Tutto ha inizio 13 anni fa.. il 27 aprile del 1999, ero una piccola creatura che col passare del tempo giocava e rideva.
Oggi sono una creatura non apprezzata, insultata e derisa.
Il mio nome è Federic, ho sempre voluto cambiarlo dall'inizio, ma oramai ho fatto l'abitudine.
La mia gironata inizia con il svegliarsi e andare a scuola, la scuola, il posto più brutto che abbia mai visto in vita mia. Mi vesto frettolosamente dato che ogni mattina mi alzo tardi. Arrivo alla porta di quel carcere, salgo le scale e busso alla porta chiedendo scusa alla prof per il ritardo!
Mi siedo all'ultimo banco da solo, come un cane. Le tre ore sembrano non passare mai, allo scocco della terza ora tutti a chiedere di andare in bagno.
Quest'ultimo è il posto in cui amo stare, se solo fosse solo mio, senza quei coglioni che si danno aree.
Inizio a guardarmi in quel maledetto specchio e a vedere quel riflesso, quello specchio rifletteva un mostro, caccio la mia migliore amica dalla tasca, vi presento la mia lametta.. è ancora sporca di sangue.. inizio a rimboccarmi le maniche e inizio a decidere il punto, scelgo quello in prossimità delle vene, si, così sentirò più dolore.. inizio ad accarezzare la pelle con la lametta fino a spingere forte, fino a veder scorrere il sangue a gocce, fino a farmi male davvero!..
Rientro in classe e tutti mi guardano, mi accorco di aver la maglia sporca di sangue, tutti mi deridono ed io morto dentro vado a sedermi al mio posto, iniziano altre 3 ore di lezione, ma queste fortunatamente passano molto velocemente, apro quella porta ed esco da quell'inferno!
Arrivo a casa e c'è mia madre che come al solito mi chiede com'è andata, non posso dirgli la verità, dovrò ancora mentire.
Vado nella mia stanza, coleggo le cuffie al telefono e inizio ad immeggermi nel mondo della musica, dai miei occhi iniziano a scendere delle lacrime, lacrime di sofferenza fino a piangere a dirotto, mi butto sul letto e il mio amato cuscino accoglie le mie lacrime fino a star male e a dover ritagliare la mia pelle..
Il giorno seguente uguale a quello precedente. Esco da scuola e decido di andar a mangiare una pizza, da solo, come sempre!
Ordino una pizza con il pomodoro.. sembrava che tutto andava lisco, mancava solo la mia figra di merda, e nemmeno il tempo di pensare che accade, l'acqua sui jeans..
Esco dalla pizzeria cercando di coprire al meglio quella macchia, sapevo che andava a finire male e che sarei stato deriso dinuovo da tutti..
Arrivo a casa e vado nella mia camera, sul letto a pensare..
Avrò mai una ragazza, una con la quale posso confidarmi di tutto, una che mi ama, che non mi tradisca, non voglio una troia, una ragazza che mi ami!
Il giorno dopo arriva una nuova studentessa, si chiama Alessia.. è incantevole, in classe c'era solo un posto vuoto, quello accanto a me.
Appoggia lentamente lo zaino sul banco e posa il suo corpo leggero come la seta sulla sedia, non faccio altro che osservarla, sembrava di guardare una stella, i miei occhi per la prima volta brillarono, ero in un mondo incantato mentre improvvisamente sento parlare.
«Ciao».
«C-ciao».
« Piacere, Alessia».
«Piacere, Federic».
«Ti vedo triste, lo so non ci conosciamo per nulla, anche io non ho amici, magari potremmo diventarlo».
«Già, buona idea».
Mi sentivo di morire, volevo esplodere, ero contentissimo era la prima ragazza che mi parlava.
Siamo usciti da scuola insieme e siamo andati nel parco vicino casa mia, parliamo di tantissime cose, per ore e ore..
Quando iniziamo a parlare dell'amore...
Il mio cuore batte a mille.. lei si avvicina, io lo stesso, improvvisamente mi ritorvo sulle sue soffici labbra, carnose e piene di dolcezza..
Ci stavamo baciando, il mio primo bacio con una principessa.