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Autore: cristal_no    29/12/2012    5 recensioni
Il suo tono era diventato sarcastico, sapeva ormai cosa c’era tra me e Gideon e che di sicuro quando eravamo lì non mi dedicavo molto ai compiti. Guardai verso il finestrino accennando un sorriso, però aveva parlato al singolare, rivolsi lo sguardo di nuovo verso Mr. George e gli domandai :”ma allora il mio dia…”: mi corressi un poco imbarazzata :”Gideon dove sarà?”
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  oggi oggi oggi

Oggi è stata una giornata uguale alle altre: la noiosa colazione tutta basata su quanto sia più brava di me Charlotte  a scuola  e di come si muova in modo grazioso e educato secondo Zia Glenda mentre io e Caroline ci scambiavamo occhiate di disgusto, la nostalgia che provavo passando vicino alla nicchia di James. L’unica cosa che mi consolava era avere Leslie e il mio piccolo doccione  fantasma  al mio fianco ma ovviamente più di ogni altra cosa il mio Gideon .
Dopo la scuola la limousine nera che ogni giorno era sempre puntuale mi scortò a Temple. Dentro mi aspettava Mr. George , lo salutai lasciandomi cadere sul sedile :”buon giorno” ,lui mi fece un sorriso, :”oggi ti manderemo nella solita cantina del 1953 così potrai fare i tuoi compiti SENZA DISRTARTI “.Il suo tono era diventato sarcastico, sapeva ormai cosa c’era  tra me e Gideon e che di sicuro quando eravamo lì non mi dedicavo molto ai compiti. Guardai verso il finestrino accennando un sorriso, però aveva parlato al singolare, rivolsi lo sguardo di nuovo verso Mr. George e gli domandai :”ma allora  il mio dia…”: mi corressi un poco imbarazzata  :”Gideon dove sarà?” ,non esitò a rispondermi perché sapeva che mi sarei preoccupata :” questa mattina sua  madre è arrivata dalla Francia e ha espresso il desiderio di poter parlare con lui” ,fece una breve pausa per capire se lo stessi ascoltando o meno dato che continuavo a guardare fuori dal finestrino:” così lo abbiamo mandato a trasmigrare questa mattina mentre tu eri a scuola”. Non dissi niente. Per tutto il tempo rimanemmo in silenzio e continuavo a pensare cosa fosse successo perché ogni volta che sentivo nominare la madre di Gideon non erano mai buone notizie .
L’auto si fermò,  Mr. Marley mi aprì la portiera. Come al solito appena gli dissi  ciao diventò subito rosso, gli porsi il mio zaino ed entrammo,  passato lo studio di Madame Rossini fece per mettermi la benda ma Mr. George, che ci aveva seguiti fin lì lo fermò :”credo che ormai non c’è ne sia più bisogno”, ma il peperone ambulante lo contraddisse subito :” Signore, è contr..” ma non potè finire la frase che Mr. George lo fulminò con lo sguardo e ci fece segno di andare . Io lo precedevo a passo svelto dato che mi era più facile senza benda e ormai la strada la conoscevo .
Appena arrivata nel 1953 gettai  lo zaino sul tavolo e evidentemente creando un po’ di vento un biglietto cadde per terra ,mi piegai, lo raccolsi e lo aprì,il messaggio non era molto lungo. Era da parte di Gideon dato che guardandolo velocemente lessi il suo nome in basso come firma :

 

Hey Gwenn,
ne sono già tutti al corrente, anche tua madre, quando ritornerai al presente ti fermerai a casa nos mia …
Devo dirti delle cose importanti
                                                                                                           Gideon


Ps: A dopo mio piccolo rubino

  
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