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Autore: diciannovegennaio    27/12/2012    8 recensioni
"Ho continuamente paura.
Paura di aprire gli occhi e rendermi conto che è tutto vero.
Sento la sua assenza che mi demolisce piano, piano.
E senza di lei, tutto il dolore che ero riuscita a sopportare diventa straziante.
Sento che è colpa mia.
Sento che non ho fatto abbastanza.
Sento che non sono stata abbastanza."
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAP15
Scusate il ritado!
Spero che questo capitolo vi piaccia.
Ringrazio tutti per le belle recensioni e un bacio a chi mi ha convinto a non interrompere questa fan fiction.

Vi vogli bene.
ps:
questo capitolo è molto più corto degli altri.


She is afraid.





     Erano passati due giorni. Due giorni che Zayn non parlava con Kisha perchè lei non rispondeva ai suoi messaggi, alle sue chiamate. Due giorni in cui non la vedeva perché non veniva a scuola e due gioni durante i quali il ragazzo credeva di impazzire. Non c'era stata ora, minuto o secondo in cui non si era chiesto che cosa avesse spinto Kisha ad evitarlo in quel modo.
Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Aveva detto qualcosa che non doveva dire?
Ripercorrendo mentalmente quel pomeriggio lui non riusciva a trovare qualcosa di sbagliato: era stato perfetto. L'aveva baciata, non una ma infinite volte continuando a non averne abbastanza, l'aveva tenuta tra le sue braccia come se fosse la cosa più delicata di questo mondo, l'aveva guardata sorridere a lui e non a qualcun'altro e si era sentito in pace. Solo quel pomeriggio Zayn si era reso conto di quanto Kisha l'avesse scombussolato, quanto avesse modellato la sua vita fino ad entrarne completamente dentro. Ma adesso?
     La campanella suonò come impazzita annunciando l'inizio della pausa pranzo e Zayn, nel corridoi, camminava con la testa al trove, come sempre da quando aveva capito che Kisha lo stava evitando, fino a raggiungere Liam, Louis e Harry al muretto che era diventato il loro da quando era arrivata Kisha. Inutile dire che anche i ragazzi erano preoccupati per lei, soprattutto Harry che aveva stretto un buon legame con la ragazza. Ma insieme alla preoccupazione, Zayn era anche arrabbiato.
Kisha gli aveva detto che non sarebbe scappata, che dopo quel bacio sarebbe rimasta con lui, e invece? Lo evitava come la peste senza neanche sapere il perché.
Che si fosse pentita? Che si fosse resa conto che non provava niente?
Quei pensieri lo constrinsero ad accednersi una delle sue amate sigarette sotto lo sguardo contrariato di Liam che però lo lasciò perdere.
I ragazzi avevano potuto costatare che l'umore di Zayn non era uno dei migliori: era nero, nero come la pece.
     -     Allora? Ti ha richiamato? - domandò Louis addentando il suo panino. Zayn fece un lungo tiro, come a calmare i nervi per poi alzare lo sguardo al cielo con una smorfia.
     -     No. E' da due giorni che non si fa viva. - rispose secco. Quel giorno c'era il sole che rendeva tutto molto caldo.
     -     Forse non si sente bene. - borbottò Harry corrucciando le sopracciglia. A quelle parole Zayn sussultò: e se davvero non si fosse sentita bene?
     -     Ehi Zayn. - lo chiamò Liam avvicinandosi a lui con un velo di preoccupazione negli occhi. - vedrai che sta bene. - lo rassicurò.
Il moro ringhiò per poi gettare la sua sigaretta lontano nonostante fosse a metà, quasi disgustato.
     -     Niall? - domandò anche se in relatà era l'ultimo dei suoi pensieri. Louis ridacchiò.
     -     E' con Annie, laggiù. - disse Harry indicando un punto poco distante da loro dove Zyan individuò subito la chiama bionda del suo amico e quella rossa della ragazzina. Appena la vide si staccò dal muro e si mise quasi a correre per raggiungerla.
Quasi gli dispiaceva interrompere le loro chiacchere, ma per evitare una crisi di nervi Zayn aveva bisogno di parlarle.
     -     Annie. - la chiamò. La ragazzina alzò il viso e appena incrociò lo sguardo di Zayn deglutì. Ignorò il suo amico e si avvicinò alla rossa che abbassò gli occhi.
     -     Dov'è Kisha? - domandò.
     -     Zayn, io non posso...-
     -     Annie, ti prego. - quasi si vergogno di aver fatto tremare la sua voce, ma non ci badò.. La rossa lo guardò scrutandolo attentamente prima di sospirare.
     -    Non è arrabbiata con te. - mormorò. - Sei la cosa migliore che le è capitata dopo anni. - spiegò fissandolo engli occhi.
Non era arrabbiata.
Era la cosa migliroe dopo anni.
Un sospiro di sollievo gli fece chiduere gli occhi.
     -     Ha solo paura, Zayn. -
I suoi occhi si riaprirono di scatto. - Di me? - sputò.
Annie scosse la testa sospirando mentre Niall le accarezzava la schiena con una mano.
      -     Ha paura che tu diventi troppo importante, che diventi indispensabile, che diventi il suo pilastra. E' una ragazza fragile e tremendamente indecisa. Ha paura di sbagliare, di deluderti. Ha paura di amarti. - disse.
Zayn a quelle parole, sorrise, alzando un angolo della bocca.
Si chinò a baciare al guancia della ragfazza e a battere una mano sulla spalla del suo amico. - Non te la far scappare, biondo. -
Sentendo le loro risate alle spalle Zayn corse verso il resto dei ragazzi che lo guardava confuso.
Senza dire una parola afferrò il suo zaino e il suo giacchetto per poi voltarsi verso di loro. - Devo andare da lei. -


     Aveva scelto il giorno giusto per andare a piedi a scuola, ritrovandosi a correre verso cara Ghilbert.
Durante il tragitto Zyan non aveva nemmeno trovato il tempo nemmeno di pensare a niente se non a quanto fosse stupida Kisha. La sua paura era completamente folle ma questo non voleva dire niente. Anche lui aveva paura di amare, ma con Kisha era diventato talmente facile che non ci doveva nemmeno pensare.
Appena svoltò l'angolo rallentò fermandosi a prendere fiato appoggiando le mani sulle ginocchia, chiudendo gli occhi per calmare il respiro.
     -     Zayn? -
Alzò fi scatto il viso, trovandosi davanti la nonna di Kisha che lo guardava con un sorriso tenero.
     -     Salve signora, ero venuto a .. -
     -     Sapevo che saresti venuto. - lo interruppe. A volte quella signora lo intimoriva un pò: sembrava una veggente. Lo guardava con quello sguardo di chi sa già tutto, e riusciva a dire quello che non riuscivi a dire tu. Zayn sorrise, imbarazzato.
     -     Anche se dice di no, lei ti sta aspettando. - con quelle parole sorrise al ragazzo, per poi soprassarlo a passo lento. Appena la donna spari dietro l'angolo rincominciò a correre, arrivando davanti alla porta di nuovo con il fiatone. Suono al campanello e poi bussò tre volte.
     -    Nonna sto arrivando! - la sua voce, benchè arrivasse debole, lo fece sorridere come un'ebete.
La porta si aprì, mostrando una Kisha compleatemente stanca con i capelli sciolti sulle spalle, una maglia a mezze maniche stretta e bianca e dei pantaloncini corti, per il caldo. Con gli occhi leggermenti arrossati aprì bocca per dire qualcosa, ma non appena vide che davanti a lei c'era Zayn e non sua nonna spalacò gli occhi.
     -     Zayn.. - sussurrò.
Il suo istinto sarebbe stato prenderla e stringerla fra le sue braccia per poi baciarla fino a rimanere senza fiato. Le era mancata.
Quei pochi giorni gli erano serviti a rendersi conto che senza di lei, Zayn, non sarebbe arrivato da nessuna parte. La cercava in ogni cosa: tra la folla, in ogni canzone, in ogni libro.
     -     Zayn io.. - disse morndendosi il labbro, facendo sorridere Zayn. Lui fece un passo avanti, facendola indietreggiare, continuandola a fissare negli occhi.
     -In questi giorni non ho fatto altro che pensare a cosa avessi fatto di sbagliato da farti fuggire via. Mi sono letteralmente fritto il cervello per arrivare ad una risposta fino a chiedermi 'forse sono stato troppo assillante' ' forse le ho chiesto troppo' 'forse io sono sono abbastanza per lei' 'forse non le interesso'. - Kisha fece una smorfia abbassando lo sguardo. - Ho parlato con i ragazzi, ho chiesto consiglio a chiunque ma tutti mi dicevano che non avevo fatto nulla di sbagliato. E allora perché? mi domandavo. Alla fine non ce l'ho fatta più: ho parlato con Annie, e le ho chiesto di spiegarmi. E me l'ha detto sai? Mi ha detto delle tue eterne indecisioni, delle tue insicurezze senza motivo e ho capito. Tu hai paura di me, del futuro, dei giorni nuovi, di 'quello che potrebbe succedere se..', hai semplicemente paura di fidarti dell'amore, dei tuoi sentimenti e di te stessa. Ma devi fidarti di me, hai capito? Io non sono come gli altri. Può suonare presuntuoso detto così, ma è la verità. Io non ti farei mai del male, io non ti farei mai piangere, non ti mentirei mai, non ti abbandonerei mai per il semplice motivo che la tua felicità dipende dalla mia. Voglio farti ridere, tesoro, voglio farti ridere fino a piangere, voglio baciarti fino a rimanere senza fiato, voglio fare l'amore con te perché con te sento che posso farlo. - la vide chiaramente arrossire ed abbozzare un sorriso imbarazzato. Con un altro passo si avvicinò a lei, posandole una mano sulla guanca ed accarezzandola dolce mentre la costringeva a farsi guardare negli occhi, quegli occhi che avrebbe fissato per ore senza mai stancarsi. - Queste emozioni nuove, con te, possono farmi rinascere. Non ti sto mettendo un anello al dito, non ti sto chiedendo di venire a vivere con me, ti sto solo dicendo di lasciarti andare perché io sono pronto a farlo. Sono pronto a donarmi a qualcuno, e questo qualcuno sei te. Io sono pronto ad amarti, a proteggerti ma non posso farlo da solo. Tu? Sei pronta? Sei pronta a fidarti di me?-
Kisha rimase senza parole e come se fosse la cosa più delicata del modno, passò la punta delle dita per tutto il profilo della mascella fino ad accarezzargli le labbra, facendolo sospirare e chiudere gli occhi mentre si chinava ad appoggiare la sua fronte su quella di Kisha che chiuse gli occhi insieme a lui.
      -      Mi dispiace. - sussurrò lei.
      -      A me no. Non ora che sei qui. - rispose. - Ma non farlo più. - continuò staccandosi per guardarla negli occhi.
Kisha sorrise alzandosi sulle punte per lasciargli un dolce bacio sulla bocca. Subito un fuoco si accese in Zayn che goloso di lei, strise la presa sui suoi fianchi e la tenne stretta contro il suo corpo. Approfondirono quel bacio che mandava in tilti il suo cervello.
Era un bacio dolce, tenero, timido, impregnato però di quell'amore forte e quasi violento che arpionava le loro anime come se fossero animali e li legava stretti una all'altra senza darle via di scampo. In quel bacio c'era desiderio, passione, euforia ma anche terrore e insicurezza che però non riuscivano a tener testa a quella fiducia che  in quel momento stava riempendo la stanza.
Le mani di lei andarono a infilarsi nei suoi capelli mentre le loro lingue non decidevano a darsi una tregua. I loro copri ricoperti fi brividi erano la prova che quei due si desideravano più di quanto fosse lecito.
Zayn sentiva il tocco caldo come fuoco sulla sua pelle chiedendosi come avesse fatto ad accontentarsi di quelle banali relazioni e quelle emozioni stupide per tutto quel tempo. In quel momento, con Kisha che si staccava e lo guardava negli occhi, non riusciva a penare ad altro se non a cosa avesse mai potuto fare per meritarsi una creatura del genere.
     Kisha era tutto quello che poteva soperare, tutto il meglio che poteva trovare e ringraziò ogni santo del paradiso per aver fatto in modo che le loro strade si scontrassero.
Più la guardava negli occhi, quegli occhi che per lui erano diventati come libri aperti, riusciva solo a vedere tutto quello che voleva e che non si sarebbe mai lasciato scappare.
La voleva, la voleva più di qualsiasi altra cosa.
Non riusciva a capirne il reale motivo, semplicemente l’amava.


   
 
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