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Autore: M4RT1    28/12/2012    5 recensioni
Una Song su Flavia.
Un song su Flavia e il suo funerale; i pensieri di Ghiro, di Marcella, degli altri.
Era tanto tempo che volevo scriverla e finalmente ce l'ho fatta U.U
Sulle note di ''Per dirti ciao'' di Tiziano Ferro :D
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Magari un giorno avremo un posto
Anche nascosto, oppur distante […]
Dove riposano gli amori ormai in disuso
Quelli non storici,
di cui nessuno parlerà.

 
Forse un giorno ce lo avremo davvero, un posto tutto nostro.
Lo abbiamo detto tante volte, vero? Quante?
Perché volevamo andarcene. Volevamo scappare da questo, di posto. Questo posto dove nessuno ci accettava. E ora, forse resterò sola per sempre, forse davvero mi accetteranno per quella che non sono, perché sarò sola.
Perché no, non potrò mai mettermi con una di Viterbo, non potrei mai… non potrei perché non saresti tu.
 
 
E rivela il tuo sorriso in una stella,
se vorrai,
per stasera andrebbe bene anche così.

 
Una sera abbiamo guardato insieme il cielo.
Era la sera che mi facesti conoscere Marcella, se non mi ricordo male.
Ce ne siamo stati lì per un pezzo, a fissare quei puntini luminosi. Per tantissimo tempo li abbiamo osservati così, senza un motivo.
Eppure, questa sera sembrano così diversi...
Questa sera non sembrano più così belli.
Ma se tu, da là su, sorridessi, forse splenderebbero come prima.
 
 
E non servirà più a niente la felicità,
più a niente anche la fantasia
mi accontenterò del tempo andato.

 
Ci andrò comunque, in Spagna, lo sai?
Ci andrò perché non servirebbe restare qui, a piangere. Non servirebbe restare ferma davanti alla nostra foto, quella dove ridiamo. Quella che tu odiavi perché avevi gli occhi storti a causa del flash, ma che io ho sempre adorato.
Eppure, ora quelle risate non servono più. Non serviranno a rendermi allegra, mai più, ed è un pensiero strano, in realtà.
 
 
Soffierà nel vento una lacrima
Che tornerà da te
 

E invece no, non sorridi.
Anzi, comincia a piovere.
È vero: dopo la pioggia le stelle torneranno, ma non saranno comunque luminose.
Dove sei? Perché non sei qui, accanto a me?
Una lacrima si unisce alla pioggia. Forse quella ti giungerà e forse, dopo la pioggia, sorriderai.
 
 
Per dirti ciao…
 
Ciao, Flavia.
Non è così che dovevi andartene. Già, tu dovevi andare in Spagna, dovevi restarmi vicino.
Ed è un pensiero stupido, lo so… ma è così!
Io dovevo vederti andar via e poi tornare, dovevo inseguire la nave fino a quando non fosse salpata, dovevo telefonarti tre minuti dopo e chiederti se avevi portato lo spazzolino verde che ti ho regalato quando hai dormito da me.
E poi dovevo rivederti, ma presto. E ora non ti rivedrò mai più.
 
 
Ciao…
 
Ciao, Fla’.
Perché te ne sei andata? Perché?
Perché mi hai lasciato solo, perché hai lasciato da solo Ghiro?
Perché hai deciso de fare l’eroe? Perché non te sei stata buona in laboratorio?
Mamma, sto a parla’ come Giada… ma è vero! Non dovevi andartene, non adesso…
 
 
Mio piccolo ricordo in cui
Nascosi anni di felicità…

 
Quanto abbiamo riso, Flavia? Quanto?
Tanto, vero? Forse troppo.
Abbiamo riso fino alle lacrime, fino a farci venire il mal di pancia.
Ed è per questo che non piango.
Perché insieme siamo state felici, e così dovremo separarci. Felici.
 
 
Ciao…
 
Una volta quasi ti odiavo, ricordi?
Già… come puoi ricordare. Sei morta.
Non ci sei più.
Io non so se da qualche parte esisti, ma so che qui sulla terra di te non ci è restato niente. Niente a cui aggrapparci, niente in cui sperare…
Ci mancherai, Flavia, lo sai?
Sì, so che non credevi che l’avrei mai detto, ma mancherai anche a me.
Dopotutto, eri una persona apposto.
 
 
E guardami affrontare questa vita
Come fossi ancora qui.

 
Sì, continueremo a vivere.
Continueremo a vivere per te, per loro. Per prenderli.
Ti hanno ucciso, l’hanno fatto ingiustamente.
Pagheranno per questo. Pagherà lui, soprattutto.
Roberto ti conosceva e ti ha ucciso.
Roberto mi conosce e sa che pagherà per tutto.
 
 
[…] e senza pace dentro al petto
So che non posso fare tutto
Ma se tornassi farei tutto e basta…

 
Farei qualunque cosa per vedervi tornare felici, Ghiro. Marcella.
Vi volevo bene, lo sapete.
Non avevamo previsto questo, lo so, ma dovete accettarlo… come avete accettato me. Me, le mie stranezze, la mia timidezza, la mia… diversità.
Per questo, se potessi vi direi di non piangere, davvero.
Direi a te, Marcella, di andare in Spagna senza di me, di continuare a vivere.
Direi a te, Ghiro, di stare tranquillo, che presto sarà tutto finito, che potrai tornare ad essere felice.
Direi a te, Milo, di continuare così, perché puoi davvero diventare qualcuno.
Direi a te, Bart, direi… grazie. Grazie per avermi accettata.
Grazie a tutti, ragazzi.
Grazie davvero.
 
Flavia amava muoversi senza fare rumore. E se io usassi troppe parole forse tradirei la sua timidezza, la sua gentilezza… a volte mi recitava delle poesie giapponesi, gli haiku, adesso me ne viene in mente uno in particolare, è una poesia molto breve, come la vita di Flavia, e dice: ‘mia piccola cacciatrice di libellule, oggi, fin dove ti sei spinta?’ ti sei spinta troppo lontana, Flavia! Non riusciamo più a vederti…
[Cit. Daniele Ghirelli]
  
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