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Autore: samek    28/12/2012    1 recensioni
È un natale molto solitario questo. O forse no.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Sam Winchester
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Ottava stagione
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Fandom: Supernatural.
Pairing/Personaggi: Castiel/Dean, Sam.
Rating: Pg.
Beta: Me, Mysels & I.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico.
Warning: Flash-fic, Pre-Slash, Spoiler Season 8.
Words: 382 (fiumidiparole).
Summary: È un natale molto solitario questo. O forse no.
Note: Scritta sul prompt 12. Ceppo dell’Albero di Natale di destiel_italia.
 
DISCLAIMER: Non mi appartengono, non ci guadagno nulla ù_ù 
 

All I Want for Christmas is You

 
È una specie di miracolo, probabilmente un miracolo di natale, che una volta tanto non abbiano nessun caso da seguire e possano godersi una semplice vigilia.
Certo, non è poi tanto allegro passarla in due, solo lui e Sammy, nella freddissima capanna di Ruphus, ma è sempre meglio di niente. Sono una famiglia, dopotutto, sono ancora una famiglia, anche se suo fratello ha lo sguardo perso sulla neve che piove fuori dalla finestra e tutto di lui – perfino i suoi stupidi capelli – emana depressione e nostalgia. Non ci vuole un genio per intuire che sta pensando alla sua ragazza.
Dean sbircia il cellulare, nascondendo la bocca in un bicchiere di Eggnog. Nessun messaggio, lo informa quello, servizievole. Si chiede dove sia Benny, in quel giorno da passare in famiglia; forse a spiare la sua nipotina attraverso la finestra, da bravo creepy-nonno? Bisnonno. Creepy-bisnonno.
Chiude gli occhi, perché per un momento quel natale gli sembra tutto tranne che una benedizione, gli ricorda solo tutte le persone cha ha perso, che dovrebbero essere lì con loro, davanti al fuoco, a scaldare quella merdosa capanna. Non dovrebbero nemmeno esserci, lì. Dovrebbero essere a casa di Bobby, a guardare qualche insopportabile film delle feste come Mamma ho perso l’aereo cercando di mettere in piedi quella specie di pianticella spelacchiata che il vecchio aveva ancora il coraggio di chiamare albero.
Per un momento gli andrebbe bene che ci fosse chiunque, lì con loro, a rompere quel silenzio pesante, Benny, Kevin, Amelia, perfino quel fesso di Garth. Poi qualcuno bussa alla porta e i loro sguardi scattano verso il pannello, tesi e diffidenti. Sam gli fa un cenno con la testa e lui estrae la pistola dal retro dei jeans, premendola sulla porta, mentre la apre con circospezione.
E Castiel è là, le spalle e i capelli coperti di neve, e quello che sembra il ceppo più grosso del mondo tra le braccia. «Ciao, Dean» mormora, le labbra appena appena arcuate e gli occhi sempre un po’ troppo blu.
Lui abbassa lo sguardo, nascondendo un sorriso, e spalanca la porta. «Sei in ritardo, angelo» sbuffa, cercando di ignorare quella sensazione calda che gli si è appena sciolta nel petto.
Il ceppo ci mette quasi cinque giorni a bruciare e lo zabaione sembra infinitamente più dolce dipinto come baffi sulle labbra di Cas.
 

FINE.

 
   
 
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