13/07/2007
6 recensioniInnocente
«Innocente fino a prova contraria»,E se la prova contraria fosse dentro di te?
Innocente.
Osservi il suo visetto tondo, i suoi occhi grandi color ametista, il suo viso pallido, i capelli corvini e il suo sorriso sincero.
E l’unica parola che trovi per descriverla è questa: innocente.
Non c’è una sola persona in tutto il vicinato che negherebbe che Hotaru Tomoe sia innocente.
La vedono correre per i prati della sua grande casa, rincorrendo le farfalle per ammirarle da vicino.
La salutano gentilmente, ricambiati dal suo caldo sorriso.
Le offrono tè e dolcetti.
Fanno di tutto per la piccola Hotaru, per vedere ancora quegli occhi violetti brillare di luce pura.
Perché quella luce li guarisce, dentro.
Quella bambina ha il potere della guarigione, e lo dispensa senza guardare chi sei o cosa fai.
Ti guarisce dalla solitudine, con il suo sorriso.
Ti aiuta a camminare, se non ci riesci.
Parla per te con il mondo intero.
Ridona la forza di vivere.
Quella vitalità che ti sembra d’aver perso.
Innocente.
Vestita di rosa e turchese corre per i prati.
Tenendosi il cappello di paglia ammicca, donando sorrisi sinceri.
Non piange mai, se cade.
Perché Keiko la protegge dall’alto.
Con la sua cascata corvina ricopre la figlia, abbracciandola con amore.
La stringe al petto.
Maternamente le asciuga gli occhi umidi.
Le posa con dolce leggerezza un bacio sulla fronte.
Hotaru le sorride timida, posando le manine sulla ferita.
Keiko sussurra parole magiche, e quando la bimba guarda sotto la mano non vede più un segno.
Tutto sparito.
Così torna il suo sorriso.
Così riprende a correre, stringendo con la mano piccina la mano materna.
Innocente.
Scherza la brezza con i suoi abiti.
Le alza le sottane, incurante di chi la stia a guardare.
Ride, Hotaru, spingendo in giù il leggero tessuto nel tentativo di nascondere l’orsetto sulle sue mutandine.
Inciampa sui sandalini nuovi, cadendo sull’erba verde appena germogliata.
Un singhiozzo attutisce il rumore della caduta, seguito da una folata di vento.
Il bel cappello della bimba si alza in volo, veleggiando sul mare d’aria.
La sorpresa è tale che la distrae dalla rovinosa caduta.
Gli occhi color ametiste seguono sbarrati il percorso dell’oggetto.
Si spalancano di più, addolcendosi, mentre un sorriso si apre sul suo volto: Souichi aveva afferrato al volo il fuggiasco.
Non ci pensa un secondo, la dolce bambina, e si precipita dal padre.
Si fa alzare da lui, volando allegra nel cielo.
Ride, Hotaru.
E con lei sorridono Keiko e Souichi.
Una famiglia felice, la loro.
Perfino invidiata.
Innocente.
Quello è un giorno speciale, per la bambina.
Lo sanno tutti, nel vicinato.
Cammina sorridente, tra mamma e papà, scende per il vialetto di sassolini.
Ammicca accennando un saluto a tutti quelli che incontra.
È felice, innocente.
Oggi visiterà il laboratorio dei genitori.
Aspettava questo giorno da tanto!
E quanto ne aveva parlato a coloro che intratteneva con la sua dolce allegria.
Corre nel corridoio, rimbombano i suoi passi.
Osserva attraverso il vetro l’esperimento.
S’illumina, come un gioco.
Sorride dolce, Hotaru.
Innocente.
Vetri dappertutto, e fumo.
Odore di sangue, e morte.
Linfa vitale distrutta.
Una scarpetta abbandonata tra le macerie.
Un brandello di stoffa cerulea sotto un masso.
Un corpicino stretto tra braccia forti e possenti.
« Salvala! »
« Dovrò possederla. »
« Fallo pure, ma salvala! »
Salvala.
L’unico pensiero di un padre.
L’ultimo respiro di una bimba.
Salvala...
... perché è...
... Innocente.