Note
Questa storia si ispira senza riprendere gli eventi descritti] ad un doujinshi dei Royal Garden, Releck beep e la canzone dei Backstreet Boys, Al Long as you as love me.
Releck è una delle è prime doujinshi che ho letto e ho amato immensamente. Royal Garden è un circolo davvero bravo sia nello stile, sia nel caratterizzazione IC dei personaggi sia per come imposta lo spirito della coppia. Di fatto, penso che sia il circolo che sia stato capace di cogliere a pieno la bellezza del loro rapporto.
La prima volta che ho avuto il piacere di leggerla è stato su you tube grazie ad un video (, in cui associavano il fumetto con Al Long you love me da cui ho tratto il titolo della storia.
Preciso che non si tratta di una song–fic e che non troverete parti del testo all’’interno della storia ma si ispira soltanto. Mi è piaciuta molto l’associazione tra la canzone e la Doujnshi allora, e quando ho scoperto la traduzione del titolo e le parole del testo ho avuto l’idea di scrivere questa funfiction.
Tra il fumetto e la canzone ci sono evidenti differenze ma qualcosa nella canzone mi faceva pensare a Zoro e Rufy. Inoltre Releck va inserito all’interno di una serie di dou che seguono lo spaziane temporale del manga originale. Una sorta si sorta di ZoroxLuffy, per cui Al long you love me diventa la perfetta colonna sonora di questa bellissima storia d’amore*.*
Risa_chan
Finché mi ami
[As long you love me]
©Risa_chan
Andrà tutto bene, no? Finché ci sei, nessuno ostacolo sarà troppo alto, se so che ci sei tu ad aspettarmi, niente potrà mai fermarmi;
Zoro era non il tipo di uomo che disdegnava la solitudine, era partito alla ricerca di quel qualcuno da solo senza compagni.
Solo una volta aveva accettato di essere seguito da due individui stravaganti, purché queste non provassero a intralciare il suo passo.
Eppure Loro non erano nulla paragonati a Lui.
Idiota, impulsivo e testa matta.
Sebbene cazzeggiare era il suo forte, Zoro non avrebbe mai potuto considerare qualcuno come un capitano migliore di Rufy.
Essere al suo fianco era una cosa così semplice per lui, era naturale come respirare.
Lo spadaccino non credeva né nel destino né negli dei, ma credeva in Rufy come nessun altro.
Lo conosceva come si può comprendere solo se stessi e a volta capitava di convincersi che loro due erano uniti se non nel corpo sicuramente nell’anima.
Anche quando erano fisicamente distanti, loro erano uno a fianco all’altro, uniti da qualcosa di intrascidibile e quanto mai inspiegabile.
Non importerà quante ferite, quante cadute mi aspettano se so che ci sei tu al mio fianco.
Finché mi ami e continui a sorridermi niente potrà sconfiggermi…