Prefazione
Autrice: Koinu-chan
Traduttrice: Anle
Avvertenze: La fanFic[link storia originale] contiene scene shonen ai e riferimenti legati alla sfera sessuale.
A chi desse fastidio, consiglio di non proseguire nella lettura.
Ci ho messo tutta
me stessa per fare questa traduzione. Spero davvero che risulti scorrevole e che
non ci siano particolari intoppi. Ah, questo è il permesso che gentilmente
l’autrice, Koinu-chan, mi ha
concesso.
“Ah yes, please feel
free to translate my fanfic: Eternal Rivalry […]”.
Ovviamente, sarà mia premura tradurre ogni commento e riportarlo all'autrice.
Detto questo, vi auguro una buona lettura.
Eternal Rivalry
Quattro
anni
Un simpatico
bambino biondo, in tuta arancione, sedeva sul pavimento, ed incominciò a costruire una
torre di blocchi.
“Un blocco, due blocchi, tle
blocchi.” Naruto teneva il conto con allegria.
La testa scura di un bambino
sedeva per terra vicino a quello biondo e gli sorrideva smagliante, con aria
sicura [Cosa inusuale, per un bambino di quattro anni].
Anche Sasuke incominciò a
costruire una torre di blocchi, ma molto più velocemente di
Naruto.
Il bambino biondo, notando questa
cosa, gonfiò le sue guance. Velocizzò il ritmo, determinato a non essere fatto
fuori da quello ‘Slupido bambino calino’.
Con tenacia, costruirono le
loro torri fino a che queste non arrivarono sopra le loro
teste.
Allora, si fermarono e fissarono
quella dell’altro. Per entrambi, le torri erano alte quindici
blocchi.
Naruto provò a saltare per
posizionare un blocco in più sulla torre, ma era troppo piccolo. Sasuke,
invece, era leggermente più alto di Naruto. Si alzò sulle punte dei
piedini per mettere sopra un ultimo blocco, facendo la sua torre alta di sedici
blocchi!
Si voltò, sorridendo compiaciuto,
verso Naruto [però, questo era più carino dell’essere
scherniti].
Punteggio! Sasuke: 1 Naruto: 0
Sette
anni
Era già capitato
che prendessero lo stesso sentiero di casa.
Non era proprio
come se loro stessero camminando insieme, o nient’altro del genere.
Lungo la strada,
videro un venditore di grandi lecca-lecca colorati.
“Ne… sembrano
davvero buoni quelli.” Disse Naruto, con la bava alla
bocca.
Sasuke roteò gli
occhi. “Io odio i dolci…”
Naruto lo ignorò e
frugò nelle sue tasche, tirando fuori un filo ed un bottone. “Oh, no… speravo di
poterne prendere uno.” Si lamentò, imbronciato.
Il ragazzo dai
capelli neri guardò nuovamente il venditore ghignando malignamente [cosa che
solo un Uchiha all’età di sette anni poteva fare!].
Si avvicinò al
carretto e prese un lucente lecca-lecca rosso e tese una moneta alla donna
dietro il carretto. Quindi, tornò indietro sorridendo compiaciuto a Naruto,
mentre gustava il suo lecca-lecca.
“Ehi! Non è giusto,
hai detto che non ti piacevano i dolci!”
“Ho deciso che mi
piacciono, da adesso.”
“Sei un gran
bugiardo!” Naruto incrociò le braccia e fece il broncio. Questo convinse quasi
Sasuke a condividere il suo dolce… quasi.
Improvvisamente,
un’idea scattò nella mente del biondo. Naruto soffiò un po’ di lampone a Sasuke
e si incamminò anche verso il venditore. “Ti faccio vedere
io!”
Si fece avanti al
carretto e rimase di fronte ad esso, e guardò la donna con grandi occhi
rotondi.
I suoi occhi
luccicavano e brillavano, come quelli di un cucciolo. Sporse un labbro fuori e
mise il suo dito indice leggermente dentro la bocca.
“Questi lecca-lecca
sembrano terribilmente buoni…” Dondolò dolcemente sui talloni e poi distolse lo
sguardo. “Ma la mamma dice che non possiamo spendere soldi per i dolci… Io sono
sicuro che se potessi averne anche solo uno… Solo un po’ di quel sapore dolce mi
renderebbe felice!”
Avreste dovuto
vedere come il venditore si sciolse in una pozzanghera di bontà. “Oh che dolce
bambino! Che il cielo ti benedica.”
La negoziante mise
nella mano di Naruto un grande lecca-lecca color arcobaleno. “Ehi, non
preoccuparti per i soldi. Sarebbe un crimine privare un bambino così carino.” La
donna diede una pacca sulla testa di Naruto.
“Grazie,
signorina!”
Naruto tornò
indietro e fece la linguaccia ad un imbambolato Sasuke.
Punteggio! Naruto: 61 Sasuke: 60
Dodici
anni
Entrambi
percorsero tutto il corridoio per guardare all’interno della scuola i risultati
di ognuno, scritti sulla lista.
“Ha!
Penso di aver fatto sicuramente meglio di te all’esame! Aspetta e vedrai, ti ho
probabilmente battuto!”
“Io
non ci scommetterei, dobe.”
“Smettila
di chiamarmi così!”
“Va
bene… usuratonkachi.”
“Perché
tu-!”
Continuarono il
loro scambio di battute fino a che non raggiunsero la lista che era stata appesa
al muro. Entrambi la fissarono.
Il nome di
Sasuke, come c’era da aspettarselo, era davvero in alto. Invece, quello di
Naruto…
[scorrendo
oltre]…
[ancora
più giù]…
[lì
vicino]…
Sì, era
proprio in fondo.
Sasuke
represse leggermente una risata, “come ci si aspettava da un
dobe.”
Le guance
di Naruto si scaldarono. “Grrr… Aspetta solo fino alla prossima
volta!”
Punteggio! Sasuke:
151 Naruto: 150
Quindici
anni
Fu durante questo
periodo che Naruto si innamorò di Sakura. Spesso capitava che prendeva posto
dietro di lei e provava a conversarci quando l’insegnante era voltato. Ogni
volta che ne aveva l’opportunità, le chiedeva di uscire con lui. E tutto il
tempo cercava di attirare la sua attenzione.
Sì, Naruto era
innamorato.
Ma il fatto è che a
Sakura non interessava Naruto; a lei piaceva Sasuke.
‘Perché le deve
piacere Sasuke?’ Naruto ribolliva dalla rabbia. ‘Lo conosco da molto più tempo
di lei. Come può dire di piacerle se si conoscono solo da un anno? E Sasuke non
le parla nemmeno!’ Fece il broncio.
Già, Naruto era decisamente innamorato di
Sakura.
D’altra parte,
Sasuke era ben consapevole della cotta di Naruto. Così il giorno dopo, in nome
della loro sempre-presente rivalità, arrivò a scuola con Sakura appiccicata al
suo braccio e quello di lui che le circondava la vita. Loro erano ufficialmente
‘usciti’.
Naruto era livido,
oh come era arrabbiato [basti solo dire che c’era una montagna di carta
stracciata in mezzo alla classe vuota].
Allora, Naruto
disse a Sasuke che a lui non piaceva per niente Sakura, che era solo una brutta
e altezzosa strega e che Sasuke era stato uno stupido ad uscire con
lei.
Lui sorrise
compiaciuto.
Il giorno dopo
Naruto arrivò a scuola mano nella mano con Hinata. Ora, erano ufficialmente una
coppia.
“La mia ragazza
è di gran lunga migliore della tua!” Gridò Naruto a Sasuke quando si
incontrarono da soli in terrazza.
“Comunque sia,
dobe, la mia è più carina.”
“Hinata è oltremodo
carina!”
“Sakura è più
intelligente.”
“Hinata sa
cucinare!”
“Sakura…uh…sta bene
in rosa.”
“Hinata… um…è
silenziosa?”
“Questo è stupido,
e comunque io e Sakura siamo molto bravi a baciare.”[questa era una
bugia.
Sasuke non voleva
nemmeno toccarla, figuriamoci baciarla. Lo disse solo per stuzzicare
Naruto.]
“Capirai! Io bacio
meglio di qualsiasi ragazza!”[Anche questa era una bugia, Naruto non aveva mai
baciato nessuna]
“Hn. Stai
mentendo.”
“No, non è
vero!”
“Sì che lo
è.”
“Ti dico di
no!”
“Probabilmente non
sai nemmeno cosa voglia dire ‘baciare’.”
“Perché tu-!”
Naruto non poteva lasciar correre, a parte gli scherzi, aveva un orgoglio da
difendere.
Gli fu davanti e
circondò il collo di Sasuke con le dita e spinse la testa di lui verso il basso;
le loro labbra s’incontrarono.
Dopo un secondo,
Naruto si ritrasse rapidamente, realizzando quello che aveva appena
fatto.
“Io… ehm…volevo…” Il
biondo si fermò.
Sasuke era
arrossito.
Sasuke non era mai arrossito.
Punteggio! Naruto: 311 Sasuke: 310
Sedici
anni
La classe era in
campeggio, be’, in realtà erano in mezzo al nulla e con solo qualche tenda
malmessa e un insegnante che non sapeva distinguere neanche i funghi. E, a
peggiorare le cose, faceva caldo. Estremamente caldo. Quel tipo di giorni in cui
ti sembra di stare dentro a un forno e tu il muffin lì a
cuocere.
Naruto sedeva su
una roccia nei pressi di un lago, facendosi aria da solo. Indossava una
maglietta arancione bagnata fradicia e un paio di pantaloni
blu.
Sasuke sedeva su
una roccia accanto a lui, apparentemente ignaro del caldo. Ma se guardavi più da
vicino, avresti potuto vedere le frange dei capelli appiccicate alla fronte, per
la forza del caldo.
“Ne, Sasuke, tu non
hai caldo?”
“Hn.”
“Mpf,
credo che mi arrostirò vivo.”
“Hn.”
“Kami-sama, dammi
un po’ di vento!”
“…”
“Finirò
per spellarmi.”
“Hn.”
“Sasuke,
sembra che tu non soffra il caldo.”
“Dobe,
finiscila. Stai cominciando ad irritarmi.”
“Ma
Sasuke! Riesco appena a respirare con questo caldo!”
“Certo che
ci riesci, visto che stai parlando.”
“Saaasssuuukkkee.”
“Stammi a
sentire. Tutto quello che devi fare per rinfrescarti è immergerti proprio nel
lago.”
“Lo sai
che odio nuotare.” Naruto rivolse un’occhiata in basso al suo stomaco dove c’era
la cicatrice nascosta sotto la maglietta. Non è che a lui non piacesse nuotare,
ma più che altro non voleva che le persone vedessero la sua
cicatrice.
“Non c’è
nessuno qui attorno. Non la vedranno.”
Naruto
alzò lo sguardo sorpreso. Non pensava che Sasuke fosse a conoscenza del fatto
che la cicatrice era la ragione del perché non volesse
nuotare.
Sasuke si
alzò. “Se ti fa stare meglio, mi immergerò anch’io.”
“Davvero?”
Chiese Naruto divertito. Sasuke non nuotava mai, specialmente perché le ragazze
l’avrebbero accerchiato se si fosse tolto la maglietta.
Sasuke si
tolse la maglietta blu scuro e la lanciò sulle rocce. Andò e si tuffò nello stagno. Si voltò
poi per chiamare Naruto.
Ma Naruto
era rimasto fisso a guardare. L’acqua scintillava e scorreva lentamente intorno
al suo petto scolpito. Era magro, ma la sua figura conteneva sia forza che
bellezza. Naruto sapeva che Sasuke
fosse carino, ma non l’aveva mai visto così da vicino senza
maglietta.
“Uh
Naruto, stai bene? Il tuo naso sta sanguinando.”
Punteggio! Sasuke:
481 Naruto: 480
Diciassette
anni
Era
il giorno di San Valentino e Naruto era decisamente imbarazzato, mentre teneva
in mano una scatola di cioccolatini fatti in casa per Sasuke. Se ne rimpianse subito
amaramente.
Sasuke
fissò Naruto con un indescrivibile miscuglio di emozioni negli
occhi.
“Io… Ti
piaccio?”
“C-cosa?!
E’ solo una scatola di cioccolatini!”
“Rispondi
alla domanda, dobe.”
“Io… ecco…
um…”
“Dì solo
di sì.” Da dietro la schiena, Sasuke tirò fuori una confezione di cioccolatini e
la porse a Naruto.
Naruto
arrossì e l’afferrò. “Sì… E’ così. E’ da troppo tempo che volevo
dirtelo.”
Pareggio!
Naruto: 500 Sasuke: 500
Diciotto
anni
La camera si riempì dei vestiti di
Naruto, come il letto scricchiolò sotto le cure di Sasuke. Leccò e succhiò in
basso al collo di Naruto, provocando deliziosi gemiti.
“
Sasuke… Perché sei tu
seme?”
Sasuke si fermò. “Perché? Perché
lo sono e basta.”
“Ma perché io non posso
esserlo?”
“Perché non lo
sei.”
“E perché non lo
sono?”
“Perché io sono più alto.” Sasuke
si strusciò su Naruto, sfregando le loro erezioni.
“E perché io mi so muovere
bene.”
“E perché sono più forte.” Sasuke fissò le braccia di Naruto sopra la sua testa, e si sporse da un lato del letto e tirò
fuori un paio di manette.
Poi, legò le mani di Naruto alla struttura del letto.
“E perché ho deciso così.” Sasuke sorrise compiaciuto ad un
ansimante Naruto.
Final Score! Sasuke: 691 Naruto: 690
A quel giorno ne seguirono molti
altri, ma l’eterna rivalità tra Sasuke e Naruto continuò.
Da qualche parte lungo la
strada, però, si fermano guardandosi con complicità.
L’amore è
così.
Fine.
___________________________________________________________________________________________________
Note della
traduttrice:
Per chi non lo sapesse, ‘dobe’ e
‘usuratonkachi’
vogliono dire ‘stupido, idiota’.
Letteralmente non
lo so con precisione, sappiate comunque che è un insulto e che a Naruto non va
giù per niente. In poche parole, ecco.
Be’, buonanotte a
tutti e spero che la fanFic vi sia piaciuta quanto lo è piaciuta a
me.
Anle