White.

«Quest'anno sono arrivato un po' in ritardo, lo so.»

Accennò un sorriso, quasi avesse voluto scusarsi in qualche modo,
e, con un balzo, raggiunse il ramo di un albero ormai spoglio.

«E' che ho avuto un sacco di cose da fare. Non è facile essere lo Spirito della Neve, sai.
Ma è divertente.
E' questo l'importante, no?»

Alzò il bastone in aria e, sempre sorridendo, iniziò a far cadere dal cielo dei piccoli gioielli luccicanti di un bianco intenso e candido.
Così, in poco tempo, l'ambiente circostante venne ricoperto da un denso e morbido strato di neve.

«Ti saluta la Fatina dei Denti. Ti raccomanda di lavarti sempre la bocca, prima di andare a dormire.»

Jack Frost corrugò improvvisamente la fronte e il sorriso svanì dal suo volto, come se qualcuno lo avesse improvvisamente spento in qualche modo.

«No, beh, in realtà non me l'ha proprio detto. E' strano, perché lei di solito prega tutti di lavarsi i denti.»

Sospirò pesantemente e appoggiò i piedi sulla neve, spazzando via tutto ciò che gli era rimasto dentro.

«Copriti bene, Jamie.»

Sfiorò la tomba di marmo e, stranamente, sentì un brivido di freddo percorrergli la schiena.
Poi alzò lo sguardo in cielo e si lasciò trascinare da una folata di vento particolarmente forte.


 

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*Note di Ev'*
Questa storia mi fa schifo al cazzo, lo dico già chiaro e tondo.
L'ho appena vomitata fuori. Volevo scrivere di un Jamie morto e di un Jack angosciato. E' da anni -E non sto scherzando- che vorrei scrivere una FlashFic, o una Drabble, perché penso che riuscire a suscitare nel lettore emozioni forti in pochissime righe sia un'arte divina. Un paio di anni fa ricordo di aver letto una Drabble che era riuscita a commuovermi.
Ecco, questa suddetta 'arte divina', ahimè, non la possiedo per niente. Credo di non essere capace di vomitare le emozioni in poche righe, almeno per ora. Cioè, nelle storie non sono capace, perché tra le mie cartelle ho miriadi e miriadi di aforismi brevi e roba del genere. Comunque, questo fatto mi rende immensamente triste, davvero. E forse sono stata un po' stupida a trattare un tema grande e immenso come la morte in sole 202 parole, ma per me è giusto, in fondo. La morte non ha bisogno di ulteriori spiegazioni, soprattutto il dolore che si prova per essa.
Comunque, la storia nel complesso fa schifo, e ne sono più che consapevole. Non sono neanche sicura che la lascerò; se, rileggendola tra un po', mi accorgerò che fa veramente pietà, potrei addirittura eliminarla.
Dio, che ritorno pietoso, davvero.
In ogni caso, vi auguro buone feste. Avrei voluto scrivere qualcosa riguardante il Natale, ma ormai la gente ha affrontato quest'ultimo tema così tante volte che mi sembra tutto estremamente banale.
Anyway, pubblicherò presto una storia su Axel e Roxas, perché penso di avere in mente un'ispirazione buona. -Grazie a Dio, oserei aggiungere, dato che le mie ultime trè storie sono da buttare nel cesso.-
Vi auguro di passare delle felici vacanze, people.
 E, mi raccomando, commentate. Insomma, fa davvero così schifo questa FlashFic? Anzi, la mia prima FlashFic, oserei aggiungere e sottolineare.
Alla prossima!
E.P.R.