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Autore: Beapot    27/12/2012    5 recensioni
“Voglio sapere come stai tu, però.” precisa con la premura di sempre, e lei non ne è affatto sorpresa. Harry, il suo Harry, è sempre lo stesso, con la stessa dolcezza di quando crescevano, anche se più maturo e responsabile. Il suo Harry, la sua roccia, è ancora lì.
[...]
“Ho qualcosa per te.” dice, come ogni anno. E come ogni anno sanno entrambi come andrà a finire.
Genere: Generale, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, Hermione Granger
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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"Il vostro amico è i vostri bisogni esauditi."
Gibran  Kahalil



Il primo

 

 

Natale 2001

 

È un gioco di sguardi, mentre le mani si sfiorano per caso cercando di afferrare la stessa caraffa di succo di zucca. Lei gli sorride mentre ancora risponde alla domanda di qualcun altro, poi gli occhi si trovano in un istante e la sua voce trema impercettibilmente, mentre lui ricambia con tutto il calore che riesce a mettere su quelle labbra stirate troppo in fretta.

“Prima di andare via aspettami.” mima dalla parte opposta del tavolo, dopo che ha di nuovo attirato la sua attenzione sfiorandole la gamba con il piede. Delicatamente, con cautela, perché qualcuno potrebbe accorgersene e le calze potrebbero sfilacciarsi. Lei sussulta ma capisce in fretta - lo capisce sempre - e annuisce.

 

“Ho qualcosa per te.” le sussurra all'orecchio, come se stesse cospirando contro qualcuno. C'è poco da nascondere, in realtà, ma fanno lo stesso gioco da sempre, con bisbiglii tra i capelli mentre le voci degli altri si scambiano saluti e auguri. È un segreto innocente solo loro, che non ha bisogno di essere condiviso con tutti, è qualcosa che non deve essere spiegato.

Le mani screpolate aprono il pacchetto rettangolare, e la copertina di “Fratelli di sangue: La mia vita tra i Vampiri” viene illuminata dalla luce fioca di una candela sul retro della Tana.
“Oh, Harry...” comincia lei, mordendosi il labbro. Le nuvolette di vapore si condensano nell'aria gelida, e lui si sente sprofondare.
“Puoi cambiarlo, se vuoi.” si affretta a dire. “È la nuova edizione, quella con l'intervista inedita a Worple e Sanguini, ma se non ti piace o vuoi qualcos'altro...”
“No, no.” scuote la testa e sorride nel vedere la sua espressione. “È perfetto, davvero, ma... me lo sono fatto recapitare via gufo la settimana scorsa.” spiega, arrossendo un po'. Le dispiace dirglielo in questo modo, sarebbe bastato far finta di niente e sorridere per non vederlo intristirsi, ma non è mai stata in grado di fingere davanti a lui.
Harry si rilassa un po', forse non ha sbagliato proprio tutto, ma la delusione non scivola via dal suo viso. Era sicuro che sarebbe stato il regalo giusto, appena aveva saputo dell'uscita della ristampa del libro aveva pensato subito a lei, il pensiero che potesse già averlo comprato non lo aveva nemmeno sfiorato.
“Sono arrivato tardi, eh?” prova a sdrammatizzare, ma lei lo abbraccia di slancio e gli fa cenno di tacere. Non le importa del 'doppione', le basta sapere di averlo al suo fianco.

 

 

*

Natale 2011

 

È ancora un gioco di sguardi, non smetterà mai di esserlo, e mentre la neve scende dietro la finestra e la radio di Molly canta le canzoni di Celestina Warbick, loro si incontrano di nuovo tra le mille teste rosse che affollano la stanza.
“Come stai? Sono secoli che non ci vediamo!” si lamenta lui, stringendola in un abbraccio rapido. Lei inizia a raccontargli gli eventi importanti dell'ultima settimana - di come il suo capoufficio sia stato soddisfatto del lavoro che ha svolto, della promozione che è arrivata subito prima delle ferie - ma lui la interrompe scuotendo la testa.
“So tutto, me lo hanno detto.” dice, e via con una sfilza di “avrei voluto congratularmi ma non ne ho avuto modo, al Ministero è un macello e i bambini con l'influenza mi hanno fatto impazzire”; si scusa velocemente come se temesse che il tempo possa passare troppo in fretta e impedirgli di nuovo di parlare davvero. “Voglio sapere come stai tu, però.” precisa con la premura di sempre, e lei non ne è affatto sorpresa. Harry, il suo Harry, è sempre lo stesso, con la stessa dolcezza di quando crescevano, anche se più maturo e responsabile. Il suo Harry, la sua roccia, è ancora lì.
Gli fa cenno di seguirlo nell'altra stanza, lontano dalla confusione, e gli racconta un po' di lei, solo di Hermione, di come si sente e di quello che prova, della stanchezza e della gioia per la vita che si è costruita, e lui le sorride. È felice per lei, non può farne a meno.
“Ho qualcosa per te.” dice, come ogni anno. E come ogni anno sanno entrambi come andrà a finire. La carta rossa conterrà qualcosa che lei già ha, ma che l'ultima volta che si sono incontrati non aveva. Conterrà qualcosa di cui non hanno mai parlato, ma che lui ha associato a lei non appena l'ha vista su qualche scaffale.
“Continuo ad arrivare tardi, no?” sorride rassegnato, mentre lei scuote la testa divertita; ormai dopo tutti questi anni ha smesso anche di dispiacersi. È qualcosa di inevitabile, dopotutto, non potrebbe comunque fare niente per evitarlo.
“No, tu sei sempre il primo.”

Ad arrivare, a pensare a lei, a trovare sempre la cosa giusta. È il suo Harry, è sempre stato il primo e non smetterà di esserlo.

 



NdA: Sono un po' in ritardo, ma buon Natale!
Nonostante questa storia abbia un significato specifico per me, non spiegherò nulla nelle note: lascio a voi ogni interpretazione :)

   
 
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