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Autore: Charlotte Miller    29/12/2012    1 recensioni
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Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lama a doppio taglio...

 



Io e Harry eravamo come culo e camicia.
Inseparabili. Indivisibili.
Eppure...quando nacque quel sentimento, piano piano, senza nemmeno accorgermene, mi allontanai da lui. E quando finalmente capii che ormai ero fottuto, mi misi il cuore in pace e tornai ad avvicinarmi, a riconquistare quella complicità momentaneamente persa.
Ma poi tutti lo notarono, lo capirono, anche lui.
E non importava.
Perché i ragazzi credevano passasse mentre Harry pensava scherzassi.

Ma poi quando capirono loro, i manager, ci separarono.
Avevano detto ad Harry di trovarsi una ragazza perché il suo essere single stava iniziando a dare scalpore, a rafforzare l’opinione delle larry shippers e così lui fece.

Tre giorni dopo lo trovai a casa NOSTRA, a scendere le scale a petto nudo, e stavo per andarlo ad abbracciare, ma dalla sua stanza si emanò un urlo.
<< Hazzaaaaa! Torna a letto! >>
Mi si bloccò il respiro.
Harry aveva davvero trovato una ragazza.
<< Hey man, chi è la tipa? >>
<< Lou è Taylor Swift! >>
<< Cosa!? >>
<< Oh Lou, è fantastica, è simpatica, è dolcissima, dovresti proprio conoscerla! >>
<< Certo... >>
<< Hey va tutto bene? >>
<< In real... >>
<< HARRY! VIENI O NO!? >>
<< Scusa Lou, vado! >>
Mi fece un occhiolino e tornò da quella lì.
A me la Swift non piaceva.
 




<< E quindi ti ha mollato per andare a scopare con quella lì?! >> disse Liam sputando il caffè. Presi un tavogliolino e mi asciugai la faccia. In quel bar, dove c’eravamo io, Liam, Niall e Zayn, ci stavano fissando tutti. Grazie Liam.
<< Si Liam...abbassa il tono però... >>
<< Scusa...e...tu? come ti sei sentito? >>
<< Solamente usato...perchè quando lui ha uno dei suoi strafottutissimi problemi, io corro, corro per lui, lo ascolto, lo consiglio...e quando sto’ per parlargli lui se ne va’ da quella zoccoletta in calore che cambia ragazzo così come cambia le mutande! >>

<< Lou... >>
<< CHE CAZZO C’E’ ORA NIALL!? >>
Mi fece cenno di voltarmi e vidi Harry che mi fissava, dispiaciuto.
<< Ti ho veramente ferito così tanto? Andiamo Louis...hai visto Tay? E’ bellissima, dolce, simpatica, è perfetta, perché te la prendi tanto se sto’ con lei? >>
<< Me lo chiedi davvero?! >>
<< Si! Io non capisco! Cosa c’è di sbagliato!? >>
<< C’è che io ti amo fottutamente troppo Styles! E tu non te ne sei mai accorto! O forse si, ma prendi sempre tutto per scherzo. Io sono anche serio. Ed era serio il mio sentimento per te! E dico era perché mi sono rotto il cazzo di venirti a rincorrere sempre, di confortarti perché le tue puttanelle alla fine ti trovano troppo immaturo per loro, mi sono rotto il cazzo di esserti utile solo quando fa’ comodo a te! Io e te non siamo più niente intesi? Niente. Solo colleghi. >> e dopo aver detto tutto a denti stretti, cercando di non far notare alle persone presenti la vicinanza mia e di Harry.
Iniziai a correre verso casa, per poi arrivarci e trovare un biglietto sul tavolo.

‘’ è stao bellissimo ieri piccolo mio ;) ti aspetto questa sera alle 21 nel mio hotel :) A dopo <3 ‘’
Fanculo zoccola.
Stracciai il foglietto e lo gettai accanto il tavolino accanto alla porta.
Corsi in camera e le lacrime iniziavano già a scorrermi giù per le guance.
Chiusi la porta a chiavi, misi i pantaloni della tuta e, dopo aver messo il pc sulle gambe, andai su internet intento ad autodistruggermi.
Tante fanfiction delle fan.
Tante foto.
Tanti video.
E poi, quell’Harry cucciolo di due anni fa’ che mi aveva incartato personalmente il regalo e l’ha fatto vedere in cam.
‘’ Questo è il mio regalo per Lou...
vedete...c’è un piccolo fiocco sopra...
l’ho incartato io ‘’

E poi si stropicciava gli occhi.
Mi sfuggì un singhiozzo e qualcuno bussò alla porta.
<< Lou... >>
Era lui.
Perché era qui?
Erano già le 21:04, perché non era da Taylor?
Che fosse rinsavito?
Che si fosse ricordato che avrei fatto il compleanno tra 10 giorni?
Asciugai le lacrime con il dorso della mano, e con un sorriso di speranza ad incresparmi le labbra, poggiai la mano sulla chiave. Stavo per farla scattare ma...
<< Dopodomani c’è la tua festa in anticipo...così puoi stare con la tua famiglia il 24 e poi...io quel giorno sarò con Taylor...beh...comunque io vado eh...se non ti senti bene chiamami...quindi...ok...a domani Lou. >>
Dolore, rabbia, confusione, rabbia, ancora dolore.
Lui mi aveva scaricato il giorno del mio compleanno...per quella zoccoletta lì...ero...distrutto.
Come aveva potuto?
 
 

<< Quindi vorrei fare un brindisi per Lou! Il nostro non ancora ventunenne! Sempre in anticipo! >>
Harry sorrise, mostrando quelle fottute fossette e invitandomi a fare una foto con lui.
Tirai su un sorriso finto e feci passare un braccio dietro la sua schiena.
I brividi furono incontrollabili.
Scattarono quella maledetta foto.
La festa proseguì insomma.
 
 


Bussano alla porta.
<< Tommo...posso? >>
E’ Harry.
Ancora.
E’ la quarta volta in 2 ore che bussa.
<< Entra Harry, per amor di Dio! >>
Apre piano la porta, intimorito da chissà cosa.
Lo vidi così impaurito e triste, che, per innamorato qual’ero, mi fece dimenticare quanto mi avesse ferito.
Spalancai le braccia e lui ci si tuffò in mezzo.
<< Cosa c’è Harry? >> gli chiesi accarezzandogli i ricci.
Lui alzò lo sguardo e mi persi nel verde liquido dei suoi occhi.
Avvicinò il viso al mio e accadde.
Fece incontrare le nostre labbra per un secondo, per poi staccarsi e sussurrarmi..
<< Io e Taylor abbiamo litigato. >>
Spalancai gli occhi e lui tornò a baciarmi e, dannazione, risposi a quel maledetto bacio.
Sentii le sue mani vagare sul mio petto e poi sfilarmi la maglia.
La sua bocca si muoveva velocemente sulla mia, in modo esperto, frenetico e confusionario.
Le mani gli andarono al bottone dei miei pantaloni, e dopo aver fatto frizionare le nostre erezioni, li sbottonò.
Capii di stare sbagliando, di non dovermi fare usare come una puttana di turno.
Io ero pure gay, ma la troia di turno di Harry Styles mai.
Lo spinsi via e mi rimisi i vestiti.
<< Fuori dalla mia stanza. >>
<< Ma... >>
<< Solo perché ti amo non sarò mai la tua puttana. >>
<< Lou...mi dispiace. >>
<< Vattene Harold. Vai via. >> dissi più per autoconvincere il mio cuore che lui doveva andarsene.
 
 


Dopo quella sera io ed Harry parlavamo di rado.
La nostra amicizia era andata a farsi fottere.
E i ricordi...
Beh, quelli avevamo due funzioni.
Quello di mantenermi vivo, perché il dolore, il dolore ti fa capire che ci sei, che sei ancora vivo. Il dolore di essere stato lì lì per farlo mio. Il dolore di averlo dovuto rifiutare. Il dolore di essere stato solo usato.
E poi ha la funzione di distruggermi, ogni singola molecola del mio essere veniva distrutta dal tornare di quel ricordo nella mia mente.
I ricordi alla fin fine, sono un’arma a doppio taglio.
Possono permetterti di essere felice, intrappolandoti nell’attimo del ricordo.
Ma possono ferirti, ricordandoti che è sempre e solo un ricordo, ritrascinandoti nella vita reale, quella cruda e spietata.
 

 
 
 
 
 
 
 
 


* SPAZIOMIOMIOMIOMIO *
Aloha!
Sono qui con un Lou, sto povero Cristo che o muore o soffre come un cane, e con un Harry decisamente puttanotroio (?)
Comunque, chiedo scusa alle Swifties (?) ma a me, Taylor mi è sempre stata sulle palle.
Voglio dedicare questa OS a una ragazza meravigliosa, si chiama Federica e scrive in maniera dfndskhh *----* questo è uno dei suoi capolavori http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=1467903
E poi boh, l’ho scritta così depry (?) perché è da tanto che non faccio la cogliona con la mia bf Marilena :c siamo un tantino in freddo :c
Se stai leggendo,
AMAMEH ZOCCOLA.
Mi dileeeeeeeeeeeguo.
 
Marti :3
  
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