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Autore: alecter    28/12/2012    4 recensioni
‘Te lo dico io come finisce la storia, ok? Sebbene siano passati millenni, il vecchio mago, Merlin, non si è mai dato per vinto, ed ha atteso con pazienza e forza di volontà il giorno in cui il suo re sarebbe tornato. Quel giorno è ormai arrivato, ed Arthur è ora qui, di nuovo al suo fianco, ora e per sempre’
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Merlino, Principe Artù | Coppie: Merlino/Artù
Note: AU | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Merlin rimase interi giorni sulla riva del lago dopo la morte di Arthur.
Rimase lì, con la speranza che il suo migliore amico emergesse dall’acqua e con un sorriso e gli urlasse ‘Sono vivo!’.
Per intere albe e interi tramonti attese che Arthur facesse ritorno.
Si rese conto però, quando le foglie iniziarono a cadere, che sarebbero potuti passare mesi, anni prima che il suo re tornasse a camminare al suo fianco.
Il punto era che non sapeva cosa fare. Scomparso Arthur, la sua vita non aveva più alcun senso. Per anni ormai, la sua intera esistenza era ruotata attorno al re.
Ora cosa avrebbe fatto? Quanto tempo avrebbe dovuto aspettare prima di tornare a vivere davvero? Mesi? Secoli? Millenni? Quante lune e quanti soli avrebbe visto passare di fronte ai suoi occhi? Quanti alberi cadere al suolo mentre sarebbe rimasto ad aspettare impazientemente il ritorno di Arthur?
Arrancando verso il villaggio più vicino al lago, si rese conto che la sua esistenza era terminata nel momento in cui Arthur aveva chiuso gli occhi per l’ultima volta.
Cercò un lavoro semplice in una piccola comunità. Passò le giornate a lavorare e le sere a camminare per ore lungo le rive del lago.
Quando si rese conto che tutto attorno invecchiava troppo velocemente, mentre lui era ancora giovane, capì che si sarebbe dovuto trasferire.
Gli anni passarono, inesorabili. Anche le ultime persone che conosceva si ricongiunsero ad Arthur. Gwen, Gaius.
Più volte ebbe il terribile desiderio di porre fine a tutto quel dolore, tornare anche lui da Arthur; ma poi ricordava le parole del drago. Non poteva abbandonarlo. Arthur sarebbe tornato, non importava quanto tempo avrebbe dovuto aspettare, sarebbe stato lì quando lui avrebbe fatto ritorno.
Passò in rassegna più volte tutti i villaggi intorno al lago di Avalon. Poi i villaggi iniziarono a crescere, a diventare città, mentre i suoi capelli si allungavano e s’ingrigivano lentamente.
Scoppiarono le prime guerre con armi così potenti da spazzare via l’intero pianeta. Furono costruite le prime strade, vide camminare le prime macchine, mentre con il tempo costruì la sua casa su una piccola strada sul lago, che lentamente andava prosciugandosi.
Erano passati millenni da quando aveva perso Arthur, e per ogni anno che passava il suo cuore perdeva un battito, si raggrinziva, così come lui. Man mano che il tempo passava la sua vita andava spegnendosi.
La sua forza era sempre stata quella del suo re, ed ora che lui non era più al suo fianco, non aveva più forza di combattere.
Ormai troppo vecchio per lavorare, passava le sue giornate su di una poltrona sgualcita vicino la finestra, ore intere a fissare il lago nella speranza di vederne uscire una sagoma. Sebbene fuori fosse vecchio e sgualcito, la sua mente era ancora giovane e attiva come prima; i pensieri e i ricordi scorrevano sempre più velocemente man mano che gli anni passavano, lasciando solchi sempre più pesanti sul cuore.
A volte usciva da casa e camminava avanti e indietro lungo il ciglio della strada. La gente della piccola cittadina ormai non si faceva più domande; chiunque conosceva il vecchio Emrys, anche se nessuno sapeva la sua storia. Tutti amavano sedersi al suo fianco ed ascoltare i suoi racconti sul re Arthur, un po’ sciocco e caparbio, ed il suo fedele e coraggioso servo, Merlin.
‘Ma come finisce la storia?’ chiedevano i più curiosi quando il vecchio Emrys, alla fine di un racconto, li lasciava in sospeso. Lui non rispondeva. Alzava lo sguardo verso l’isola di Avalon e i suoi occhi si velavano di lacrime.
Durante la stagione estiva Merlin si sedeva sul prato che aveva preso il posto del lago, e vi restava ore, in balia del calore.
Nessuno aveva cuore di disturbarlo quando si trovava lì. Sebbene non avesse mai raccontato a nessuno da dove venisse, se avesse figli, o nipoti, tutti avevano capito che una grande perdita lo aveva colpito.
‘Cosa fai qui?’ sentì dire un giorno da un ragazzo. Merlin era in piedi con lo sguardo fisso a quello che una volta era il lago dove aveva detto addio ad Arthur. Di fronte a lui l’isola era sempre un richiamo ai vecchi ricordi.
Merlin un po’ perché con la vecchiaia aveva perso l’udito, un po’ perché non voleva essere disturbato, non rispose.
‘Perché non racconti mai la fine delle tue storie? Voglio sapere come finiscono’ insisté il giovane. Merlin continuò a non badargli.
Il ragazzo gli si avvicinò, un po’ scocciato, un po’ incuriosito. Quando gli arrivò di fianco, posò una mano sulla spalla del giovane vecchio. Merlin sentì nel cuore un calore che da millenni non aveva più provato.
‘Te lo dico io come finisce la storia, ok? Sebbene siano passati millenni, il vecchio mago, Merlin, non si è mai dato per vinto, ed ha atteso con pazienza e forza di volontà il giorno in cui il suo re sarebbe tornato. Quel giorno è ormai arrivato, ed Arthur è ora qui, di nuovo al suo fianco, ora e per sempre’ Merlin si girò lentamente verso il giovane mentre sentiva il suo cuore recuperare ogni battito perso durante quei millenni di attesa. Mentre il suo cuore pompava di nuovo, la vita anche riniziò a scorrergli dentro e recuperò tutti quegli anni persi. Osservò il sorriso, gli occhi brillanti come il cielo in Agosto, i capelli dorati come i mille soli che aveva visto sorgere.
Arthur alzò una mano ed accarezzò il volto di Merlin, ora di nuovo giovane e rilassato.
‘Hai aspettato per me, tutti questi anni?’ sussurrò poi al suo vecchio amico. Merlin annuì mentre Arthur cercava di trattenere lacrime di gioia.
‘Sapevo che saresti tornato’ disse abbracciando Arthur. I due rimasero per qualche secondo nel silenzio.
Adesso Merlin poteva raccontare a tutti come quelle tristi storie erano finite con un lieto finale, poteva dire a tutti come Arthur e Merlin si fossero amati attraverso il tempo e lo spazio per millenni, e di come poi si fossero ricongiunti e si fossero amati di nuovo, fino a che la morte non li colse assieme mentre dormivano stretti l’uno al fianco dell’altro, come avrebbe dovuto essere sin dall’inizio.
 
   
 
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