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Autore: Alyssia Black    29/12/2012    13 recensioni
Le farfalle erano, fin da tempo immemore, le migliori amiche di Alice Paciock. Eppure sul punto di morte la stavano tradendo. Era realmente così o erano solo terribili allucinazioni?
***
Alice Paciock | Butterflies | One-shot | Fluff | Angst | Possibile OOC
***
Seconda classificata al contest "Farfalle" indetto da GalanaOnira sul forum di EFP
Seconda classificata al contest "A river of tears" indetto da Morganalastrega98 sul forum di EFP
Seconda classificata al contest "The other half of the sky" indetto da cami_counter_dreamer, ma giudicato da Bellatrix29
Quarta classificata al contest "Tell me something about... the new generation" indetto da missmalfoy97 sul forum di EFP (la storia inviata era leggermente diversa)
Genere: Angst, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alice Paciock
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
- Questa storia fa parte della serie 'Quei personaggi buttati nel dimenticatoio'
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Storia classificatasi seconda al contest "Farfalle" di GalanaOnira
Storia classificatasi seconda al contest "The other half of the sky" di camy_counter_dreamer, ma giudicato da Bellatrix29
Seconda classificata al contest "A river of tears" di Morganalastrega98
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Nick autore:
Alyssia Black [EFP], PiccolaStellaSenzaMeta [forum]
Titolo: Butterflies
Genere: Fluff (per la prima parte della storia), Malinconico, Angst (per la terza parte della storia)
Raiting: Verde
Avvertimenti: One-shot, Missing Moments, possibile OOC
Canzone di sottofondo: Butterfly fly away di Miley Cyrus
Introduzione: Le farfalle erano, fin da tempo immemore, le migliori amiche di Alice Paciock. Eppure sul punto di morte la stavano tradendo. Era realmente così o erano solo terribili allucinazioni?
NdA: Intanto Alice Paciock è la mamma di Neville. Comunque ho da farti alcuni chiarimenti. Intanto l’Anthony che compare nella prima parte della storia è frutto della mia fantasia, non esiste realmente.
Nella terza e ultima parte della storia la ripetizione della parola “farfalla” è volontaria. 
All’interno della storia ho citato varie specie di farfalle. Spero veramente che la storia ti piaccia. Un bacio.
 
 
 
 
 
Butterflies

 

A due persone, che chiamerò entrambe  L.
Perché sono importantissime per me,
perché gli volgio bene fino all’eternità.
Eppure loro non sanno che scrivo eppure non
sanno che questa storia è dedicata a loro. 
Vi voglio bene
 

***

Le mie ferite sono aperte e non si comprende se sgorga più sangue o più veleno; quel che so è che non esistono punti di sutura per rattopparle, non esiste cura, ed il tempo non appare essere maestro, ma complice di un'agonia.
* Mariella Buscemi*

***
 
 
- Mamma! Vieni qui, subito! - disse una bambina che non poteva avere più di cinque anni. Indicava un fiore: una rosa rossa bellissima che era stata piantata nel suo giardino l’anno precedente. 
La mamma della piccola, una giovane donna dai capelli bruni, accorse alla chiamata della figlia.
- Alice, sono qui. Cosa c’è? - la donna attraversò l’uscio della porta, pulendosi le mani imbrattate di farina su un canovaccio vecchio e logoro. 
- Cos’è quell’animale? - chiese la bambina, che sembrava chiamarsi Alice, sempre più incuriosita.
Indicava con l’indice una bellissima farfalla.
- Quella, Alice, è una farfalla! - disse cautamente la signora - Le farfalle sono degli insetti, come i grilli o i ragni. - continuò. 
- Ma i ragni sono brutti! E a me fanno paura - Alice, spaventata, interruppe la spiegazione della madre.
- Hai ragione, cara. I ragni sono brutti ma sono comunque degli insetti. Possiamo dire che sono i cugini meno belli delle farfalle. Anche Anthony è  tuo cugino, ma è meno carino di te. Tu, invece, sei una principessa. - terminò la mamma. Prese in grembo la bambina e la tirò a sè, abbracciandola. 
- Ti voglio bene, Alice. - disse la donna.
- Anche io, mamma! - e Alice stampò un bacio pieno d’affetto sulla guancia della madre.
 
***
 
Alice aveva imparato ad amare le farfalle, erano diventate le sue migliori amiche. 
Le amiche che non aveva mai avuto.
Le aveva studiate, le aveva osservate in ogni loro movimento, ed ora quegli insetti magnifici non avevano più segreti per la ragazza.
Sapeva distinguere una farfalla Monarca da una Vanessa, una Nimphalidae da una Papilio. E sapeva anche quali erano le abitudini di ogni specie. Le Falene volavano di notte, le Morpho amavano volteggiare accanto alle violette. 
Ma le farfalle preferite di Alice erano le Melitaea. Ne aveva osservato un esemplare da piccola, insieme alla mamma. 
Le farfalle erano state le sue compagne per anni ed anni. L’avevano aiutata a non sentirsi sola. Con loro aveva danzato, aveva giocato, le aveva inseguite volando nel cielo con il suo manico di scopa.
 
***
 
- Crucio! - urlò con odio la nota Mangiamorte Bellatrix Lestrange, fedele alleata del Signore Oscuro. Sembrava che la sua ira fosse divampata contro una giovane donna. 
Quest’ultima stava accucciata a terra, pronunciando parole incomprensibili in una strana lingua. 
Si contorceva, piangeva e urlava dolorante. Accanto a lei c’era il suo uomo, colui che l’amava, colui che divideva con lei quel terribile destino.

Alice Paciock, la donna distesa a terra, per colpa dell’incantesimo, vedeva tutta la propria vita passarle davanti agli occhi. 

Il suo primo compleanno. Quel giorno non era riuscita a spegnere la candelina, il suo soffio era troppo debole. Era piccola ma felice, sempre con il sorriso in volto.
 
La prima volta che aveva visto una farfalla. Quello era il ricordo più nitido che aveva. La farfalla era una Melitaea, la più graziosa che Alice avesse mai visto. Aveva le ali bianche e ocra, con linee colorate che disegnavano complicate figure geometriche. 
 
Il suo primo giorno di scuola. Quando ricevette la lettera di ammissione a Hogwarts si era sentita, per la prima volta, importante. 

Il suo matrimonio. Quel dì Alice indossava un elegante abito bianco e ricordava perfettamente anche Frank. Era così bello nel suo smoking nero. La musica suonata dall’orchestra le invase la mente per un attimo. Sentiva cornamuse, corni inglesi e trombe. Suonavano tutti per loro.
 
La nascita di Neville. Aveva amato suo figlio più di ogni altra cosa, fin dal momento in cui era venuto alla luce. Aveva sofferto molto per averlo, ma poterlo tenere in braccio ripagava ogni sofferenza. E le mancava così tanto il suo bambino. Desiderava rivedere i suoi occhietti vispi, il suo sorriso dolce.

 
Le farfalle le invasero nuovamente la mente. Erano state amiche fedelissime della donna, erano state parte integrante della sua giovinezza. 
In pochi attimi le farfalle non erano più solo un ricordo. Morpho, Falene e Nimphalidae volteggiavano davanti al volto della donna.
Sembravano essere felici mentre lei era in agonia e soffriva.
Come potevano le sue amate farfalle tradirla in un momento così?
Stava forse impazzendo? 
Probabilmente sì. 
Era impossibile che le sue farfalle la stessero ingannando.
Sognando quegli insetti che l’avevano vista crescere, Alice perse la ragione. 
Iniziò a delirare, senza più riprendere conoscenza, senza più guardare gli occhi del marito, senza più danzare assieme alle farfalle. 
 
 







***

Alyssia's Personal Space




 
Ci sono quelle storie che scrivi con l’inchiostro, quelle che scrivi con la penna ma, soprattutto, quelle che crei con il cuore.
[A.]  

 
Anche oggi, cari lettori (?), sono qui con una storia. Come avete forse capito dalla citazione (inventata da me xD) sopra, tengo moltissimo a questa storia e, a mio parere, è una delle migliori che ho scritto. E' proprio una di quelle storie a cui sono più affezionata, quelle che custodisci gelosamente, che eviti di pubblicarle per non esporle ai pericoli. 
L’ho scritta tempo fa, immedesimandomi moltissimo in Alice, personaggio che sto imparando ad apprezzare molto. 
Bando ad inutili convenevoli, inizio subito ad esporvi quelcosa che potrebbe essere "poco chiara". Intanto l'Anthony che si trova nella prima parte della storia è frutto della mia fantasia, e non di quella della Row. 
Per quanto riguarda il carattere di Alice, ho preferito inserire l'avvertimento OOC dal momento che ho creato un'Alice particolarmente chiusa e malinconica, senza -appunto- amici. Probabilmente la Rowling non voleva creare un'Alice così, ma più gioviale e serena.
Comunque questa è la mia personale interpretazione del personaggio della signora Paciock.

Questa storia ha partecipato a molteplici contest ma, per ora, soltanto tre sono conclusi: "A river of tears", "Tell me somethig about... the old generation", "Farfalle". Vi lascio i giudizi delle giudiciE.
Nota: gli errori grammaticali segnalati sono stati corretti!




2a classificata al contest "Farfalle" di GalanaOnira (DracoLikesAmsters su EFP) e vincitrice del premio speciale "Premio Lacrima"


2° CLASSIFICATA 
BUTTERFLIES DI ALYSSIA BLACK
 
 
Grammatica: 9/10 
Potrei ucciderti. La tua storia è grammaticalmente ineccepibile… Se non fosse per un unico errore a fondo storia: Alice Paciock, la donna distesa a terra, per colpa dell’incantesimo, vedeva tutta la propria vita passarle davanti agli occhi. 
Troppe virgole, si è disperso il tutto. Tra l’altro, avendo messo quel “la donna distesa a terra” in mezzo alla principale, la virgola dopo incantesimo perde totalmente di significato e risulta inutile. 
Potrei seriamente ucciderti per quest’errore. 
Ti ho però abbassato il punteggio non solo per questo (toglierti un punto per una virgola è da bastardi…) ma anche per quella piccola descrizione che hai dato di Bellatrix: urlò con odio la nota Mangiamorte Bellatrix Lestrange. 
Trovo che quel “nota Mangiamorte” disperda la frase, penso che dovresti cavarlo. 





La storia si è classificata anche seconda al contest "The other half of the sky" di camy_counter_dreamer, che, tuttavia, non ha portato a termine il concorso. Le storie sono state giudicate da Bellatrix29 ;)

Ecco il giudizio.




2° Classificata: Butterflies di PiccolaStellaSenzaMeta 

Grammatica 9,5/10 
La grammatica della tua storia è quasi perfetta, si vede che l’hai controllata e corretta per bene, cosa che, lo confesso, ha scaldato il mio cuoricino da Beta. Avrei due cosine da segnalarti, che non sono errori gravi, soprattutto la prima: nella frase “I ragni sono brutti ma sono comunque degli insetti”, hai dimenticato la virgola prima del “ma” avversativo; so che è una questione un po’ vaga e anche le regole non sono proprio fisse, però, secondo me, in questo caso serve. In ogni caso, ti ho tolto 0,2 punti per quella virgola mancante. La seconda cosa da segnalarti è un pochino più grave, soprattutto perché, in teoria, anche il correttore di word dovrebbe segnalarla come errore, quindi sarebbe bastato ricontrollare bene per correggerla. Nella frase “Prese in grembo la bambina e la tirò a sè, abbracciandola” hai utilizzato l’accento grave, mentre la parola “sé” vuole quello acuto (l’accento di perché, poiché, ecc..., per capirci), motivo per cui ti ho tolto 0,3 punti. 

Stile e Lessico 9,7/10 
Direi che lo stile della tua storia può essere suddiviso in due parti: hai usato frasi più lunghe e articolate nella prima parte, mentre verso la fine hai scelto frasi più brevi e spezzate. Secondo me entrambe le scelte sono piuttosto azzeccate e si armonizzano bene con i fatti che vai a raccontare; hai fatto un ottimo lavoro nel plasmare la forma a seconda del contenuto. Forse l’ultima parte, quella in cui descrivi gli effetti della tortura di Bellatrix, in cui Alice perde la ragione, sembra un po’ affrettata, penso che avresti potuto, sempre mantenendo lo stile singhiozzante e spezzettato, dilungarti un po’ di più, ma questo è solo il mio parere. Per il resto sei stata molto brava, non ho trovato errori o sbavature. L’unica cosa che mi sento di segnalarti non è neanche un vero e proprio errore, è più una sfumatura: nella frase “Era così bello nel suo smoking nero.”, Alice ricorda com’erano vestiti lei e Frank al loro matrimonio; una bella immagine, però Frank Paciock è un Purosangue e i maghi hanno i loro abiti da cerimonia, motivo per cui non penso avrebbe indossato uno smoking. Per questa piccola svista ti ho tolto 0,3 punti. 

IC 9/10 
La protagonista della tua storia è Alice Paciock, di cui, purtroppo, non sappiamo granché dal Canon, motivo per cui ho valutato la caratterizzazione che le hai dato tu, piuttosto che l’IC vero e proprio. In generale, mi è piaciuta la tua versione di Alice, però mi è sembrato che tu abbia buttato lì alcuni spunti interessanti senza poi approfondirli realmente. Perché Alice è una ragazzina così sola? È timida? È antipatica? Perché non ha amici? Ho letto e riletto la storia più volte, ma non sono riuscita a farmi davvero un’idea di Alice, la sua caratterizzazione mi sembra un po’ incompleta, motivo per cui ho deciso di toglierti un punto. 

Originalità 9/10 
Curiosamente, è la seconda storia in questo contest in cui le farfalle sono una sorta di filo conduttore. Le analogie tra le due storie finiscono qui, però mi è sembrata una coincidenza strana (non in senso negativo, non fraintendermi ^^). Il mio parere, in questo caso, è diviso a metà: da una parte ho trovato molto originale il ricordo d’infanzia di Alice, e anche molto tenero, e mi è piaciuto il modo in cui l’hai poi utilizzato come filo conduttore di tutta la sua vita, però, dall’altra, in praticamente tutte le storie su Alice Paciock che ho letto si andava a parare nel momento in cui viene torturata da Bellatrix e compagni. Ero un po’ indecisa su che punteggio darti, quindi alla fine ho fatto una sorta di media tra le due cose e ho deciso di toglierti un punto. 

Gradimento personale 4/5 
Pur non essendo una grande amante delle farfalle (parola che, tra l’altro, mi suona molto buffa e mi fa ridere), devo dire che ho apprezzato la tua storia. In alcuni punti ho trovato un po’ pesante il tuo modo di scrivere, ma immagino che questo dipenda proprio dai gusti personali, anche perché, oggettivamente, è molto preciso e corretto. Ti ho tolto quel punto perché, soprattutto l’ultima parte, mi è sembrata un po’ affrettata, un po’ troppo rapida: posso capire che è difficile descrivere il momento in cui un personaggio perde la ragione, soprattutto se si ritrova in uno stato catatonico come Alice, però mi è sembrato un passaggio troppo frettoloso; la tortura dei coniugi Paciock è durata per ore, mentre dalla tua descrizione sembra sia durata solo pochi minuti. Ovviamente, questo è solo il mio parere, quindi molto soggettivo, da lettore esterno. 

Totale 41,2/45 








La storia si è classificata anche seconda al contest "A river of tears" di Morganalastrega98


Ecco il giudizio




2° Classificata 

Butterflies di PiccolaStellaSenzaMeta 
punti: 23.5/25 

Grammatica: 4-5 
La grammatica è quasi perfetta, complimenti. Nella frase "Anche Anthony è tuo cugino ma è meno carino di te" noi avremmo inserito una virgola prima del ma. Stessa cosa nella frase: "Le aveva studiate, le aveva osservate in ogni loro movimento ed ora quegli insetti magnifici non avevano più segreti per la ragazza." Prima dell' "ed", sarebbe meglio mettere una virgola. Nonostante questo, il resto sembra perfetto. 

Stile e lessico: 5-5 
Il lessico è molto buono. Abbiamo notato che in più di un'occasione sei andata a ricercare parole più "complesse". Questo è un punto a tuo favore, brava! Lo stile è molto particolare, secodo noi. Riesci a mettere un clima di tensione, ma allo stesso tempo di serenità, alternando i ricordi di una vita felice, a quelli finali della terribile tortura subita. Sei riuscita a rendere bene, seppur con poche parole, il dolore finale della mamma di Neville, quando è impazzita per colpa della strega. 

Originalità: 6-6 
Sì. Molto originale. Ci piace il fatto che tu abbia scelto di mettere in primo piano un personaggio che, alla fin fine, nei libri viene solo citato e usato come spiegazione per il fatto che Neville vive con la nonna. Hai dato un nuovo volto a quello che è successo. Hai fatto vedere il volto della guerra magica ai tempi di Voldemort, facendo anche però vedere la serenità che c'era prima. 

Attinenza al fandom scelto: 3-3 
Quella è Alice, non c'è dubbio. Si vede il carattere della donna forte che era, che si intuisce dal fatto che, prima di Harry, lei abbia cercato in tutti i modi di ostacolare Voldemort. Lo fai capire bene anche dal modo in cui, a cinque anni, già è imperiosa, ma allo stesso tempo dolce. Nessuno ha mai descritto molto la donna nel libro, nessuno ha mai detto nulla sulla sua vita o sulla sua infanzia. Ma pensiamo che tu abbia reso appieno il personaggio. 

Gradimento personale Millo 1: 3-3 
Bella. Mi è piaciuta molto. Il clima di leggerezza all'inizio, che nonostante tutto permane anche nella parte drammatica finale, grazie ai ricordi felici, riesce a farti commuovere, ma anche a farti riflettere. Perché si riesce a vedere una delle tante vite ditrutte dalla guerra magica. Una di quelle vite che sono state spezzate. Mi è piaciuta moltissimo. Anche la storia delle farfalle mi è piaciuta. Mi ha fatto pensare quasi a Alice stessa come una farfalla, che per colpa del dolore impazzisce, e non può più volare nella sua vita prima felice. I miei complimenti. 

Gradimento personale Millo 2: 2.5-3 

Questa è una tra le più belle senza ombra di dubbio. È toccante e dolorosa, seppur breve. Tutto il dolore che ha provato la mamma di Neville è qualcosa di terribile. Bravissima, complimenti!
   
 
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