NOTE
Buonciao a tutti, questa è la prima one shot che scrivo e ho deciso di fare una Heronstairs. Ho letto le origini in questi giorni e li ho shippati quasi subito. Sono bellissimi insieme ammettetelo e.e
Ho cercato qualche storia SOLO con loro due ma ce ne sono pochissime, male male! C'è sempre Tessa in mezzo. 
Questa shot va alla mia discepola che sclera con me su twitter e che condivite tutte le mie OTP, discepola love ya.
E poi anche alle mie migliori amiche che mi hanno spronato a scriverla.
Buona lettura, slash is the way.







Ti sei appena addormentato.
Il tuo respiro regolare mi sta trascinando nel sonno, ma prima di chiudere gli occhi mi volto verso di te: la poca luce della luna che entra nella stanza si posa sui tuoi capelli argentei che solleticano il mio petto nudo, sulla tua pelle diafana, sulla tua bocca che poco fa sfiorava la mia, e mi sembra ancora assurdo tutto questo.
Te lo ricordi Jem?



“ James Carstairs, fermo dove sei!”  Will non lo chiamava quasi mai con il suo nome completo, e quando lo faceva c’era sicuramente qualcosa che non andava. Qualcosa di importante.
Jem si fermò nel mezzo del corridoio come gli aveva intimato il suo parabatai, stavolta non c’era possibilità di scappare.
“Si può sapere cosa diavolo sta succedendo, James?” 
 “ Perché sta succedendo qualcosa?” chiese Jem con tono innocente.
“ Mi stai prendendo in giro? Sono giorni che mi eviti! “
“ Will, non è affat-“
“ E non provare a dire che non è vero. “ Il Cacciatore dagli occhi color del cielo serrò le mani in pugni lasciandoli cadere lungo i fianchi “ Quante volte siamo andati in missione insieme questa settimana? Te lo dico io: nessuna. Ho dovuto trascinarmi dietro Henry. Henry, per l’Angelo! O chi l’avrebbe sopportata Charlotte? Continuava a dire  <> Sei sparito, puff. All’inizio credevo stessi di nuovo male: non scendevi per colazione, non scendevi per pranzo, bussavo alla tua porta e non rispondevi. Allora ho pensato che volessi rimanere un po’ da solo, MA HAI UNA MINIMA IDEA DI QUANTO SONO STATO IN PENSIERO? Venivo a cercarti prima di uscire dall’Istituto e non c’eri. Tornavo la sera e Charlotte mi diceva che per quella sera non ti saresti unito a noi. Ho sempre rispettato i momenti in cui non volevi nessuno intorno, neanche me..” pausa “e non avrei smesso questa volta.  E poi ti ho visto oggi in giro per Hyde Park con Jessamine. Con Jessamine!” Will si appoggiò alla parete coperta di arazzi, respirando piano e  cercando di riprendere il controllo.
Intanto il ragazzo dagli occhi argento aveva abbassato lo sguardo a terra, come se il tappeto sotto i suoi piedi fosse la cosa più interessante del mondo.
“ Will, io-“ mentre cercava di articolare frasi di senso compiuto, magari migliori di << sono un idiota>>, sentì due dita posarsi sotto il suo mento per sollevargli il volto, e all’improvviso si ritrovò di fronte quei due occhi che avevano preso possesso di ogni suo pensiero da tempo ormai, che lo stavano fissando in cerca di una qualche risposta e non ce la fece più.
“ Vuoi sapere perché ti ho evitato? Perché ti amo così tanto che fa male, e a volte penso di non farcela. Allora preferisco stare lontano da te piuttosto che rovinare tutto”
Ne seguì un silenzio pesante, rotto dal respiro affannato di Jem.
“ Jem”  Will appoggiò la sua fronte su quella dell’altro ragazzo “ Jem. Jem. Jem. “ semplici sussurri, leggeri come i petali di una rosa che cadendo toccano terra. Potevano sentire i loro respiri fondersi, le bocche talmente vicine.
“Will”   Non fu neanche sicuro di aver pronunciato il suo nome. Il nome del suo migliore amico. Il nome del suo parabatai. Il nome del ragazzo le cui labbra ora posavano dolcemente sulle sue, senza pretese. Un bacio soffice, atteso da entrambi e negato a lungo.
Quando si separarono, le loro guance avevano assunto una delicata tonalità di rosso.
“ Anche io ti amo, idiota” e Will sorridendo, si riappropriò delle labbra del ragazzo che possedeva il suo cuore.





Ti stringo a me cercando di non svegliarti, ti muovi nel sonno e ti sistemi aderendo perfettamente al mio corpo.
Stiamo andando contro la Legge, un Cacciatore non può innamorarsi del suo parabatai.
Ma non ci importa di quelle regole che vengono infrante tutti i giorni, da quei Cacciatori ipocriti che si ostinano a proteggerle come dei figli viziati.  Come potrebbero andare contro a tutto questo? Come potrebbero punirmi solo per essermi innamorato di te?  Come potrebbero punire il sentimento più puro?
Lo proteggeremo questo amore, me l’hai promesso.
Siamo solo io e te.
 Ti ho amato dal primo momento che ti ho visto, quando arrivasti da Shanghai e non sapevi ancora cosa ti poteva offrire quella nuova città,  da quel momento ho sentito di appartenerti.
Un giorno, mentre eravamo in biblioteca e mi accarezzavi lentamente i capelli, mi dicesti che se due anime sono destinate a stare insieme, resteranno insieme in questa vita e nelle prossime.
Saremo di nuovo io e te.
Chiudo gli occhi, scivolando piano nella quiete del sonno.
Saremo sempre io e te.