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Autore: Melitot Proud Eye    29/12/2012    7 recensioni
Tony guarda il rapinatore, che guarda Thor, che sembra confuso ma in generale sulla via dell'indignazione.
«Su quelle mani, forza!»
«Perché dovrei alzare le mani? Cosa vuoi da noi, Uomo in Nero?»

In cui Thor fa un sacco di domande e Tony si gode la scena. Il crimine non paga più come una volta...
Genere: Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note: una cosetta comica per farvi ridere (spero!) in vista di Capodanno. Inutile dire che quanto esce di bocca dal rapinatore non riflette in alcun modo le mie opinioni su Thor e l'omosessualità. Volevo solo rendere la parlata da slum. Tanto per chiarire ;)
La shot partecipa alla Staffetta in Piscina, Sfida 6, coi prompt: Luce artificiale, Quotidianità, Imprese impossibili.
Ne approfitto per ricordarvi che, sulla mia pagina AO3, potete trovare le storie che EFP non accetta. Lì finiranno presto altre cose, dato che partecipo al p0rnfest 6 *sgomita*
Buona lettura. E se voleste dirmi in massa cosa ne pensate, fareste la mia felicità... vedo sempre tanti tanti hits ma i commenti rimangono pochi (anche se buoni!) ;_; Sappiate che ci tengo molto, sia che siate positivi o critici.
Bene, passato il momento di crisi, vi lascio proseguire :>
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New York Bang Bang




«Mani in alto.»
Sono in un vicoletto di Manhattan, sul retro buio di un pub; classico camerino da supereroi senza costume, di questi tempi. Anche nell'ora tarda, durante un'emergenza non vai tanto per il sottile. Lo stipite dell'uscita è stato addobbato e scintilla di lucine, mandando lampi rosa stile film hard. Tony guarda il rapinatore, che guarda Thor, che sembra confuso ma in generale sulla via dell'indignazione.
«Su quelle mani, forza!»
«Perché dovrei alzare le mani? Cosa vuoi da noi, Uomo in Nero?»
«Sta' zitto! Cristo, vi puzza la vita?»
«No» fa Thor, confuso.
«Su. Quelle. Mani!» urla il tizio in passamontagna.
Oh Gesù, pensa Tony, sarà esilarante. Finché tra lui e la pistola c'è un armadio biondo, beninteso.
L'uomo stringe convulsamente la pistola, ma non cede terreno. Considerato che affronta due metri di vichingo in mezza armatura, non è poco.
«Vi ho detto» sillaba «su le mani e fuori la grana. Volete morire?»
«Che cos'è la grana?»
Tony deve ricordarsi di rimandare l'update per turisti sul gergo di Midgard; lo chiamino pazzo, ma spera che i nuovi bracciali dell'armatura registrino tutto e non per ragioni di giustizia.
«Hey–hey!» esclama il disperato in passamontagna, molleggiando come una scimmia. «Vuoi fare il furbo? Eh? Vuoi prendermi per il culo? Non fare il furbo con me, amico!» Agita la pistola e Thor si muove impercettibilmente fuori tiro. «Avanti, sgancia la grana, bello. Mi hai sentito? Tutta! Compresi i gingilli e le borchie. E anche tu, piccoletto!» si rivolge a Tony, che inarca le sopracciglia. Cerca di incalzarli, ma ci ripensa quando Thor non si smuove di un pollice.
O è fatto o è pazzo. O è un pazzo fattone.
«Credi che non sappia chi sei, Stark?» continua il passamontagna, occhi sgranati nella penombra. «Conoscono tutti la tua faccia di merda–e so che sei pieno di grana, quindi, se non vuoi finire in un bel pilone–»
«Cos'è la grana?» ripete Thor, torvo, incombendo sull'uomo come una ghigliottina.
Passamontagna emette uno strilletto e balza indietro, con una folata di puzza, puntandogli contro l'automatica.
«Sta' fermo o ti friggo le cervella, stronzo!»
«Osi minacciare il possente Thor?»
«Haha–hahahaha! Ma ti sei visto, amico? Ti sei visto? Eh? Bel biondino! Hey Stark, quando arriva la grana? Guarda che faccio saltare il cervello al tuo amichetto culattone!»
Tony incrocia le braccia, a un passo dalla risata fragorosa. Thor approfitta della distrazione e branca Passamontagna per il risvolto del giubbino, trascinandolo verso di sé.
«Ora mi spiegherai cos'è la grana, uomo disonesto.»
Il tipo flette il polso e grida, isterico. «Mollami, brutta checca!»
Quello, sfortunatamente per lui, è un epiteto che Thor conosce. E prima che possa portare in avanti la pistola il dio lo scaraventa contro la parete di fondo del vicolo, sei metri più il là, come se fosse una nocciolina. Passamontagna atterra fra cassonetti pieni di capesante marce e frutta da sangria, gorgoglia qualcosa e si rilassa. I sensori di JARVIS lo classificano come svenuto.
Tony si rimette in tasca il telecomando per la proiezione di deflettori-scudo e allunga un braccio, fermando Barbie alla Riscossa.
«È fuori gioco, Point Break. Ottimo lavoro.»
«Devo sfidarlo all'holmgang, Stark» dichiara Thor, occhi che mandano lampi rosa. «Mi ha chiamato–»
«Per l'amor del cielo, non adesso. Fury ci farà il culo davvero se non andiamo subito a contenere quel livello 4, accidenti a lui. Siamo i più vicini. O eravamo i più vicini, prima che quest'imbecille ci intercettasse. Ormai Capitan Ghiacciolo e Legolas saranno già sul sito.»
Mentre Thor lo guarda, furibondo, Tony molla il registro che teneva sottobraccio e aziona i comandi. Con uno scatto, la sicura si apre e la valigetta inizia a dispiegarsi in armatura, avvolgendolo. Hanno passato una bella serata fra amici, lui e Thor, ma quando si tratta di onore e asgardiani è meglio non restare senza buccia in lega da satellite. Ha imparato col fratellino.
«A lui ci penserà la polizia» lo rassicura, sparendo sotto la maschera.
«Non voglio che ci pensino le vostre guardie! Devo farlo io! Cosa direbbe la mia gente se scoprisse che mi sono lasciato chiamare–»
«Un avversario a terra? Thor, non ti credevo così sleale. Quello di solito è affar mio.»
Suit ready. "Siamo pronti, signore."
«Stark ... è una cosa seria.»
Sì, una questione di vita o di morte. Ma per favore. Thor avrebbe ammazzato mezzo mondo se, nella vita, avesse ricevuto le critiche accumulate da Tony in una sola giornata.
«Beh, amico, qui sei su Midgard. Come hai appena avuto modo di vedere.»
Cavalier Vichingo sbotta qualcosa sotto voce, calciando lontano una lattina.
«Tranquillo: resterà fra noi.»
Poi lo branca per un braccio e decolla.
E' il colmo che debba essere Iron Man quello responsabile. E se il primo giorno, come dicono, è metro del resto dell'anno... che palle.
O no.


   
 
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