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Autore: Nivees    26/12/2012    1 recensioni
[ Yogi/Gareki ]
«Buon Natale, Gareki-kun~!» cinguettò poi, quando si accorse che non stava più dormendo.
«Posso sapere che diavolo stai facendo?» chiese, mettendosi a sedere sul letto. «Anzi, la cosa che mi preme sapere di più è: perché lo stai facendo in camera mia?» aggiunse, seccato.
«Perché la tua stanza è più grande e c'entrano tutti i pacchi. La mia ormai era strapiena! Qui ci sono i regali per Nai-chan, per Tsukumo-chan, per Hirato-san e per Akari...» si interruppe un attimo, pensandoci su, prima di continuare come se nulla fosse, «No, a lui niente».

{ Terza classificata e vincitrice del premio 'Christmas Spirit' al contest 'All I Want for Christmas is You' indetto da Frandra }
Genere: Comico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Nivees.
Titolo: All the small things.
Fandom: Karneval.
Rating: Verde.
Genere: Fluff; Romantico.
Avvertimenti: Nessuno.
Note dell'autore:
{ Partecipa al contest ' All I Want for Christmast is You ' indetto da Frandra sul forum di EFP }
Essendo Natale e ignorando il fatto che sono di un giorno in ritardo non aspetto la fine del contest e pubblico subito la fic! Per buono auspicio (?) sono solita sempre aspettare i risultati, ma fa niente. Stavolta ho voluto fare così, perché a Natale sono tutti più buoni, persino Gareki-kun!
E mentre io attendo la classifica, io vi lascio alla lettura di questo scherzo della natura che chiamo fanfic.
Enjoy it e Buon Natale
Niv.
Edit 2013: Terza classificata. Sono sul podio. My life makes sense now (?).





All the small things

 

25 Dicembre, ore 09.01 A.M.
Per Gareki, il Natale non significava proprio niente.
Non gli interessava affatto dimostrare spirito natalizio verso il prossimo – infondo, lui stesso non aveva mai festeggiato come si doveva, quindi non sapeva affatto come comportarsi in quel contesto – né fare o ricevere regali. Anzi, se pensava a quell'ultima osservazione, l'indifferenza lasciava il posto ad uno strano nervosismo che lo rendeva persino più irritato del normale.
Ed era proprio per questo motivo se, non appena aprì gli occhi, la prima cosa che gli venne voglia di fare era solo sbuffare annoiato e ritornare sotto le calde coperte.
Yogi era nella sua stanza già di prima mattina e camminava avanti e indietro, sostenendo in equilibrio precario sulle mani e sulla testa pacchi di regali che quel giorno avrebbe donato ai membri della seconda nave di Circus. Sembrava tutto indaffarato – secondo Gareki, si stava preoccupando un po' troppo per una cosa così futile – tanto che alcuni doni non erano nemmeno incartati bene.

«Buon Natale, Gareki-kun~!» cinguettò poi, quando si accorse che non stava più dormendo.
«Posso sapere che diavolo stai facendo?» chiese, mettendosi a sedere sul letto. «Anzi, la cosa che mi preme sapere di più è: perché lo stai facendo in camera mia?» aggiunse, seccato.
«Perché la tua stanza è più grande e c'entrano tutti i pacchi. La mia ormai era strapiena! Qui ci sono i regali per Nai-chan, per Tsukumo-chan, per Hirato-san e per Akari...» si interruppe un attimo, pensandoci su, prima di continuare come se nulla fosse, «No, a lui niente».
Gareki evitò di guardarlo, sbadigliando mentre si infilava distrattamente i vestiti, con sottofondo ancora la voce di Yogi che continuava con la lunga lista di persone a cui aveva fatto un regalo.
Il suo nome, però, non venne mai pronunciato.

25 Dicembre, ore 6.15 P.M.
Tutto sommato, Gareki si sentì quasi soddisfatto quando si accorse che Yogi, almeno per una volta, aveva fatto ciò che lui gli aveva chiesto esplicitamente di fare.
Il giorno era trascorso tra vari auguri, pacchetti scartati alla velocità della luce e dolcetti mangiati con altrettanta foga. L'unico che non aveva capito un tubo di quello che gli accadeva attorno era stato Nai, che inizialmente si era sentito sperduto in mezzo a tutta quella confusione – e un po',
giusto un pochino
, Gareki lo capiva – ma dopo le spiegazioni di Tsukumo e i regali da parte di Yogi, era entrato anche lui nel pieno della festività.
Gareki non aveva ricevuto nessun dono, e andava bene così. Si era raccomandato più e più volte i giorni precendenti – soprattutto con il biondo, che si era lamentato non poco – che non aveva bisogno proprio di niente, men che meno di stupidi regali da uno che invece di essere vestito da Santa Claus, indossava il suo costume di Nyanperona e lanciava dolcetti a destra e a manca.
Infondo, lui era un ladro e un imbroglione, e come tale era abituato a ricevere con l'inganno ciò che voleva, dunque non avrebbe saputo come comportarsi se qualcuno gli avesse regalato qualcosa solo per renderlo felice senza chiedere nulla in cambio.
Come avrebbe fatto Yogi, dopotutto. Per questo aveva messo le mani avanti prima che fosse troppo tardi.
«Gareki-kun~» si sentì chiamare. Alzò gli occhi, tenuti fino a quel momento sull'enorme albero di Natale che regnava nella sala, e li portò su Yogi, che con il tuo tipico sorriso ebete lo affiancò. Tra le mani aveva una teglia con dei biscotti a forma di pupazzo di neve – e alcuni sembravano persino a forma di Nyanperona. Gareki rabbrividì. «Prendine uno, prima che Nai-chan se li mangi tutti».
Nonostante quei biscotti rosa pieni di glassa fossero alquanto raccapriccianti – secondo il suo punto di vista, ovvio – non poté fare a meno di afferrarne due, guardandoli quasi con disgusto e mangiandoli con cautela. Che strano, erano buoni. Non se lo sarebbe aspettato.
«Aaah!» esultò Yogi all'improvviso, abbracciandolo e schioccandogli un dolce bacio su una guancia, «Io sapevo che avresti preso proprio questi!». Detto questo, se ne andò trotterellando così come era arrivato, tutto contento.
Gareki lo fissò ad occhi sgranati – non ammise nemmeno a se stesso di essere arrossito – poi guardò il biscotto che aveva tra le dita, notando solo in quel momento che sopra alla pasta dorata al punto giusto c'era disegnato con la glassa rosa confetto una Y.
Mentre sugli altri, quella lettera era stata accuratamente evitata.

25 Dicembre, 10.32 P.M.
Yogi era di nuovo nella sua stanza, e ancora non gli aveva dato un valido motivo della sua presenza.
Indossava uno stupido cappello di Santa Claus con tanto di stelline che si illuminavano ad intermittenza sulla fronte, e la cosa lo disturbava alquanto dato che stava provando – invano – di riuscire ad addormentarsi.
«Mi pare che oggi questa domanda te l'abbia già fatta ma... Posso sapere che stai facendo?».
Lo fissò, mentre lui cercava qualcosa sotto il suo letto, e considerando i suoi lamenti che gli arrivavano ovattati alle orecchie immaginò che fosse troppo buio, e che la sua ricerca non stava dando nessun risultato.
«Sto cercando... una cosa che... sono sicurissimo di aver messo qui!» brontolò con tono infantile, tanto che Gareki, nonostante non lo vedesse, fu certo che sul suo viso ci fosse un broncio degno di nota. Se si metteva di impegno, Yogi poteva essere peggio di un bambino capriccioso, a volte. Anzi, meglio dire sempre.
E poi, perché diavolo nascondeva la sua roba sotto il suo letto?!
«La cerchi domani, ora voglio dorm–».
«Trovato!» esultò, interrompendolo. Spuntò fuori da sotto il letto, alzando dietro di sé un bel po' di polvere che lo fece starnutire. «Ecco a te, Gareki-kun! Questo è il tuo regalo di Natale!».
Cosa? Che cos'era quello?
«Dimmi che ho capito male, Yogi».
Il biondo sbuffò e gli si sedette accanto, poggiando il regalo impolverato sulle gambe. Non era molto grande, ma in compenso era lungo. Cosa diavolo poteva esserci là dentro? Non che gliene fregasse molto, dopotutto.
«Sapevo che tu non avevi intenzione di ricevere alcun regalo, ma non lo ritenevo giusto! Bene o male tutti hanno avuto qualcosa da scartare, anche se piccola e insignificante. Sai, a Natale non conta ciò che ricevi, ma il solo pensiero vale molto di più» spiegò candido, ignorando lo sguardo cupo di Gareki – che, però, piano piano si stava impercettibilmente ammorbidendo, «Quindi ciò che ho fatto per te è una stupidaggine, e ho preferito dartelo in privato così saresti stato contento, dato che nessuno verrà a saperlo, se non vuoi, però... ecco, ci tenevo a fare qualcosa anche per te» concluse con imbarazzo, con una mano a grattarsi la nuca.
Il moro non poté far altro che sospirare rassegnato, prendendo quel dono tra le mani e rigirandosela tra le dita. Non era pesante, anzi era leggero come una piuma. Che fosse vuoto? Considerando il personaggio idiota che aveva accanto, non era una cosa da sottovalutare.
Lo scartò con fare annoiato. Sotto lo strato colorato della carta da regalo, c'era una scatola anonima di cartone. Tolse il coperchio con estrema lentezza – era curioso, ma non voleva mostrarsi tale ai suoi occhi – e guardò all'interno.
«... Una rosa?» mormorò stupito, «Mi hai regalato una rosa?».
«Non è solo una rosa! È una rosa
finta» specificò lui, prendendola con accuratezza per lo stelo e avvicinandola al suo viso, «Vedi? È fatta di cotone, così non si secca né appassisce».
Gareki capì quasi immediatamente – non era stupido, lui – cosa ciò significasse, per questo motivo quel regalo non aveva fatto già il volo dalla finestra insieme a Yogi stesso.
Non riusciva bene a vedere di che colore fosse quella rosa, ma doveva essere intorno al colore giallo o al massimo arancione. C'era troppo buio per capirlo. Ma questo non contava poi molto, perché Gareki sapeva benissimo che la rosa – di qualunque colore essa fosse –
era
il fiore di Yogi. Tutta la sua essenza rispecchiava il biondo al suo fianco.
Nonostante non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce, quel regalo gli era piaciuto.
«Non ha molto senso mettere un cerotto su un petalo» osservò.
«Ma almeno così ti ricordi di me!».
«Ti dimenticherò lo stesso, non appena mi lascerete andare».
Yogi gonfiò infantilmente una guancia, «Che cattivo, Gareki-kun!».

25 Dicembre, ore 10.59 P.M.
«Gareki-kun, so che vuoi dormire quindi non ti disturberò più» mormorò nel buio Yogi, e alle sue parole seguirono i fruscii delle coperte del letto, «Ma posso restare con te, stanotte?».
Il moro sbuffo, «Basta che non rompi più».
«Grazie, Gareki-kun~! Lo considero il mio regalo di Natale da parte tua!».
Dopo pochi minuti, Gareki sentì il respiro pesante di Yogi infrangersi tra i suoi capelli, segno che tra i due era proprio lui quello più stanco, nonostante non l'avesse dato a vedere fino a quel momento. Infondo era stato in piedi tutta la notte ad impacchettare regali per tutti, ed era stato pimpante a saltellare per tutto il giorno gridando «Oh oh oh~ Buon Natale!» vestito da Nyanperona, quindi non si stupì nemmeno più di tanto che fosse crollato quasi subito.
E ora che Yogi stava dormendo e non poteva sentirlo – aveva poco senso, lo sapeva anche lui, ma non gli importava più di tanto – socchiuse le labbra, mormorando un «Buon Natale» che persino lui stesso faticò a sentirlo.
Dopotutto, per essere stato il suo primo Natale, non era andato poi così male.

~

25 Dicembre, ore 00.46 A.M.
Sbadigliò, il meno rumoroso possibile – non aveva affatto intenzione di svegliare Gareki-kun – prima di ricontrollare di nuovo l'orologio digitale accanto a lui.
Yogi aveva quasi finito di incartare i regali per tutti, compreso quello per il ragazzo domiente sul letto, ignaro persino della sua presenza lì. Gareki-kun era stato chiaro: non voleva alcun regalo, nemmeno il più insignificante o il più idiota.
Ma, ovviamente, lui non lo aveva ascoltato nemmeno un po'.
Prese il dono incartato alla meglio, avvicinandosi al letto. Sicuramente, Gareki lo avrebbe rincorso per tutta la nave se gliel'avesse ceduto davanti a tutti i membri, quindi preferì tenerlo nascosto per un po', e darglielo quando sarebbe arrivato il momento giusto.
Si piegò, appoggiando il regalo per terra, e lo lanciò sotto il letto. Alzò gli occhi, e davanti a sé si ritrovò il viso rilassato del moro – così poche volte aveva avuto modo di osservarlo con tale tranquillità – dunque appoggiò le braccia conserte sul letto e ci appoggiò il mento, guardandolo con un sorrisetto sul volto.
«Se ti svegli mi ammazzi» mormorò, ma nonostante il pericolo per la sua vita sorrideva ancora, «Sarò il primo a farti gli auguri, Gareki-kun! Buon Natale~».
Gli diede un bacio leggero sul naso, poi si rimise in piedi con uno slancio agile e tornò alla sua postazione, sperando di finire in tempo tutto il lavoro per quel Natale che era appena iniziato.
Il primo Natale insieme a Gareki-kun!

  
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