Si girò e velocemente uscì da quella sala promettendosi che non ci sarebbe mai più entrato. Scappò via correndo per i corridoi deserti e silenziosi mentre le lacrime gli rigavano le guance, i passi che rimbombavano tra le pareti. Corse promettendosi che si sarebbe tolto quella ragazza dalla testa. Corse promettendosi che il giorno dopo si sarebbe comportato come se nulla fosse. Corse promettendosi che avrebbe smesso di pensare al colore dei suoi occhi, così dannatamente belli e particolari. Corse e poi cadde, raggomitolandosi su sé stesso mentre le lacrime gli rigavano le guance.
Perché Harry Styles era un ragazzo insicuro, ed erano bastate tre semplici parole dette dalla ragazza che amava per farlo crollare.