Sono Halet, figlio di Hàma. Ero lì quando l’esercito degli Uruk attacco il Fosso di Helm, nella Terza Era. Eravamo sotto la guida del grande re Theoden, caduto poi sotto le mura di Minas Tirith per mano del Re stregone di Angmar. Ero solo un ragazzo allora, e come me molti bambini e anziani vennero chiamati alle armi; essi hanno purtroppo anzitempo incontrato la morte. Sire Aragorn, figlio di Arathorn, poco prima dell’arrivo del grande esercito mi chiese di mostrargli la mia arma. Io lo feci, egli la osservò, la maneggiò e infine mi disse ‘’E’ un’ottima spada.’’ Devo dire che non fui mai così onorato. La spada era l’unica parte decente della mia armatura, tant’è vero che  fu forgiata per conto del  mio antenato Har nella Seconda Era per opporre resistenza alle armate di Mordor. Questa lama era lì quando il Signore Oscuro fu sconfitto, creata da uomini e per uomini stanchi dei suoi soprusi: una lama ribelle e tenace. Fu usata anche da mio nonno Hamet quando egli si avventurò su per le Montagne Nebbiose per poi raggiungere Bosco Atro (ed essere purtroppo ucciso dalle armate del Negromante) e anche li la spada fece bene il suo dovere, difendendolo fino alla fine. Tornò a mio padre grazie al mithrandir Gandalf, che dopo aver sconfitto quell’oscuro stregone con l’ausilio del Bianco Consiglio, la riportò al mio villaggio a Rohan. Pur non essendo di fattura elfica, ritengo che meriti la stessa rilevanza di Orcrist, Glamdring o della stessa Narsil! Molti orchi caddero sotto i suoi colpi, e molti Uruk-Hai al mio tempo. Si dice tra i miei parenti che il ferro utilizzato per la sua lama sia unito a una piccola parte di mithril, poiché la materia prima veniva dalle miniere di Moria.