Anime & Manga > D'Artagnan
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Autore: hera85    30/12/2012    1 recensioni
D'artagnan, ha fatto un patto con la morte per poter distruggere Maschera di Ferro che ha venduto l'anima al diavolo.
Ok, questa storia era da un po' di tempo che la volevo scrivere ma essendo una storia fuori dal comune...vi pregherei di non massacrarmi più del dovuto.
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: D'Artagnan
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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D'Artagnan era stato quasi ucciso nell'ultimo scontro con Maschera di Ferro e fu lì che scoprì la macabra verità: l'uomo aveva venduto l'anima al Diavolo. I suoi occhi erano interamente neri come quelli di un demone, e dopo tale scoperta, subito si era trovato scaraventato nel fiume.
Poteva morire, doveva morire lì, in quel fiume, e invece trovò chissà come la forza per chiedere aiuto anch'esso al Demonio. Si era venduto l'anima pur di sconfiggere Maschera di Ferro.
Nel suo caso però era intervenuta la Morte stessa. Il patto era questo: prendere il posto dello scheletro e distruggere il nemico. Subito dopo, avrebbe dovuto scegliere se morire per mano delle acque o per mano della Morte stessa.
D'Artagnan accettò "l'incarico".
Una tunica gli comparve addosso e una falce tra le mani con una catena che gli si avvolse al braccio sinitro, proseguì lungo la vita e infine alla gamba sinistra, con un anello alla caviglia.
Era un carcerato!
Era schiavo ora della Morte.

Il tutto accadde in fretta e nella chiesa più frequentata dai fedeli stava per accadere l'impensabile.
Maschera di Ferro aveva fatto la sua incursione spaventando e terrorizzando tutti. C'erano anche i tre Moschettieri che ignari del destino riservato al giovane Guascone si erano rivolti a Dio per ritrovarlo. Nessuno poteva fare niente contro quell'indemoniato di Maschera di Ferro quando... una falce entrata dal portone della chiesa non lo colpì in pieno. Sulla maschera vi era ora una ragnatela di crepe. Il colpo era stato forte ma non tanto da tramortirlo. La falce tornò indietro, da chi l'aveva scagliata. Dalla porta fece il suo ingresso una figura in tunica nera, scolorita. Tutti i fedeli guardarono sgomenti quella persona. Constance era lì. Non seppe il perché ma le sembrò di riconoscere quella figura: era bassa quella persona e con un andamento che gli ricordava molto... -No, non può essere!- pensò. La figura si sfilò il cappuccio e Constance si portò una mano sulla bocca. -D'Artagnan? - fece alla fine la fanciulla. Athos, Aramis e Porthos erano felici ma allo stesso tempo sconvolti. Cosa diavolo gli era capitato? Il giuascone affrontò Maschera di Ferro. Lottò con la sua scure e con tutte le forze che aveva. Colpiva e parava. Le scintille che produceva quella falce era incredibile! -Dobbiamo aiutarlo! - fece Porthos. -Non credo che lo voglia, guarda - rispose Athos. D'Artagnan e Maschera di Ferro sembravano: un angelo della morte (decaduto) che combatteva contro demone che si insidiava tra le genti nel mondo. L'angelo decaduto era il primo; il demone, il secondo. Maschera di Ferro però stava avendo la meglio. Fu lì che il ragazzo escogitò un modo per uccidere il suo nemico, la falce ma a modo suo. Era stato scaraventato a metri di distanza e tecnicamente era morto. Una grossa scheggia di legno gli aveva trapassato il cuore ma essedo lui ora la morte non poteva morire. Paradossale, eh? D'Artagnan prese la sua arma e la fece roteare prendendola per la catena. Si rese conto solo allora che aveva acquisito una forza sovraumana. Scagliò la falce verso il suo nemico. La catena si avvolse intorno al collo dell'avversario e la lama tagliò di netto la testa dell'uomo che aveva terrorizzato tutti con la sua malvagità. Missione compiuta, D'Artagnan. All'improvviso sentì una, due, tre gocce d'acqua sulla testa. Di botto era di nuovo nel fiume e la morte era stata ai patti. -Non è giusto!- gridò nella sua testa il ragazzo. -Che mi dai in cambio- sentì la voce dello scheletro nella testa. -Uh?- -Vedo che ti rifiuti di stare ai patti, che mi dai in cambio?- D'Artagnan non seppe rispondere. -Non posso darti niente in cambio- finalmente rispose. -Oh, sì che hai qualcosa da darmi...- D'Artagnan lo guardò accigliato. -I tuoi servigi!- Il teschio si avvicinò così tanto agli occhi del ragazzo che questi potè vedere di cosa era fatto la morte: del nulla. E poi...silenzio.
  
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