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Autore: Emmy_Cr_    29/12/2012    5 recensioni
“Come stai Jamie?” chiese con vocina tremula Jack tenendosi a distanza massima dal letto.
“Come vuoi che stia?” .
Sguardo furente e braccia che si muovevano impazzite gesticolando senza tregua. “Andiamo a far nevicare sarà divertente... dicesti! Non ti succederà niente... dicesti!” lo scimmiottò ricordando le parole che tre giorni addietro Jack aveva osato pronunciare.
Avete mai pensato ad un Jamie isterico e ad un Jack improvvisatosi infermiera? Se no allora questa è per voi!
Spero che vi piaccia... come ho specificato nella storia la colpa è di mio cugino... non mia...al solito (tanto ormai ci avete fatto l'abitudine no? XD) chiedo un commentino alla storia... e ancora Buon Natale anche se in ritardo!
Genere: Comico, Commedia, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Bunnymund, Dentolina, Jack Frost, Jamie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Jack e Jamie...'
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Broken, ovvero: può un Guardiano rompersi una gamba?
 
 
 
 
Il possente Jack Frost si lasciò cadere con malagrazia sul divano e sbuffò con espressione truce.
Sulla poltrona vicino al caminetto acceso Calmoniglio, tenendo sulle gambe Dentolina, sorrideva serafico.
 
<< Che succede Jack? Sei stanco? >> lo disse nel tono più mieloso che avrebbe potuto tirare fuori un coniglietto di Pasqua facendo accapponare la pelle al povero Guardiano.
<< Sta zitto >> riuscì solo a rispondere.
 
Il coniglio stava per ripartire all’attacco quando un energico scampanellio proveniente dai piani alti lo fece sorridere malignamente.
 
<< Jack! >> un altro scampanellio.
<< JACK! >> qualche vetro si incrinò e gli Yeti si diedero alla macchia.
Il Guardiano del Divertimento stava per alzarsi dalla poltrona per andare a vedere cosa succedeva quando un elfo cadde dal soffitto facendo apparire nell’intonaco la sua sagoma più la forma del cappello.
A rincarare la dose ci pensò Calmoniglio.
<< Sarà meglio che ti sbrighi, non vorrei che volasse di sotto qualcos’altro... o qualcun altro >>.
Jack assottigliò gli occhi e sibilò qualcosa del tipo:
<< Brutto ssssssstronzo >>
E sparì dietro la porta.
 
Salì le scale a due a due e si ritrovò davanti alla porta della stanza che condivideva con Jamie.
Tremebondo aprì l’uscio e gli si parò davanti uno spettacolo degno di un film horror di serie A.
Svariati elfi giacevano appiccicati al muro e/o imprigionati tra delle radici. Uno aveva persino un fiore che gli usciva dalla bocca. Un vetro aveva un buco la cui forma ricordava spaventosamente uno Yeti a braccia e gambe aperte. Era sicuramente stato lanciato di sotto per aver sbagliato qualcosa.
Silenziosamente Jack pregò per lui e soprattutto per la sua povera anima di umile Guardiano.
Nel mezzo della desolazione più totale Jamie.
Stava sdraiato nel gigantesco lettone matrimoniale con quattro cuscini dietro la schiena e tre sotto la gamba destra completamente ingessata. Le braccia erano incrociate sul petto e un’espressione di feroce rabbia era dipinta sulla sua faccia.
 
“Come stai Jamie?” chiese con vocina tremula Jack tenendosi a distanza massima dal letto.
“Come vuoi che stia?” .
Sguardo furente e braccia che si muovevano impazzite gesticolando senza tregua.  “Andiamo a far nevicare sarà divertente... dicesti! Non ti succederà niente... dicesti!” lo scimmiottò ricordando le parole che tre giorni addietro Jack aveva osato pronunciare.
<< Mi hai chiamato? >.
Jamie classificò quella domanda sotto la voce inutile e degna di punizione. Il campanello volò addosso a Jack.
<< Si, deduco di si, di che hai bisogno? >> chiese allontanandosi verso la porta senza staccare gli occhi dal letto e senza fare movimenti bruschi.
<< Cibo, portami del cioccolato al latte con sopra una spolverata di zucchero a velo, non troppo che poi mi stucca. Ah e il cioccolato deve essere al latte ma non quel cioccolato duro, di quelli che ci vuole la motosega per morderlo no, voglio quello fine, ma non troppo fine che sennò non sa di nulla. Se riesci a grattarmici sopra anche un po’ di scorza di arancia mi fai un favorone anzi no! La scorza no che poi fa schifo... mhh.. portami una tavoletta di cioccolato al latte come ti ho detto, un bicchiere di latte e una spremuta di arancia. Nella spremuta mettici dello zucchero altrimenti è acida ma stai attento, non troppo, non vorrei che tutto questo zuccherare mi facesse venire le carie ai denti e poi Dentolina dovrebbe mettermi le mani in bocca e non è che abbia tutta questa voglia di farmi visitare da una con manie ossessivo-compulsive per i denti... hai capito tutto Jack? >> concluse il suo monologo guardando il suo ragazzo che nel frattempo aveva tentato di ricordarsi tutto quanto senza perdersi neanche una virgola dell’intricato ordine di Jamie.
<< Ehm... a dire il vero...  mi sono perso a cioccolato al latte... >> un oggetto non identificato (forse il comodino) gli sfiorò di poco i capelli. 
<< Ho capito tuttissimo! Cioccolato né duro né pastafrolla, zucchero a velo, latte e spremuta con poco zucchero e manie ossessivo-compulsive di Dentolina in arrivo! >> tentò di sparire dietro la porta quando Jamie lo fermò un’altra volta.
<< Jack aspetta, vuoi farmi felice? >> chiese con vocina dolce e melodiosa.
<< Naturalmente, farei tutto per te >> rispose il ragazzo credendo che la parte mannara di Jamie fosse sparita.
L’ultima cosa che vide prima della fine del suo orgoglio e della sua dignità fu il sorriso da serial killer di Jamie.
 
Calmoniglio e Dentolina erano occupati in azioni che avevano ben poco di casto quando videro una macchia bianca e nera sfrecciare in cucina e tornare barcollante e sporca di zucchero a velo pochi momenti dopo.
Dentolina faticò a trattenere le risate davanti all’idilliaca visione mentre il suo compagno non si fece problemi e si mire a ridere sguaiatamente facendosi venire, le lacrime agli occhi. 
La visione tanto traumatica quanto da svenimento consisteva in un Jack Frost che, coroncina in testa, trasportava un vassoio indossando scarpette con il tacco nere lucide, un vestitino da cameriera sexy, calze a rete e guati bianchi.
Cercò di calmarsi, il dolce coniglietto di Pasqua, nascondendo la faccia nell’incavo del collo di Dentolina, ogni suo sforzo però si rivelò inutile.
<< Bhè? Che avete da ridere tanto? Sono una bomba sexy vestito così! >>.
E, senza attendere oltre, salì le scale che lo dividevano da Jamie con il mento alzato e lo sguardo fiero.
Man mano che saliva però anche la gonna lo seguiva ed è così che Calmoniglio smise di ridere e rimase traumatizzato... forse a vita.
<< Mio Dio... indossi anche un tanga? >> chiese con voce flebile mentre con le zampe copriva gli occhi della Fatina.
<< Si, che c’è di male? Fa parte del completo >>.
Detto ciò sparì su per le scale.
 
 
 
 
 
 
 E con questa ho completamente disonorato la memoria di Jack Frost alè! Se ve lo state chiedendo si, ho visto una foto di mio cugino vestito da cameriera sexy e si, suo fratello ha la gamba rotta ed è all’ospedale... Non ve ne frega niente eh? Vabbè, io ve lo dico lo stesso...
Questa cosa demenziale è uscita dopo che gli ho fatto visita quindi la colpa è tutta loro...
Vi chiedo un commentino alla storia (come mio solito) e ancora scusa per questa roba demenziale.
Bene adesso potete  lapidarmi solo una cosa, nella tomba mettetemi una maglietta dei Ramones e una dei Red Hot Chili Peppers ok? :D
Bacioni Scorpio
  
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