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Autore: imdabes    27/12/2012    1 recensioni
La storia parla di un demone, SoulEater, che attacca le vittime facendole restare insonni e mangiandogli le anime, a questo demone verra contrapposto un personaggio molto resistente mentalmente, che si avvarrà dell'aiuto del prete locale ed in seguito di un organizzazione creata allo scopo di distruggere il demone
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Il demone dell’insonnia.

Il silenzio, da certuni ritenuto fonte di ansia e depressione, da altri, come da te, ritenuto come fonte di riflessione e rilassamento, purtroppo questo non è sempre possibile. Per esempio la notte. La notte è stata da sempre la tua musa ispiratrice, il momento perfetto per riflettere, pensare e ripensare. Ma non quelle volte in cui ti senti osservato, senti un respiro caldo sul collo, cerchi di mantenere il controllo, è la mente che ti sta giocando un brutto scherzo, pensi, e torni ad immergerti nelle tue riflessioni. Certe volte resti sul letto, certe volte vai avanti e indietro nella stanza, il problema è che se pure volessi dormire non ci riusciresti mai, c’è sempre qualche rumore che riesci a sentire proprio nel momento in cui stai chiudendo gli occhi, quindi è come se le circostanze ti obbligassero a pensare, a stare sveglio e riflettere, quasi sempre infatti in quei momenti non eri disturbato.
 La notte del 20 di dicembre, durante una delle tue notti sveglio a camminare avanti e indietro infreddolito, tua madre bussò alla porta, lamentandosi in modo quasi sgradevole di quel poco rumore che stavi facendo camminando nella tua stanza, allora tu fosti costretto ad andare a dormire, o almeno a provarci. Passavano le ore, le tue palpebre erano pesantissime, ma appena accennavi a chiuderle sentivi una brezza ghiacciata sulla tua schiena, o un qualche rumore più o meno vicino a te, certe volte dei sussurri, altre volte dei rumori violenti che ti facevano sobbalzare in aria, ma, dopo qualche secondo di spaesamento, tornavi sempre a dormire.

 Ma tu sai, meglio di me, che non eri per nulla sereno anzi eri tesissimo, come un uomo che sta camminando sul filo di un rasoio, era pronto a scattare, a cedere, ma il tuo cervello era molto forte, almeno fino a quella notte. Passò una settimana dalla lamentela di tua madre, i tuoi genitori ti vedevano sempre più deperito, assonnacchiato e quasi triste per tutta la giornata, questo ovviamente era causato dalla mancanza totale di ore di sonno. Quella notte decidesti quindi di puntare una telecamera sulla tua stanza, continuavi a pensare che quei rumori notturni erano dei brutti scherzi della mente, ma ti stava iniziando a sorgere un dubbio, la tua mente iniziava a cedere piano piano.

 Puntasti allora la telecamera e andasti a dormire, stranamente quella notte non successe niente, pensasti allora che magari era la tua mente stesse iniziando a smetterla di non farti dormire. Il giorno dopo, curioso dal vedere le registrazioni, prendesti la telecamera e guardasti il video registrato. Con conforto vedesti che non era presente niente di preoccupante, allora pensasti di togliere quella telecamera e provare a dormire senza. Dal momento in cui chiudesti gli occhi cominciarono le solite brezze alla schiena e i sussurri, che in seguito si trasformarono in vere e proprie urla di dolore che ti fracassarono le orecchie, sudavi freddo, manifestazione cosi violente non ne avevi provate mai, stavi pensando di essere impazzito, iniziasti a sentire rumori violenti attorno a te, ma non pensavi nemmeno di sfilare la coperta sopra di te per vedere cosa stesse succedendo.

 Dopo diversi minuti in cui questi rumori perseverarono, il tutto cessò in un silenzio quasi tombale. Iniziasti a calmarti un pochino, ma quando stavi iniziando a rilassarti una folata di vento improvvisa sfilò le tue coperte e ti parse di vedere con la coda dell’occhio una figura che ti stava fissando, arrampicata sul tetto come un ragno, che scomparì subito dopo che la coperta venne sfilata. Subito dopo sentisti un urlo proveniente dalla camera del tuo fratellino. Entrandovi, notasti di nuovo quella figura mentre stava cercando di uccidere tuo fratello, risucchiandolo nel suo stomaco con degli artigli che gli stavano tirando fuori l’anima, infatti notasti come un ombra celeste che si sposava dalla bocca di tuo fratello verso il mostro, capisti subito che quel mostro stava tentando di nutrirsi delle energia del tuo fratellino, quindi, anche sapendo che non sarebbe servito a nulla, gli corresti incontro urlando di lasciare stare tuo fratello, ma esso scomparì di nuovo, stavolta portando con se l’anima e l’energia di tuo fratello, capisti quindi che ora era diventato più potente.

 Il giorno dopo non andasti a scuola, restasti a casa a fare delle ricerche, scopristi che quello che aveva attaccato te e tuo fratello era un demone, chiamato “demone dell’insonnia”  più comunemente detto “SoulEater”, il quale si nutre dell’energia della persona e della famiglia attaccata. Decidesti quindi di continuare la tua ricerca e scopristi che esisteva un modo per farti ridare l’anima di tuo fratello, ma consisteva nel sacrificarne un'altra di altrettanto pura, dopo averlo evocato tramite seduta spiritica. Prima di effettuare la seduta cercasti appoggio dai tuoi genitori, ovviamente controllati dal demone, che non ti cedettero e ti presero per pazzo, addirittura prenotandoti di nascosto una visita dallo psichiatra, quindi decidesti di rivolgerti al parroco della tua città, padre Michel, che ti raccontò di avere avuto testimonianze da alcuni suoi colleghi della presenza di questa entità e che decise di aiutarti nel tentativo di salvare l’anima del bambino, prima però , serviva l’aiuto di uno dei parroci che apparteneva alla speciale congregazione, formatasi in Portogallo, che si occupava di dare la caccia a questo demone molto potente.

 Arrivati in Portogallo, non trovaste molto facilmente la sede della congregazione, poiché quest’ultima era segreta e non facile da raggiungere. La trovaste grazie ad un vecchio barbone che chiedeva l’elemosina davanti un supermercato. Vedendo te, con tuo fratello in braccio e il parroco accanto, afferrò subito che eravate in cerca della Congregazione, e vi indicò l’entrata segreta, nascosta dietro un pilastro della Cattedrale a Lisbona. Arrivati all’entrata, vi vennero fatte diverse domande, dopo avere risposto sinceramente a tutte le domande, decisero di farvi entrare, soprattutto convinti dalla presenza del parroco, che sicuramente doveva indicare un caso grave.

 Di fronte al Capo della Congregazione, aiutato da Michel , spiegaste tutta la vostra situazione, alla fine della spiegazione, il Capo, sconvolto quasi, chiamò un assemblea speciale dove venne deciso di effettuare la seduta direttamente nella sede, il ritorno di “SoulEater” non poteva essere sopportato ed esso doveva essere sconfitto una volta per tutte. La seduta iniziò, le luci subito si spensero e ci fu una forte scossa nella stanza, improvvisamente un membro della congregazione si girò di scatto indicando il soffitto, tutti lo videro, con i suoi occhi rosso sangue, quegli occhi che indicavano la voglia, quasi ossessiva, di energia vitale. Allora il Capo subito iniziò ad urlare, parlando in una lingua a te sconosciuta, e il demone indietreggiando , sembrava quasi soffrire, fino a quando non riuscì ad adescare a se una buona parte dei presenti e quindi ad aumentare enormemente il suo potere. Dopo diverse preghiere professate dal Capo, il demone decise di reagire e lo uccise, con una facilità quasi disarmante per i presenti.

 Tutti ormai si sentivano spacciati e tu, in quel momento, facesti la tua mossa, imprevedibile ma a questo punto necessaria. Decidesti di avvicinarti al demone, e donare il tuo corpo e la tua anima a lui, facendoti trasformare in uno di loro, era ciò che c’era da fare, era necessario, ti sacrificasti per tuo fratello. Da quel momento la tua pelle si squarciò, cadeva come quasi la pelle di un serpente durante la muta, i tuoi si iniettarono di rosso sangue. La tua mente aveva ceduto, il tuo corpo e la tua anima adesso appartenevano a lui, eri diventato lui, non eri riuscito a resistere. Ad un certo punto vedesti una luce nei tuoi occhi, erano chiusi, ti svegliasti in una sala chirurgica, i dottori si affrettavano per le ultime procedure prima dell’operazione. Stavi per essere sottoposto alla lobotomia, eri stato rinchiuso da 5 anni nel manicomio dai tuoi genitori dopo un episodio di violenza contro tua madre, le avevi strappato un pezzo di pelle con la bocca.

 Continuavi ad avere impulsi violenti anche al manicomio e quindi decisero di annullarti, questi furono gli ultimo sogni che potesti fare, dopo la lobotomia diventasti un automa, non potevi più reagire, i tuoi occhi erano vuoti, eri la forma umana del silenzio, eri diventato ciò che amavi di più prima di diventare pazzo. Ma lui di notte era ancora lì, che ti guardava, e tu non te ne rendevi conto, ma lui era riuscito a farti cedere, a farti impazzire, a farti lobotomizzare, cosi che adesso poteva impossessarsi di te senza nessuna resistenza. Mentre si avvicinava a te, tu non ti muovevi, ma nei tuoi occhi si poteva scorgere un minimo di reazione di paura, il tuo cervello, anche se lobotomizzato aveva riconosciuto un pericolo, ma non potevi farci più nulla, appartenevi a lui e diventasti uno di loro, diventasti un demone dell’insonnia, un demone errante nei milleni alla ricerca della vittima perfetta, proprio come lo eri stata tu per il SoulEater, una persona razionale, amante del silenzio..
 
  
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