Ed ecco che alzo le mani al cielo formando un cuore, sto cantando a squarciagola da circa un’ora, le lacrime mi rigano il viso, il mascara è tutto colato. Abbasso le mani per circa un secondo per asciugarmi una goccia d’acqua sulla mia guancia. Ad un certo punto sento una mano calda sulla mia spalla, penso tra me e me ‘questa è ancora Giorgia che è curiosa di sapere quale sarà la prossima canzone, la conosco troppo bene’.
Mentre mi giro, mi scappa a malapena un ‘Gio, lo so…’ e la mia voce cade, non emetto più nessun rumore. Mi ritrovo una persona adulta, la fisso negli occhi e poi abbasso lo sguardo, questa mi si avvicina e mi dice con voce soddisfatta ‘ Can you be justin’s One less lonely girl?’. Il mio respiro si fece profondo, facevo sempre più fatica a fare qualsiasi cosa, ma riuscì a fare un cenno con la testa. Questa donna mi preso per un braccio e mentre camminava continuò a parlare, tra la folla non capii molto bene ‘don’t cry girl, come here! Don’t worry, what’s your name?’, tra un singhiozzo e l’altro riuscii finalmente a pronunciare il mio nome ‘Isabel’la signora continuò ‘well Isabel, tonight your dream come true’, mi indicò la porta di entrata del backstage. Tutti mi fissavano, piangevano perché erano felici per me, ma anche perché la loro possibilità si era infranta. Nel preciso momento che appoggiai la mano alla maniglia, sentii Justin dal palco dire ‘where is my one less lonely girl?’ e iniziò a cantare.
Alfredo si avvicinò a me e mi guardò con aria soddisfatta, probabilm ente era felice della scelta e a un certo punto mi indicò il palco. Rimasi immobile. Troppa agitazione in me, ma anche troppa felicità. Alfredo mi si avvicinò mi abbracciò per tranquillizzarmi e mi sussurra ‘be quiet, your boyfriend is waiting you. Run to him’. Ricambiai anche io l’abbraccio e con tono bassissimo lo ringraziai ‘thanks’ e mentre mi allontanavo urlò ‘you are so shy, but so beautiful’. Mi avvicinai sempre di più a quell’entrata, ora distavo circa 30 metri da justin. Feci un passo, poi un altro e arrivai sulla soglia della ‘porta’, davanti ai miei occhi trovai tutta la mia famiglia, esatto tutte le beliebers che erano li a piangere, ad abbracciarsi, a cantare, a urlare. Alcuni ballerini mi passarono davanti, mi accarezzarono la fronte e mi accompagnarono da justin tenendomi per mano. Continuavo a tremare, ogni parte del corpo tremava.

Davanti ai miei occhi trovai il solo e unico Justin Drew Bieber, lui mi fece l’occhiolino, mi sorrise e mi prese la mano. Le nostre mani erano due pezzi perfetti, come un puzzle si incastravano perfettamente. E il resto dei nostri corpi formava l’intero puzzle.