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Autore: parveth    29/12/2012    2 recensioni
Cosa c'e' di meglio di una battaglia a gavettoni per rinfrescarsi dalla calura estiva?
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Henry Mills, Mary Margaret Blanchard/Biancaneve, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E' l'inizio di luglio e a Storybrooke il caldo comincia a farsi sentire: una cappa umida avvolge la citta' costringendo gli abitanti a rintanarsi in casa nelle ore piu' calde, solo verso le 16 si comincia a riavventurarsi per strada,  uno di questi e' Gold che, sbuffando per il gran caldo si avvia verso il suo negozio: una volta tanto ha rinunciato alle sue amate giacche e cravatte e sfoggia una semplice camicia blu con le maniche arrotolate e dei pantaloni grigio scuro: proprio di fronte al suo negozio una dozzina di bambini tra cui Henry Mills si lanciavano palloncini pieni d'acqua che prendevano da una serie di secchi sparsi sul marciapiede, a loro si sono uniti anche Mary-margaret e David.

Gold che fino a pochi minuti prima era rimasto ad osservarli stava cercando le chiavi nella tasca che  gli caddero obbligandolo a voltarsi per raccoglierle, fece per chinarsi puntellandosi al bastone quando senti qualcosa di freddo colpirgli il viso: lo stupore nel trovarsi completamente zuppo d'acqua e' tale che non ha nemmeno la forza di protestare,  "oh mi scusi mr Gold: non ho fatto apposta davvero"  si giustifica Henry mentre sia i suoi amichetti che Mary-margaret e David facevano vagare preoccupati lo sguardo da lui a Gold: quell'uomo non era certo il tipo che sta agli scherzi, magari ora non avrebbe detto niente perche' erano solo dei bambini ma chissa', avrebbe potuto rivalersi sui genitori magari aumentandogli l'affitto o chissa' cos'altro,  con loro gran sollievo invece si limito' a fare un cenno e ad entrare nel negozio.

"Maestra Blanchard, ma qui non c'era un altro secchio?"  chiese una bimba accennando ad un punto del marciapiede,  "non saprei: ne sei sicura?"  chiese la ragazza guardando in quella direzione,  la piccola annui'  "non preoccuparti, magari qualcuno l'ha spostato: dopo lo cercheremo"  promise David scompigliandole i capelli, nel frattempo la battaglia era ricominciata e nel rincorrersi lui, Mary-margaret ed Henry si erano ritrovati proprio davanti all'ingresso del negozio, a quanto pareva il proprietario era nel retrobottega visto che da li non si notava alcun movimento, ad un certo punto il bambino si chino' per allacciarsi una scarpa e...si ritrovo' bagnato dalla testa ai piedi,  subito si guardo' intorno per vedere chi fosse stato e noto' che anche Mary-margaret e David erano completamente bagnati ma sopprattutto che nessuno dei due era nella posizione per colpirlo a quel modo essendo entrambi al suo fianco, per farlo avrebbero dovuto essere alle sue spalle... e stando cosi le cose poteva esserci una sola spiegazione:

"non e' possibile"  penso' Henry

"non posso crederci"  penso' David

"non voglio crederci" penso' Mary-margaret.

Gold era sull'uscio e li guardava con un secchio in mano e uno strano sorrisetto sulle labbra ma non il solito ghigno con cui era solito terrorizzare la citta': era un sorriso soddisfatto certo ma in qualche modo piu' "vero" del solito: era il sorriso di chi era certo di aver appena fatto qualcosa di estremamente divertente o meglio di chi si stava divertendo e non alle spalle di qualcuno ma insieme a qualcuno. Nessuno dei tre avrebbe mai pensato di vedere Gold in una situazione simile, ci avrebbero immaginato chiunque ma non lui: erano talmente sotto shock che non sapevano come reagire anche se Henry fu quasi tentato dall'invitarlo ad unirsi a loro, non fecero nemmeno in tempo a reagire perche' l'uomo era subito rientrato nel negozio.

"Se anche lo raccontassi non mi crederebbe nessuno"  pensava Mary-Margaret riprendendo a lanciare palloncini tuttavia non le dispiaceva aver notato che la persona da tutti considerata un mostro era pur sempre capace di divertirsi giocando e non solo facendo soffrire gli altri come pensavano tutti: aveva dimostrato anche di apprezzare i bambini e davvero questo non se lo sarebbe mai aspettata, temeva anzi che lo infastidissero.

Forse tutti in citta' avrebbero dovuto riconsiderare la loro posizione nei suoi confronti dopotutto.

Nel frattempo Gold era rientrato nel negozio in preda ad un turbine di sentimenti che non gli davano tregua:

"hahah.  visto che faccia han fatto quei tre?? cosi imparano!"

"si puo' sapere cosa diamine ti e' preso? da quando in qua ti metti a giocare come un ragazzino?"

"si, ma vuoi mettere la soddisfazione..."

"oh insomma, smettila!"

Ragazzino....subito il suo pensiero correva a Bae e si dava dello stupido: suo figlio aveva tentato di salvarlo e ora per colpa sua era disperso chissa' dove... se solo gli avesse dato retta...

Un altro pensiero gli turbo' la mente: quei bambini, David e Mary-Margaret...l'avevano visto sorridere! e, ne era certo, non era il suo solito sorriso, era qualcosa di diverso, piu'...dolce... piu' normale ecco.  Sicuramente ora sarebbero tornati a casa a raccontarlo alla famiglia e lui ci avrebbe perso la faccia per aver mostrato che era debole come tutti loro, non voleva nemmeno pensarci a quando sarebbe andato a fare il giro degli affitti, avrebbe perso il rispetto di tutta la citta'.

"ah ma la prossima volta che me li trovo qui davanti si ritroveranno tutti bagnati ancora prima di cominciare!"  penso' divertito.

In fondo, giocare non era cosi male.


x Jarmione: ed ecco la versione "estiva"  della tua storia, forse e' un po' poco ma non m'e' venuto in mente altro, perdonami ^^
  
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