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Autore: _Emma    26/12/2012    7 recensioni
-Sei un idiota! Solo un patetico e disgustoso scarto umano, proprio come tutti gli altri!-
Lux, il tributo femminile del distretto uno, stava fissando con aria infuriata Cato.

[Glato][OPP, giuro che stavolta ti ammazzo][Ad un certo punto la fic sembra sfociare nel porno, ma non succede niente (mi dispiace lol)]
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cato, Lux
Note: What if? | Avvertimenti: Incompiuta
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-Sei un idiota! Solo un patetico e disgustoso scarto umano, proprio come tutti gli altri!-

Lux, il tributo femminile del distretto uno, stava fissando con aria infuriata Cato. I suoi capelli biondi, solitamente composti e perfettamente in piega, in quel momento sembravano crepitare di elettricità. Persino i suoi occhi chiari lanciavano lampi verso il bel ragazzo che si trovava davanti a lei. 
Era piuttosto strano che i due stessero litigando... solitamente andavano piuttosto d'accordo, nonostante provenissero da distretti diversi. Beh, non era una vera è propria discussione; la ragazza urlava contro Cato, che, con gli occhi bassi, fissava il pavimento, come un bambino che veniva sgridato per una marachella. Era paonazzo, ed era ovvio che stava cercando di trattenersi dal rispondere alle grida di Lux a tono. Stava utilizzando tutto il suo autocontrollo, ma era noto che ne avesse davvero poco; infatti, pochi secondi dopo erano in due a sbraitare e strepitare uno contro l'altro. 

-Io non ho fatto nulla di male!-

-Ah, davvero?! Nulla di male?! Mi fai schifo, Cato!-

-Insomma, potresti dirmi cosa ho combinato o hai intenzione di continuare a trattarmi così senza motivo?!-

Lux spalancò gli occhi. Davvero Cato non capiva ciò che aveva fatto? Superato lo stupore iniziale, la bionda tornò al suo stato di furia, e sputò in faccia al ragazzo parole che nessuna ragazza gli aveva mai detto:

-Sei un porco maschilista, ecco cosa c'è!-

Il ragazzo tirò un attimo indietro la testa, allibito. Ma di che stava parlando? Non capiva cosa avesse fatto di male, affatto! 

-Ora dimmi esattamente cosa avrei fatto di così misogino e offensivo!-

Incrociò le braccia in segno di sfida, guardando Lux con aspettativa. Lei sembrava pronta a cogliere il suo invito.

-So che il tuo cervello è decisamente troppo poco sviluppato per comprendere la realtà intelligente che sto per dirti...-

Bloccò la risposta del biondina con un cenno della mano.

-Ma tenterò di spiegartelo in modo chiaro e semplice: sai, non tutte le ragazze...-

Puntò lo sguardo su di lui, sibilando.

-...sono giocattoli privati appartenenti a voi uomini.-

Cato non capiva. Insomma, lui aveva fatto una cosa assolutamente normale! 


I due ragazzi si stavano baciando sul divano. A causa della mancanza di ossigendo furono costretti a separarsi. Ansimanti, si stesero per riprendersi dal bacio che era diventato un'apnea. Lux si girò verso Cato, sorridendo stancamente. Era mai possibile che, nonostante fosse stremata, la ragazza riuscisse ad infondere nella sua espressione tutta la malizia che possedeva? Il sedicenne pensava che lei fosse l'unica che riuscisse a fare una cosa del genere. Anche sulle sue labbra comparve un leggero sorriso, che scomparve quando unì nuovamente la bocca a quella di Lux. Lei gli rispose, divertita dalla voracità del ragazzo. Teneva gli occhi chiusi, ma fu costretta a riaprirli di scatto quando avvertì il tocco della mano di Cato infilarsi sotto la sua camicia. Prima di perdere definitivamente il controllo della situazione, Lux lo spinse via. Lui pareva basito dalla sua reazione. Fu in quel momento che lei, dopo aver preso fiato, iniziò ad urlargli di tutto.


Lux sospirò, alzando gli occhi al cielo.

-Semplicemente non volevo farlo con te, deficiente!-

Finalmente Cato capì, o almeno pensò di averlo fatto, subito prima che un'altra domanda gli si affacciasse alla mente: perché?

La ragazza parve comprendere l'interrogativo del biondo ma, invece di rispondere, si limitò ad arrossire: due sottilissimi veli color porpora comparvero sulle sue guance rosee. 

Lui continuò a guardarla, fino a quando il suo cervello non gli suggerì una risposta; Cato scosse la testa. Era assolutamente impossibile. La fissò per qualche momento, senza riuscire a realizzare l'idea, poi sorrise, beffardo.

-Sei vergine.-

Il viso di Lux da rosso chiaro diventò cremisi. 

Cato sentì una risatina salirgli lungo la gola; lei era vergine! Non poteva crederci... Lei! 

-Chiudi la tua maledetta boccaccia, idiota!-

-Vedo che ti è tornata la voce, cara la mia suora...-

Lei sembrava sempre più arrabbiata.

Cato continuò a ridere; le lacrime dovute a quell'irrefrenabile risata gli colavano lungo le guance, inarrestabili. Ciò che accadde dopo fu così veloce che persino i due ragazzi non riuscirono a capire esattamente l'accaduto: fatto sta che il biondo si ritrovò la ciotola del punch sulla testa. Il liquido denso e rossastro gli scendeva sul viso, sporcandolo. Lui si levò il contenitore di vetro di dosso, poi si pulì bruscamente gli occhi.

-Beh, direi che è meglio non farti incavolare.-

Lux sembrava più in forze; malatrattare Cato l'aveva fatta sentire meglio. Fissò per qualche secondo quel cretino sporco di punch che si trovava proprio davanti a lei e si ammorbidì un poco. 

-Ok, io sono vergine. E non ho alcuna intenzione di farmi stuprare da te. Almeno...-

Lui alzò lo sguardo. L'espressione della ragazza era di nuovo maliziosa.

-...non così facilmente.-

Si stiracchiò leggermente. 

-Ci vediamo, Cato.-

Scosse i capelli come se non fosse successo nulla e, sicura di sé come sempre, se ne andò.

Lui rimase fermo, con il punch che ancora gli gocciolava dai capelli, raggiungendo la moquette, immacolata fino a poco prima. Nonostante lui avesse scoperto una cosa su di lei decisamente imbarazzante, lei era riuscita a mantere il suo atteggiamento arrogante e strafottente. Almeno alla fine. All'inizio si era decisamente sfogata su di lui. 

Cato si passò la mano tra i capelli, che avevano raggiunto una bizzarra sfumatura color salmone, e sorrise maliziosamente.

Certo, lei non sapeva, e mai avrebbe saputo...

Che anche lui era vergine.




Angolino:
Sono sclerata, sclerata, sclerata. No, sul serio, che sto facendo? Ho scritto questo... questo... quest'aborto! Ed è una Glato, per di più! Mi sento così maledettamente cretina D: E' risaputo che io odio questa coppia, e allora perché scrivo su di loro? 
Tu sei la causa. Oggi io e LEI stavamo messaggiando tranquillamente, e ci siamo messe a parlare dei regali di Natale. Io il suo l'ho scritto, e avevo intenzione di iniziare a pubblicarlo oggi, ma... quella Glatessa mi ha fatto venire un'idea per questa fic! Tutta colpa tua, solo tua! E con questa le Glato che ho scritto... omg, diventano due! Sparatemi. Vabbè, questo schifo, comunque, è dedicato a te. Il tuo vero regalo te lo pubblico domani, va'. MA SAPPI CHE SONO MOLTO ARRABBIATA (e allora perché le dedichi una fic?) Chiudi la bocca, coscienza del cavolo. Comunque, anche se so che questa pseudo-fic fa assai schifo, spero che mi perdoniate. Se volete, potete recensire anche solo per insultarmi, non mi arrabbio, anzi vi capisco! Temo anche che Cato e Lux siano un po' OOC... ma in fondo sono giovani, forse sono davvero vergini (sai che non è così) Taci, coscienza del cavolo.
Bye,
Emma, che vorrebbe ammazzare una certa Orsacchiotta<3




  
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