“When A Man Loves A Woman”
Quell’anno, per molti
ragazzi che frequentavano il settimo anno alla scuola di magia e stregoneria di
Hogwarts, era iniziato con una strana aria. Forse la consapevolezza che quello
sarebbe stato l’ultimo anno in quella scuola, che oramai era diventata come una
seconda casa, faceva apparire la scuola molto più triste che negli anni
precedenti.
Molti stavano a
crogiolarsi nei rimpianti di quello che avrebbero potuto fare durante gli anni
passanti, ma che si erano trattenuti dal fare. Alcuni pensavano a studiare per
dare la soddisfazione ai loro vecchi professori di aver avuto una classe
brillante. Altri, come i nostri protagonisti,
avevano preferito vedere quel settimo anno come l’ultima opportunità per
divertirsi e avrebbero fatto qualunque cosa per infrangere le ultime regole che
gli rimaneva da infrangere.
La classe del settimo anno
di Grifondoro uscì dall’aula di incantesimi lamentandosi della straordinaria
carica di compiti che il piccolo professor Vitius gli aveva assegnato in
previsione dei M.A.G.O.
-Come faremo a fare tutti
quei compiti?- si lamentava un ragazzino tarchiato, piuttosto basso e con la
faccia che assomigliava terribilmente al muso di un topo.
-Hai ragione Codaliscia!
In più abbiamo da fare anche il tema per la McGranitt e quello per quel
ciccione di Lumacorno! - disse in conferma un ragazzo occhialuto, piuttosto
carino che aveva tirato fuori un boccino con il quale giocava svogliatamente.
- Jamie, se non ti
arretrassi troppo con i compiti! Se solo pensassi un po’ di più allo studio
piuttosto che a quello stupido boccino!- lo riprese un ragazzo con delle
evidenti occhiaie e con il viso stanco, che anche così risultava un tipo
abbastanza interessante per la popolazione
femminile di Hogwarts.
-Oh ma Ramoso non pensa
solo al suo caro boccino! In testa ha anche la bella Lily Evans!- prese in giro
un ragazzo con i capelli neri che scendevano ribelli sugli occhi azzurri ed un
fisico niente male che lo rendeva il ragazzo più desiderato della scuola.
- Carino Sirius, veramente
simpatico! Se ogni tanto al posto che portartela solo a letto la ragazza,
approfondisci il rapporto, scoprirai di certo che quello che provo io per la
mia Lily è amore!- fece offeso James Potter , il cercatore dei Grifondoro.
-Nah, l’amore non fa per
me! Toglierebbe tutto il divertimento al sesso!- rispose Sirius Black
guardandosi intorno.
-Invece è proprio per
l’amore che dovresti perdere la verginità!- disse il ragazzo tarchiato con
timida decisione.
- ha ragione Peter!L’amore
è la cosa più meravigliosa del mondo, è come il vento… l’amore è passione, ma
se non capite queste cose non potrete mai essere innamorati!- disse James
sdolcinato.
-Sì certo Jamie, come no!-
fece Sirius con gli occhi al cielo.
D’improvviso sentirono dei
passi frettolosi alle loro spalle e della gente che lanciava esclamazioni molto
poche carine alla persona che passava correndo e che rispondeva con espressione
altrettanto poco carine.
-Eccola che arriva…- disse
sussurrando Potter senza però voltarsi.
Infatti pochi secondi dopo
una sottospecie di koala troppo cresciuto saltò sulle spalle di Ramoso con un
urlo del tipo “BANZAI!”. James che oramai era abituato agli attacchi di quella
pazza che si era attaccato alla sua schiena, la prese senza farla cadere con
una facilità impressionante.
-Ciao fratellone!- esclamò
la ragazza. Aveva i capelli castano scuro legati in una treccia e gli occhi
verdi e vispi.
-Ciao Sam! Immagino tu
voglia essere trasportata fino alla Sala Grande!- rispose Jamie sorridendo.
-Esatto Zucca Vuota! Ed è
meglio se ti muovi perché sto morendo dalla fame!- rispose Samantha Potter,
scompigliano i capelli a Peter e scoccando un bacio sulla guancia a Remus.
-Ai suoi ordini!- rispose
con una smorfia il ragazzo.
-Ehi! E a me non saluti?-
fece Sirius con tono offeso.
-oh scusa Sir, non ti
avevo visto!- rispose Sam facendo finta di cascare dal pero.
-Simpatica, piccola
peste!-disse Felpato tirandole la treccia. In compenso si beccò una
linguaccia che ripagò con uno
scappellotto dietro la nuca.
Infine giunsero in Sala
Grande, che era gremita di studenti di tutte e quattro le case. Si sedettero
tranquillamente al tavolo dei Grifondoro e iniziarono ad abbuffarsi. James si
guardava continuamente attorno alla ricerca di qualcosa o meglio… qualcuno.
- Jamie piantala!devo dire
che hai proprio un sistema anti-sgamo!- disse stufo Sirius.
-Oh lascialo stare
Felpato, è l’unica cosa che gli resta…guardarla da lontano!- disse Remus
facendo scoppiare a ridere gli altri.
-Ehi, J! Guarda la tua
bella è appena entrata!- esclamò Sam guardando l’ingresso. In quel momento
erano entrate tre ragazze. Due di Corvonero e una di Grifondoro. Le corvonero
avevano la tipica aria da secchione sfigate(occhiali, trecce e libro in mano),
ma la grifondoro era parecchio diversa, l’unica cosa in comune erano i libri.
Capelli rossi che ricadevano soffici sulle spalle, occhi verdi ed un fisico
niente male per una secchiona. James era rimasto a bocca aperta come ogni volta
che la vedeva.
Lily salutò le sue
compagne, poi si guardò attorno. Quando vide Sam che le sorrideva e la salutava
con la mano, si avvicinò all’allegra combricola.
- Ciao Sam! Lupin, Minus,
Black e Potter… non manca nessuno all’appello, ma voi non andate mai in giro da
soli?- disse raggiungendoli guardando
Potter con una strana espressione. Era un misto tra rabbia e…attrazione forse?
-Ma come sei simpatica
Evans! Cos’è vuoi che ci dividiamo così potrai tendere agguati al nostro caro
Jamie?- disse Sirius sarcastico indicando James che era diventato rosso acceso.
-Sta un po’ zitto Black!-
rispose Lily diventando di un leggero rosso sulle gote. Poi Sam e Lily si
misero a parlare tra di loro e così fecero i ragazzi. Ma James non riusciva ad
essere partecipe della discussione. Aveva il suo sogno a pochi passi di
distanza e si metteva a fare il timido? Cosa molto strana visto che ogni volta
che incontrava Lily si accendevano in lui manie di protagonismo. Non si accorse
che al tavolo si era appena avvicinato Lucius Malfoy, insieme alla sua schiera
di carogne che lo accompagnava ovunque lui andasse.
-Ciao bella Samantha! Non
ti pare di perdere il tuo tempo a parlare con una mezzosangue come la Evans,
quando potresti godere di compagnie migliori?- disse Malfoy con un ghigno
perfido a Lily che lo guardava in cagnesco. Intanto i ragazzi avevano già
iniziato a ringhiare contro i Serpeverde, pronti a saltargli addosso al primo
passo falso.
-Malfoy, perché non te ne
vai al diavolo?- rispose Sam senza degnarlo di uno sguardo.
-Abbassa la cresta
Samantha! Stai facendo un grosso errore
a trattarmi in questo modo!- disse il biondo poggiandosi al tavolo con
quella sua solita aria arrogante.
-Io ti tratto come mi
pare! Ora vattene, avrai sicuramente di meglio da fare che scocciare me!-
rispose risoluta la ragazza.
- No, non ci siamo bella
Samantha! Con me ti devi comportare in maniera più rispettosa, capito?-disse
Malfoy, poi prese il viso di Sam e lo voltò verso di se e la fece alzare
facendo pressione sul suo braccio. Prima che qualcuno potesse fare qualcosa
James e Sirius, saltarono in piedi e sguainarono le bacchette puntandole contro
il serpeverde.
- Lasciala immediatamente
andare, o ti giuro Malfoy, che pregherai per avere avuto la sfiga di
incontrarmi!- disse James freddamente.
-Oh santo cielo Potter!
Sai usare quel pezzo di legno? Ti credevo più idiota!- disse ghignando Malfoy
senza però lasciare andare Sam.
- Hai sentito cosa ti ha
detto Malfoy? LASCIALA ANDARE!- urlò Sirius.
-Non prendo ordini da un
rinnegato come te Black!- Malfoy
impegnato com’era a litigare con James e Sirius si era quasi dimenticato di
Sam. La ragazza guardava la scena un po’ spaventata per quello che avrebbero
potuto fare suo fratello e il suo amico, perché quando quei due si arrabbiavano
era difficile fermarli. Sam guardò Malfoy che la teneva ancora ferma e provò un
irrefrenabile desiderio di picchiarlo. E dato che i desideri vanno sempre
assecondati, Malfoy in poco tempo si ritrovò piegato in due mentre si teneva
una parte delicata del corpo. Ebbene sì, Sam Potter aveva tirato una bella
ginocchiata nelle parti basse di Malfoy.
Tutti i compari del biondo
si strinsero intorno a lui per evitare che qualcuno ne approfittasse, intanto
Sam si massaggiava il braccio dolorante.
- Piccola Puttanella! Ma
come ti sei permessa? Questa me la paghi, oh giuro che me la paghi! Stai certa
che prima della fine dell’anno ti ritroverai nel mio letto!- disse Malfoy
quando si riprese dalla botta., poi se ne andò seguito a ruota dai suoi
compagni di casa.
-Sam stai bene?- chiese
subito premuroso suo fratello.
-Sì ma voi dovevate stare
calmi! Non dovevate mettervi in pericolo per una cosa così sciocca!- disse Sam severa.
-Tu non sei una cosa
sciocca, tu sei importante!- fece Sirius un po’ imbronciato. Non ci credeva,
Sirius le aveva detto che lei era importante! Che cosa meravigliosa la
vita…stop…rewind…da quando le era ripresa sta mania di Sirius? E va bene, lei
gli aveva sbavato dietro sin da quando aveva messo piede in quel castello, ma
dall’anno scorso aveva deciso di seppellire i suoi sentimenti per il ragazzo e
cambiare aria. Pensava di esserci riuscita…sì come no, riuscita un corno! Ma a
chi voleva darla a bere! Lei era sempre rimasta cotta di Sirius, anche quando
cambiava ragazzo ogni settimana e forse era proprio per quello che lei troncava
le sue storie così presto. Perché Sirius le faceva uno sciocco complimento e le
dava stupide attenzione, lei meccanicamente lasciava il suo ragazzo dicendo che
non era quello giusto. Merda, adesso che i suoi sentimenti erano riaffiorati,
le cose potevano solamente peggiorare.
-Ehi Sam? Sam? Pianeta
Terra chiama Sam!- suo fratello la riscosse dai suoi pensieri.
-Sì, J?- chiese un po’
tramortita.
-Sei sicura di stare bene?
Se fossi in te andrei in infermeria! Comunque, guarda che stanno per
ricominciare le lezioni!- le rispose Jamie.
-Oh merda le lezioni!
Ciao!- disse battendosi una mano sulla fronte e salutando suo fratello con un
bacio sulla guancia e gli altri con una sventolata di mano veloce.
-Ma cosa le è preso?-
chiese Ramoso confuso.
-Ah non lo so! Sirius?
Sirius ci sei o abbiamo perso anche te? Magari sei nello stesso mondo di Sam!-
fece Remus ghignante. Sirius si svegliò da quei pensieri che avevano iniziato a
turbinargli nel cervello.
- Cosa? Oh piantala
Remus!-rispose Sirius scocciato.
-Va bene, va bene!
Calmati!- ghignò Remus, sicuro di aver fatto centro.
*** *** ***
Da quell’episodio in Sala
Grande passarono tre mesi. Nel castello di Hogwarts si respirava un’aria molto
natalizia. Grandi alberi erano sistemati nel salone d’ingresso, striscioni
rosso e oro erano appesi alle pareti e molti ramoscelli di vischio erano appesi
nei corridoi e nelle aule. E con il
Natale, al castello erano arrivati nuovi pettegolezzi. Quelli più diffusi
riguardavano James Potter e Sirius Black. Per quanto riguardava il nostro
Ramoso, in giro si diceva che la bella Lily Evans aveva smesso di fare la
difficile e gli stava concedendo una chance. Il che non era del tutto sbagliato
visto che vi era stato un reale avvicinamento tra i due, che passavano molto tempo
a parlare nella loro sala comune. Invece di Sirius si diceva che una ragazza
misteriosa gli avesse fatto girare la testa, visto che aveva iniziato a
rifiutare gli appuntamenti che molte ragazze gli offrivano e ciò non era da
Sirius Black. Ma anche dopo le smentite degli interessati, queste voci
continuavano a girare per la scuola.
Sam stava girando per i
corridoi della scuola alla ricerca di Lily, quando si imbatté in tre ragazzine
del terzo anno di Tassorosso che stavano proprio sparlando di Sirius. Il sangue
le ribollì nelle vene fino a raggiungere il cervello e un’improvvisa voglia di
picchiare quelle tre ragazze si impossessò di lei, ma si costrinse a calmarsi.
Le tre ragazze vedendola smisero subito di parlare e le lanciarono occhiate
furtive. In fin dei conti Sirius Black era il migliore amico di suo fratello,
quindi lei doveva per forza sapere qualcosa. Invece lei non sapeva nulla e
questo la rendeva tremendamente infelice. Lei voleva sapere chi era la ragazza
che era riuscita a far battere il cuore del freddo Sirius Black. Lei voleva
sapere cosa aveva questa ragazza in più a lei.
Svoltò l’angolo e vide
Lily camminare verso lei con un sorriso beota stampato in faccia.
-Oh ciao Sam! Quasi non ti
vedevo!- disse la rossa avvicinandosi velocemente a lei.
-Ciao, sai se tu non
andassi in giro pensando a mio fratello credo che riusciresti a vedermi!-
ghignò Samantha mentre percorrevano i corridoi che portavano alla biblioteca.
-Io non pensavo a tuo
fra…oh piantala!- disse Lily vedendo il sorriso che era stampato in faccia
all’amica.
-Lily, Lily, non c’è da
vergognarsi! Mio fratello è un bel tipo!-fece con un sorriso angelico Sam.
-Va bene, e anche se mi
piacesse tuo fratello? Tanto meglio per me! Ma tu Samy…- cominciò la rossa.
-Aspetta un attimo, mi
chiami Samy solo quando c’è qualcosa che sai ma che non vuoi dirmi!- si
preoccupò la bruna.
-Sai Samy, vorrei tanto sapere perché ogni volta che sei in presenza di
un particolare ragazzo sobbalzi ogni volta che ti rivolgiamo la parola, eviti
il suo sguardo e fatichi a sorridere!- disse Lily fermandosi e guardandola
negli occhi.
-Si nota molto? Pensavo di
saper essere più fredda, ma a quanto pare mi sbagliavo!- fece sconsolata Sam.
-Oh ma non si nota molto,
solo se ti si osserva molto attentamente! Ma credo che lui sospetti qualcosa,
continui a evitare il suo sguardo! Ha chiesto persino a tuo fratello se sapeva
qualcosa!-
-Oh merda ora sono nei
casini! Jamie mi starà sicuramente addosso. Penserà che sia a causa di qualche
serpeverde!-
-Non ti preoccupare!
Inventati una storia qualsiasi…oh ora devo andare, sai doveri da Caposcuola!-
detto questo la rossa sparì di corsa dietro l’angolo così Sam rimase da sola.
Si erano messe a parlare e lei aveva dimenticato di chiederle se poteva
aiutarla in pozioni. Camminò al senso inverso di dove era appena sparita Lily e
quando fece per svoltare l’angolo andò quasi a sbattere in…Sirius!
-Oh scusami Sir, non ti
aveva visto! Stavo pensando ad altro!- bofonchiò lei.
-Non ti preoccupare, non
importa!- rispose felpato.
Poi uno strano silenzio
scesa tra i due. Sam non sapeva come comportarsi. Quando c’erano gli altri era
tutto più facile, non era obbligata a parlare con lui. C’erano altre quattro
persone a cui poter rivolgere la parola. Ma in quella situazione era obbligata
a parlare con lui a meno che non si fosse defilata con una banale scusa.
-Senti io…- ma fu
interrotta da lui che con voce roca disse:
-Mi stai evitando!-
-Cosa?- chiese Sam
confusa.
-Tu mi eviti e non so
perché!- continuò lui guardandola negli occhi. Sam si sentì sciogliere da
quello sguardo e l’unica cosa che voleva fare era baciare quella labbra
invitanti che l’avevano come ipnotizzata.
-Non essere sciocco, io
non ti sto evitando!- si sforzò di dire lei.
-Allora perché eviti di
guardarmi negli occhi, di cosa hai paura? C’entra per caso Malfoy e la sua
banda? Perché se è così noi…-cominciò Sirius, ma lei lo interruppe furiosa.
Tutta la voglia di baciarlo le era completamente scivolata via di dosso.
Possibile che Sirius non capisse?
-Non ho bisogno di voi per
potermi difendere dalla banda di Malfoy! Non sono una bambina, questo tu e
James dovete capirlo una volta per tutte! Sono stufa di essere considerata la
piccolina di casa Potter! Ho solo un anno in meno di voi, so badare a me
stessa, non ho bisogno di due fratelli maggiori che mi proteggano!- sbottò lei.
-Io non ti considero mia
sorella!-disse Sirius caldamente.
-Come hai detto?- fece
stupita Sam.
-Io non ti considero come
una sorellina minore e non credo che tu non sappia difenderti, ma ho comunque
paura che qualcosa ti possa accadere!- le disse lui guardandola negli occhi
solo come lui sapeva fare, facendo in modo che si sciogliesse del tutto.
-Io…- farfugliò Sam.
-Vischio- disse
semplicemente Sirius. Sam lo guardò come se fosse impazzito.
-C…come?-
-Siamo sotto il vischio-
Sam alzò gli occhi verso il soffitto e notò che erano proprio sotto un grosso
ramoscello di Vischio. Arrossì all’istante capendo subito cosa volesse dire
Sirius.
-Dobbiamo onorare le
tradizioni!- disse lui sorridendole. Sam si sentiva piegare le ginocchia.
-È una tradizione- ripeté
lei come un’idiota. Poi non capì più molto. Sirius si stava avvicinando
pericolosamente a lei. Sentiva il suo respiro molto vicino. Poi finalmente le
sentì. Sentì il contatto tra le loro labbra e istintivamente chiuse gli occhi.
Forse si lasciarono andare un po’ troppo, perché quando finalmente si
separarono entrambi avevano il fiatone. Sirius le sorrise mentre si leccava le
labbra come ad assaporare ogni istante di quel bacio. Sam si fece
immediatamente rossa. Non ci poteva credere. Aveva realizzato il suo sogno
proibito: Baciare l’impossibile Sirius Black!
-Devo andare…- Sirius la
riscosse dai sui pensieri. Le baciò una guancia e poi si allontanò con passo
molto spedito da lei. Sam lo vide allontanarsi e poi si accasciò a terra,
piangente.
*** *** ***
Lily sorrise al ragazzo
che aveva di fronte. Lui le aveva chiesto una mano con i compiti di
trasfigurazione che come suo solito aveva lasciato indietro e ora si trovava in
difficoltà.
-Sai James, se ti
impegnassi di più potresti battere me a scuola!- disse Lily appoggiando la
piuma d’oca sulle pergamene che aveva sul tavolo. Vide Jamie sorridere
trionfante.
-Bè che c’è da sorridere
in quel modo?- chiese poi spazientita.
-No niente, è che è la
prima volta che mi chiami per nome! Solitamente mi chiami Potter!- fece lui con
un’alzata di spalle.
-C’è sempre una prima
volta! Ora continua a fare i compiti!- disse lei risoluta.
-Agli ordini capitano!-disse
Ramoso facendo il saluto del militare.
Poco dopo videro passare
Sirius con una faccia strana. Entrambi lo salutarono, ma lui rispose solo con
un cenno della testa andando poi direttamente in camera sua.
-Ma che gli è preso?-
chiese James guardando il punto in cui Felpato era sparito.
-Non lo so! Se vuoi vai a
parlargli, finirai i compiti in un altro momento!- disse sorridendo Lily.
-No, non importa, se era
importante me lo avrebbe già detto!- rispose Jamie con una alzata di spalle.
Poi ripresero a fare i compiti. I due si lanciavano occhiate parecchio
interessate, mentre l’altro non guardava. Ma inevitabilmente, i loro occhi si
incrociarono e James sorrise dolcemente a Lily. Quest’ultima assunse un
evidente rossore sulle gote per poi distogliere lo sguardo. Sentì James
ridacchiare e si voltò indispettita.
-Che c’è di tanto
divertente da ridere?- chiese acida la rossa.
-Non ti arrabbiare, è che
sei molto carina quando ti imbarazzi!- rispose lui dolcemente. Il cuore di Lily
iniziò a battere forsennatamente. James le aveva appena detto che era molto
carina e lei l’unica cosa che riusciva a fare era arrossire ancora di più? Si
maledisse per la sua timidezza. Abbassò la testa e una ciocca di capelli le
finì davanti al volto. Fece per rimetterla al proprio posto, quando una mano la
fermò. Alzò di scatto lo sguardo. James le stava davanti. Le aveva messo dietro
l’orecchio la ciocca ribelle e le stava accarezzando la guancia. Piano piano si
avvicinò al volto di lei e quando le fu a fior di labbra le disse una cosa che
la lasciò letteralmente di stucco.
-Non mi rifiutare,
altrimenti potrei morire dal dolore- e
poi la baciò. Lily dapprima si irrigidì, ma poi si lasciò andare e rispose al
bacio di James. Gli passò le mani dietro la nuca e lui la strinse più forte a
sé. Quando smisero di baciarsi, rimasero comunque con le fronti appoggiate
una all’altra.
-E ora cosa accadrà?-
chiese Lily temendo un po’ la risposta del ragazzo.
-Mi sembra logico! Tu
diventi la mia ragazza e guai a chi ti tocca!- rispose James sicuro. Lily
scoppiò a ridere e poi si alzò cogliendo di sorpresa il ragazzo che per poco non cadde a terra.
-E ora cosa succede?-
chiese preoccupato il moro avendo paura di un possibile ripensamento da parte
della rossa.
- Mi sembra logico, vado a
dormire!- rispose lei dandogli un bacio sulla guancia per poi andare nel suo
dormitorio. Chiusa la porta, si buttò in ginocchio e con tutto il fiato che
aveva gridò:
-Sì, sì, sì!- e poi si
buttò sul letto nascondendo il suo sorriso nel cuscino.
*** *** ***
Sam e Lily stavano girando
per i corridoi di Hogwarts senza una meta precisa, l’unica cosa che volevano
fare era parlare un po’ tra di loro. Non potevano neppure uscire poiché la neve
scendeva fitta sul castello.
Camminavano a passo lento
e ogni tanto si fermavano per osservare il paesaggio da una delle tante
finestre del castello.
-Allora mio fratello ha
fatto la prima mossa! Per fortuna che si è svegliato!- sorrise Sam dopo che
Lily le ebbe raccontato cosa era successo la sera precedente.
-Già! E a quanto pare ora
siamo ufficialmente una coppia! È stato molto dolce, sai?- rispose la rossa con
aria sognante. Sam sorrise felice
vedendo la sua amica così contenta.
-E a te cosa è successo?
Ieri sei rientrata molto tardi!- fece Lily maliziosa.
-Oh…ecco io…-Sam non
sapeva cosa rispondere. Se diceva che si era baciata con Sirius sarebbe
scoppiato il putiferio di li a dieci minuti -Ecco…-
-Ho capito! C’entra il
vischio?- chiese Lily fermandosi. Sam la guardò stranita.
-Tu come fai a saperlo?-
- Ok ora non ti
arrabbiare! Ieri, quando ti ho detto che dovevo scappare per doveri da
caposcuola, ho mentito. In realtà avevo visto arrivare Sirius e volevo che sta
storia finisse. Sono rimasta a guardare e appena vi siete baciati mi sono
allontanata. Poi ho visto ritornare Sirius ma non te, erano passate già quasi
due ore, mi sono un po’ preoccupata! È successo qualcosa?- chiese la rossa.
-No, nulla! dopo che ci
siamo baciati, lui è scappato. Quindi non so perché è tornato così tardi!-
rispose sconsolata Sam.
-Se vuoi te lo dico io
perché Potter!- disse un voce alle spalle della bruna. Sam si voltò
riconoscendo la ragazza che aveva dietro di sé.
-Samara! Non mi interessa
perché Sirius Black fa tardi la sera!- fece alterata la grifondoro.
Samara Williams era una
ragazza di corvonero. La tipica bambola, capelli biondi e ricci, occhi azzurri
e un fisico minuto. Era l’unica ragazza con la quale Sirius era rimasto per più
di cinque giorni.
-Davvero? A me è parso di
aver capito che invece ti interessa quello che fa Black, e anche molto!-
rispose ghignando Samara.
-Bè hai capito male e ora
levati dai piedi! Io e Lily dobbiamo andare a cena!-disse Sam scansandola per
poi avviarsi con Lily verso la Sala Grande.
-Oh allora non ti
dispiacerebbe dirmi dove posso trovare Sirius? Sai gli devo restituire una
cosa!- disse la corvonero prima che Sam si allontanasse troppo.
-Sarà in Sala Grande! cosa
vuoi che ne sappia io?- rispose la grifondoro senza neanche voltarsi. Subito
Sam si vide sorpassare dalla corvonero che correva verso la Sala.
-Perché fai arrivare prima
lei da lui?-le chiese Lily accigliata.
-Non mi interessa chi
arriva prima! Tanto so che lui sceglierebbe lei! Lui mi ha baciata solo perché
eravamo sotto il vischio!- rispose la bruna.
-Fa come vuoi!- disse la
rossa scuotendo la testa. Poco dopo arrivarono in Sala Grande. La sala era
gremita di studenti. Le due grifondoro si diressero al loro tavolo e si
sedettero non molto distante dai malandrini. Lily salutò James che le fece
cenno di avvicinarsi, ma lei dopo aver lanciato un’occhiata a Sam gli fece
cenno di no con la testa e gesticolando gli disse che si sarebbero visti più
tardi.
James si voltò verso i
suoi amici.
-Perché non vuole venire
qui?- chiese un po’ impaurito.
-Vedrai che non è nulla!
Magari devono solo parlare tra donne- disse Remus lanciando un’occhiata verso
il gruppo in cui si trovavano Lily e Sam. In effetti erano tutte ragazze.
-Sì magari è così!-
rispose James poco convinto.
-A proposito Sir, non ci
hai detto dove sei stato ieri sera!- disse Peter guardando l’amico.
-Io?- chiese il ragazzo
spaventato.
-Già proprio tu! Allora
chi è la nuova conquista?- ghignò James. Ma Sirius non dovette rispondere
perché qualcuno lo fece al posto suo. Samara si sedette proprio di fianco a
Sirius guardando il ragazzo con aria maliziosa.
-Ciao bel fusto! Allora
come è stato ieri sera?- chiese la corvonero leccandosi lentamente le labbra.
-Ieri sera dici? Io…-
rispose titubante il ragazzo.
-Anche a me è piaciuto molto!
Comunque sono venuta a riportarti questo, l’avevi dimenticato in camera mia!-
disse Samara senza dargli il tempo di rispondere porgendogli un fazzoletto con
lo stemma dei grifondoro. Poi la corvonero si alzò e dopo averlo baciato sulle
labbra se ne tornò al suo tavolo. Sirius rimase un attimo interdetto, poi fu
riscosso dalle voci dei suoi amici.
-Samara Williams? Te la
fai ancora con lei?- chiese James scoppiando a ridere.
-Allora è lei che è
riuscita a conquistare il tuo cuore come si dice in giro?- disse Remus
sorridendo.
-Piantatela! Nessuno a
conquistato il mio cuore!- rispose stizzito Sirius. Ma era vero? Lanciò uno
sguardo nella direzione di Sam e con suo dispiacere notò che anche lei lo stava
guardando. Il suo cuore fece una capriola. Cos’era quello sguardo? Disgusto?
Disprezzo?
Sam aveva assistito a
tutta le scena insieme alle sue compagne. Lanciò uno sguardo schifato a Sirius
e vide che anche lui la stava guardando. Il suo cuore iniziò a battere
forsennatamente. Distolse lo sguardo da lui e lo posò su Lily che la guardava
preoccupata. Con il solo movimento delle labbra le chiese come stava. Cosa
rispondere? Male, pensò immediatamente. Ma sorridendo a Lily rispose -Tutto
bene-
Si fece coinvolgere dalla
discussione che avevano iniziato le sue compagne, ma della quale in realtà non
importava molto.
-Ciao dolce Samantha!- le
disse una voce strascicata dietro di lei. Sam si voltò spazientita pensando che
quella non era proprio la sua giornata ideale.
-Cosa vuoi Malfoy!?- gli
chiese guardandolo in cagnesco.
-Potresti essere anche un
pochino più educata!- le disse il serpeverde sorridendo arrogantemente.
-Malfoy dimmi quello che
vuoi o ripetiamo la scena di tre mesi fa!- rispose dura Sam.
-Va bene, va bene! Avrei
bisogno di parlarti un attimo! In privato- disse Malfoy guardando con disgusto
Lily.
-Malfoy dimmi cosa vuoi e
vattene! Non farmi perdere tempo!-
-Dico sul serio bella
Samantha! È importante!- le disse lui. Sam cedette.
-Va bene! Ma la tua
bacchetta la tengo io e dovrai stare a mezzo metro da me! Intesi?-
-Perfetto!- disse il
serpeverde, poi la precedette fuori dalla Sala Grande. Sam lanciò uno sguardo a
Lily per tranquillizzarla e poi seguì Malfoy nella Sala d’ingresso. Il
serpeverde stava già per dirigersi in un aula vuota, quando Sam lo bloccò.
-Malfoy?- disse facendolo
girare –La bacchetta!- Il serpeverde la guardò per un attimo, poi tirò fuori la
becchetta e gliela porse. Sam la prese sicura e poi fece cenno a Malfoy di
entrare in nella stanza che si trovava alla loro sinistra.
-Allora?- chiese Sam una
volta che furono entrati e che fu appurato che ci fosse una buona distanza fra
loro due.
-Calmati piccola Samantha,
non mettermi fretta! Non sopporto chi mi mette fretta!- le disse Malfoy
sorridendole arrogante.
-E io non sopporto te
Malfoy! Muoviti a dirmi quello che devi dire!-
-Vedi Samantha… io voglio
portarti a letto e farò di tutto perché questo accada!- disse il serpeverde
guardandola con bramosia. Sam era incerta se scoppiare a ridere o tirargli in
ceffone.
-Tu hai seri problemi
Malfoy! Io non verrò mai a letto con te!-
-Ti preservi per qualcun
altro? Magari qualcuno come Sirius Black!-
-Ehi! io non mi preservo
per nessuno, ci siamo intesi? Tanto meno per Sirius Black!- rispose lei
alterandosi.
-Allora chi ha detto di
avervi visti baciare diceva una menzogna!- Sam si morse nervosamente il labbro
inferiore. –Come immaginavo!- concluse Malfoy. Ci fu un momento di silenzio in
cui Sam guardò solamente le sue scarpe. Poi Malfoy la prese improvvisamente per
un braccio e la sbatté con violenza contro il muro.
-Vedi piccola Samantha, io
sono una persona molto possessiva! Quindi tu prova ad avvicinarti ancora al
caro rinnegato e non rispondo più di me! Potrebbero andarci di mezzo il tuo
caro fratellino e la sua ragazza, per non dire quello che farei a Black!
Intesi?-Sam lo guardava negli occhi in segno di sfida. –INTESI??- ripeté Malfoy
facendo molta più pressione sul braccio della grifondoro. Sam annuì chiudendo
gli occhi dal dolore.
-Ed ora ridammi la
bacchetta!- La bruna lanciò la bacchetta al serpeverde. Questo si avvicinò
ancora a Sam e la baciò con prepotenza premendo con la lingua sulle labbra di
lei. Poi senza aggiungere nulla uscì dalla stanza.
La grifondoro poco dopo
uscì e per sua sfortuna si ritrovò davanti proprio Sirius.
-Che ti ha detto?- le
chiese lui preoccupato. Sam lo guardò male e poi riprese il suo cammino
lasciandolo indietro.
-SAM!- la riprese lui. La
ragazza si voltò esasperata.
-Senti Sirius! Lasciami in
pace. Non ho proprio voglia di dirti i fatti i miei a essere sinceri! Io non so
cosa fai tu con le tue stupide oche e tu non devi sapere quello che faccio io
con i ragazzi!- replicò Sam furiosa. La gente cominciava a girarsi attratti
dagli strilli.
-Sam non fare la stupida!
Tu non puoi stare con Malfoy!- disse Sirius incurante delle persone che
voltavano la testa da lui a Sam come se assistevano ad una partita di tennis.
-Ah e sentiamo perché
Malfoy non andrebbe bene come ragazzo!- disse la grifondoro incrociando le
braccia la petto.
-Perché lui ti farebbe
solo soffrire! Non capisci che lui vuole solo portarti a letto?-
-Senti da quale pulpito!
Guarda che so benissimo che l’unica cosa che interessa a Malfoy è avermi nel
suo letto! Non ho bisogno di te per capirlo!-
-E allora cosa ci facevi
in una stanza da sola con lui?- disse arrabbiato Sirius. Adesso aveva iniziato
ad arrabbiarsi sul serio.
-Sir…-tentò Remus per
calmarlo.
-Sta zitto Remus!- lo
bloccò Sirius.
- Cos’è sei geloso
Sirius?- disse sarcasticamente Sam.
-Sì- Sam rimase un attimo
spiazzata da quella risposta. Abbassò le mani lungo i fianchi e lasciò la bocca
semi-aperta. Si guardò un attimo intorno e vide che tutti la stavano fissando
sempre più incuriositi dalla piega che stava prendendo la discussione.
-Io…-tentò di dire la
grifondoro.
-Quel bacio per me è stato
molto di più che una semplice onorazione delle tradizioni! Perché io…credo di
essermi irrimediabilmente innamorato di te, del tuo modo di fare, dei tuo
sorrisi, dei tuo sguardi…- cominciò Sirius parlando dolcemente.
-Basta!- Il grido di Sam
stupì tutti, soprattutto Sirius.
-Come…?- chiese lui. Sam
lo guardò dispiaciuta.
-Io…io…non sono innamorata
di te- e scappò lasciando lì una folla stupefatta, un fratello stralunato, una
basita migliore amica, ma soprattutto un ferito ragazzo.
*** *** ***
La sala comune era piena
di ragazzi che parlottavano concitati. L’argomento più diffuso era la
dichiarazione di Sirius Black verso la sorella del suo migliore amico, un
classico. Solo che la ragazza si era rivelata non innamorata di lui,
probabilmente l’unica persona di sesso femminile che avesse mai rifiutato il
ragazzo più morbosamente voluto di tutta Hogwarts.
In un angolo di quella
sala due ragazzi neo fidanzati sedevano abbracciati uno a l’altra a scambiarsi
parole dolci, baciarsi ed accarezzarsi.
-Come sta Sir?- chiese
Lily dopo che si fu staccata dalle labbra del suo ragazzo.
-A pezzi! Non l’avevo mai
visto così! Mi sa che mia sorella l’ha fatto davvero innamorare!- rispose James
accarezzandole i capelli ramati.
-Non so perché Sam l’abbia
rifiutato, insomma è quello che ha sempre voluto, che Sirius la notasse, che si
innamorasse di lei!- disse la rossa appoggiando la testa sulla spalla del
ragazzo.
-Già, deve essere successo
qualcosa! Senti Lily che ne dici se sabato visto che c’è il fine settimana ad
Hogsmade stai con mia sorella e ti fai sganciare un po’ di informazioni? In fin
dei conti sei la sua migliore amica!-
-James Potter! Credi
davvero che farei una cosa del genere? Farmi gli affari della mia migliore
amica!- disse Lily assumendo un cipiglio severo.
-Bè, in tutta onestà…sì!-
rispose semplicemente il ragazzo.
-Hai ragione! Ma
pensiamoci domani, ora voglio stare un po’ con te!- fece la rossa baciandolo
dolcemente.
-Ogni tuo desiderio è un ordine!-
e rispose ai molteplici baci della ragazza. Passarono una ventina di minuti
abbracciati, senza mai staccarsi le labbra, cosa che molti studenti che si
trovavano nella sala comune la trovarono estremamente disgustante. Ora che Lily
aveva deciso di corrispondere il cercatore dei grifondoro, erano diventati la
coppia più popolare, mielosa e disgustosamente romantica di tutta Hogwarts.
-Senti io devo andare a
dormire, così faccio un salto anche da tua sorella per vedere come sta! Ci
vediamo domani per scendere a colazione assieme?- chiese la rossa alzandosi
svogliatamente dalle ginocchia del suo ragazzo.
-Domani mattina sarò qui
ad aspettarti, anche a costo di aspettare una vita intera, tesoro!- rispose
Jamie.
Lily sorrise dirigendosi
verso le scale del suo dormitorio. Adorava quando James la chiamava Tesoro
oppure Amore. La facevano sentire amata veramente. Si sentiva come se toccasse
il cielo con un dito. Era sicura che il giorno in cui non lo avrebbe sentito
rivolgersi a lei con questi parole, lei sarebbe morta dal dolore. Ma cosa
poteva farci se era innamorata?
Iniziò a salire il primo
gradino, quando sentì qualcuno afferrarle il braccio e voltarla. Sentì
immediatamente due labbra conosciute posarsi delicatamente sulla sua bocca.
Sorrise tra sé.
-Ti amo!- le disse James.
Lei gli accarezzò una guancia e poi salì le scale a chiocciola.
Si fermò solo quando si
trovò davanti la porta delle ragazze del sesto anno. Si avvicinò piano e posò
la mano sul pomello della porta pronta ad entrare quando sentì dei singhiozzi
provenire dall’interno. Le si strinse il cuore pensando alla sua infelice
amica.
Entrò titubante nella
stanza buia.
Sdraiata sul suo letto
baldacchino vide Sam con la testa coperta dal cuscino. Le si avvicinò
lentamente. Poi provò esitante a parlare.
-Sam…- I singhiozzi
crebbero di volume ed intensità. Si sdraiò piano affianco all’amica che lasciò
il cuscino per abbracciarla sempre piangendo.
-Shhh….stai tranquilla…-le
disse baciandole la testa. Piano piano il pianto diminuì e il respiro si fece
regolare, segno che Morfeo aveva preso Sam fra le sue braccia.
Lily la guardò due minuti,
poi sorridendo tristemente per Sam si addormentò cullata dal respiro
dell’amica.
*** *** ***
Il mattino seguente quando
Lily si svegliò, trovò Sam seduta sul davanzale della finestra. La guardò
attentamente e notò due grandi occhi rossi ancora lucidi, segno che aveva
smesso di piangere poco prima. Si alzò dal letto e si guardò intorno. Nessuna
delle compagne di stanza di Sam era in camera. Poi tornò a guardare l’amica che
si era voltata dalla sua parte quando l’aveva sentita alzarsi.
-Buongiorno..- disse in un
soffio la bruna.
-Buongiorno! Come andiamo
oggi?- rispose Lily sperando che l’amica si riprendesse presto da quel momento
di depressione.
-Bene..- disse Sam, ma
Lily sapeva che mentiva.
-Ascolta Sam non so cosa
ti sia successo per farti dire no al ragazzo che ami da sempre, ma io sono tua
mica e ti sono a fianco. Quindi se vuoi parlare di qualunque cosa, io ci sono!-
cercò di tranquillizzarla Lily accarezzandole la testa. Sam si morse il labbro,
ma si limitò ad annuire. Lily capendo che qualcosa non andava davvero e non
volendo soffocare l’amica con domande su domande, tentò di sviare l’argomento.
-Senti, tuo fratello mi
sta aspettando giù per andare a colazione, cosa ne dici, ti va di venire?-le
chiese inclinando leggermente la testa di lato. Sam all’inizio parve titubare,
ma poi sorrise genuinamente ed annuì.
-Bene! Andiamo che sono
già in ritardo!- fece Lily vittoriosa. Dopo che si furono rinfrescate e
cambiate, scesero i gradini di pietra del dormitorio femminile. Quando
arrivarono nella sala comune entrambe si bloccarono. James stava parlando,
appoggiato ad una poltrona, con un Sirius particolarmente infelice. Quando i
due ragazzi sentirono dei rumori provenire dalle scale, si voltarono ed anche
loro rimasero paralizzati.
Sam guardò spaventata
Sirius che la guardava sorpreso ed allo stesso tempo ferito. La ragazza non
poté sopportare oltre quella visto e scappò verso il buco del ritratto. Stava
per uscire, quando si sentì richiamare.
-Samantha!- si bloccò
immediatamente. Quella voce. Quante volte aveva sognato che quella voce si
rivolgesse a lei con quel tono innamorato. Ed ora che finalmente la sentiva,
aveva paura. Perché per la prima volta aveva realmente paura di quello che
avrebbe potuto fare Lucius Malfoy.
Non si voltò. Non poteva
sopportare ancora la vista di quegli occhi che piangevano. Che chiedevano
amore.
-Sirius…ti prego…- riuscì
a dire Sam con voce soffocata. Pronta di nuovo a scoppiare in lacrime. Ma non
voleva farlo di fronte a lui. Non dopo quello che lei gli aveva fatto. Non
sentì dire niente da lui, quindi uscì dal buco del ritratto. Si diresse verso la
sala grande. Voleva sentire il vociare degli altri per poter dimenticare quello
che la affliggeva.
Era quasi arrivata nel
salone d’ingresso quando sentì due possenti braccia spingerla contro il muro e
riconobbe subito la figura di Malfoy che si stagliava di fronte a lei.
-Bene, bene, dolce
Samantha, hai fatto proprio un bel lavoro con Black! Sei stata molto
convincente, anche se tutta la scuola sapeva che tu eri innamorata del
rinnegato. In effetti sei proprio una brava attrice, spero proprio che quando io
e te lo faremo non avrai l’opportunità di fingere!- le disse Lucius
strusciandosi un po’ contro.
-Scordatelo Malfoy! Non ho
mentito a Sirius per poter andare a letto con te!- ringhiò Sam.
- Bè, questo lo vedremo!-
rispose lui e poi scomparve entrando nella sala Grande.
Sam si guardò intorno e
sgranò gli occhi riconoscendo Remus Lupin.
-Da quanto sei lì?- gli
chiese bruscamente.
-Da abbastanza!- rispose
semplicemente lui. Sam si morse il labbro inferiore e lo guardò un po’
spaurita.
-Possiamo parlare senza
che io venga attaccata a morte?- gli chiese poi sorridendo. Remus annuì e le
indicò un’aula vuota dove poter parlare. Il ragazzo si sedette su una delle
sedie libere mentre Sam si sedette sul bordo di un banco. Gli raccontò tutta la
storia dall’inizio alla fine, sicura che
se al mondo ci fosse stata una persona in grado di capirla quella era di certo
Remus.
-Rem, io ho avuto
realmente paura che Malfoy potesse fare qualcosa di male a Sirius, James e
Lily!- disse abbassando la testa la bruna.
-Sam pensi veramente che
Malfoy sarebbe riuscito a fare qualcosa a Sir, Jamie e Lily?- devi avere poca fiducia in loro,
allora!-
-Io HO fiducia in loro! È
solo che…-
-Che cosa Sam? La verità è
che tu hai paura che Sirius ti usi come ha fatto con le ragazze che ti hanno
preceduto! Ma non lo hai capito che Sirius è realmente innamorato di te?-
-Io…è vero avevo anche
questo timore! E avevo tutto il diritto di averlo! Lo conosciamo entrambi
Sirius, sappiamo com’è fatto Rem! Ma io ho avuto realmente paura che Malfoy
avrebbe potuto fargli qualcosa di male! Io.. magari…io…sono solo una stupida!
La verità è che non ho affatto fiducia in Sirius se si tratta di sentimenti!-
-E non ne hai tutti i
torti! Ma questi sono problemi che dovrai risolvere con lui! Non puoi tirarti
indietro così. In questo modo state soffrendo entrambi. E se hai anche solo un
po’ di fiducia in me, credimi, Sirius è veramente innamorato di te, non è un
capriccio, e credo che se lui trova la persona giusta diventerebbe una delle
persone più fedeli e…bè…gelose che esistano!- la incoraggiò remus con un
sorriso.
-Tu credi?- gli chiese Sam
tentennante.
-Ne sono certo!- rispose
Remus. Sam gli sorrise e poi lo baciò sulla guancia sussurrando un grazie e
sparì correndo diretta molto probabilmente alla torre di Grifondoro.
Remus sorrise soddisfatto
e felice.
*** *** ***
Sam entrò nella Sala
Comune di Grifondoro tutta trafelata ma la trovò completamente vuota. Si guardò
un attimo intorno prima di dirigersi sicura verso il dormitorio maschile.
Arrivata davanti alla porta della stanza dei ragazzi del settimo anno, prese un
profondo respiro e poi aprì.
Trovò Sirius sdraiato sul suo letto, mentre leggeva
un libro. Quando la porta si chiuse provocando un leggero rumore, lui alzò gli
occhi dalle pagine per guardare verso la porta, pronto per trovarsi di fronte
James o Remus o Peter. Non si aspettava di certo di vedersi di fronte Sam che
gli sorrideva. Si mise subito seduto, poggiando il libro aperto sul letto.
-Sam, io…- cominciò a dire
lui, ma la ragazza lo fermò.
-No aspetta Sirius, ora io
ti devo parlare e ti prego di non interrompermi perché io mi sono fatta il mio
discorso e non puoi scombussolarmelo!- Sirius annuì.
-Bene!- proseguì Sam –Bene.
Dunque, io ho passato sette anni della mia vita a pensare che un giorno, non mi
interessava se vicino o lontano, magari tu avresti corrisposto i miei
sentimenti! E ora, ora che tu hai detto di amarmi di fronte a tutta la scuola,
io mi sono tirata indietro. Perché? Ti sarai chiesto tu molto probabilmente.
Ecco, io avevo…paura. Avevo paura di fare la fine di tutte le tue ex e questo
non mi andava bene. Allora ho colto la scusa della minaccia di Malfoy per
mentirti e con l’aiuto di una persona, di un amico, ho capito di aver fatto uno
sbaglio. Voglio essere completamente sincera con te, ho paura a darti la mia
completa fiducia, perché vivo nel terrore che tu un giorno posso tradirla. Ma
lo farò comunque, anche a costo di soffrire sino alla disperazione più cupa. E
credo che ora io stia per fare una cosa molto stupida ma che mi è venuta voglia
di fare fin da quando ti ho visto lì seduto!- detto questo si avvicinò
velocemente a lui e lo baciò delicatamente. Si ritrasse quasi subito per vedere
la reazione di Sirius.
-Lo sai che sei una
stupida?- le disse il ragazzo guardandola sorridendo negli occhi. –Mi hai fatto
patire le pene dell’inferno! Pensavo sul serio che tu non fossi innamorata di
me!-
-Sei stato gentile a
ripetermelo Sir, come se io non mi sentisse più in colpa!- disse Sam
sarcasticamente, poi si fece di colpo seria –Sirius?-
-Mmm?-
-La sera che ci siamo
baciati sotto il vischio… poi sei andato a letto con Samara?- Sirius la guardò
inebetito. Poi abbassò lo sguardo. Sam gli prese una mano e si abbassò di nuovo
per raggiungere la sua altezza.
-Io vorrei che da adesso
in poi tra di noi ci sia assoluta sincerità! Mi sono spiegata?-
-Ti ho capito benissimo!-
rispose felpato. Poi la prese per la vita e la tirò sul letto. Si mise a
cavalcioni sopra di lei e la guardò con desiderio. Ma non aveva lo stesso
sguardo desideroso di Malfoy, il suo era desiderio di amore.
-E ora che vuoi fare?- gli
chiese Sam con un sorrisetto.
-Sapessi..- rispose Sirius
e poi la baciò appassionatamente. Sam rispose con vigore al bacio, mettendo
tutta la passione di sette anni di amore. Ognuno divorava le labbra dell’altro.
I loro corpi aderivano perfettamente uno all’altro. I loro respiri erano in
sintonia. I loro cuori battevano all’unisono.
Di colpo la porta si aprì.
I due si staccarono come fulminati.
Davanti alla porta aperta
c’era Peter che guardava la scena mortificato
-Scusate…io…io…ero solo
venuto a prendere un libro…ma ora me ne vado subito..- disse il ragazzo paffuto
goffamente.
-No, Pet, fai pure! Tanto
io stavo giusto andando!- lo richiamò Sam.
-Come stavi
andando?-chiese Sirius trattenendola per un braccio.
-Ho lezione Sir, e anche
tu ce l’hai, quindi muoviti!- rispose la ragazza, poi lo baciò delicatamente
sulle labbra ed uscì dalla stanza salutando Peter che era rimasto bloccato
davanti alla porta.
*** *** ***
Era giunto così giugno e
la fine della scuola. Gli esami erano finalmente finiti e i ragazzi e le
ragazze di Hogwarts festeggiavano il termine di quell’anno.
I nostri malandrini, Sam e
Lily si trovavano in riva al lago a
ridere e scherzare.
James e Lily erano
abbracciati appoggiati ad un albero, Sirius era disteso con la testa poggiata
sulle gambe di Sam, Remus era disteso pancia in giù con un libro aperto a cui
prestavo poca attenzione e Peter era seduto con le gambe incrociate ridendo
anche alle battute più stupide dei suoi amici.
Poco lontano da loro
passarono Lucius Malfoy, Severus Piton e il resto dei serpeverde.
Malfoy lanciò uno sguardo
assassino nella direzione di Sam che se ne accorse e lo guardò in segno di
sfida.
Sirius si accorse dello
sguardo della sua ragazza e guardò dove anche lei stava guardando. Vide così
che i Serpeverde si erano fermati a fissarli. Si alzò a sedere e così fece
anche Remus che aveva intercettato lo sguardo dell’amico.
In breve tempo si
ritrovarono tutti in piedi di fronte ai serpeverde. La tensione era alta. Lily e Sam erano un po’
dietro rispetto al gruppo, e anche Peter si teneva leggermente in disparte.
-Malfoy…- disse Sirius
glaciale.
-Black…-rispose malfoy
nello stesso tono però guardando Sam al posto del ragazzo. Sirius vide che lo
sguardo di Lucius era rivolto a sam e si infervorò. Prese Malfoy per il
colletto della divisa e lo sollevo
leggermente in modo che le punte dei piedi sfiorassero di poco il manto erboso.
Tutti, serpeverde e grifondoro si avvicinarono di scatto ai due, Lily si posò
una mano sulle labbra, Peter sussultò e Sam strillò “Sirius”.
-Giuro che se osi sfiorare
Sam anche solo con un dito io non rispondo più di me!- ringhiò Sirius senza dare peso agli altri.
James lo prese per un braccio e lo tirò indietro, così lasciò andare Malfoy che
si massaggiò il collo con una mano.
-Sei davvero cotto, eh
Black?? È già un mese che stai con lei, non ti sei scocciato?? Ma almeno te
l’ha data??- gli rise in faccia Piton
prima di allontanarsi con il suo gruppo di serpi.
-Giuro che li ammazzo!-
esclamò Sirius vedendoli andare via. Si buttò seduto sull’erba e si tirò dietro
anche Sam che finì sulle sue gambe.
-Allora avete pensato a
cosa succederà quando usciremo da qui?? Cioè tra poche settimane…- chiese Remus
sedendosi e cambiando argomento.
-Io frequenterò il corso
di auror con Sirius e Lily…- rispose James sedendosi accanto a Lily che si era accomodata
prima.
-Io ancora non lo so…-
squittì Peter con un alzata di spalle.
-A me manca ancora un
anno, ma penso che quando uscirò di qui frequenterò anche io il corso di
arruolamento per auror- disse Sam decisa.
-Io vorrei essere un
professore e magari un giorno insegnare qui ad Hogwarts- Disse poi Remus
osservando il castello illuminato dai caldi raggi del sole. Tutti i ragazzi si
voltarono verso la scuola.
-Bene, credo sia ora di
rientrare, le lezioni non aspettano mica noi!- disse James interrompendo il
silenzio e porgendo la mano a Lily per aiutarla ad alzarsi. Tutti allora si
diressero verso il castello, lasciandosi alle spalle i prati, il lago e la
foresta proibita. Tutti simboli della loro adolescenza.
***** ***** *****
-Sirius se non ti muovi
vado a lavoro sa sola…-
-Altri cinque minuti…ti
prego…-
-Avanti alzati
dormiglione…-Sam aprì le tende della camera da letto. Il sole arrivò dritto in
viso a Sirius che stropicciò gli occhi infastidito e lentamente si mise a
sedere.
-Sei crudele…- disse il
ragazzo guardando male Sam, che già vestita girava per la strada prelevando i
vestiti sporchi in giro per la stanza.
-sì, lo so! E poi è stata
una tua idea quella di farti mettere di turno al mattino…-rispose la ragazza
senza degnarlo di uno sguardo.
-O facevo così o mi
perdevo il battesimo del piccolo Harry, e non posso visto che sono il suo
padrino!-
-bene, allora tirati su e
vai a lavorare…-
-Come sei acida…da quando
ti sei fatta mettere agli uffici la vita è molto più comoda per te…puoi alzarti
anche tardi!-
-Sirius, piantala di
piagnucolare e vatti a lavare- gli disse
Sam con cipiglio severo. Sirius sbuffò, poi si alzò e si diresse verso il bagno, ma passando accanto a Sam la
prese e la baciò appassionatamente.
Quando Sirius entrò nel
bagno, Sam si accarezzò la pancia. La creatura che stava dentro di lei, stava
piano piano crescendo e presto tutti l’avrebbero notato. Allora perché non
voleva dirlo a Sirius? Perché non voleva dirgli che presto avrebbero avuto un
figlio assieme?
Aveva lasciato l’unità
operativa per proteggere il suo bambino. Ed era molto felice per questo dono
venuto dal cielo. Ma allora perché non riusciva a parlargliene?
Quando arrivarono a lavoro
Sirius fu subito chiamato per un emergenza. E Sam si diresse da sola verso gli
uffici degli auror.
Si sedette alla scrivania
ma non iniziò subito a lavorare, era in pensiero per il suo ragazzo. Era così
ogni volta che succedeva un’emergenza. Ed ultimamente ne accadevano sempre di
più. Colui che non deve essere nominato stava sguinzagliando i suoi mangiamorte
come cani da caccia. Mantenere l’ordine era impossibile. La gente viveva nel
terrore. I soldati erano sempre in battaglia. Le mogli e le madri erano sempre
più preoccupate. E li era preoccupata per Sirius e per suo fratello. Lily era
in maternità da quando era nato il bambino.
Vide passare davanti alla
sua scrivania l’assistente del suo capo con una sfilza di bigliettini volanti
che gli aleggiavano sopra la testa. Pochi minuti dopo che rea entrato, il capo
uscì con aria grave e disse:
-Preparatevi tutti a
scendere in battaglia…-
Sam sbarrò gli occhi.
Possibile che la situazione era così tragica da chiamare a raccolta anche gli
uomini che lavoravano dietro una scrivania? E Sirius e suo fratello? Come
stavano??
Si mise velocemente la
divisa degli auror e raggiunse il battaglione di soccorso che era pronto a
smaterializzarsi. Quando tutti gli uomini furono a raccolta, il comandante
prese la parola. Parlava con voce rotta e bassa.
-Qualunque cosa ci aspetta
la fuori vedete di ridurla in poltiglia!- un minuto dopo tutti si furono
smaterializzati.
Il campo di battaglia era
un vero inno alla morte…il villaggio era ridotto a macerie e c’erano cadaveri
di auror e di mangiamorte ovunque. Superò con un balzò due corpi
particolarmente sfigurati che giacevano inermi sulla strada. Correva con gli
altri soldati guardandosi intorno alla ricerca di Sirius. Finalmente arrivarono
dove il combattimento imperversava ancora.
Subito Sam lanciò
maledizioni verso quei mangiamorte che cercavano di colpire gli auror di
spalle. Cominciò a correre verso il centro della battaglia, ma fu trattenuta
per la caviglia. Un mangiamorte le aveva preso la gamba impedendole di correre.
-Petrificus Totalus- gridò puntando la bacchetta verso l’uomo. Poi
riprese la sua corsa. Mentre faceva attenzione a schivare gli attacchi dei
mangiamorte cercava disperatamente con lo sguardo suo fratello e il suo
ragazzo. Finalmente trovò James che combatteva contro Bellatrix Lestrange o
così le parve, perché non si soffermò molto su di lui. Un mangiamorte la prese
per la gola, mozzandole il respiro.
-Ciao bella Samantha…è da
tanto che non ci vediamo, ti ricordi di me?-le disse una voce strascicata
all’orecchio.
-Malfoy…-sibilò Sam.
-Allora ti ricordi…mi
dispiace del modo in cui ci siamo lasciati, magari possiamo riprovare..-
-Scordatelo!- ringhiò la
ragazza dimenandosi. Non riusciva a liberarsi dalla presa del ragazzo. Allora
si guardò intorno alla ricerca di qualcuno che potesse aiutarla, ma tutti erano
impegnati nel combattimento.
-Chi cerchi? Black? Guarda
è lì..- le disse Malfoy indicando un punto in cui Sirius e un mangiamorte che
non conosceva combattevano.
-Allora non c’è più
nessuno che può aiutarti…-
-Lasciami…mi fai schifo…-
-ah, è così??-malfoy prese
da sotto il manto nero un pugnale e graffiò il volto di Sam, poi d’improvviso
lo conficcò violentemente nella gamba della ragazza. Samantha urlò dal dolore e
cadde per terra. Si sollevò tremando su un gomito e vide che Malfoy rideva, poi
si voltò verso Sirius che si era accorto della sua presenza e che cercava di
liberarsi velocemente dell’uomo con cui aveva a che fare per aiutarla. Guardò
nuovamente Lucius che ora no rideva più.
-te lo avevo già detto ai
tempi della scuola che dovevi frequentare gente migliore, cara Samantha! Paga i
tuoi sbagli- disse glacialmente il mangiamorte. Si guardò attorno alla ricerca
della bacchetta. Dove era finita? Il panico stava prendendo il sopravvento.
Sentiva Sirius urlare ma non capiva ciò che le diceva. Guardò Malfoy che aveva
puntata la bacchetta verso il suo petto. Suo figlio…il suo bambino…era tutto
quello a cui pensava.
-Muori…Avada Kedavra-
Non sentì l’urlo sovrumano
di Sirius. Non sentì i passi che correvano verso lei. Non sentì che due braccia
possenti la stavano stringendo. Non sentì l’uomo che amava piangere per la sua
morte.
*****
***** *****
Il tempo non rendeva
giustizio a ciò che provavano realmente nell’animo i partecipanti al funerale
di Samantha Potter.
In cielo vi era un bel
sole che splendeva su tutte le lapidi del cimitero di Hogwarts. Ma tutti in
quella giornata piangevano, chi con gli occhi, chi col cuore.
Sirius non sentì nulla di
quello che disse il prete su Sam, nessun discorso le avrebbe mai reso al giusto
onore. Guardava solamente la bara di legno scuro che aveva davanti. Lily gli
teneva la mano, ma era comunque solo. Da allora sarebbe stato solo.
Sam non doveva morire…il
bambino che portava in grembo non doveva morire. Se solo ci pensava non
riusciva a respirare. A volte l’unica cosa che aveva voglia di fare era urlare.
Urlare a squarciagola. Urlare il suo dolore al mondo.
La gente intorno a lui
cominciava a muoversi segno che la cerimonia doveva essere conclusa. Ma lui non
riusciva a muoversi. Non ce la faceva.
-Sir, dobbiamo andare-gli
disse james, la voce rotta dal pianto. Sirius lo guardò e vide che aveva ancora
gli occhi lucidi.
-Andate avanti, io vi
raggiungo- riuscì finalmente a dire. Lily guardò James preoccupata, ma il
marito le fece cenno di andare così prese Harry e si avviò verso la machina.
Quando fu solo, Sirius si
avvicinò alla bara e la sfiorò con l’indice.
-Ciao Amore mio…e così mi
lasci…non so se ce la farò da solo, non ho mai fatto nulla da solo…c’eri sempre
tu a portarmi sulla dritta via…ci sei sempre stata…io…io…non ce la faccio…so di
non avertelo detto spesso, ma io ti amo…ti amo da impazzire…e mi mancherai…ma
tu aspettami…aspettami perché un giorno tornerò da te…che sia presto o tardi,
io te staremo di nuovo insieme…- si allontanò. Non riusciva a sopportare la
vista di quella foto che gli sorrideva felice. Non riusciva a sopportare l’idea
che il suo unico grande amore lo aveva lasciato.
Le loro scelte li avevano
portati a quello che erano. I loro cuori li avevano portati a stare insieme. Il
loro amore li aveva portati ad avere un bambino.
Ma con la morte di Sam,
tutto ciò non era concluso. Sirius sapeva che loro due si sarebbero rincontrati
e si sarebbero amati nuovamente.
-THE END-