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Autore: MartyPanda95    26/12/2012    5 recensioni
Jess e Niall un'amore felice il loro quasi come nelle favole ma una notizia sconvolse le loro vite e il loro amore.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Forget me, because i will never give you happiness

"Perdonami , non posso  vivere sapendo di non poterti dare ciò che vuoi…"

Ecco quelle erano state le ultime parole scritte su un foglio di carta, prima di andarsene lasciandomi così li sola senza un motivo con le mie paure e le mie insicurezze. Erano passati 3 anni e mezzo da quel giorno, ma ogni giorno cercavo in quelle parole il perché del suo gesto. Lo amavo più della mia stessa vita e avrei fatto qualsiasi cosa per lui, il mio amore, quell’amore conosciuto per caso a una festa, che alla vista di questo sembrava un angelo sceso dal cielo, con quei suoi occhioni azzurri limpidi che ti ci perdevi dentro solo a guardarli. I suoi capelli biondo tinti per far nascondere il suo colore naturale che lui disprezzava. Quei capelli che lei adorava toccargli e scompigliarli e anche arruffati parevano belli e poi quel suo sorriso, la sua ragione di vita, il motivo per cui svegliarsi al mattino e addormentarsi sereni le notte. Non passò giorno che non pensassi a lui, tra i pianti e le urla. Ero frustata ma grazie al loro frutto del loro amore trovai una ragione per andare avanti.
Era il 24 novembre, il giorno del mio ventesimo compleanno e come tutte le notti lo sognai ma non fu un incubo come sempre, quella notte sognai i bei momenti passati insieme, le risate, le mangiate ogni momento bello di noi come se non mi avesse mai abbandonata. Mi svegliai di colpo con le lacrime agli occhi mentre i raggi del sole mi illuminavano il viso. Mi misi alla finestra e osservai come piano piano la notte lasciava spazio al giorno, lo facevo spesso quando avevo gli incubi. Sentii dei lamenti provenire dalla mia camera. Mi avvicinai al lettino vicino al mio letto, dove dormiva angelicamentela piccola Juliet l’unica cosa, l’unico ricordo che mi era rimasto di lui. Quel scricciolo furbo e vispo identica al padre, capelli castano biondo e quei suoi occhi azzurri identici ai suoi. Quella bambina che non sapeva nemmeno di avere un padre e lui, Niall non sapeva nemmeno dell’esistenza di Juliet. Quel maledetto giorno era perfetto per dirgli tutto, solo che lui non c’era più. Le accarezzai dolcemente i capelli e andai a sedermi giù in salone aspettando che Juliet si svegliasse. In quel arco di tempo che sembrava un’eternità  ricevetti sul mio cellulare gli auguri da parte di coloro che si erano presi cura di me in questo periodo cioè Lou, Liam, Zayn e Harry, ma di lui niente nessuna notizia. Continuavo a sperare anche se era tutto inutile. Dopo un’ora li seduta, mi stufai di dar parola solo ai miei pensieri così decisi di vestirmi, fare colazione e svegliare la piccola. La portai giù a giocare un po’ con i peluche mentre io le preparai la pappa. Mentre rovistavo nei cassetti suonarono alla porta. Pensai tra me “chi sarà mai a ste ore?”. Andai ad aprire pensando fosse uno dei ragazzi ma non fu così. Alla sua vista mi irrigidii facendo cadere il pupazzo che avevo tra le mani. Non poteva essere lui, no era solo un illusione. Schiarii bene la vista e tutto quello che vidi era lui, Niall. Mi pervarse in me la rabbia, il dolore non il senso di gioia.

-Ciao.- disse lui schiarendo la voce.
-Ciao che diavolo ci fai tu qui?- stavo trattenendomi dal scoppiare.
-Ehm ero venuto ehm..-
-Mi sembra che noi due anzi io e te non abbiamo niente da dirci.- dissi alquanto secca, ma la nostra conversazione venne interrotta dalla piccola Juliet.
-Mamma chi è lui^^?- chiese la piccola innocentemente davanti alle mie gambe sporgendo la testa in avanti per vedere chi fosse.
-Niente tesoro è solo un ricordo, un brutto ricordo da dimenticare. Su forza torniamo di la a mangiare. Ora se mi vuoi scusare avrei da fare, addio.- dissi prendendo la piccola e chiudendogli la porta in faccia, lasciandolo li impalato alla porta.

In quel momento ero nel caos più totale, mi sentii mancare le forze come se qualcuno mi avesse prosciugato le energie nel mio corpo. Decisi di chiamare senza pensarci due volte Harry l’unico vero amico di cui fidarsi. Composi il numero tra le lacrime che scendevano.
-Pronto Cucciola augurii.- Disse lui allegramente.
-Harry..- Mi usci solo quella parola trai singhiozzi.
-Ehi che succede?Si è fatta male la piccola, sta male?-
-No..Harry è tornato.- Le ultime mie parole prima di sentirmi mancare e cadere per terra.
-Come è tornato? Jess, Jess ehii stai bene? Rispondi maledizione!!- Le urla attraversavano il telefono, ma quello che senti Harry era solo la voce della bambina che chiamava la madre.

Mi svegliai poche ore dopo e mi accorsi che erano le 2. Ero distesa sul divano, la testa mi faceva leggermente male forse nel cadere avevo preso una botta. Boh non ricordavo nulla. Mi guardai intorno per vedere se c’era qualcuno e vidi una scena che non avrei mai voluto vedere Juliet addormentata tra le braccia di Niall. Sgranai gli occhi di colpo alzandomi.
-Che ci fai tu con mia figlia in braccio???Mettila immediatamente giù!- Dissi infuriata al massimo
-Non sono stato io, appena mi ha sentito parlare con Harry si è fiondata tra le mia braccia dicendomi buddie e non si è più staccata.- Disse il biondo difendendosi. A quelle parole cominciai a piangere senza fermarmi. Mi tese la mano asciugandomi le lacrime.
-Che succede?Ho detto qualcosa di sbagliato?-
-Non posso dirtelo scusa ti spaventerei.- dissi nel terrore che lui mi facesse la domanda fatitica
-Mi stai preocupando dimmi…- Disse terrorizzato. No perché l’hai chiesto!
-Vedi c’è un perché per la quale si è fiondata su di te..ti ha riconosciuto.-
-Ehm non capisco spiegati.-
-Porca vacca Niall non puoi capirlo, non puoi saperlo! Ogni volta che si agitava o non riusciva a dormire eri tu la sua ninna nanna. Le facevo sentire la tua voce e tutto come per magia si calmava come se sapesse chi eri. Ha capito che sei tu quella voce, cazzo Niall sei suo padre- Dissi tutto in fretta senza pensare alla sua reazione. Vidi Harry precipitarsi da noi venendo incontro a me abbracciandomi, probabilemente aveva sentito tutto. La faccia di Niall era ferma in un punto fisso, come pietrificato. Mi guardò con gli occhi lucidi con i denti stretti più che mai.
-Lei è mia figlia..Quando cavolo me lo avresti detto che ho una figlia eh sentiamo? Avevo il diritto di saperlo cazzo!- Disse in piena alla furia.
-Ah si? E sentiamo che diritto avevi tu di rovinarmi la vita eh? Lasciandomi da un giorno all’altro così senza spiegazione, come se quello che eravamo non fosse niente eh che diritto aveviii!!- Sputai veleno in quelle parole era troppo.
-io vedi..- disse lui tremolante
-Tu cosa Niall cosa, dovresti solo stare zitto. Poi come pensavi che ti avrei detto di lei visto che te ne sei andato. Hai cambiato casa, numero di telefono, nessuno sapeva di te. Non hai il diritto di chiamarla “Tua figlia”. L’ho cresciuta da sola tra i pianti, pensando che non conoscerà mai suo padre. L’unico che ha avuto un po’ di cuore per me è stato Harry. Lui quando vomitavo era li pronto a tenermi i capelli, quando dovevo andare alle visite lui c’era nonostante gli dicessi sempre di no.      Mi è sempre stato vicino riempiendo il ruolo che dovevi occupare tu. E tu? Dove eri eh! Se te ne sei andato è solo colpa mia, perché non ti ho saputo rendere felice come tu facevi con me.- Riuscii a dirgli tutto. Ero stanca di tenermi tutto dentro. Rimase in silenzio senza spiccare parola seduto sulla poltrona.
-E’ meglio se io vada avrei un impegno. Pensi di cavartela?Ah mi porto Juliet con me non si sa mai e poi voi mi pare che dovete chiarire- Disse Harry dolcemente
-Sisi tranquillo ora sto meglio grazie.- Dissi sorridente abbracciandolo. Lo accompagnai alla porta salutandolo con un bacio sulla guancia.
Dopo un po’ che se ne era andato vidi anche Niall alzarsi e dirigersi verso la porta così lo segui e prima che aprisse gli dissi le ultime parole.
-Be vai tanto che ci resti a fare qui. Vai dove vuoi non ti impedisco nulla, ritorna alla tua vita.-
-Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo? Mi stai dicendo di abbandonare mia figlia- Mi urlò in faccia
-Lo hai fatto fino adesso puoi benissimo continuare a farlo..-
-Vedi non sei cambiata per niente cazzo, pensi sempre solo a te stessa.-
-Eh no mio caro qui ti sbagli oltre a pensare alla mia felicità, penso anche a Juliet alla sua vita e di certo non voglio che cresca sapendo di te. Meglio senza padre che con uno che che ritorna a casa quando gli pare. No voglio che soffra almeno lei, io posso sopportare tutto ma lei no, è troppo piccola.- Dissi con gli occhi lucidi. Mi sentivo fragile, invulnerabile.
-Ma non lo capisci che ti amo!- Si avvicinò sbattendomi contro il muro. I nostri sguardi si incontrarono e tutto in un colpo le nostre labbra si unirono. Le nostre lingue si cercavano fra di loro, rincorrendosi e creando una sorte di danza ritmica.

Avvolsi le braccia attorno al suo collo accarezzandogli i capelli mentre le sua mani erano appoggiate sui miei fianchi. Mi alzo prendendomi in braccio e trasportandomi in camera. Quello che facemmo? Passammo la sera e la notte a coccolarci, a vicerci facendo l’amore, diventando come un tempo una cosa sola. I nostri gemiti che riempivano la stanza con i nostri corpi che emanavano calore e amore, quel sentimento che dopo tanto aveva ripreso il suo posto. Eravamo liberi, noi stessi senza limiti ne ostacoli e ogni volta che entrava in me mi sentivo in paradiso. La piccola era con zio Harry quindi la casa era nostra. Sembrava di essere tornati a 3 anni fa.
Al mattino mi svegliai con il sorriso, mi voltai nel letto ma lui non c’era. Pensai tra me “che stupida era solo un sogno così bello che sembrava vero”. Mi sedetti sul letto a pensare e improvvisamente si apri dolcemente la porta e vidi il mio sogno Niall con Juliet in braccio ancora mezza addormentata. A quella scana mi commossi, era troppo bello da vedere.
-Allora non era un sogno tu sei qui.- dissi tra le lacrime.
-Si sono qui. Sono tornato per restare e sarò ben contento di ritornare a far parte della tua vitasempre se lo vorrai. So che sarà difficile ma ti darò tutto il tempo che vuoi, aspetterei anche un millennio per te.- disse seduto accanto a me sorridendomi
-Non sai quanto mi sei mancato cucciolone mio, sarà per sempre?-
-Per sempre solo se lo deciderai tu-
A quelle parole lo baciai appassionatamente guardando lei, Juliet quella che era il nostro futuro.

  
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