«Dove vai, Zero?» mi chiese X.
«Vado a fare un giro di ricognizione, sai che i Maverick non riposano mai»
Lucidai la mia armatura color rosso fuoco, e uscii dalla base.
Chi sono io? Sono Zero e sono un Maverick Hunter, distruggo Maverick per le strade di Metro City.
Cos’è un Maverick? È un robot infettato dal Sigma virus di cui vi parlerò più in la perché ora non voglio dilungarmi in questo.
Sapevo che quella giornata sarebbe stata molto movimentata, infatti per le strade incontrai tanti di quei Maverick che neanche potete immaginarvi.
“Stupide lattine” pensai mentre ne distruggevo uno dopo l’altro con la mia fedelissima Z-Saber da cui non mi separavo mai.
Finiti tutti i Maverick, salii sul grattacielo più alto per riposarmi un po’.
‘’Chi sono?” “Chi mi ha creato?’’ erano le domande che più mi assillavano, mentre me ne stavo con le gambe a penzoloni sul grattacielo, quel grattacielo che mi ospitava ogni volta che volevo riposarmi.
Stavo per tornarmene alla base, con tanti di quei pensieri che mi frullavano per la testa, quando sentii un urlo provenire da un vicolo li vicino.
Corsi a perdifiato, finché non arrivai sul posto.
Lì notai un Maverick che avevo già visto.
«Izzy glow, che piacere rivederti, qual buon vento ti porta qui?» li chiesi ironicamente.
«Ma guarda chi abbiamo qui, Zero, sempre a ficcanasare negli affari degl’altri. Perché non mi lasci in pace di tanto in tanto?»
«Non posso, sai com’è, questo è il mio lavoro, e, se non ti dispiace, devo farti fuori»
Izzy Glow era una Maverick a forma d’ape, con un laser che poteva disintegrarti con un colpo solo, dovevo stare attento.
Lo attaccai con la Z-Saber salda in mano, ma lui schivò il colpo e puntò il suo laser su di me.
“È finita’’ pensai tra me e me, ma prima che mi riuscisse a colpire, venne colpito da un buster che lo fece cadere a terra.
Lo riconobbi subito, era quello di X.
«Nel posto giusto al momento giusto!» esclamai con un sorriso.
«Certo, sempre puntuale. Pronto?» mi rispose, porgendomi una mano.
Mi rialzai con la Z-Saber in mano e all’istante partimmo contro Izzy, che tento la fuga, ma con un attacco combinato, lo mandammo sul punto di morte.
«Ci rincontreremo. Sigma tornerà più forte di prima e voi verrete distrutti AHAHAHAHAHA!» annunciò prima di esplodere.
’’Sigma..Davvero potrebbe risorgere?’’ pensai.
«Torni alla base, Zero?» mi chiese X.
«Arrivo subito, mi accerto della situazione»
Andai nelle profondità del vicolo e lì trovai una ragazza, seduta.
Non sapevo se fosse una robot o un’umana, ma per la prima volta nella mia vita, sentii qualcosa nei miei circuiti che non riuscivo a capire. I robot non hanno sentimenti, eppure sentivo qualcosa.
«Tutto bene?»
«Sì, sì, grazie»
«Dovere! Comunque non mi sono presentato: sono Zero»
«Piacere, Iris»
«Adesso vado, se avessi bisogno di aiuto, sai chi chiamare!» e mi incamminai verso la base.
‘’Iris, che bel nome’’ cominciai a sentire qualcosa dove, in teoria, dovrebbe esserci lo stomaco, che non avevo per il fatto che sono un robot. Ma, a parte questo, un'altra cosa mi preoccupava di più: quello che aveva detto Izzy.
“Ci rincontreremo, Sigma tornerà e voi verrete distrutti»
Queste parole mi ricorrevano nella mente, era da tanto che non sentivo pronunciare quel nome.
Una cosa era certa: Sigma stava per tornare, più forte di prima. Saremmo stati pronti? La cosa mi turbava, ma sapevo che c’era da fare e sarebbe convenuto iniziare subito, quindi corsi alla base.