Guilty*
In primis
era stata il tenente ad obbligarlo, poi aveva iniziato ad andarci di sua
spontanea volontà, in quella casa.
Le urla
di gioia della piccola Elicya lo facevano sentire forse meno colpevole, o forse
era il fatto stesso di sentire l'appartenenza ad una famiglia, sebbene quella
non fosse la sua, ad acquietarlo.
Se ne
stava lì in salotto, durante l'unico giorno libero che gli era concesso a
giocare con la piccolina, e anche se non l'avrebbe mai confessato, si divertiva
da morire.
Lei se ne
stava in disparte ad osservare quella scena dolce, chiedendosi perchè le
facesse così male sul cuore.
Negli
occhi color del turchese si dipingeva un'amara malinconia, come se ci fosse il
vuoto nei suoi pensieri: restava fissa per minuti interi a leggere sul volto
della sua bambina quei sorrisi che una volta erano così frequenti, e che ora
tornavano ad illuminarle il visino paffuto; a sera poi, quando lui la metteva a
nanna proprio come il suo papà faceva una volta, sembrava così serena!
Lui si
chinava sul lettino senza sfiorarla nemmeno, e le sorrideva dolcemente
donandole sicurezza.
-Mamma...-
Mugugnava
nel sonno, mentre l'uomo e la donna vegliavano su di lei.
-Si
Elicya, sono quì.-
-Mamma,
Roy...sono felice!-
Tornava
poi a riposare beata.
Glacier
era molto contenta che il colonnello andasse a trovarle così di frequente,
anche se, discreta com'era, non aveva mai domandato lui il motivo per cui lo
facesse.
Nè lui si comportava diversamente: a loro
bastava che la bambina fosse felice, non gl'impotrava molto di loro stessi.
Poi una
sera accadde che lei gli chiese di fermarsi un pò di più in casa, a sera.
Tralasciò
le faccende, e si dedicò per un istante alle attenzioni del militare: sedutasi
in salotto, con quel suo sguardo flemmatico e malinconico, accompagnato dal
sorriso che marcava sempre le sue labbra sottili, lo fissò, come per volersi
sentir dire parole che entrambi conoscevano bene.
Come
pressato da quei due occhi così imploranti, sentì il suo animo così viscido,
sentiva svuotarsi dentro, fino all'esasperazione.
-Mi...-
Lei
allungò una mano sul tavolo in legno e sfiorò la sua stretta in un pugno con
entrambe, socchiudendo gli occhi.
-Mi
dispiace...-
Continuò.
Poi
scoppiò in un pianto crudele, crudele per il cuore di una donna che doveva
vivere già la propria sofferenza.
-Lui non
vorrebbe vederti così, su. Tu gli devi una cosa: devi arrivare in alto.-
Si alzò e
si sedette accanto a lui, in modo tale da osservare il suo viso fiero anche nel
momento del pianto.
Si,
perchè gli occhi grondavano di lacrime, ma il volto era quello della
determinazione e della rabbia.
Continuava
a stringergli le mani forte, finchè iniziò anche lei a piangere; allora, con
uno strattone, la gettò verso il suo petto per sprofondare il viso di lei nel
candore della camicia bianca e cingendola con le braccia.
Non
voleva sentire i suoi singhiozzi, non avrebbe retto.
L'orologio
scoccò le 21.30.
Era
inverno.
Tra poco
Elicya avrebbe compiuto tre anni.
Mancava
poco all'anniversario della morte di Maes.
Si
sentiva maledettamente colpevole.
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Il
mattino seguente il colonnello entrò nel proprio ufficio, e vi trovò i propri
sottoposti già al lavoro.
Era perfettamente in orario, cosa molto
strana.
Allora,
salutatolo, e notata lo strano comportamento di Mustang, Havoc decise di
rompere il ghiaccio con le solite battute.
-Allora,
colonnello, mi dica, dove ha passato ieri la notte?!-
Il
sottotenente strinse la sigaretta tra le labbra e fece un tiro, osservando il
capo chino su alcuni documenti del superiore.
Improvvisamente,
anche se lentamente, lui lo sollevò, e fissò in volto l'uomo.
Il
tabacco gli morì in gola, uscendo fioco per la bocca.
Gli era
parso che il colonnello avesse pianto.
I suoi
occhi erano ancora rossi.
-Ieri?
Sono
stato a casa.-
Fine
Premetto
che è stata un'idea lampo e che ho scritto di pugno. Ho sempre pensato, nella
mia testolina bacata, in un rapporto particolare tra Glacier e Roy, anche se
non credo sarà un'idea condivisa da molti. Non ho scritto cos'è avvenuto dopo
le 21.30: ci potrebbero essere diverse interpretazioni. Sono curiosa di sapere
cosa pensate sia successo^^. In ogni caso, non mi smentisco: W il RoyXEd.
Grazie a
chi leggerà o\e commenterà.
*GUILTY=
colpevole.