vedendo Ron che scrollava la testa come infastidito da una mosca. Bill si fece forza, ricordandosi che era lui il fratello maggiore e che era lui che doveva dare la brutta notizia.

-mamma… hanno riscontrato un cancro ai tuoi polmoni… non potresti arrivare nemmeno a Ferragosto…- rispose Bill prendendo fiato mentre gli occhi gli si riempivano di lacrime.

Fleur fece scivolare lo sguardo ai piedi di Percy rattristata, mentre Penelope cercava di confortarsi con Percy.

Ron, invece, restava sulla sua sedia, dondolandosi avanti ed indietro come ipnotizzato.

Hermione tirò su con il naso, poi si diresse verso la finestra e se lo soffiò.

-un…. Cancro?e poi… Ferragosto e solo fra un mese!Possibile che non mi sia accorta di nulla?- chiese la donna guardando i figlia ad uno ad uno.

I ragazzi preferirono restare in silenzio, invece che parlare e peggiorare la situazione!


Draco, Nott e Zabini si offrirono volontari per scortare la ragazza all’ospedale a nord di Londra.

Nott si avvicinò a Ginevra cercando di dire qualcosa che potesse consolarla, ma non poteva dirle nulla, era troppo… troppo incosciente di ciò che provava la ragazza per riuscire a dire qualcosa.

-grazie… Nott- rispose la ragazza capendo al volo. Lui sorrise affabile, poi Draco le si avvicinò.

-andiamo?- chiese il biondo baciandole dolcemente la fronte. Lei sorrise affabile, poi annuì.

Si Smaterializzarono in un isolato poco popolato a pochi passi dall’ospedale.

Iniziarono a camminare verso l’alta struttura illuminata dalle numerose finestre, che si riversavano verso il parcheggio oscurato dalla notte e fiocamente illuminato da lampioni sparsi qua e là per esso.

Quando arrivarono salirono al quarto piano e sfrecciarono lungo il corridoio guardando in tutte le stanze per sapere dove era la signora Weasley, quando la trovarono all’ultima stanza vicina ad una finestra.

Ginevra fece una passo nella camera e sentì gli occhi di parte dei suoi parenti puntati verso di lei.

Ron la guardò con un misto di tristezza e sensibilità, mentre Bill aveva la testa bassa. Percy e Penelope avevano preferito ignorarla, mentre Hermione la fissava negli occhi, come Fleur.

Molly squadrò i quattro ragazzi, poi Ginny le si avvicinò fissandola con quegli occhi truccati pesantemente e quelle labbra morbide impastate di lucidalabbra.

La guardò, poi, sapendo di non poter riuscire a restare lì tutto quel tempo senza scoppiare a piangere, uscì dalla stanza senza degnare di uno sguardo gli altri e lasciando Draco, Nott e Zabini lì attoniti, senza una spiegazione sensata a ciò che aveva fatto la rossa.

-lei… lei… è molto traumatizzata…-spiegò Draco, quando Molly alzò la mano.

-lasciatemi sola con Malfoy…- sussurrò la donna. I fratelli si guardarono tra loro, poi uscirono. Fecero per uscire anche Nott e Zabini, ma Molly prese la loro attenzione e li fece rimanere.

-Ginny è molto fragile… non ho nulla da dire sulla sua scelta, in fondo l’ho lasciata libera di decidere!- iniziò la donna, quando la porta si riaprì ed entrò Ginevra.

-mamma…- disse tristemente.

-Ginny… siediti… voglio che anche tu senta!- disse la donna. La rossa prese posto vicino al biondo che le prese le mani sorridendo dolcemente per confortarla.

-siete molto belli insieme…volevo chiedervi di farmi un piacere…- sussurrò la donna come se qualcuno li potesse sentire, poi la donna sospirò tremante.

-dì…- disse freddo Zabini, ma in fondo soffriva vedere una donna che soffriva così.

Ginny abbassò lo sguardo mentre le lacrime incominciavano di nuovo a scorrerle sul volto.

-mamma… no… non chiederlo… non lo posso giurare!- disse la ragazza fissando la madre. Aveva capito tutto. Con la madre era così… si capivano con nulla, ma era meglio così.

-Ginny… calmati…- sussurrò Draco abbracciandole le spalle, mentre lei nascondeva il volto sulla sua spalla.

-uccidetemi!- disse la donna.

Nott capì tutto in quell’istante. Con il male che aveva la donna nel corpo e con il male che c’era nel mondo, era meglio morire ora e sapendolo che senza sapere se arriverai domani.

Zabini la fissò nello stupore generale, mentre Ginevra singhiozzava più violentemente e s’inginocchiava poggiando il volto sulle ginocchia del biondo.

-no… lei…no!- rispose Draco cercando di calmare la sua Ginny, ma Molly era ormai convinta di ciò che diceva e lo guardò con dolcezza.

-vi prego… voglio morire ora! Non voglio morire senza saperlo! Non voglio andare a dormire questa notte non sapendo se domani mi risveglierò oppure no! vi prego! Uccidetemi!- disse la donna. Ginny alzò il volto, per poi lanciarsi contro la madre ed abbracciarla piangendo.

-mamma…no…- disse lei tra un singhiozzo e l’altro.

-Ginny… tanto so che tu non verrai più… ti voglio bene, piccolina- rispose Molly, poi la spinse leggermente via. Draco, Blaise e Theodor si erano alzati.

Ginny si girò di spalle alla madre, non voleva vederla morire.

-che facciamo?- chiese Draco prendendola per la vita e cercandola di confortare.

-uccidila….- sussurrò lei con la voce che gli tremava irrimediabilmente, poi si avvicinò alla finestra, mentre una luce verde si sprigionava per tutta la stanza propagandosi per qualche secondo anche nella notte fuori dall’ospedale.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Marta_R92