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Autore: cola23    26/12/2012    4 recensioni
Rufy sta ancora pensando a cosa regalare a Ace per il suo compleanno, quando finalmente forse trova l'idea giusta, peccato che quando c'è di mezzo Rufy anche una cosa semplice diventa un impresa impossibile ... riuscirà Rufy a realizzare il suo regalo per Ace e sopratutto senza creare troppi guai?
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Monkey D. Rufy, Portuguese D. Ace, Sabo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attenzione, questa one short è il seguito del altra storia :La stella di Natale 

 
Cioccolata calda
 
"Cos'è questa cosa strana? E' marrone... È  cacca?" chiese curioso Rufy guardando Makino, che non non potè fare a meno di ridere alla sua bizzara quanto divertente domanda.
"Ma no Rufy,è solo cioccolato, sciocchino! Precisamente è cioccolata calda fatta in casa. Ho sciolto il solito cioccolato per farlo diventare liquido perchè ha un sapore molto più buono di quella già pronta in  polvere. Tieni, ho fatto in modo che si raffreddasse un pò prima di dartela."
Rufy non ha dovuto farsi ripetere due volte che si trattava di cioccolato ne tanto meno che fosse commestibile, che si era già fiondato sulla tazza spargendondosi una buona quantità del liquido sulla faccia e sul bancone e."Ehi, amico! Guarda che pasticcio enorme ti sei combinato sulla faccia! Sei ridicolo!" Shanks seduto accanto a lui rise indicandolo, anche lui con una tazza di cioccolata calda in mano ( senza dubbio corretta con il rum.)
Rufy finì di bere, posò la tazza ormai vuota sul bancone, si pulì la bocca con un braccio e un broncio istantaneo comperve sulle sule labbra una volta tolta la mano.
"Shanks beve sempre bevande come questa e si sporca sempre, è sempre sporco! Quindi posso farlo anch'io! Diventerò anch'io un pirata quindi devo bere come un pirata!" piagnucolò.
Shanks scoppiò a ridere, quasi ribaltandosi e cadendo dalla sedia, presto seguito a ruota dai suoi compagni di squadra e gli altri clienti abituali del bar. Rufy sporse ulterioremente il labbro inferiore e aggrottò le sopracciglia, offeso. Prima che potesse cominciare di nuovo a lamentarsi, Makino gli prese delicatamente il mento fra le dita, voltandogli il viso verso di lei per pulire i resti del pasticcio di cioccolato che gli era rimasto sulla faccia.
"Allora ti è piaciuta la cioccolata calda, Rufy? Non è l'ideale berla in una giornata fredda come questa?" gli sorrise.Una volta tolto lo straccio, sul viso del piccolo un sorriso enorme prese il sopravvento."Si! Voglio farla assagiare anche a Ace!" Makino sorrise ritraendosi 
"Dovrai portarlo la prossima volta, allora". Non era solita distribuire il cibo e le bevande  al di fuori del bar, e se l'odore avesse attirato un animale selvatico?
«No!» gridò Rufy, esibendo un sorriso ancora più ampio, "Voglio farla da solo!" Velocemente si mise in ginocchio sporgendosi sul bancone per cercare di avvicinarsi abbastanzza da sussurrarle qualcosa al orecchio. Makino si abassò alla sua altezza curiosa di conoscere  il suo segreto:"Voglio fare qualcosa per Ace, perché  presto sarà il suo compleanno, e forse gli piacerebbe la cioccolata calda come regalo."
Rufy non era esattamente un buon sussuratore, e Shanks quasi si lasciò sfuggire un "aww" alla rivelazione di Rufy, ma riuscì a mantenere il sangue freddo e far finta che non lo sentiva."Makino tu me lo insegni, vero?" Ha chiesto sedendosi di nuovo composto mentre le sorrideva pienamente convinto che le avrebbe detto sì. Naturalmente, Makino nemmeno questa volta potè fare a meno di accontentare la sua semplice richiesta. Quando la guardava con quegli grandi occhini da cucciolo come poteva dirgli di no? Era la cosa più carina in giro, il suo grande sorriso innocente faceva a gara con le lentiggini e il sorriso altrettanto grande di Ace o con il suo adorabile rossore quando era imbarazzato.Lei sospirò e gli sorrise "Va bene, ma devi cucinare solo quando c'è qualcuno vicino che ti aiuta!" lo disse puntandogli davanti il dito come se rimproverandolo sperasse di rendere ben chiaro quel punto, ma se l'istruzione poi fù compresa rimase un mistero.
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Nella casa di Dadan qualcosa puzzava. Che cos'era ? Era sicuramente l'odore di qualcosa che poteva essere potenzialmente delizioso, ma che, qualcunque cosa fosse era ormai irrimediabilmente rovinato, pensò Ace. Si chiese se Rufy a quel ora fosse ancora sulla strada di casa, ma pensò che molto probabilmente era caduto in un banco di neve e ora si trovava intrappolato in un buco. A questo pensiero sentì un brivido freddo lungo la schiena. Era solo un po' preoccupato, ma forse sarebbe dovuto andare a cercarlo...dopo aver scoperto che cosa puzzava però.
Non che gli importasse se la casa di Dadan andava a fuoco pure con lei dentro, ma dal momento che durante il mese invernale lui e i suoi fratelli tornavano temporanemanete a stare lì visto che nella loro casa sul albero faceva troppo freddo e non potevano certo mettere una stufa o accendere un fuoco per riscaldarsi col rischio che bruciase la casa, conveniva anche a lui che quel posto rimanesse in piedi.
Sabo non era in casa al momento. Era nel Gray Terminal intento a cercare di trovare i suoi regali di Natale per i suoi fratelli e, approfittando dell'occasione anche un regalo di compleanno per Ace. A Sabo piaceva pianificare tutto in anticipo, perciò per quanto Ace ne sapeva poteva già essere anche alla ricerca del  regalo di compleanno per Rufy, anche se mancavano ancora un sacco di mesi. Ace passò per la stanza da letto che condivideva con Rufy e Sabo per andare in cucina da dove sembrava venire l'odore di bruciato.
"Owwww*!"
Quella voce gli era familiare....
"Non bruciare! stupido cioccolato! Perchè non fai quello che dico?!"
Si, quello era sicuramente Rufy. Così alla fine era a casa al sicuro, constatò con un sospiro di solievo. Ma che significava l'odore di bruciato...
"Rufy! che diamine stai combinando ?" urlò Ace precipitandosi come un fulmine in cucina. Quando spalancò la porta di scatto Rufy quasi saltò per lo spavento cadendo per poco dalla vecchia sedia traballante su cui stava in piedi. Dopo aver recuperato il suo equilibrio guardò verso Ace 
"Ace! No! non guardare! non devi vedere perché mi sto esercitando a fare il tuo regalo di compreanno!" piagniucolò Rufy 
Ace si sentì pizzicare le guance per il calore causato da un improvviso rossore imbarazzato comparso sulle sue gote.
Rufy pensava già al suo compleanno ? Non era più vicino il Natale? Ben presto smise di pensare a quanto questo pensiero lo rendesse internamente felice,ricordandosi la sua preoccupazione iniziale per l'odore di bruciato. 
"Rufy, idiota! Qualunque diavolo sia quello che stai facendo, si sta ovviamente bruciando! Spegni subito la stufa prima di dar fuoco a tutta la casa!."
ordinò tornando in sè Ace. Rufy armeggiò velocemente con la stufa finchè non fù spenta e scese giù dalla sedia con una pentola sporca e annerita in mano da cui usciva un fumo nero. Ace apri le finestre per permettere al fumo presente in cucina di uscire prima di andare a mettersi davanti a suo fratello.
"Che diavolo stavi  facendo?"
Rufy si morse il labbro indeciso, abbassò gli occhi guardandosi intorno in tutte le direzioni   prima di portare di nuovo lo sguardo verso Ace.
"... Deve essere una sorpresa.Non posso dirtelo." Borbottò.
Ace sospirò, prese la pentola dalle mani di Rufy,mettendola da parte insieme al impasto riuscito male e ne prese un altra
"facciamo così: ti aiuto a fare quello che stavi facendo anche senza che mi dici cos'è, va bene? 
In un istante, il viso di Rufy si illuminò di nuovo, sorrise e rise "Va bene, Ace!"
Ace non ha potuto fare a meno di ricambiare il sorriso. Sapeva che Rufy  avrebbe messo anche il suo cuore insieme al suo regalo, qualunque cosa fosse, nemmeno tutta la carne nel mondo gli avrebbe fatto cambiare idea.
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"No, devi scaldare il latte in una pentola e sciogliere il cioccolato in un altra, non allo stesso tempo!" Rufy gridò, colpendo la testa sopra la spalla di Ace mentre controllava il suo lavoro.
"Perché no? tanto alla fine si devono comunque mischiare, no?"
"Makino ha detto due pentole, non una!"
Ace gemette mettendo da parte i pezzi di cioccolato a cuocere in un altra pentola mentre scaldava il latte in un altra.Una volta che il cioccolato iniziò a sciogliersi, si sentì un profumo dolce e meraviglioso che  fece sospirare i due bambini facendogli venire l'acquolina in bocca.
"Alziamo un pò la fiamma così si cuce più velocemente." suggerì Ace, la risposta di Rufy fù un sorriso goloso e eccitato. "Yeah!" accettò subito con entusiasmo.
Attesero in silenzio  osservando sia il latte che il cioccolato con attenzione. 
Rufy si sentiva davvero felice che Ace passasse del tempo con lui in questo/quel modo, gli sembrava quasi che lo avvolgesse con un grande abbraccio. 
Ace quel giorno si era persino mostrato anche  stranamente paziente nel aiutarlo, non  lo aveva nemmeno sgridato o picchiato con un pugno quando aveva visto il disastro che aveva combinato, e il cioccolato stava venendo benissimo e molto più velocemetne di quanto si immaginava avrebbe fatto, che fossero di quelle magie o miracoli che si diceva capitassero solo durante il periodo Natalizio? qualsiasi fosse la ragione lo rendeva estremamente felice. Lui adorava entrambi i suoi fratelli maggiori e non riusciva a immaginare la sua vita senza di loro, tranne separarsi  in futuro per diventare pirati e vivere le loro avventure, forse. In entrambi i casi, era felice di avere due fratelli come loro e di poter passare del tempo insieme 
Forse quando Sabo tornava a casa avrebbe potuto dare anche a lui un po 'di cioccolata calda.
I suoi pensieri furono interrotti da un familiare, odore pungente.
Qualcosa stava bruciando ... di nuovo.
"Ace?"
Nessuna risposta
"Ace?" Rufy lo chiamò di nuovo.
Quando non ottenne risposta nemmeno al secondo tentativo, provò a scuoterlo per una spalla "Yo, Ace! Il latte e il cioccolato stanno bruciando! Che cosa dobia-"Rufy si interruppe quando guardando in faccia il fratello capì finalmente che era caduto vittima/era stato colpito di uno dei suoi soliti attacchi narcolettici, si era addormentato in piedi davanti ai fornelli. 
Rufy rimase a bocca aperta , senza parole e per la sorpresa mollò di  scatto Ace, facendolo così sbilanciare al indietro
 e cadere rumorosamente a terra con un forte tonfo mentre continuava a dormire beatamente. (Anzi, cominciò persino a russare) Rufy non sapeva cosa fare. Il cioccolato stava venendo così bene grazie al aiuto di Ace! Adesso tutti i suoi sforzi sarebbero stati inutili? Non voleva ferire i sentimenti di Ace.
Per fortuna, la sua salvezza venne in suo soccorso attraverso la porta d'ingresso, con in mano un grande sacco pieno di chi sà cosa . 
Sabo sulla porta di casa si scrollo la neve dai suoi stivali e sfilò la sciarpa e il cappello. Prima di entrare trascinando a fatica  la sua borsa dei tesori che ha trovato nel Gray Terminal.
"Sabo!" Rufy urlò, correndo verso di lui. "Sabo fa qualcosa... Ho bisogno di aiuto! Ace si è addormentò e il cioccolato è in fiamme!"
Sabo si allarmò vedendo come Rufy correva verso di lui agitandogli  le braccia davanti alla faccia, tuttavia cercò comunque di mantenere la calma. Si tolse velocemente le scarpe mettendole da parte insieme con la refurtiva accanto alla porta.
"È questo che puzza in modo così tanto? sbrigati, vai a spegnere subito i fornelli prima che prenda fuoco qualcosa."
Ordinò dirigendosi anche lui in cucina.Raggiunse insieme a Rufy  velocemente la stufa, scavalcando e calpestando accidentalmente un pò Ace, e aiutò il fratellino a spegnere tutto. Sabo controllò ciò che rimaneva del secondo tentativo ormai fallito e appurando che la cioccolata fosse immangiabile mise la pentola accanto al primo tentativo esperimentato da Rufy.
"Hai detto che stavi facendo la cioccolata calda? Perché non hai usato quello già pronto in polvere? è molto più facile da preparare."
Rufy scosse la testa, "Makino ha detto che questo tipo è meglio, è più buono. Voglio farlo per Ace per il suo compleanno ... ma non dirglielo!"
Sabo alzò un sopracciglio scettico guardando Rufy 
"Ma ti stava aiutando a farla no? lui già lo s-"
-Shhh!-sibilo Rufy mettendo entrambe le mani sulla bocca di Sabo per farlo tacere. "Lui non lo sà ancora!"
Sabo spostò delicatamente le dita di Rufy dalla bocca e si voltò verso i fornelli. 
-Be', credo che ora potrei aiutarti io visto che  Ace non può in questo momento", propose sorridendo verso Rufy, "Ti và?"
Rufy sorrise e annuì. Stava cominciando ad abituarsi troppo a questo tipo di tempo da trascorrere con in suoi fratelli.
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Sabo gli mostrò come utilizzare e regolare i fornelli e il gas, -un dettaglio a cui Rufy non aveva prestato molta attenzione durante la lezione di Makino- e come sciogliere il cioccolato senza il rischio di bruciarlo. Lasciò poi che Rufy scaldasse il latte assicurandosi che non lo bruciasse anche questa volta, e gli disse quando inziare a mescolare e scaldare la cioccolata sciolta con il latte. Durante tutto il procedimento Sabo lo guidò mostrandogli cosa fare, controllandolo e dandogli suggerimenti ogni tanto rimanendo al suo fianco, ma permise a Rufy di prendere in mano la situazione e di fare tutto da solo come desiderava lui.Una volta pronta Rufy cerco qualcosa in cui versarla.
Mentre Rufy prendeva 3 tazze e le riempiva, Sabo riuscì a trascinare Ace per i piedi sul pavimento fuori dalla cucina fino a un lato della loro stanza da letto e appoggiarlo contro un muro, provò poi a svegliarlo schiaffeggiandolo un paio di volte sulla guancia.
"Ace. Svegliati. Ace!" ad un terzo schiaffo più forte, Ace salto di scatto a sedere spalancando gli occhi 
"Rufy! cosa è successo? Cosa, cosa,?! C'è un incendio?" Ace urlò. Si ricordava di essersi  addormentato lasciando Rufy a cavarsela da solo in un brutto momento e pensò subito al  peggio.
Sabo rise sedendosi vicino a lui contro il  muro "No.. è andato tutto bene. Rufy è riuscito a finire il suo piccolo progetto culinario-
Ace socchiuse gli occhi guardando Sabo, non del tutto sicuro di quello che Sabo gli stava dicendo. Era sicuro che Rufy non sarebbe mai stato in grado di fare tutto da solo. Proprio in quel momento, Rufy li raggiunse con in mano un vassoio di tazze traballanti, cercando di fare del suo meglio per bilanciarle."Ace, ci sono riuscito!" esclamò allegramente. riuscendo a raggiungerli e posare il vassoio sul pavimento senza farle cadere o inciampare di fronte a Sabo e Ace. Tutti e tre presero la propria tazza e Rufy si sedette facendosi posto in mezzo a Ace e Sabo, rischiando quasi di rovesciare la sua bevanda.
"Rufy ha fatto tutto questo da solo mentre dormivi" lo informò Sabo prima di bere un sorso di cioccolata calda. Emise un verso di approvazione, si appoggiò meglio contro il muro e continuò "io l'ho solo controllato."
Ace diede una lunga occhiata sospettosa alla sua tazza fissando titubante il suo contenuto, sentendo lo sguardo impaziente di Rufy su di sè, si fece coraggio e bevve un piccolo sorso titubante. Dopo il primo sorso di quel liquido dolce I suoi occhi si spalancarono per la sorpresa, riporto velocemente la tazza alle labbra finendolo in fretta  con un unico sorso, senza prestare attenzione alla leggera scottatura che sentiva sulla lingua.
-Allora?- Rufy non riesce a trattenersi dal chiedergli impaziente, con una punta di ansia mista a preoccupazione nella voce.
"E' davvero molto buono ..." mormora Ace, sinceramente stupito che qualcosa preparato da Rufy fosse commestibile e addirittura così deliziosa. Il solito sorriso di Rufy si allargò diventando incredibilmente grande e i suoi occhi brillarono di felicità, e soddisfazione.
Non disse niente limitandosi a ridacchiare allegramente riprendendo a bere la sua cioccolata calda con i fratelli mentre ascoltava la storia di Sabo su le cose interessanti che aveva visto quel giorno al Grey Terimanal. Sentì Ace dire qualcosa su un leone gigante che aveva provato a domare che voleva mostrare domani ai due, ma Rufy non riusciva  a prestare  completamente attenzione ai loro discorsi. Cominciava a sentire le palpetre sempre più pesanti, mentre gli arrivavano a fatica il sottofondo delle loro storie e delle risate soffocare.
E tu invece cosa hai fatto oggi, Rufy?" gli chiese Ace a un certo punto. Non sentì Rufy rispondergli e dopo un momento di silenzio, Sabo e Ace si voltarono a guardarlo. Rufy si era addormentato serenamente rannicchiandosi contro il braccio di Ace, poggiando la testa sulla sua spalla e tenendo ancora mollemente la tazza di cioccolata calda sulle gambe. 
Sabo ridacchiò sottovoce, portandosi un dito davanti alle labbra, facendo segno a Ace di non svegliarlo chinandosi ad asciugare la bocca sporca dal cioccolato di Rufy con la manica della sua giacca. Prese anche la tazza ancora piena di cioccolata calda prima che Rufy la facesse cadere.
Ace sorrise spostandosi e sollevando leggermente il braccio per permettere a Rufy di stare più comodo. "Non dirgli che ho capito che cosa vuole farmi per il compleanno...
Voglio dire, era abbastanza ovvio, ma lui non lo sa."sussurrò verso Sabo. l'altro annuì, sorridendogli.«*Sapevo che voleva farti un regalo, ma non avrei mai pensato gli venisse in 
mente una cosa del genere... certo che farsi aiutare a fare il propio regalo non rientra
 esattamente fra le usanze tipiche del Natale, ma trattandosi di Rufy immaginavo avrebbe portato un tocco di originalità alle vecchie tradizioni!» rise «Non so se lo hai assecondato solo per fare piacere a lui o se pensi sia stata una cosa stupida, del resto è solo normalissima cioccolata calda, e non sarebbe niente di speciale, ma di sicuro fatta da Rufy ha tutto un altro significato:Se quel pozzo senza fondo  è riuscito a cucinare una qualsiasi cibaria e pensare addirittura di darla a qualcuno senza cedere alla tentazione di ingurgitarla ...be da parte di Rufy può considerarsi una prova affetto immensa !!! decisamente è un regalo fatto col cuore.»concluse poi aggiunse con una leggera smorfia che assomigliava vagamente a un broncio: «Sono quasi invidioso, con un regalo del genere è impossibile competere, il mio fratellino incapace stavolta mi ha battuto alla grande!  E 'molto più bravo di me in certe cose. Comunque per le cose davvero importanti."* disse mentre spostava delle ciocche di capelli sugli occhi di Rufy.
Ace non disse niente, ma non riuscì a nascondere un lieve sorriso felice e imbarazzato, sperando solo che Sabo non lo notasse,e non lo prendesse in giro per aver lasciato che il suo cuore si sciogliesse veramente per una cosa tanto stupida .


 
.ESXTRA: Dadan e la sua banda tornarono molto tempo dopo e parecchio tardi dalla loro spedizione in paese e nella foresta per i rifornimenti e di cibo, erano esausti e doloranti, e per niente pronti ad affrontare anche tre ragazzini turbolenti per quel giorno.
Ma i loro dolori e la stanchezza furono messi da parte una volta che videro i 3 suddetti fratelli, dormire tranquillamente tutti insieme, rannicchiati contro una parete
Dadan senza darlo farsi vedere dai suoi uomini sorrise dolcemente e decise di preparare la cena per i ragazzi e svegliargli più tardi,  erano talmente carini -e sopratutto silenziosi- quando dormivano che sarebbe stato un peccato svegliarli
I suoi dolori tornato tutti in un colpo solo, appena vide le pentole vuote bruciare sui fornelli dimenticati accessi e il disastro dei resti di cioccolato sparso su tutte le pareti della cucina!
 
 
 
 
  
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