Heaven And Earth
Capitolo 9: Punizione Divina
Tre anni…
Hinoko rimase dondolante alla
ringhiera della crociera.
L’ennesimo viaggio in nave li
portava, questa volta, al Monte Pira.
Lei e Yuuki erano diventati
più forti, e si avvicinava il giorno in cui, in ogni caso, lo avrebbe
abbandonato.
L’eroe della leggenda
possedeva tre sfere, lei ne possedeva due.
L’eroe della leggenda voleva
catturare i due Signori, Creatori, o come diavolo si facevano chiamare. Lei
voleva la stessa cosa.
Storse il naso.
Qualche possibilità che il
suddetto eroe fosse lei —e quindi eroina, giusto?— c’era.
Accidenti…
Peccato che in quei tre anni
passati a vivere con Yuuki lei avesse maturato un sentimento ancora più grande
verso di lui, e anche nonostante lui lo sapesse —perché una dichiarazione
gliel’aveva fatta— non si azzardava a fare niente.
-Non vuoi buttarti in mare,
vero?- non aveva finito di pensare a lui che le era sbucato dietro.
-In verità pensavo di farmi
un giro nelle acque profonde dell’oceano- lei rise, scherzando, ma non si voltò
per guardarlo in faccia, questo lo rattristò.
Il ragazzo si mise vicino a
lei ad ammirare il panorama.
-E’ strano, in questi ultimi
anni Kyogre e Groudon non hanno fatto molti danni come all’inizio… ricordi?- il
ragazzo si grattò il capo. -Bha… meglio così…-
Hinoko si soffocò una
risatina.
Era lei che aveva fermato i
due Pokémon! Nonostante qualche disguido le obbedivano *quasi* sempre.
Quindi non facevano danni
—meglio, decisamente—
-Yuuki-kun?- una voce
femminile pronunciò il nome dell’allenatore con un’aria così femminile che a
Hinoko si rizzarono i capelli —nel senso metaforico del termine—
Entrambi i giovani si
voltarono e davanti a loro videro una bellissima ragazza alta, dai lunghi
capelli castani divisi in due code, e occhi azzurri.
La bandana verde era molto
simile alla fascia del ragazzo.
Sul volto di Hinoko comparve
senza motivo *ehm* una smorfia di disgusto.
-Haruka-chan!- smorfia che a
tal punto si trasformò in un’espressione completa, data la reazione inaspettata
di Yuuki.
“Haruka-chan” era molto più
dolce, suonava decisamente bene. Troppo.
Lui invece la chiamava solo
“Hinoko”, era più confidenziale, ma non era carino.
-E’ tanto che non ci vediamo!
Come stai?- la nuova arrivata sorrise radiosa.
-Bene, grazie…- il ragazzo
arrossì poi gettò un’occhiata ad una Hinoko che si fingeva indifferente. -Ehm…
torno subito, è una mia amica d’infanzia-
-Nh- lo strano suono emesso
dalla giovane non prometteva niente di buono, ma lui cercò di non farci caso e
si allontanò con la ragazza.
Okey Hinoko, si disse lei,
anche se sei gelosa marcia… per l’amor di Dio datti un contegno!!
Si voltò, rimanendo
appoggiata alla ringhiera con la schiena, per osservarli.
-Come stai?- Haruka sorrise
gioiosa,il che mise in serie difficoltà il ragazzo.
-Bene- rispose -tu?-
-Non mi posso lamentare…-
rise. Quella ragazza rideva sempre; era stata la sua caratteristica sin da
quando erano bambini. -E’ la tua ragazza?- lei indicò Hinoko, che non gli aveva
tolto gli occhi di dosso nemmeno per un secondo, al che Yuuki si sentì
decisamente a disagio.
-A dire la verità no-
bofonchiò.
-Però ti piace vero?-
-Senti Haruka-chan, ma dopo
tanti anni che ci vediamo devi farmi domande di questo genere?!- lui arrossì da
capo a piedi; aveva centrato il bersaglio. Haruka rise di gioia.
-Sei sempre il solito,
Yuuki-kun!-
Stava per rispondere.
Stava per dire “Anche tu”, ma
si era bloccato.
“Il solito” significava
essere la stessa persona insicura di un tempo, codarda e debole.
Essere “il solito” lo
spaventava…
E tutto per una serie di cose
complicate che lo legavano a quella stramaledetta leggenda, che a detta di molti
non aveva nulla a che fare con lui, ma lui se ne fregava altamente.
Ormai glielo avevano ripetuto
fino allo sfinimento!
Ricordò, per un istante, che
una volta era stata Hinoko a perdere la pazienza, cominciando a dire una serie
di cose ben poco carine a proposito della madre di chi aveva osato parlare.
Non era stato piacevole.
-No.- rispose sorridendo.
-Non lo sono…-
Haruka strabuzzò gli occhi,
realmente stupita, e sorrise.
-Meglio così!- squittì. Poi,
gli si avvicinò, gli rubò un bacio sulla guancia e si allontanò in fretta,
ridendo. -Ci vediamo Yuuki-kun!-
Lui tentò di trovare quel
poco di sanità mentale che aveva perso.
Vi riuscì, e salutò l’amica
d’infanzia con un gesto della mano, mentre correva lungo il ponte della nave.
Sentì una strana aura dietro la sua schiena, e non si stupì di vedere Hinoko con un’espressione bel poco
rassicurante sul volto.
Evidentemente, Haruka lo
aveva fatto apposta —geniale…—
-Lavora in tangenziale
presumo…- commentò piuttosto aspra.
-Hinoko!- la sgridò lui,
senza risultati d’alcun genere.
-…e ha le tette rifatte!
Tsk!- continuò la giovane, senza preoccuparsi minimamente le sue parole fossero
spinte o meno da un pensiero razionale —no, non lo erano—
-…- oramai il ragazzo si era
arreso, cominciando ad arrossire a dismisura per i commenti poco carini fatti
dall’amica.
All’inizio non l’avrebbe mai
detto, ma Hinoko era un tipo molto geloso…
Ed era lì davanti a loro: il
Monte Pira.
Guardarlo dal basso in alto
faceva venire le vertigini. Non erano capaci di vedere la cima che, grazie alla
nebbia, sembrava altissima.
-Non voglio entrare- esordì
Hinoko, seria. -…non mi piacciono i fantasmi…-
-Non è vero- puntualizzò
Yuuki, fulminandola.
-E che ne sai?- la ragazza
gettò lo sguardo altrove, avviandosi lentamente verso l’interno.
-La tua è pigrizia- fece il
ragazzo, rimanendo immobile. -…non vuoi salire fino in cima!-
-Anche se fosse?- sbraitò la
ragazza, continuando ad andare avanti.
Lui la osservò ancora senza
muoversi, stava avvertendo una strana sensazione.
Come se stesse per accadere
qualcosa di terribile.
-HINOKO!- urlò. Lei si fermò
voltandosi stranita, poi la vide strabuzzare gli occhi e sbiancare
all’improvviso.
Yuuki provò a fare un passo
in avanti, ma si ritrovò bloccato, come se qualcosa lo avesse paralizzato.
Cercò di voltarsi, ma gli fu
impedito anche questo.
-Cosa sta succedendo?-
-Se te lo dico non ci credi…-
la ragazza rimase seria.
Yuuki la guardò con
espressione sempre più preoccupata ed interrogativa.
-…stai svanendo!-
Recitava la leggenda;
Chi tra i Creatori si fosse intromesso,
peccato avrebbe commesso.
Una punizione gli Dei gli avrebbero inflitto,
poiché il prescelto lui non era, sarebbe stato sconfitto.
Gli Dei gli avrebbero strappato l’anima e il corpo.
Ad ogni senso sarebbe stato sordo.
Hinoko rimase immobile
guardando il corpo di Yuuki scomparire lentamente.
Non sapeva cosa fare.
Lei contro una punizione
divina?
Era troppo! Troppo!
-Che devo fare?- guardò il
compagno di viaggio, disperata.
Stava accadendo tutto troppo
in fretta per i suoi sensi.
Doveva trovare una soluzione!
-E io che ne so?!- fece il
ragazzo. -Va a cercare aiuto!- Hinoko annuì.
-Potrebbe essere un’idea…-
sorrise. Si voltò, intenta ad andare, ma poi si bloccò e guardò nuovamente il
compare. -…ma non voglio lasciarti solo…-
Yuuki rimase immobile. Sentì
la sue membra tremare dal profondo.
-Se solo sapessi cosa sta
succedendo…-
-Invece lo sai- Hinoko lo
guardò seria, sospirò e corse via —ma a cercare aiuto o cos’altro?—
Il ragazzo aggrottò la
fronte, non riuscendo a comprendere. Avrebbe veramente dovuto saperlo?
Se sì, la risposta era una
sola.
-La leggenda…-
Non era sano, non era
razionale;
Innamorarsi di colui che, un
giorno, avrebbe dovuto allontanare, innamorarsi di colui che avrebbe
inevitabilmente tradito.
Era una cosa stupida! Era lei
ad essere stupida!
E così lo aveva anche
trascinato alla sua morte, era stata grande, in ogni senso!
Lei era destinata a morire,
non lui.
Più c’era dentro, più Hinoko
detestava quella leggenda…
Si guardò intorno, correva da
un paio di minuti, ma non c’era traccia di anima viva —o morta, dato il posto in
cui si trovava—
Intorno a lei aveva iniziato
a crearsi un grande cumulo di nebbia, e la sua vista veniva tradita ogni
secondo.
Non c’era via di scampo,
vero?
Si bloccò di colpo; davanti a
lei stava prendendo forma un’immagine.
-Aiuto!- gridò. -Il mio amico
è in pericolo! Ti prego, aiutami!-
-E’ davvero un tuo amico?-
quella voce lei l’aveva già sentita da qualche parte.
Hinoko rimase in
contemplazione, seria, calma.
Okey, era il caso di
arrendersi: ciò non apparteneva più alla normale concezione della vita —o
dell’allegra scalata di un monte pieno di tombe—
-Cosa vuoi insinuare?-
-Non è forse un tuo nemico? O
forse l’uomo che ami?- Hinoko strabuzzò gli occhi per la sorpresa.
Benissimo, qualcuno oltre lei
era a conoscenza dei suoi sentimenti: tutto ciò era decisamente fantastico…
Prese in mano una piccola
PokéBall, facendola ingrandire grazie al pulsante al centro.
-Devo aiutarlo- ringhiò. -E
tu mi sei d’intralcio!-
-Non penso proprio…- la
figura ghignò, avvicinandosi. La ragazza strabuzzò gli occhi quanto più
possibile, dalle sue mani cadde la sfera, e poco dopo anche lei, ritrovandosi
seduta sull’erba umida di quel luogo spaventoso.
Spaventoso era l’aggettivo
giusto, senza dubbio.
Non poteva credere alla
figura che le appariva davanti, doveva essere una sogno, un incubo, o qualcosa
di simile. Forse non era Yuuki ad essere scomparso, ma lei, e adesso stava
impazzendo…! Sì, era una soluzione sensata —sul serio?—
-Ma tu… sei me…-
Un’altra Hinoko le comparve
davanti, senza preavviso, e non si trovava traccia di compassione, o di un
qualsiasi altro sentimento, sul suo volto. Era come un manichino che si muoveva,
camminava e parlava.
-Esattamente- ghignò
nuovamente questa. -E se vuoi continuare a vivere devi lasciare che quel
ragazzino scompaia!-
-Questo lo so- la vera Hinoko
sbuffò. Il suo cuore batteva ad una velocità inimmaginabile e doleva. Ricordava
le parole di suo padre, ricordava le parole di Chishio e di tutte le persone che
avevano incontrato e che intimavano al ragazzo di lasciar perdere quella sua
avventura.
Le ricordava tutte, una per
una, ma solo in quel momento le facevano paura perché loro, in quel momento,
avevano preso Yuuki.
No, questo non poteva
succedere!
-E’ una punizione del cielo,
mia cara…- la figura rise, provocando alla ragazza un’altra fitta.
Fine Capitolo 9
Potrei dilungarmi delle ore sulla piccola Hinoko-chan. E' inutile dirlo, è diventata umana. L'amore è veramente una cosa meravigliosa! Il mio humor ha reso il capitolo meno peso di quanto potesse essere in realtà... ah, già. Mana_chan, mi dispiace molto ma non è leggera come speravi... comunque tranquilla, andrà tutto bene perchè la piccola Hinoko-chan cambierà il destino del suo amato Yukki! (mi piace chiamarlo Yukki! XD) Sul serio non ti aspettavi che Hinoko fosse figlia di Sakaki-san? (Sakaki è Giovanni, l'ho già detto?) Cmq la storia di Hinoko è triste... ma anche quella di Yuuki lo è (sono un po' sadica...) (>_< CE NE SIAMO ACCORTI N.D. Yuuki & Hinoko)