Fanfic su artisti musicali > Black Veil Brides
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Autore: Winry977    26/12/2012    2 recensioni
26/12/12: compleanno di Andrew Biersack. Come potrebbe passarlo?
(ok, piccola Flashfic sul nostro vocalist preferito e tanto amato. Spero vi piaccia ^^')
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Giornata piena, eh?

Mi giro, e vedo Juliet accanto a me nel taxi che abbiamo chiamato per tornarcene a casa dopo una lunga giornata di prove, regali, festeggiamenti e regali da parte di amici e fans. Sono distrutto, effettivamente. So già che appena entrerò sul mio account di Twitter verrò tempestato dagli auguri dei fans, e la cosa mi gratifica molto, ma non credo che entro stasera riuscirò a leggerli tutti.

Juliet appoggia la testa alla mia spalla sinistra e io lascio ricadere delicatamente il mio capo sul suo.

Avevamo programmato questa serata già dall'inizio del mese, nonostante sapevamo che io sarei stato impegnato con gli affari della casa discografica e con le prove del nuovo CD. Eppure siamo riusciti a ritagliarci un po' di tempo da passare insieme.

Il taxi ci ha portati fino casa nostra, e non appena entriamo sento già un buon odore provenire dalla cucina. -Ehi, Jul, ma avevi già cucinato tutto? Pensavo di mettermi io ai fornelli!- esclamo.

-Macché! Oggi è il tuo compleanno, e se permetti, oggi ho cucinato tutto io prima di venirti a prendere alla sala prove.

Sorride, il che suscita in me lo stesso gesto di rimando, solo che il mio sorriso non svanisce ed io rischio di sembrare un ebete. Non appena poso il giaccone di pelle all'entrata buttandolo a casaccio sull'attaccapanni, Juliet mi prende per mano e quasi mi trascina verso la sala da pranzo, dove il nostro tavolo nero è già apparecchiato e pieno di vivande.

-Tesoro, ti sei data da fare...- mormoro, mentre sento un languore allo stomaco.

-Te l'ho detto, è il tuo compleanno.

 

Mangiamo di gusto, e dopo il dolce decidiamo di stravaccarci sul divano davanti un film di Natale, del quale non riesco a seguire neanche la trama. La mia testa è solo per lei, lei che tiene le gambe sopra le mie, mentre mangiucchia dei pop corn e fissa il televisore, lei che con quegli occhi potrebbe uccidere, ma che ha deciso di rivolgere solo allo schermo luminoso davanti a noi. Il suo profumo è così intenso che mi giunge alle narici anche con due metri di distanza.

Ad un tratto si gira verso di me, che è dall'inizio del film che la guardo ininterrottamente.

-Ma stai seguendo il film?

-Certo.

-Guardando me?

-Ma tu sei un film. Anzi, sei proprio il più bel film che mi possa essere mai capitato!

Sono un po' in imbarazzo, ma lei pone subito fine a questo sentimento: spegne il televisore, mi si avvicina, e quando siamo ad un soffio di distanza lei mi bacia facendomi battere il cuore a mille.

Ci sono ragazze che pensano che io faccia quest'effetto su chiunque, ma io penso che solo la mia ragazza possa riprodurlo per davvero su di me.

Non ci vuole molto perché entrambi non ci ritroviamo distesi sul nostro divano in tessuto rosso, alla sola luce dell'albero di Natale, mentre le nostre mani attraversano i nostri corpi e le nostre bocche sono unite. L'unica volta in cui ci stacchiamo la spendiamo per concordare il fatto che il letto al piano di sopra è più comodo e più spazioso di un semplice divano a tre posti.

 

Saliamo al secondo piano del nostro appartamento e di tanto in tanto ci fermiamo per le scale in legno per baciarci o per scherzare, ridere. La sua risata è solare, mi infonde la stessa felicità che sprigiona. Una giornata faticosa e stancante come questa si sta trasformando in qualcosa di bellissimo. A metà scale sento il cellulare nella tasca vibrarmi, e Juliet mi incita a vedere chi mi scrive per messaggio.

E' Ash. “Ehi, vocalist! Anche se ci siamo salutati un'ora e mezzo fa, buon compleanno ancora! Ehi, vacci piano con Jul stanotte! ;) Auguri da tutti i Black Veil Brides!”

Io e Juliet leggiamo insieme il messaggio e mentre io inarco un sopracciglio, lei scoppia a ridere. -Sempre stimato, Ash.- si interrompe un attimo, e mi rivolge i suoi occhioni coperti di poco dalla sua frangetta castana. Gliela scosto un po'. -Dove eravamo rimasti?- mi chiede rivolgendo un'occhiata sbilenca verso il corridoio che conduce alla camera da letto.

-Giusto!- esclamo io, prendendola in braccio e dirigendomi verso la nostra camera.

Non ci vuole molto perché i nostri vestiti volino fuori dal letto e creino un perimetro attorno ad esso.

 

Saranno l'una? Le due di notte? Poco importa, è il mio compleanno, la donna che amo è accanto a me nel nostro letto, coperta semplicemente da delle calde coperte, come me del resto, ed è appoggiata al mio petto mentre dorme. Io non riesco a prendere sonno, e mentre lei dorme le accarezzo i capelli lunghi e ondulati sparsi sul cuscino e sul mio braccio. Penso intanto. Penso a noi, al tempo che passiamo insieme, a dei possibili progetti. “Forse sto fantasticando troppo...” penso poi. “Forse mi sto facendo troppi film mentali...” la guardo, mentre dorme con un'espressione angelica stampata in viso. “La amo. Questo è certo.” sospiro, stringendola a me delicatamente.

Credo di averla svegliata, perché lei alza di poco il capo e mi sorride un po' assonnata. Mi si avvicina e mi da un bacio. Senza staccarsi dalle mie labbra poi mi sussurra: -Buon compleanno, Andy.

  
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