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Autore: Mrs Nobody    29/12/2012    0 recensioni
Immaginate la storia di Harry Potter, osservata di sottecchi da una Serpeverde ribelle e ossessionata da lui. Qui si parla del sesto capitolo della saga, ma è analizzato sotto un aspetto alternativo. La nostra protagonista vivrà la guerra magica, tra il terrore e i dubbi che essa susciterà.
Spero vi piaccia :)
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Potter, scappa finché sei in tempo!

Al primo anno avevo guardato Harry indossare il cappello parlante con così tanta attenzione che temo di averlo consumato. Avevo undici anni, ma idee chiare. Venne smistato un secondo prima di me e decisi in quell'istante che la mia casa sarebbe stata Grifondoro.
<< Megan Powell. >> Aveva chiamato la McGranitt alzando lo sguardo alla ricerca dei miei riccioli biondi. A passo lento, ma sicuro, l'avevo raggiunta. Chinando la testa e reggendomi saldamente allo sgabello avevo pensato intensamente a Harry e a Grifondoro, pretendendo di essere smistata lì.
Il cappello non ne volle sapere nulla. << Tesoro, non puoi decidere tu. Sei così ambiziosa, forte e sicura. Tu hai l'animo da Serpeverde. Diventerai grande lì. >>
L'applauso che seguì la sentenza fu un'atroce sofferenza per me. Ricordo perfettamente le pareti della Sala Grande schiacciarmi e accartocciarmi, accantonandomi nell'angolo più remoto del tavolo dagli stendardi verdi. Harry Potter, dall'altro lato della stanza mi aveva sorriso. Le mie guance erano andate in fiamme e la mia rabbia e l'indisponenza si placarono, lasciando che gli angoli della mia bocca si sollevassero timidamente.

Questa è quella che definirei la mia prima cotta. Probabilmente anche l'unica. Oggi è il primo giorno del mio sesto anno in questa scuola e sento ancora l'irrefrenabile desiderio di insinuarmi nei suoi pantaloni. Ehm ehm.

Sono una purosangue scapestrata che cerca inutilmente di sfuggire dalle braccia opprimenti della famiglia Powell.
Erano stati tutti Grifondoro ed io mi ero distinta abilmente, rifugiandomi nell'unica casa che avrei dovuto evitare. Piacere, Megan Powell, la pecora nera.

Mio fratello Richie è al settimo anno ed è un ottimo studente. Sappiamo tutti che supererà l'esame con voti più alti della soglia massima ed io mi sono rassegnata a vivere nella sua ombra. 
Sto mentendo: non mi sono mai rassegnata.
Sono uscita con Fred Weasley fino a quando non è fuggito dalla scuola l'anno scorso, per il puro gusto di imparare nuovi modi per far impazzire i miei genitori. Tutt'ora sono la loro miglior cliente. Caramelle vomitose e schifezze varie, venite a me!
Effettivamente ero persa per il mio adorato spilungone, ma nella mia testolina persisteva ancora il sorriso di Harry. Ma di sicuro il sorriso di Harry non mi avrebbe fatto divertire così tanto: fughe notturne, litigate sugli sconti che pretendevo, saltare addosso ad un tizio alto un metro e novanta nel vano tentativo di buttarlo giù per affermare la mia supremazia. Non c'è che dire, mi manca.

Quando Harry aveva partecipato al Torneo del Quarto mago sfigato, è stata la prima volta che ho seriamente temuto per la sua incolumità. Probabilmente anche la prima volta che sono entrata a conoscenza delle sue avventure per tempo.
Tanto per ricapitolare:
- Nel primo anno, c'è stata la pietra filosofale. Ho scoperto il tutto solamente quando l'ho ritrovato stanco e mezzo rotto sul letto dell'infermeria.
- Nel secondo, il diario di Tom Riddle. Ero l'unica a non aver dubitato del suo animo buono, ma non mi calcolò. Fatto sta che quando seppi che era finito in un rubinetto, era troppo tardi per dargli una mano.
- Al terzo, Sirius Black. Ok, già conoscevo la sua fama, ma che poi Harry si ritrovasse a combattere contro un topo in un albero (perché in poche parole è esattamente così che è andata) lo scoprii solo quando Fred cercò di conquistarmi rivelandomi qualsiasi cosa potesse interessarmi.

Draco Malfoy comunque non è un così cattivo ragazzo. E' solo un tantino condizionato dal fatto che suo padre non è dalla parte dei buoni e quando Voldemort ci ucciderà tutti, lui sarà uno dei pochi a salvarsi in quella scuola.
Sì, sono profondamente convinta che Voldemort vincerà. Harry Potter potrebbe sconfiggerlo, ma lo vedo un tantino deboluccio, no? Così gracilino e nonostante questo con un sedere così perfetto e quel maledettissimo organo riproduttivo che cerca a tutti i costi di sfuggire dai boxer che gli ho regalato per Natale.
Non credo di sentirmi bene. Sto divagando.
Sì, comunque gli ho regalato un paio di boxer a Natale l'anno scorso, anche se dubito che sapesse che ero proprio io la mittente. Gliel'ho volutamente nascosto e lui ha volutamente nascosto di averli ricevuti. 
Ho scoperto di essere una ninfomane versione potteriana quando cominciai a guardarlo senza riuscire a vedere i suoi vestiti. Tanto che più e più volte ho chiesto alla mia amica Arleen se vedesse lo stesso, ma lei mi assicurò che la mia mente era malata. Abbastanza da cancellare dettagli fondamentali (perdonate l'ossimoro) dalla mia visuale.

Nel tentativo vano di portarmi in salvo dalla mia pazzia, cominciai ad andare assiduamente da uno psicologo. Un tizio tutto barba e niente capelli che ha il suo studio nella periferia di Hogsmade.
Credo sia il gemello perduto del nonno di Heidi. Un giorno gli confessai di aver notato questa somiglianza, ma lui sostenne di non sapere chi fosse la dolce bimba cocainomane che saluta monti e caprette. E in effetti io l'ho scoperto solo quando la mia cuginetta babbana mi ha costretta a passare del tempo con lei un paio di anni fa. Credo sospettasse che non ero del tutto normale, forse per il fatto che avevo un bastoncino di legno sempre a portata di mano, o più probabilmente perché ricevevo lettere da un gufo stranamente perspicace quasi ogni giorno.

Grazie al Dottor Ciopi (ovviamente non si chiama così, ma ha un nome troppo complicato per essere ricordato. Tipo Shm-ParteNonIdentificata-Bauer.), ho imparato a sfogare la mia ossessione in tanti modi alternativi, che escludessero il fissare costantemente il pacco al povero Potter. Di solito scrivo pagine e pagine di cose inutili solo per distrarmi, oppure non vado in bagno appositamente per essere distratta dalla vescica che tenta invano di comunicarmi il suo desiderio di svuotarsi; ma la mia preferita è la terza opzione: chiacchierare con Harry ogni qualvolta mi venga voglia di sfogare il mio senso di frustrazione e fare continue allusioni senza che lui se ne accorga.

Piacere, Megan-Pecora Nera-Ninfomane Powell.

Dai, non mi condannerei così; in fin dei conti Ciopi ha una gran considerazione di me e mi sta aiutando molto. Spero solo che non arrivi ad uccidermi prima del termine della terapia.
Pensate che da quando vado da lui riesco a vedere come è vestito Harry. Direi che è un passo avanti.

Il nuovo problema è che quest'anno Draco sembra un po' più schivo e pericoloso del solito; qualcosa mi dice che sarà dura sopravvivere anche questa volta. Se proprio dobbiamo morire per mano di Voldemort, tanto vale che mi goda questi ultimi mesi della mia vita.

Ho appena deciso che Silente mi perdonerà se i gemelli Weasley mi daranno una mano a movimentare la noia mortale delle lezioni di Rüf, o di Vitious. 






  
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