RESTART TO LIVE.

31 dicembre 2012, 23.54

“Emma, dimmi cosa c’è che non va” sussurrò Harry al mio orecchio, una volta che ci fummo allontanati dalla folla, che si stava preparando ai fuochi artificiali. Ci sedemmo su una panchina.
Mi cinse le spalle con un braccio. Il ragazzo che amavo da anni, e che non avevo mai potuto fare mio, era lì, la notte di capodanno, per me.

“E’- è stato uno shock perdere Liam, era fondamentale nella mia vita, era il mio migliore amico, tutto ciò che mi restava.”
Mi resi conto solo dopo che quello che avevo appena confessato non era del tutto vero, perché il ragazzo seduto al mio fianco aveva un’importanza inimmaginabile nella mia vita.

“Devi andare avanti, ti prego. Come ha fatto Liam, combattere per stare bene. E io sono più che sicuro che ora sta bene, là in alto- indicò il cielo stellato sopra di noi con l’indice- e non devi pensare che il cancro l’abbia sconfitto”. A quelle parole il mondo mi crollò addosso quasi come quando seppi ciò che era accaduto, e la camera d’ospedale dove riposava Liam si materializzò davanti ai miei occhi, triste e spoglia.

Pensai a tutto il tempo che passai là dentro, mentre il mio migliore amico cercava di farmi forza, cosa che avrei dovuto fare io con lui. Invece, quando arrivavo lì e lui mi salutava, non potevo fare altro che piangere amaramente. E lui cercava di consolarmi, diceva sempre “non puoi rovinarti per me, sei troppo importante per così tante persone”, ma io, pur sapendo che lui stava dicendo la verità, non riuscivo a non pensare che di lì a poco l’avrei perso. Tutte le volte che mi aveva fatto ridere, che mi aveva fatto vivere tutte le piccole disgrazie che mi accaddero con il sorriso…

Dove avrei trovato la felicità, senza Liam?

Ora lui non c’era più, da quasi un mese.
Avrei dato di tutto pur di riaverlo, pur di rivedere il suo sorriso, magari spento, ma sincero, e il suo viso stempiato dalla chemioterapia, la testa pelata a causa di quell’orrenda malattia, anche solo per un istante.
“Lui ha lottato con tutto sé stesso- continuò Harry, interrompendo i miei pensieri- e non l’ha fatto invano.
Era un mio grande amico e so come ti senti ora. Ma devi ricominciare a vivere, Emma”.

23.58
Inspiegabilmente ero tra le braccia di Harry, ed entrambi piangevamo. Piangevamo per una persona fantastica, senza macchia né colpa, che era rimasta incastrata nella fitta ragnatela del cancro.
Piangevamo per un amico, di cui non avevamo capito la reale importanza, fino al giorno in cui lo perdemmo.
Piangevamo per i suoi occhi color cioccolato, per il suo sorriso e la sua risata contagiosa.
Piangevamo per Liam.

23.59

“Ricomincia a vivere” ripetè Harry, la fronte appoggiata alla mia spalla mentre mi stringeva.
“Lo farò solo quando anche tu sarai disposto a farlo”.
“Allora ricominciamo a vivere entrambi, Emma, insieme”.
Lasciò la presa su di me e, guardandomi, prese la mia mano e mi fece alzare, finché potei incrociare il suo sguardo velato dalle lacrime.
“Che ore sono?” chiesi, la voce ancora acuta.
Una domanda apparentemente insensata in un momento come quello, ma estremamente importante per me.
Gli occhi stranamente ed insolitamente seri di Harry si posarono sull’orologio che portava al polso, scintillante sotto il chiarore della Luna.

24.00

“E’ ora di vivere. È il nuovo anno, è la nostra nuova vita” sussurrò mentre le lacrime ricominciarono a scorrere sul suo viso, cosa che successe anche a me, quando, inaspettatamente, le sue labbra morbide ed esitanti come non avrei mai immaginato, incontrarono le mie.
Il mio volto era tra le mani di Harry, e a quel contatto le mie guance impiegarono pochissimo tempo per diventare bollenti, nonostante il freddo invernale.
Ricambiai timidamente il bacio, circondandogli il collo con le braccia e accarezzandogli i capelli.

Quando credevo stesse per allontanare il suo volto dal mio, abbassai le braccia, fino a far scorrere le mani lungo le mie gambe fin troppo grosse, e in quell’istante partirono i botti.
Harry staccò una mano dal mio viso per cercare la mia; con l’altra continuò ad accarezzarmi con dolcezza ed insicurezza la guancia bagnata a causa del mio pianto intenso.
Come le nostre dita si intrecciarono in quello che pareva un nodo indissolubile, la sua lingua trovò la mia.
Sentii una punta di salato nel bacio: erano le nostre lacrime.
Un bacio disperato, ma allo stesso tempo il bacio che riparò il mio cuore, che mise a posto ognuno dei pezzetti in cui era stata divisa la mia anima.

24.02

“Sono incondizionatamente ed irrevocabilmente innamorato di te” fu il suo ultimo sussurro prima di asciugare con il pollice le tracce bagnate sul mio volto.
Il mio nuovo inizio.
Il nostro nuovo inizio.
La nostra nuova vita, insieme.

ah yeah.
ok, questa os è per capodanno.
lo so che sono melodrammatica, mi sembrava carino però, fare una cosa un pò diversa dal solito.
che poi, volevo postare questo pomeriggio presto, ma efp non andava e ho tirato giù i santi HAHAHA D:devo dire un paio di cose:
in questa storia la protagonista non sono io, anche se è scritta in prima persona, però alcuni atteggiamenti sono tipicamente miei c:
spero davvero che vi sia piaciuta.
grazie a chi ha letto, a chi è piaciuta, a chi ha fatto schifo, a chi ha pensato "togliete questa pazza da efp" e anche a chi lascerà una piccola recensione, che mi farebbe molto piacere.
un besooooooo!