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Autore: Wake Me Up Inside    26/12/2012    5 recensioni
C’è sempre un grano di pazzia nell’amore,cosi come c’è sempre un grano di logica nella follia.
F.W. Nietsche
Io sono...semplicemente...pazza. Questa storia è una raccolta di vari testi, poesie o non, naturalmente del tutto nonsense. Diciamo un elogio alla pazzia.
Sapete quel genere di scritto in cui mettete insieme parole a caso tipo alle tre di notte e non capite se sono geniali o assolutamente orrendi?
Ecco, quello.
Genere: Dark, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
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 C’è sempre un grano di pazzia nell’amore,
cosi come c’è sempre un grano di logica nella follia.
F.W. Nietsche
 

 

Sono le sei ed è già buio pesto, sono depressa e sto leggendo un libro depresso.
Forse dovrei fare qualcos’altro.
Non mi fa bene rileggere questo libro. Mi aggiro per la casa buia silenziosa come un fantasma, correndo ad accendere la luce per scacciare gli spettri di tutti quelli che sono morti nell’indifferenza della gente, gente che cambia canale quando ne parlano al tg.
Le loro anime mi circondano e si chiudono piano su di me soffocandomi, succhiandomi via la vita per trasformarmi in una di loro, come Dissennatori. Per poi dissolversi quando accendo la luce.
Dio, sono pazza.
Sono pazza, gli scatti di umore e i buchi di memoria e la furia omicida ne sono la prova.
E la cosa che mi dà sui nervi è che a me piace essere pazza. Tutti i più grandi geni avevano almeno un briciolo di follia e poi i pazzi vedono cose che gli altri non vedono. Vedono oltre.
E se non fossero allucinazioni, ma semplicemente un vedere dietro le apparenze? Se la pazzia fosse qualcosa di più alto, qualcosa che ti avvicina alla verità?
È per questo che mi piace essere pazza.
E poi, perché no, per essere commiserata. Perché non devo sentirmi in colpa per ciò che faccio, non è colpa mia, è che sono pazza.
Mi odio quando faccio così.
 

 

“Io sonopazza da legare.”
Mi guarda socchiudendo gli occhi.
“Secondo me a te piace essere malata.”
“Dici?”
“Non sopporti di essere normale.”
J. Downham, Voglio vivere prima di morire



 

C’è qualcosa di inquietante stanotte.
Io sto male, mi gira tutto e ho voglia di violenza. Io, la pacifista rompicoglioni della situazione.
Mi fa male la testa come se centinaia di voci mi gridassero dentro, come se mi percuotessero e mi squartassero dall’interno.
C’è qualcosa nell’aria.
La casa è troppo piccola, non ho posti in cui nascondermi. Come se qualcuno dovesse venire a prendermi, come negli incubi di quando ero piccola.
Come se non dovessi vedere l’alba di domani.
Un altro tuono fa vibrare l’aria così densa e io tremo. Non ho mai avuto paura dei temporali, guarda tu se devo iniziare adesso.
Vorrei solo tornare bambina e rannicchiarmi nel letto di mia madre.
Vorrei solo essere fra le sue braccia; perché quando sono con lui, il mondo diventa un posto sicuro, migliore.
Vorrei essere ovunque. Ovunque, ma non qui.
Vorrei essere altrove, da nessuna parte.
Vorrei semplicemente non essere.
 

Ciao bella gente!
Spero solo che legga qualcuno... 
in effetti questa raccolta non ha affatto senso,
quindi non vedo perchè dovrebbe interessare
a qualcuno.
voglio solo comunicare al mondo che, come dire...
IO NON STO BENE u.u
(direte voi: e al popolo di milazzo...?)
fatemi sapere cosa ne pensate, please.
e se non vi piace il primo capitolo, per favore,
aspettatene almeno un altro prima di dire che non vi piace.
diciamo che ne ho di migliori.
almeno credo.
va bene, basta, vi sto intrecciando il cervello
con tutti questi commenti.
alla prossima!
 

 

  
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