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Autore: Beats of heart    29/12/2012    3 recensioni
Era l’unico modo per ricordare.
Era l’unico modo per “ridere” ancora con lui.
Era la prova che lui non c’era più.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Girl on fire.
 

Cheril era comodamente seduta su una panchina, mentre controllava se ci fossero nuove chiamate sul cellulare.
Come ogni pomeriggio, aveva portato la piccola Summer al parco, subito dopo l’asilo.
Era una giornata splendida e la ragazza non faceva altro che ammirare la piccola dondolarsi sull’altalena.
Summer era una bambina esile con i capelli biondi lisci e un paio di smeraldi verdi al posto degli occhi.
Una perfetta combinazione tra Cheril e lui..
 
Lui che aveva rubato il cuore di Cheril, che l’aveva fatta ridere, l’aveva fatta innamorare.
Insieme avevano passato i momenti più belli di sempre.
Lei ancora ricordava i pomeriggi passati tra una risata e l’altra, ma in particolare ricordava quel pomeriggio in cui si erano amati come mai prima.
Erano due ragazzi semplici, a cui la vita aveva riservato però un triste destino.
 
Cheril contemplava l’immagine di Summer sull’altalena e non poteva far altro che tornare indietro nel tempo in cui era lei a farlo.

 
Il primo bacio.
Era una giornata nuvolosa e cadeva già qualche goccia di pioggia.
Cheril era triste.
Sembrava inanimata, con le gambe a penzoloni, sull’altalena e poi sentì un rumore.. dei passi.
Si voltò verso l’altalena accanto e vide un ammasso di ricci umidi a causa della pioggia.
La sua prima reazione fu quella di voltarsi dall’altra parte, facendo finta di nulla.
- vedo che non sono l’unico ad amare la pioggia – enunciò il ragazzo
- eh? Parli con me? – chiese Cheril confusa
- beh, ovvio.. qui non c’è nessun altro-
- certo.. altrimenti non staresti parlando con me – pensò lei a voce alta
- no, non è vero.. ad essere sincero sono venuto qui apposta per ”attaccare bottone” con te – ammiccò lui
Cheril sorrise ed iniziarono a parlarsi.
- come hai detto che ti chiami? – chiese lei imbarazzata
- Harry, e tu? –
- Cheril..sì, lo so che è un nome un po’ strano –
- No non è vero.. mi piace.. –
Lui la riaccompagnò a casa e le loro labbra si sfiorarono, come se si cercassero, fino a quando lei non prese coraggio e le fece allacciare perfettamente.
Harry non aveva fatto il primo passo per paura di andar troppo veloce.
Aveva paura di allontanarla.

 
 
Mentre Cheril ripensava al passato, Summer aveva iniziato a giocare sul prato.
 
Cheril non potè far altro che sorridere.
Ricordava perfettamente quella sera: la sera 
 

La prima volta
Cheril era a dir poco agitata, ed ogni due per tre si specchiava allo specchio per controllare se tutto fosse a posto.
Harry e lei stavano insieme da 5 mesi, ma per Cheril ogni appuntamento era come il primo.
Ogni volta sentiva quell’agitazione, quello scombussolamento nello stomaco.
Sua madre salì in camera per avvisarla che Harry era arrivato.
Fece un ultimo sorriso allo specchio e, presa la borsetta, si avviò in compagnia del ragazzo.
Dove? Non lo sapeva.
Lui l’aveva bendata con una stoffa nera e la stava portando chissà dove.
 
Scesero dall’auto e Harry le disse di togliersi le scarpe.
- ma sei matto? – chiese lei stupita
- fa come ti dico! –
- posso fidarmi? –
- ciecamente. –
Cheril si sfilò le sue comode ballerine nere laccate e sentì un leggero solletichio sotto i piedi.
Stava camminando sull’erba.
- Harry,non mi sembra che i ristoranti abbiano l’erba a terra – disse lei ridendo
- Hai ragione! Questo perché non sei mai entrata nel mio “ristorante” –
 
In quel momento Harry le sfilò la benda e le lasciò scoprire il luogo dell’appuntamento.
Aveva organizzato un picnic al chiaro di luna, sul prato del parco.
Davanti a loro c’era l’altalena dove si conobbero tempo prima.
 
- su avanti, non dirmi che non hai appetito? – chiese Harry aprendo il telo a quadri e iniziando a tirare fuori tutto ciò che aveva preparato per mangiare
- scherzi? Sto morendo di fame –

 
Risero e scherzarono tutta la sera.
Arrivarono al dolce ed Harry aveva preparato degli squisiti muffin con panna sopra.
Cheril ne addentò uno, ma le rimasero dei sottili “baffi” fatti di panna.
- uh guarda, sei sporca qui – disse Harry per poi baciarla appena sopra le labbra
- oh ma ora sei sporco tu, bello mio – e così lo baciò lei
- si ma sei più sporca tu – e fu così che si fiondò sulle labbra di lei, senza aver l’intenzione di staccarsi da esse.
 
Ne era attratto. Non ne poteva fare a meno.
I suoi baci.. oh, se gli facevano battere il cuore.
Nessuno dei due si decideva a mollare, così iniziarono a baciarsi e Cheril si sdraiò sul telo.
Harry portò una mano sotto la schiena della ragazza.
 
Quella sera i due si amarono, al cospetto delle stelle e della luminosa luna.
 

 
Cheril si commosse.
Sua figlia le riportava alla mente tanti bei ricordi.
Ricordi che l’avrebbero accompagnata per sempre.
 
Decise di tornare a casa, si stava facendo buio.
Lei e Summer vivevano dalla mamma di Cheril, almeno fino a quando non avrebbe trovato un lavoro che le fruttasse molto.
Arrivarono davanti la porta di casa ed aprì.
- ciao amore –sua madre la chiamò
- ciao mamma – le disse per poi schioccarle un sonoro bacio sulla guancia – saluta la nonna Sum –
- ciao nonna – la voce della bimba era leggera e ricca di spensieratezza
- ciao amore mio, vieni. Ti va di aiutare la nonna per la cena? Così mamma va a farsi un bagno. – la bimba acconsentì
 
 
Cheril si chiuse in bagno e riempì la vasca di acqua bollente.
Aveva bisogno di staccare la spina per pochi minuti.
Era sempre la stessa storia.
Ogni cosa le ricordava lui.
Lo vedeva ovunque. Più volte le era parso di vederlo al supermercato, ma ogni volta si rendeva conto che non era lui.
 
Harry non le aveva mai detto nulla.
“non te l’aveva detto per non fari soffrire. Non voleva farti pena” le avevano detto i genitori di lui.
Le aveva lasciato una lettera.
 

“ehi amore,
so che ormai è troppo tardi, che non possiamo tornare indietro. Vorrei tanto averti al mio fianco in questo momento, per poterti dire queste parole in faccia e assaporare per un’ultima volta le tue labbra.
Scusami se ti sto lasciando così. Sono uno stupido, lo so, ma credimi: così è meglio per tutti e due.
Così soffriremo di meno.
Cheril, io soffro di leucemia. Mi dispiace non avertelo detto prima, ma volevo che tu mi trattassi come una persona normale. Non volevo farti pena. Non volevo essere un peso.
In questo momento starai iniziando a piangere, ma non farlo, ti prego.
Se fossi lì con te starei male nel vederti piangere. Anzi, io sono lì con te.
Io sono e sarò con te sempre.
Sarò con te quando non vorrai alzarti la mattina per andare a lavorare.
Sarò con te quando ti troverai in difficoltà.
Sarò con te quando avrai bisogno di parlare.
Sarò con te nel giorno del tuo matrimonio, perché non voglio che tu rimanga sola.
Sarò con te quando sorriderai come solo tu sai fare.
Sarò con te quando avrai voglia di mollare tutto.
Ma sarò con te anche quando darai alla luce quel meraviglioso bambino che ti porti dentro.
Come faccio a saperlo? Sai, non sei mai riuscita a tenere ben nascoste le cose.
Se fosse maschio, lo avrei chiamato Jake. In caso contrario: Summer.
Il nome Summer mi ha sempre affascinato, e poi mi ricorda te.
Di qualunque sesso sia, so che prenderà i tuoi meravigliosi lineamenti e il tuo fantastico sorriso.
Dalla mia parte spero che prenda gli occhi. Sarebbe un incrocio perfetto.
Ti chiedo solo una cosa:
ti prego, sii forte per lui o lei, ma soprattutto sii forte per te stessa.
So di avertelo detto poche volte, ma credimi, sono sempre stato sincero: Ti amo.
Ti amo Cheril, e continuerò ad amarti anche da quassù.

Tuo per sempre, Harry”

 

 

Custodiva quelle poche righe come se fossero state la cosa più importante che avesse.
Ed infondo era così.
Ogni volta che sentiva la sua mancanza, tirava fuori dal cassetto quella lettera e si sedeva a leggere.



 
Era l’unico modo per ricordare.
Era l’unico modo per “ridere” ancora con lui.
Era la prova che lui non c’era più.

***

 



LOOK AT ME!

ok, ho la brutta abitudine di pubblicare un po' tardino, ma purtroppo ho finito ora di scriverla sks (3.50 lol)
oltre a dire che ho mooooolto sonno, che altro?
leggete e se vi piace potreste recensire? (più di 10 parole)
grazie mille per esser arrivata fino a qui c:
alla prossima
@zajnslaugh
  
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