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Autore: _MyDark_    29/12/2012    0 recensioni
abbracciami, non farmi cadare in tentazione. voglio starti vicino, poter respirare la tua stessa aria e infine abbracciarti. per un ultima volta.
quella più importante, quella in cui non sono cosciente, ma sò che morirò e che morendo non ti vedrò mai più.
abbracciami.
Addio, N.
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NxBlack, fluff, drammatico romantico e commuovente (a mio parere).
l' ho scritto pensando che ho rischiavo la vita in autostrada, e mentre si faceva l' incidente pensai al mio ragazzo.
buona lettura ^^
Genere: Drammatico, Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La bicicletta andava veloce, le catene erano oleate per bene. La città di Ponentopoli era così bella ...
-raggiungimi alla Torre Cielo!- Esclamò la capo palestra. Touya si diresse in quel luogo con la bicicletta: odiava far attendere la persone.
Pazzi.
Tutti sono pazzi.
Un ubriaco taglio la strada a Touya con la macchina, il ragazzo si prese una brutta botta rompendosi anche un paio di costole.
--------------------------------------------------------in ospedale.
-Ho una brutta notizia: il ragazzo è in coma irreversibile. Si sveglierà solo i pochi istanti che precedono la morte.- a quelle parole sentii chiaramente che N sbiancò. Non ero cosciente, ma sentivo. Non riuscivo ad aprire gli occhi, ma a quelle parole piansi. I miei occhi chiusi fecero scendere delle lacrime, che solcarono il mio viso e si infransero sul tessuto dei cuscini. N cacciò via bruscamente la donna, sentii bagnarmi la mano, il profumo del verde e per finire una fitta al cuore. Sarei morto a breve, non avrei mai più visto N, non avrei mai più visto mia sorella. Sentivo il saturimetro che emetteva suoni sempre più veloci. Mi alzai. Misi una mano sulla spalla di N, ma lo trapassai. Mi girai verso al lettino, il mio corpo era rimasto li immobile. Stavo andando ormai. Mi sentii risucchiato. Aprì gli occhi dopo ore, c’erano N, mia sorella, e tutte le persone che conoscevo. Sorrisi, sussurrai lievi parole al vento: - vi ho voluti bene, scusate se me ne vado così, ma da lassù potrò vedervi meglio, custodirvi e proteggervi da ogni male. Anita, sorella mia, ti ho voluto tanto bene e ti ho sempre invidiato. E tu N, non sei un rivale per me, ma molto di più. Io ti Am … - le parole non uscirono più dalle mie labbra, sentii irrigidirsi il corpo e gli occhi appannarsi.
-----------------------------------------------------in paradiso
N e Anita piangevano. Quelle lacrime mi trattenevano tra il mondo terreno e quello delle anime. Ormai era tardi. Li abbracciai uno ad uno, dedicando a loro i miei pensieri più profondi. Poi finalmente andai.
Andai in un luogo fantastico, dove c’erano altri ragazzi come me. Indossavano una tunica bianca, una fascia celeste che l’ attraversava verticalmente e ornamenti d’ oro. Due di loro mi presero per mano:
-          Il primo era biondo, alto, i suoi occhi erano azzurri cristallini e la sua pallida pelle vellutata. I suoi capelli fluttuavano col vento, i suoi occhi assumevano i colori dell’ iride quando il sole ci batteva contro e i suoi piedi erano piccoli e scalzi. Aveva anche un paio di ali bianche e candide, profumavano di vaniglia.
-          Il secondo era l’ esatto opposto: i lunghi e fluenti capelli neri erano raccolti su una spalla e col vento finivano di lato. I suoi occhi erano viola e presto notai che con la pioggia diventavano arcobaleno. La sua pelle era cadaverica, il suo volto ritraeva tristezza. Era così bello e così malinconico. Le sue ali erano candide e vellutate, di un colore antracite rifinite d’ oro. La sua tunica era Bianca come la neve, le sue labbra rosse come il sangue e i suoi capelli neri come la morte.
Erano due ragazzi, anzi due angeli di circa la mia età. Mi cambiarono d’ abiti e mi accarezzarono il viso.
-la tua morte è stata ingiusta. Hai sofferto troppo. Spesso la colpa è degli altri, ma non ci si può arrabiare per questo. Infondo non si può più rimediare a ciò che è stato, ma si può migliorare ciò che deve ancora succedere.- disse il secondo, Lawiet, era questo il suo nome. Il primo, Fire, annuì tenendo chiusi gli occhi.

- ora sei nel regno dei cieli. Laddove possono accedere solo i morti più puri. Non temere, qui va tutto meglio, il dolore è superato, ora c’è solo gioia. La gioia di incominciare una nuova vita, perché tu eri il ragazzo “chiave”. Colui che ora ci ha permesso di espellere i rimpianti. Vuoi vivere con noi, nella grande famiglia degli Angeli?- dissero all’ unisono.
la foto ritrae il momento in cui Touya ammise di voler bene alla sorella. prima di morire.
  
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