Dirlgielo.Bastava quello.Urlandolo,sussurrandolo,poco importava il modo,bastava dirlgielo.Ma ora,tutto era perduto.Quante lacrime versate quando il pensiero volava e rivolava ancora instancabilmente a quel ricordo,quel triste ricordo che diede subito fine ad un inizio.Ripensare al suo ultimo sguardo,quello sguardo che,si è spento subito dopo come fiamma e soffio.Ripensare ai suoi occhi color nocciola,attivi e brillanti come sempre,e vedere la fiamma che regnava in essi spegnersi subito dopo. Erano passati anni da quell'avvenimento,ma Ron piangeva ancora e ancora,instancabilmente,per la perdita della sua amata Hermione.Ripensare a quando erano felici,a scuola,insieme al loro amico Harry,prima che Il Signore Oscuro tornasse e rovinasse tutto,prima dell'orribile battaglia che portò alla sua triste perdita.Accadde tutto in un attimo.Harry era in grosso pericolo,ma lei.....lei...lei con impavido coraggio si intromise e......si sacrificò per tutti.E l'ultima cosa che vide Ron fu proprio il suo sguardo,acceso prima,ma spento subito dopo.E il rimpianto più grande fu quello di non averglielo detto ,non avergli detto che l'amava da sempre,da quando quella buffa ragazzina entrò nel loro scompartimento con aria arrogante.Che gioia fu per lui quando i tre ragazzini diventarono amici,amici veri,amici inseparabili.Ma nonostante tutto loro due litigavano sempre,e Ron si divertiva molto vederla arrabbiata, vedere i suoi occhi ardenti che penetravano nei suoi,e la sua voce,anche se alta e arrabbiata,conversare con la sua.Che dolore gli bruciava dentro quando Hermione fu pietrificata dal basilisco,stando con lei tutto il tempo,in quella infermeria desolata,sussurrandole parole dolci quando Harry era distratto o non era con lui.E quella sera al banchetto, quando Hermione era finalmente tornata normale,avrebbe voluto stringerla a sè,avrebbe voluto sussurrarle un "Ti amo" dolce,ma la timidezza lo bloccò ancora e ancora,irripetutibilmente.E al terzo anno,quando Hermione gli strinse timidamente la mano,si sentì avvampare e avrebbe tanto voluto sentire la sua mano stringere la sua ancora,ma la timidezza non manca mai.E quando lei lo abbracciò,per la "pensata" uccisione di Fierobecco,avrebbe voluto stringerla di più a sè........ma c'era Harry,e davanti ad Harry non era proprio il caso.E al quarto anno....quando Ron scoprì che Hermione era stata invitata dal famigerato Victor Krum al ballo del Ceppo,si è sentito malissimo,male a tal punto da litigare nuovamente con la sua Hermione,anche se gli bruciava dentro farlo,ma la gelosia era forte a tal punto da oltrepassare quest'ostacolo.Toccò poi a lui,quando al sesto anno Lavanda si mise di mezzo,facendo bruciare di gelosia Hermione.Ma tanto lui Lavanda non l'amava,lui amava Herimione,Hermione Hermione e soltanto Hermione.E al funerale del preside,Albus Silente,era bellissimo poter trascorrere un momento triste insieme a lei,al suo fianco,perchè gli dava conforto.E non gliel'aveva mai detto.Non gli aveva mai detto"Ti amo Hermione",no,era sempre stato in silenzio,a bollire di rabbia o di felicità,ma senza aprire bocca.E dopo,al settimo anno,durante la ricerca degli Horcux e la battaglia finale contro Il Signore Oscuro,finì il male per l'umanità,ma cominciò per Ronald Weasley,dopo la morte di Hermione.Quanto si sentiva vuoto,quanti giorni trascorsi chiuso in camera a pensare"Ma perchè non gliel'ho detto?",ma era troppo tardi.Per lui fu veramente orribile vedere sua sorella Ginny ritornare con Harry,vederli felici,innamorati e spensierati,mentre lui,con il più totale rimpianto,pensare a come potrebbero essere stati felici lui ed Hermione se non fosse successo quello che era successo.Almeno sapere che Hermione era morta sapendolo,sapendo che Ron l'amava.No,nemmeno quello. Ron guardò fuori dalla finestra della sua camera,mentre grosse goccie di pioggia picchiattavano sul vetro.Sospirò,seduto sul davanzale,e guardò il giardino di casa sua,bagnato e malinconico per la pioggia.Sospirò una seconda volta,chiuse gli occhi e, mentre lacrime umide gli rigavano il viso, mormorò"Dirglielo,bastava".