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Autore: LunaLovegoods    27/12/2012    1 recensioni
Settimo anno. Regulus si era ripromesso che non avrebbe più cercato James, lasciandolo l'ultimo giorno di scuola dell'anno precedente, esattamente come Sirius si era promesso di chiarire la situazione con Remus. Ma un'estate piena di eventi avrà cambiato, o meno, le intenzioni dei nostri ragazzi. Cosa accadrà adesso? Non vi resta che leggerlo. ;)
[Sequel di "I feel so close to you right now"!]
Genere: Generale, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Altro personaggio, Famiglia Black, I Malandrini, Mangiamorte, Un po' tutti | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Of magic and love.'
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Chapter 2 - I'm addicted to you.
 

Hogwarts, 10th of October of 1977.


James, Dormitori Grifondoro del settimo anno.

Mi rigiro sul letto per l’ennesima volta e, di nuovo, sospiro.
Sirius, Remus e Peter sghignazzano in silenzio guardando la Mappa.
Io, personalmente, non sono dell’umore giusto per spiare Mocciosus e chi altri.
Non c’è proprio spazio, nella mia testa, per altri pensieri di quel tipo.
«Jamie, va tutto bene?» azzarda, Sirius, con aria quasi indifferente, interrompendo per un attimo lo sghignazzare continuo.
«Ah-ah» dico, con tono assente, puntando lo sguardo al soffitto della stanza.
In realtà, non c’è niente che vada bene, o almeno per il verso giusto. Non hanno tutti i torti, quelli che dicono che la Evans non è più il mio maggiore interesse.
Come può esserlo, se nella mia testa c’è solo Regulus?
Certo, nemmeno lui sembra essere andato avanti, dal momento che tradisce Ester proprio con me, ma almeno lui può sventolare il suo amore per Ester al giro… Più o meno.
Bellatrix e il resto della compagnia, per quanto ne so io, non sono proprio entusiasti di questi “sospetti”.
Ad ogni modo, non sono in cerca di un amore da sbandierare ai quattro venti, di una persona a cui dedicare una vittoria di Quidditch, ma almeno di un po’ di pace.
È vero che Lily non mi attrae più come prima, ma è forse l’unica candidata possibile a sostituire Regulus, almeno parzialmente.
Il mio corpo viene spostato di lato, attratto dal peso che piega leggermente il materasso.
Sirius ha deciso di non farsi gli affari suoi nemmeno oggi, mettendosi sopra di me a gambe aperte.
Posa le mani sul mio addome, scivolando fino alla vita e mi guarda con i suoi occhi che mi ricordano quelli di suo fratello.
Il mio cuore batte un colpo più veloce.
Merlino solo sa quanto mi manca: sono già otto giorni che, per un motivo o per l’altro, non ci vediamo più da soli.
Gli occhi di Sirius continuano a scrutarmi con fare insistente.
«Non trovi che sia una posizione un po’ equivoca, Felpato?» azzardo, inarcando un sopracciglio con fare scettico.
Lui sorride, sicuro di se.
«Lo è solo se pensi che lo sia» ribatte, strizzandomi l’occhiolino.
Da dove viene questa saggezza? Forse è Remus che lo influenza.
«Mh» mi limito a dire, annuendo.
«Dunque? Cos’è che turba il nostro James?» torna sull’argomento di prima, deciso a non demordere.
Distolgo lo sguardo dal suo volto.
Lui non sa che mi vedo ancora con Regulus.
«Lily» smozzico, per niente sicuro di quella mezza verità.
Lui rotola su un fianco, stendendosi vicino a me e assumendo la mia stessa posizione. Punta gli occhi al soffitto, come se fosse lì che leggo le risposte alle sue domande.
«Ah-ah» commenta, sovrappensiero.
«Sembra che non ti interessi più come una volta» commenta Peter, chiudendo la Mappa e passandola a Remus.
«In parte, è così» confermo, con aria vaga.
«C’entra qualcosa Regulus?» azzarda Remus, dopo aver mormorato la formula per sigillare la Mappa.
Lancio un’occhiata a Sirius, che si finge del tutto indifferente, tenendo gli occhi sbarrati sul soffitto.
«Probabile» commento, iniziando a trattenere il respiro.
«Hai paura per…?» continua Remus e io mi chiedo da dove viene la sua supposizione.
«Ho paura che Ester lo faccia soffrire» butto lì, senza ricordare di averci prima riflettuto.
«Parlane con lei. Chiarisci i tuoi dubbi e poi concentrati su Lily» sbotta Sirius, senza distogliere lo sguardo dal soffitto.
«Dovrei?» chiedo, alzando il capo e puntellandomi sui gomiti per rivolgere un finto sguardo insicuro ai miei amici. «Insomma… Non è che rischio di venire morso?» azzardo, stringendomi nelle spalle per poi scoppiare a ridere insieme a loro. 

Ester, cortile.

Candice ed Eleanor hanno accettato di accompagnarmi, alla fine, in cortile, per approfittare della giornata calda e assolata, quanto insolita, che illumina i giardini del castello.
Sorridiamo e ridacchiamo, lanciando vaghe occhiate a tutti i ragazzi che, come noi, sono usciti per una delle rare giornate calde dell’autunno che, in genere, si è sempre presentato abbastanza freddo e umido.
In realtà, per me la differenza è poca, anche se sembra essere già maggio.
Tra i tanti ragazzi, però, i miei occhi non riescono a notare Regulus.
Ormai cerco solo lui, quando mi guardo attorno, pur sapendo sempre dove trovarlo - prevedibili esseri umani!
Ci sediamo all’ombra di un vecchio albero, pronte e concentrate per studiare - da parte mia, si tratta solo di fingere! - quando un ragazzo vestito della divisa di Grifondoro si avvicina a noi con passo sicuro, ma nemmeno troppo svelto.
Un sorriso, in memoria dei vecchi tempi, si accende sulle mie labbra.
«Qual buon vento, Potter!» dico, con molto più entusiasmo di quanto non ne volessi mostrare.
«McPhoe» dice, a mo’ di saluto, facendo sfoggio di uno dei suoi sorrisi più… Come lo definiscono le altre? Affascinanti, forse?
«Problemi?» chiedo, notando quanto sia circospetto e, forse, a disagio.
«A dir la verità, sì» confessa, facendo scivolare le mani dentro le tasche dei pantaloni della divisa.
Mi alzo con la solita eleganza degna di un immortale come me e mi allontano dalle mie compagne di stanza, lasciando i libri in loro custodia.
Dopo qualche passo, mi fermo, incrociando le braccia al petto e guardando Potter che, come speravo, mi ha seguita.
Si passa una mano tra i capelli e mi rivolge un altro sorriso, mentre il sole riflette nelle lenti dei suoi occhiali tondi.
Ho sempre saputo di metterlo in soggezione e noto con estremo piacere che le cose non sono cambiate.
Lo guardo negli occhi color nocciola e già immagino di cosa vuole parlare.
«Si tratta di Regulus» dice, infine, dopo essersi passato una mano tra i capelli e aver riacquistato la sua solita sicurezza.
Adesso capisco da dove venga fuori tutta questa insicurezza che non è mai stata propria di Potter.
«Pensavo lo avessi dimenticato e tu fossi tornato dalla Evans» mormoro, assottigliando lo sguardo.
«Certo, è così» annuisce, sorridendo brevemente e appoggiandosi con la schiena al tronco di un albero, mentre le sue mani scivolano di nuovo in tasca. «Ma… Non è che non mi fidi di te, è che temo che Regulus non possa essere la persona giusta per te» dice e mi sembra di sentir parlare Sirius.
Alzo gli occhi al cielo. «Dimmi che non l’hai detto perché ci stai provando con me!» sbotto, quasi spazientita e, al vedere la smorfia che gli contrae il volto, quasi mi sento più sollevata.
«Per Godric, mai!» esclama, sbilanciandosi leggermente indietro col corpo. «Intendevo dire che, se lo fai soffrire, potresti pentirtene» dice, tornando serio e ricomponendosi.
Un ghigno mi compare sul volto, mentre lo guardo divertita. «Pentirmene?» sogghigno, sicura di me, avvicinandomi a lui lentamente e abbassando il tono della voce. «Potresti essere tu, Potter, a pentirtene» mormoro, passandomi la lingua sul labbro superiore.
Ma lui non sembra avere reazioni significative alla mia minaccia.
«Sarai anche un’immortale, McPhoe, ma Regulus è il fratello del mio migliore amico, prima di essere il tuo ragazzo» dice, sostenendo il mio sguardo.
Sbuffo, mantenendo il mezzo sorriso sarcastico che ho stampato sulle labbra. «A Sirius non importa più niente di Regulus» gli faccio brillantemente notare. «E com’è che importa tutt’ora più a te?» azzardo, assottigliando lo sguardo. «Non vi eravate lasciati?»
Lui continua a sostenere il mio sguardo, com’è giusto che faccia un Grifondoro degno di tale nome, mentre il mio ghigno sembra averlo contagiato. «Cosa vorresti insinuare?» azzarda, quasi parlando tra i denti.
«Non sarai mica ancora innamorato di lui?» chiedo, diretta, ridacchiando divertita.
«Ti piacerebbe, Corvonero dei miei stivali» dice, prima di voltare le spalle e andarsene.
Sogghigno, tornando dalle mie compagne di stanza, intente a giocare a carte. Il mondo sta andando a rotoli?
«Cosa diavolo state facendo, ragazze?» chiedo, inarcando un sopracciglio.
«È un gioco Babbano che ci ha insegnato Black l’anno scorso» risponde Candice, sorridendo con le tre carte in mano.
Eleanor annuisce, sorridendo entusiasta. «Ah-ah. Nel disperato tentativo di provarci proprio con Candice» conferma, lanciandole un’occhiata maliziosa.
Sbuffo e mi lascio andare sull’erba soffice. Non sarò io a imporre a queste stupide mortali lo studio forzato, quando nemmeno io ne ho voglia.
«Cosa voleva Potter?» chiede Candice, posando le carte a faccia in giù sul prato per sistemarsi il cerchietto che ha sulla testa.
«Mi ha chiesto un chiarimento su Storia della Magia» dico, sicura di me.
«Davvero?» azzarda Eleanor, riservando anche a me una delle sue occhiatine. «Non pensavo che Storia della Magia fosse così coinvolgente!» commenta, ridacchiando con Candice. 

Sirius, corridoio del settimo piano, ora di cena.

Remus ha deciso di fare il secchione anche oggi e io, sinceramente, non sono proprio in vena.
L’ora di cena si sta avvicinando, ma sento che non toccherò proprio cibo. Mille pensieri offuscano la mia mente e mi impediscono di ascoltare lo stomaco che protesta per la fame.
Scrollo le spalle, continuando a camminare per il corridoio già scuro e deserto quanto silenzioso con le mani nelle tasche dei pantaloni.
Se oggi ci eravamo tutti illusi che fosse una bella giornata, la pioggia che scroscia adesso nei giardini ci ricorda che l’autunno non è esattamente piacevole come la primavera, soprattutto per chi ama stare all’aria aperta a godersi un caldo sole.
Le torce illuminano il corridoio, mentre un brivido mi percorre la schiena e decido di srotolare le maniche della camicia, guardandomi attorno con aria circospetta.
Il fatto che James pensi ancora a mio fratello non mi piace affatto, ma era prevedibile: ce l’aspettavamo tutti, dal momento che è stato proprio Regulus a lasciarlo.
Scuoto la testa, frustrato e confuso.
Non mi è mai andato giù che quei due si frequentassero e pensavo che ormai fosse chiaro, dopo la mia scenata di gelosia. Certo, non so se il fastidio è nei confronti di Jamie o di Regulus, ma tant’è.
Ricordo che Remus aveva ipotizzato che si trattasse del mio istinto protettivo che ogni tanto saltava fuori, ma non ho intenzione di dargli ragione su questo argomento.
Anche se, probabilmente, ce l’ha tutta.
Sbuffo, alzando lo sguardo proprio davanti al quadro di Barnaba il Babbeo, attratto dall’apertura della porta della Stanza delle Necessità dalla quale esce proprio Regulus, affannato, arrossato e con la camicia fuori dai pantaloni della divisa.
Lì per lì sembra non avermi notato, intento a guardarsi attorno e a controllare che non ci sia nessuno, quindi sospira come tranquillizzato, e si chiude la porta alle spalle, sistemandosi la camicia e il resto della divisa, quando poi alza lo sguardo e un ombra di paura attraversa i suoi occhi, fissi su di me.
«S-Sirius?!» azzarda, come colto di sorpresa e spaventato.
Lo guardo sorpreso. «Non dovresti entrare in quella stanza, Regulus. Cosa ci fai, qua?» chiedo, cercando di mantenermi lucido.
Lui fa una piccola smorfia e alza gli occhi al cielo. «Non credo sia scritto da nessuna parte che tu possa impedirmi di stare qua!» ribatte, mentre le sue guance tornano a un colore più normale e meno acceso.
«Sei con Ester?» chiedo, con un sorrisetto Malandrino sul volto.
Beh, le mie deduzioni non possono che essere azzeccate, ma perché andare proprio nella Stanza delle Necessità, quando lei può accedere a tutti i Dormitori?
Ma lui porta una mano a grattarsi la nuca, quasi a disagio, e fa vagare lo sguardo ai miei piedi, evitando abilmente le mie iridi.
Tossicchia, sorridendo quasi imbarazzato.
«Diciamo che non ero solo» conferma, continuando ad evitare il mio sguardo.
Assottiglio impercettibilmente lo sguardo, dubbioso. Non è con Ester? La sta tradendo?
«Cosa vorresti dire?» chiedo, incuriosito.
«Niente» risponde, tornando immediatamente serio.
La porta vicino a lui fa per aprirsi, quando lui tira un calcio e la fa chiudere, probabilmente per nascondere il suo amante.
«Black apri questa dannatissima porta, Sirius e Remus mi staranno già aspettando in Sala Grande!»
I miei occhi si sgranano, probabilmente, perché Regulus sembra diventare un fantasma, tanto sbianca in volto.
«Ehm… Possiamo spiegare, Sirius» si limita a dire, Regulus, allontanando il piede dalla porta, dalla quale viene solo silenzio.
James avrà capito il motivo del calcio alla porta.
«Non è ciò che penso, vero? Dimmi che non è così, Regulus» dico, cercando di mantenermi calmo.
James esce dalla Stanza e mi rivolge uno sguardo imbarazzato.
«Oh, non sapevo che tu intendessi questo per “pensare” a Regulus!» sbottai, iniziando a gesticolare con uno sguardo furioso.
Mio fratello gli rivolge uno sguardo confuso che dura un attimo, prima di sospirare e allontanarsi a grandi passi, verso le scale che portano al sesto piano.
Io e James restiamo in silenzio a guardarci e l’aria sembra fin troppo calma, come la quiete prima della tempesta.
Non sarà in un corridoio deserto e buio che ci metteremo a litigare. Non sarà adesso che accetterò di essere possessivo nei confronti di un fratello che sono convinto di voler disprezzare. 



Angolo del delirio. 
Dopo un lungo travaglio, sono riuscita a partorire anche questo capitolo.
Ho deciso di seguire il consiglio di Katekat - la mia fida lettrice -w- - per quanto riguarda il PoV.
Adesso, so che, magari, questo non è il capitolo migliore che abbiate letto, ma avevo troppe idee per la testa e conciliarle tutte è stata un’impresa non da poco.
Ho cercato innanzitutto di sistemare quello che stava diventando l’OOC di James, ma credo che modificherò gli avvertimenti per starne certa.
So che la WolfStar qua non è stata molto implicita, ma ci saranno chiarimenti nel prossimo capitolo -w-
Oltretutto, mi sono accorta solo troppo tardi del problema con i link, quindi vediamo di sistemare le cose:

Questisono, in ordine, James Potter, Remus Lupin e Sirius Black u.u
I due candidati, invece, per il nostro Regulus, sono
Ash(*w*) o Sean(anche se credo che abbia la faccia troppo… “da buono” :/ )
Mentre per la nostra Ester, altri non ho trovato che
lei.
Sperando che possiate vedere i link, almeno stavolta, aspetto vostri pareri e recensioni.
A presto <3  

  
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