Ti odio, Black.
Che fai? Dormi? Io vengo a trovarti e tu
dormi? Stupido. Stupido come tutti i tuoi amici. Che cosa credi, che faccio
finta di non saperlo? Ricorda che faccio parte di una Casa astuta. Meschina. E l’ho
sempre saputo fin dall’inizio. Riesco a intuire tutto di te, Black. Per esempio: Quando sei assorto
nei minimi pensieri, quando ce l’hai con tutto il mondo, quando vorresti
scappare da ciò che ti è stato destinato fin da piccolo e anche quando hai iniziato
ad affezionarti a Potter…L’ho capito. E non sono riuscita ad ostacolarti, ad
impedire che ciò accadesse. E perché, poi? Perché sono una stupida.
Tu, eri destinato ad altro, Black! E sei stato strappato
dal tuo destino da purosangue, in questo
modo così…penoso…E ora, sei diventato
come loro…Uno schifoso mezzosangue.
Perché hanno dovuto rovinarti l’intera
vita, Black? Perché in quella Casata? Avresti dovuto essere Slytherin, come me,
come tutti i Black…E invece sei diventato un Gryffindor. Un lurido Gryffindor.
Perché? Perché, Black?
Sei davvero uno stupido. Sì, stupido.
Certo, ormai eri Gryffindor ma legarti
con un deficiente occhialuto e nullafacente è stato davvero il massimo…Mi sei
calato nella stima, Black. Cosa ci hai trovato in Potter? Eh? Cosa? Perché lui?
Lucius non è migliore di lui? E Severus, certo un po’ unticcio, ma anche lui
poteva essere migliore di quei stupidi Gryffindor. E io, con me che avevi trascorso un intera vita, sedici anni. Buttati
così. Piano, piano andavi sempre più lontano da me. Hai iniziato a detestarmi,
a…odiarmi. E sei andato con loro. E
presto te ne andrai di qui. Te l’ho detto… So ogni minima cosa di te, Black.
Sapevo che mi amavi, certo, a modo tuo, in fin dei conti hai sempre sangue di
un Black, ma da quando il tuo sangue è diventato Gryffindor, sei riuscito a
dimenticarti di me. Stupido. E anche io, stupida. Perché ti ho amato. Perché
continuo a guardarti, ora mentre dormi, e riesco a pensare solo a quanto tu sia
affascinante. Stupida. Perché Black mi fai soffrire in questo modo?
Apri gli occhi, inizi a fissarmi. Sei
ancora assorto nel tuo sogno, ma presto mi riconoscerai…E sul tuo volto
comparirà…Un ghigno. Lo sapevo, Black. Ti odio…
“Buongiorno” Ti dico, sorridendo
dolcemente come il sorriso di un serpente che quando, trovata la sua preda, è
pronta per mangiarla.
“Quale sfortuna ti porta qui?!” Il sorriso si frantuma in mille pezzi. Ti
odio. In risposta sposto lo sguardo verso la finestra.
“Presto dovremo partire” annuncio.
“Manca un mese”
“Appunto, vorresti venire da me?”
Mi guardi scettico. Poi ti ricomponi. Il
tuo solito volto. Preciso. Senza nessuna ruga di espressione. Mi guardi, sento
il tuo sguardo su di me, i tuoi occhi mi riscaldano. Ma io, indifferente,
continuo a guardare la finestra.
“Perché dovrei venire da te?” mi
stuzzichi e ti alzi a metà busto avvicinandoti a me quanto puoi.
“Preferisci andare da Potter?” ribatto.
“Gelosa?” mi chiedi sarcastico,
sorridendo malizioso.
“Cosa ti fa pensare che sia gelosa?” Mi
giro a guardarti. I tuoi occhi. Ecco cosa mi illudevano, cosa mi facevano
andare fuori rotta. I tuoi maledetti occhi. Ti odio, Black.
“Non si risponde con una domanda!” mi
puntualizzi.
“E’ un dato di fatto?” Sorrido
ghignando. So quanto ti possa dare fastidio il mio modo di risponderti, per
questo continuo a fare così, Black, impara. O no, scusami, tu sai tutto e
meglio di chiunque altro su di me.
Inizi a ridere di gusto. Poi ti
ricomponi. Sei serio, quasi arrabbiato.
“Stupida” mi dici con cattiveria.
“Quanto te. In fondo siamo parenti o
no?” Ti rispondo con la stessa cattiveria. Ti odio.
“Non per sempre, cara cugina…” Detesto quando mi ricordi che
siamo cugini, Black. Ti odio ancora di più.
Continui a guardarmi. Cosa vuoi?
Ti avvicini ancora di più. Devo scansarmi,
ma sono bloccata. Dannato sentimento che non riesco ad opprimere. In fondo sono
sempre riuscita ad eliminare ogni minima cosa che mi desse fastidio, perché
questo sentimento che odio più di te, Black, non riesco a cacciarlo via? Ti
avvicini ancora di più e sorridi vittorioso. Tu stai giocando con me e sai
benissimo che puoi farlo perché sono così fragile ai tuoi occhi, al tuo viso. Dannato
Black.
“Cosa vuoi da me, Black?”
“Non indovini?” Mi dici avvicinandoti
ancora di più a me.
Io sorrido. “Attento, stai giocando con
una Slytherin!” ti informo, sarcastica.
“Attenta, ti sei innamorata di un Black
per giunta Gryffindor…”
Mi rabbuio. Hai ragione. Di un Black,
quindi di un parente. Di un Gryffindor, quindi
di un nemico.
Ti odio, Black.
Ti allontani di scatto. Non vuoi più giocare. Hai letto i miei pensieri. C’è
una cosa che ci accumuna, allora. Sorrido.
“Domani me ne vado” affermi.
Io alzo lo sguardo, frustata da quelle
parole. So perfettamente cosa significano.
“Immagino tu vada da Potter!” dico, con
gelo.
Annuisci. Ti odio ancora di più. Sei uno
stupido. Sei proprio uno stupido, Black.
“Lo dirai a Lei?” mi chiedi.
“Sai che pur volendolo, non lo farei.
Che pur sapendo che ti rovinerai la vita andando da lui, non lo farò.”
“Me la salvo la vita con James.”ribatti.
“No che non lo fai, Black!”grido con
violenza.
“Bella,
ma lo vuoi capire che faresti bene a venire con me?” mi dici, con calma. Mi hai
chiamato per nome. Io non lo faccio mai, nessuno mi chiama così. Perché tu hai
questa confidenza con me, Black?
“Una Slytherin non rinuncia alla sua
Casata. Non tradisce i suoi amici!”puntualizzo
cinica.
“Esci dal tuo schema. Già amandomi lo
hai fatto. Vieni con me, ti salverai” Amandoti…
Chi ti da questa presunzione di dire che ti amo?
“Non credevo volessi la mia salvezza,
Black!” ghigno. Tu sorridi e ti avvicini. Mi dai un bacio. Ti riallontani.
Scettica, ti guardo. Mi irrigidisco.
“Baciare tua cugina. Sei un insulso per questa famiglia”
Ti odio.
Tu sorridi. Sei dannatamente bello. E
vorrei che ripetessi quel gesto, Black.
“Vieni con me.”
“Sai che non è quello il mio futuro. Se
venissi…Sarei la prima ad odiarmi.”
“E rimanendo qui invece, Bella?” Ancora una volta il mio nome,
continui a farmi male, Black, smettila.
“Io sono devota alla mia famiglia…Tu sei
la pecora nera, tu sei destinato a Salvarti…”
Cosa ho detto? Salvarti?
“Voglio salvare anche te…Anche tu
potresti essere destinata a questo, se lo vuoi” Sei dolce. Dannatamente dolce.
Però io devo rimangiarmi ciò che ho detto.
“Non sarò salva, come non lo sarai tu”
Fai diniego con la testa.
“Stupida, Slytherin. Sei proprio una
stupida”
Ho le lacrime agli occhi. Una Slytherin
non piange.
Mi guardi e noti le gocce che riversano
sul mio volto. Le asciughi, sorridendo.
“Questo sarà il nostro segreto.” Mi
dici, bisbigliando.
Annuisco. Io continuerò ad essere una
Slytherin, nello schema di una perfetta studentessa perfida. Continuerò a
fingere di non saper piangere. Di non provare dolore. E continuerò ad amarti,
celando quel sentimento che non dovrei provare.
E tu, Black. Tu continuerai ad essere la
pecora nera della famiglia. Continuerai ad essere un Gryffindor amico di
Potter. E inizierai ad odiarmi quando il mio destino incrocerà quello che ti
renderà la vita un inferno.
Ti riavvicini a me. Posi le tue labbra
sulle mie. Niente di più casco. Passano i secondi e vorrei non staccarmi mai da
quelle labbra così rosee. E’ il nostro addio. Poi te ne andrai.
Ti stacchi. Io sospiro. Ti alzi.
“Ci rivedremo presto.”Dico.
“Ci vediamo ad Hogwarts, Bella”dici sarcastico di spalle
armeggiando con il baule. Ancora il mio nome. Sei uno stupido, stai cercando
ancora di portarmi con te, ma sai che non verrò, Black. Ti odio. No, non è
vero. Però, presto, riuscirò ad opprimere questo sentimento e quando ce l’avrò
fatta, Black, arriverà la mia vendetta. La vendetta di una Slytherin che per
colpa di un Gryffindor è riuscita ad amare pur conoscendo sin dall’inizio la
verità di quell’amore: un amore impossibile. Un amore tra parenti. Un amore tra
Purosangue. Un amore tra una Slytherin e un Gryffindor.
*
Apro gli occhi. Eccola. La mia vendetta.
Ghigno, fiera. Ora so di odiarti, di odiarti solamente. Nessun sentimento.
Nessun rimpianto. Quell’amore è scomparso perché tu mi hai abbandonata. Mi hai
dimenticato.
Mi amavi, vero, Black? Te lo chiederei,
ma ho di meglio da fare…
Avada Kedavra
Cadi giu. Oltre quel velo. Sorrido, ma
muore dopo un secondo. Ho una fitta al cuore. Inizia a battermi velocemente.
Poi divengono lenti e mi trafiggono il petto. Sorrido, ma muore nello stesso
istante che è nato. Sto tremando. Il cuore manca di un colpo. Ti odio, Black…
Sono riuscita ad ingannarmi e ora sono sola.
Ero una Slytherin fiera. Ero. Perché ora
non lo sono più, Black. Ha vinto quel sentimento. Ha vinto l’Amore perché non
sono riuscita ad opprimerlo…
Ha vinto lui.
Hai vinto Tu…
Ti odio, Black…Perché anche adesso che
sei morto per mano mia, non riesco a non amarti.
Fine.
Salve! Eccomi qui con una one-shot piccina. Non so perché ho scritto questa storia. Forse
perché ho appena visto HP5 e ho adorato Sir e anche il personaggio di
Bellatrix. Sinceramente non credo in questa coppia. Ma mi è piaciuta scriverla!
Il mio unico dubbio è…I personaggi sono OOC? Io metto questa avvertenza ma
gradirei dei vostri pareri!^^ Grazie!
Ciao
Cry90