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Autore: ReikoChan    28/12/2012    2 recensioni
 
Partecipante al contest "Un immagine che..." di Nede
E se Gohan si innamorasse di una ragazza che non è Videl?
Estratto:
Dopo circa un’ora Mikaru si riprese: era sdraiata su un letto che non era il suo, le pareti non erano le sue, la casa, non era la sua.
Guardandosi intorno, vide il ragazzo che l’aveva salvata accanto a lei, seduto sul tappeto.
“Ciao, io sono Gohan e questa è casa mia. Non preoccuparti, quei brutti ceffi sono lontani” parlò Gohan un po’ come si parla ai bambini.
“Perché mi hai salvata, Gohan?” mormorò lei con un filo di voce.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gohan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Autore: Kirame27

Saiyan: Gohan

Iniziale Nome- Nuovo Personaggio: M. Mikaru

Rating: verde

Genere: generale

Avvertimenti: nessuno

Note: "Questa storia partecipa al Contest " Un immagine che…" di Nede

 

 

 

 

I can’t stop loving you

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Gohan si stava dirigendo verso la sua scuola quando vide in un vicolo una bella ragazza che veniva maltrattata da dei ragazzacci che ridevano sguaiatamente.

Ha bisogno di aiuto!

Con questi pensieri atterrò con uno sguardo cupo a marcare i suoi lineamenti leggeri.

Uno dei quattro ghignando si avvicinò a lui e gli mostrò un pugno con aria di sfida.

“Ne vuoi pure tu, pivello?” rise dando spallate ad un altro che, come lui, rideva.

“Non dovresti fare così, lo sai?” sillabò Gohan con calma.” Adesso mi fai anche la paternale? Mi dispiace… Oh, non volevo…”disse con ironia.

Ma Gohan non si calmò: con una gomitata mise a terra il primo, subito dopo con un calcio fece volare il secondo, che andò a sbattere contro il terzo.

L’ultimo, quello che teneva ferma la ragazza, ricevette un gancio destro così forte da farlo svenire.

Gohan prese fra le braccia la ragazza, troppo debole per reggersi in piedi, e la guardò intensamente.

Per la prima volta notò quanto fosse bella: aveva i capelli mossi viola e gli occhi verdi penetranti e tristi.

Era magra e slanciata e aveva le guance un pochino arrossate per via di essere stata salvata. 

Aveva una maglietta lunga viola scollata e degli stivali neri, inoltre portava degli orecchini di smeraldo che mettevano in risalto i suoi occhi.

“Grazie, io… io mi chiamo… Mikaru” riuscì a mormorare, prima di cadere fra le braccia del saiyan, che era arrossito un poco.

Gohan, non sapendo dove si trovasse la casa della ragazza, la portò a casa sua.
Arrivato, l’adagiò sul letto e le mise addosso una coperta.

Dopo circa un’ora Mikaru si riprese: era sdraiata su un letto che non era il suo, le pareti non erano le sue, la casa, non era la sua.

Guardandosi intorno, vide il ragazzo che l’aveva salvata accanto a lei, seduto sul tappeto.

“Ciao, io sono Gohan e questa è casa mia. Non preoccuparti, quei brutti ceffi sono lontani” parlò Gohan un po’ come si parla ai bambini.
“Perché mi hai salvata, Gohan?” mormorò lei con un filo di voce.

“Beh, ecco vedi… io non sopporto le ingiustizie, e poi, eri in difficoltà, e io non potevo lasciarti così.” confessò lui imbarazzato.

“Sai, quei ragazzi mi pedinano sempre e io mi sento sola, non ho nessuno che mi protegga!”
Esclamò lei singhiozzando. “Mi proteggerai Gohan?” domandò ansiosa.

Gohan non sapeva cosa rispondere, ma disse sì, abbracciandola per consolarla e arrossendo.

Mikaru si sentì sciogliere nel calore di quell’abbraccio, ricambiandolo. Affondò la testa nel petto di Gohan e bagnò di lacrime la sua maglietta.

Che cosa devo fare… Le ho promesso che l’avrei protetta… Mi sento strano da quando sono con lei…

Appena Mikaru si riprese del tutto Gohan la portò a vedere i monti Paoz e i fiori e gli alberi.

“ Ti piacciono i fiori Gohan?” chiese lei.

Gohan si grattò la nuca e sorrise “Beh, si, abbastanza…”

“Non mi hai detto quanti anni hai. Io ne ho sedici.” disse la ragazza pensierosa.

“Anche io. Che scuola frequenti?” chiese gentile Gohan.

“Frequento l’Orange Hight school” dichiarò Mikaru.

“Allora sei nella mia scuola!” disse felice Gohan.

Mikaru è simpatica: è gentile e intelligente, però… è sempre attaccata a me!

“ Gohan?” disse lei dopo il tramonto.

“ Si, che c’è?” rispose lui con calma.

“Mi potresti riaccompagnare a casa?”

“ Ehm… sì sì, certamente!”

La mattina dopo

Gohan, volando per andare a scuola vide Mikaru uscire di casa triste e pensierosa.

Scese a terra e con aria imbarazzata disse “ Ehm, ciao… sei a piedi?” 
“Sì, ma non importa, sono solo quattro Kilometri…” rispose lei frettolosamente.

“ Mikaru! Aspetta!” 

La ragazza si fermò e si voltò.

“ Ti do un passaggio!” le sorrise Gohan gentilmente, “Nuvola Speedy!” chiamò.

Subito si vide una scia arancione e poi una nuvola soffice e morbida.

“Ti presento la mia nuvola, la nuvola Speedy! Se sei una persona leale potrai cavalcarla! Forza, prova…” esclamò il ragazzo.

“Certo che sono leale!” esclamò lei sorridendo.

Si arrampicò sulla nuvola e si sedette a gambe incrociate.

Arrivarono alla scuola in meno di un minuto e si sedettero ognuno nel proprio banco.

Le ore passarono in fretta e venne l’ora di tornare a casa.

“Posso venire a casa tua?” chiese Mikaru felice.

“Sì, certo, ma io non ho niente da offrirti da mangiare!” rispose Gohan.

“ Non importa, senti, mangiamo in quel ristorante?” chiese Mikaru indicando un ristorantino pieno zeppo di fiori.


“Gohan, ti piace l’insalata con i funghi e il riso?” chiese Mikaru con la bocca piena.

“Sì sì, buonissima!” rispose il ragazzo con gioia.


Finito il pranzo Gohan portò Mikaru a casa sua con la nuvola Speedy.

“Wow, è fantastico!” urlò Mikaru entusiasta.

“Già…” rispose Gohan.


Arrivati a casa di Gohan, decisero di fare una passeggiata nel frutteto.

“Gohan?” mormorò Mikaru.

“Che succede?” rispose lui.

“ Tu mi ami?” riprese lei con più ardore.

Gohan non rispose, ma lasciò la sua mano e le disse “ Vieni, ti accompagno a casa.”

Mikaru si limitò ad annuire, forse lui non l’amava, era come gli altri, lei si era illusa che lui l’amasse e invece…

Dopo averla accompagnata a casa, Gohan sentì il bisogno di fare due passi.

Volò nel deserto dove Junior l’aveva allenato.

Quanti bei ricordi…

Perché sei così cattivo? Voglio il mio papà!

Forse tu non sai di avere dei poteri straordinari, ma io sì!

Mi prese per i capelli e mi sollevò da terra.

Mi scagliò a tutta velocità contro una montagna enorme.

Dapprima urlai, poi mi raddrizzai e mi scagliai contro di essa.



Ho spostato io la montagna?





Per me sei stato un figlio, sei stato l’unico che mi abbia mai trattato da amico.
Addio Gohan…


Sorrise, per lui Junior era stato come un padre.

Scese a terra.

Era ormai calato il buio e la pioggia bagnava i capelli di Gohan come la rugiada su una foglia di mattina.

Accarezzò il muso del suo amico dinosauro.

“Tu mi ami?”

Non lo so Mikaru, forse sì, forse no…

Non so cosa dirti, io sto bene con te, ma forse sei solo un amica.

O magari io ti amo, e dovrei dirti di sì, ma chi mi assicura che sia vero?

Io non voglio farti soffrire, ma questa è la verità: io non lo so, e chi sa, forse non lo saprò mai.

Però, io sento di provare qualcosa per te, e sono sicuro che sia più di una simpatia.

Il giorno dopo

Gohan, uscendo di casa, si ritrovò davanti Mikaru.

Era bellissima: indossava un vestito viola e turchese lungo sino a metà coscia e delle ballerine viola.

“ Ciao Gohan, come stai?” chiese felice di vedermi.

“Bene, ho ripensato a ieri e…” disse il saiyan.

“Mi ami?” proruppe lei con impeto.

“ Sì…” mormorò lui in un soffio.

Mikaru gli saltò al collo e lo abbracciò quanto più forte le permettessero le sue braccia.

“ Ne ero sicura!”

Si baciarono. Fu un bacio lungo e passionevole.

Sì, adesso ne sono sicuro, è amore. Non mi sono mai sentito più felice di adesso: mi sembra di poter toccare il cielo con un dito.

E così, sotto ai mandorli in fiore Gohan aveva finalmente trovato la sua anima gemella.

“Ti amo Mikaru!” sussurrò lui al suo orecchio.

“ Anche io!” rispose lei.

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Ciao a tutti, 

Ho creato questa storia per il Contest " Un immagine che..." di Nede, che consisteva nel scegliere un personaggio e farlo innamorare di un'altra e non

della normale ragazza di cui il saiyan scelto si è innamorato.

Spero che questa storia vi sia piaciuta e mi dileguo, spero di ricevere dei consigli su come migliorare.

Alla prossima,

 Kirame

  
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