Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |       
Autore: Karuro95    30/12/2012    5 recensioni
Vi siete mai sentiti come se vi mancasse qualcosa dopo aver finito il settimo libro di Harry Potter? Come se mancasse una parte di voi? Ecco, io si. Per questo, mi sto mettendo d'impegno per cercare di continuare la storia partendo dalla fine dell'epilogo di questa meravigliosa saga. La storia racconterà la vita di Albus Potter ad Hogwarts insieme al suo amico Scorpius Malfoy e sua cugina Rose Weasley.
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Crack Pairing | Personaggi: Albus Severus Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Albus Severus Potter/Scorpius Malfoy
Note: Otherverse | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Albus Severus Potter andò a sedersi nel primo scompartimento libero che riuscì a trovare insieme a sua cugina, Rose Weasley. Il famoso treno scarlatto, che da secoli ha accompagnato i giovani maghi e le giovani streghe nella più famosa scuola di magia e stregoneria del Regno Unito, aveva lasciato da poco la stazione nove e tre quarti.

Il giovane Potter guardava gli immensi e magnifici paesaggi inglesi, mentre Rose era immersa nella lettura di Storia di Hogwarts, il libro che sua madre, Hermione Granger, le aveva regalato all'inizio dell'estate.

Nello scompartimento erano da soli, fatta eccezione per James, il fratello maggiore di Albus, che ogni tanto andava a trovarli per stuzzicare il fratellino.

I minuti passavano veloci e i due cugini non si accorsero che era l'una passata fin quando non arrivò la signora con il carrello dei dolci.

«Qualcosa dal carrello, cari?» chiese con voce melodiosa.

Rose chiuse il libro e lo posò con delicatezza nel posto accanto al suo.

«Potrei avere quattro Cioccorane e due Zuccotti di zucca, per favore?» domandò porgendo i soldi alla signora.

«Certo cara.. Tieni»

«Grazie».

Prima di andarsene, la signora si rivolse ad Albus, che era ancora impegnato a guardare fuori dal finestrino.

«Per te niente?»

«Oh, si. Mi scusi..» Albus prese i soldi dalla tasca destra dei suoi jeans e poi chiese una confezione di caramelle Tuttigusti+1.

«Ecco a te» disse infine la signora sorridendo, prima di andarsene e passare all'altro scompartimento.

«Ne vuoi una?» chiese Albus a Rose, porgendole le caramelle.

«Sì, grazie» rispose la cugina, che per evitare di beccare una caramella dal sapore disgustoso evitò le caramelle dai colori scuri e ne scelse una color rosso, sperando che la fortuna fosse dalla sua parte.

«Che gusto hai trovato?»

«Fragola e lampone.. Sono stata fortunata» rispose Rose sorridendo.

Albus ne prese una a caso, di colore giallo-verdognolo. Non ebbe il tempo di dare il primo morso che subito che subito sputò la caramella sulla mano, per poi buttarla fuori dal finestrino.

Rose era leggermente divertita, «Ma che gusto hai trovato di tanto orribile?» chiese, soffocando una risata.

«Cerume» rispose il ragazzo cercando di togliersi il sapore dalla bocca.

«Bleah» disse Rose, poi prese una Cioccorana e gliela tirò. «Prendi»

«Grazie».

Aprì la sua Cioccorana e guardò la figurina all'interno.

«Ehy! Ho trovato mio padre!» esclamò il piccolo Albus. Poi girò il retro della figurina per leggere cosa dicevano di suo padre.

 

Harry James Potter (Limited Edition)

Nato il 31 Luglio 1980. All'età di un anno rimane orfano di entrambi i genitori, per opera di Lord Voldemort. Ha vissuto dai suoi zii babbani ignaro di tutto fino al 31 Luglio 1991, giorno del suo undicesimo compleanno, quando viene a sapere di essere un mago.

Famoso per essere il Bambino Sopravvissuto, l'unico che è sfuggito all'anatema che uccide.

Nel 1997 salta l'ultimo anno di scuola per andare alla ricerca degli Horcrux insieme ai suoi due migliori amici: Ron Weasley ed Hermione Granger. Distrutto l'ultimo Horcrux nel 1998, Harry affronta Voldemort nella famosa battaglia conosciuta come “Battaglia Finale”, dove ne esce vincitore, liberando il mondo della magia dal terrore che da anni predominava su di esso.

 

«Wow!» disse Rose, che si era avvicinata per leggere anche lei.

«Ecco perché alla stazione lo guardavano tutti. Chissà perché non ce l'ha mai detto».

Mentre i due ragazzi erano impegnati ad immaginarsi i loro genitori nella Battaglia Finale diciotto anni fa, qualcuno bussò alla portiera del loro scompartimento.

Era un ragazzo del primo anno, a giudicare dal viso molto fanciullesco. I capelli biondi corti e perfettamente in ordine.

«S-scusate, posso sedermi qui? Mi sono girato tutto il treno ed era tutto pieno» Albus riusciva a scorgere un segno di tristezza e solitudine nella voce del ragazzo.

«Certamente» risposero all'unisono i due cugini mentre Albus si alzava per dare una mano al ragazzo a mettere il baule nel portabagagli.

Dopo essersi sistemato accanto ad Albus ed aver appoggiato la cesta del suo gatto nel posto libero accanto a lui, il nuovo arrivato gli porse la mano e si presentò. «Io sono Scorpius, piacere».

Albus strinse la mano di Scorpius e ricambiò le presentazioni.

«Albus, ma puoi chiamarmi Al se preferisci. E lei è mia cugina Rose»

«Piacere» disse la ragazza, e anche lei strinse la mano al giovane, «Tu sei il figlio di Draco Malfoy, vero? Mio padre vi ha visto alla stazione, ma non sembra che tuo padre gli stia tanto simpatico»

«Sì, anche mio padre ha visto i vostri... Harry Potter e Ron Weasley. Ogni volta ripete sottovoce che non sopporta l'idea di essergli grato per avergli salvato la vita, diciotto anni fa, durante la Battaglia Finale» rispose Scorpius, poi continuò, «Sinceramente penso che Harry Potter sia un mito! Senza di lui il mondo sarebbe ancora nel terrore, ed io non sarei mai nato... E' il mio eroe!».

Albus continuò la figurina di suo padre che rigirava tra le mani, e poi la diede al nuovo amico. «Tieni, te la regalo.. A me non serve».

Scorpius guardò la figurina con gli occhi luccicanti di felicità. La prese tra le mani come un oggetto sacro, poi si rivolse ad Albus, «Grazie, ma sei sicuro di non volerla tu? E' un edizione limitata!»

«Prendila, tranquillo. Non ho bisogno di una figurina per vedere mio padre» rispose con un occhiolino Albus.

Passarono il resto del pomeriggio a parlare di quello che li avrebbe aspettati una volta arrivati ad Hogwarts e di che Casa secondo loro avrebbero fatto parte.

«Ho una buona probabilità di finire in Corvonero, avendo preso da mia madre, ma forse finisco in Grifondoro» disse Rose, «e voi?».

Il primo a rispondere fu Scorpius.

«Sicuramente Serpeverde, come mio padre. Non oso pensare la reazione di mio padre se non finisco nella sua stessa Casa» ma non sembrava entusiasta della cosa. E anche il piccolo Albus se ne accorse, infatti cercò di tirarlo su di morale.

«Beh, se ti fa stare meglio anche io forse vengo smistato in Serpeverde»

«Oh, sarebbe fantastico! Almeno starei con qualcuno che conosco già» rispose Scorpius cercando di placare la felicità, ottenendo pessimi risultati.

Albus ricordò le parole che il padre gli disse quella mattina: «A noi non interessa... Il Cappello Parlante tiene conto della tua scelta».

Se è vero..” pensò, “sceglierò qualsiasi Casa dove finisce Scorpius. Non voglio lasciarlo solo”.

In quel momento, la portiera del loro scompartimento si spalancò e spuntò il fratello di Albus.

«Ehy Al, Rose! Vi conviene mettervi la divisa, fra poco arriviamo» poi si accorse che non erano soli, «e lui chi è?» chiese.

Scorpius si alzò di scatto, si presentò e gli porse la mano, come ha fatto con il fratello.

James non ricambiò la stretta di mano, e si rivolse ad Albus, come se a parlare fosse stato lui.

«Così... hai fraternizzato col nemico, eh? Mi hai deluso, fratellino».

Albus sentì la rabbia ribollire dentro di lui. Nemico?! Si alzò in piedi, le mani strette a pugni e il viso paonazzo per la troppa rabbia. «Il mio unico nemico qui sei tu, quindi sparisci, prima che ti faccia diventare con un occhio nero!».

Il fratello sogghignò pochi secondi prima di fingersi spaventato.

«Oh no!» esclamò, imitando in modo pessimo un ragazzo spaventato, «la serpe ha iniziato a sputare il veleno!» poi riprese con tono beffardo, «che vergogna, avere in famiglia un futuro Serpeverde».

A quel punto successe tutto molto in fretta.

Albus ebbe il tempo esatto per voltarsi a vedere Rose che si alzò di scatto per correre verso il cugino James e mollargli un pugno in faccia.

Albus e Scorpius erano sconvolti. Incrociarono i loro sguardi, increduli di quello che era appena successo.

Solo a vederla, nessuno avrebbe mai pensato che Rose potesse essere così forte. Eppure in quel momento avrebbe fatto più paura di un clan di giganti arrabbiati.

James si rialzò tenendosi la guancia dolorante.

«Ma sei impazzita?! Lo dirò a zia Hermione!».

Rose non sembrava preoccupata, «Fallo» disse, «ed io dico a zia Ginny come hai trattato tuo fratello» detto questo incrociò le braccia.

A quelle parole James spalancò gli occhi impaurito, dopodiché scappò via.

«Grazie» disse Albus, rivolto a Rose.

«Non c'è di che» rispose Rose con nonchalance, tornando a sedere con un sorriso soddisfatto.

Il resto del viaggio lo passarono a cambiarsi, per indossare la divisa di Hogwarts – fatta eccezione per Rose che già l'aveva indosso alla stazione – ancora senza stemma visto che non appartenevano a nessuna Casa al momento.

Arrivarono alla stazione di Hogsmeade puntuali come sempre.

Scorpius aprì la cesta del suo gatto, e un bellissimo gatto dal pelo nero e gli occhi turchesi uscì fuori dolcemente, mettendosi a riposare sulle gambe del padrone.

«Bello, io devo scendere. Purtroppo dobbiamo lasciare i bagagli e gli animali sul treno, quindi ci vediamo dopo al castello, ok?» il gatto reagì facendo le fusa, che il piccolo Malfoy prese come un “sì”. Richiuse il gatto nella cesta e insieme a Rose ad Albus si diresse verso l'uscita.

Appena scesi dal treno, i tre ragazzi sentirono la voce di Hagrid, il guardiacaccia e il custode delle chiavi di Hogwarts, chiamare a sé i ragazzi del primo anno per portarli al lago.

 

Arrivati al castello, i quaranta undicenni furono accolti dal professor Vitious, insegnante di Incantesimi nonché vicepreside di Hogwarts.

«Buonasera ragazzi» disse il professore, che per farsi vedere da tutti, essendo basso, era salito su una pedana molto alta.

«Ora entrerete nella Sala Grande, dove il Cappello Parlante vi smisterà in una delle quattro Case: Grifondoro, Serpeverde, Corvonero e Tassorosso. Appena il cappello urlerà la vostra Casa raggiungerete il vostro tavolo.

Ogni volta che verrete premiati, la vostra Casa guadagnerà dei punti. Violate le regole e succederà l'esatto contrario. Alla fine dell'anno, la Casa con il maggior numero di punti vincerà la Coppa delle Case. Ora seguitemi».

Il professor Vitious accompagnò i ragazzi nella Sala Grande, dove alla fine delle quattro tavolate piene di ragazzi più grandi c'era un cappello dall'aspetto logoro, tutto rattoppato, consunto e pieno di macchie sopra uno sgabello.

Albus guardava tutto con stupore. Il suo sguardo si soffermò sul soffitto, che rifletteva esattamente il cielo così come era fuori. Era come se non esistesse il soffitto in quella stanza. Al diede un colpetto a Rose, «Secondo te com'è possibile che non ci sia il soffitto se siamo a primo piano?» chiese sottovoce.

La cugina rispose con un tono di voce ancora più basso, tanto che Albus dovette sforzarsi per capirla.

«E' solo un incantesimo, l'ho letto sul treno stamattina»

«E' una figata!» esclamò piano Scorpius all'orecchio dell'amico.

Il professor Vitious aveva già incominciato a chiamare gli alunni in ordine alfabetico e tra poco sarebbe toccato alla “M” di Malfoy, e il piccolo Scorpius si stava agitando sempre di più.

«Tranquillo» sussurrò Albus, «anche se finisci in Serpeverde non è un problema»

«Malfoy Scorpius Hyperion» disse Vitious con voce chiara e forte.

Albus diede un colpetto d'incoraggiamento sulla spalla dell'amico, che andò a sedersi sullo sgabello. Vitious gli mise il capello il testa, ed Albus tese le orecchie per sentire bene in che Casa venisse smistato Scorpius. Attese pochi istanti e poi vide lo strappo vicino al bordo del cappello spalancarsi e urlare «Serpeverde!»

Perfetto” pensò Albus, “ora devo solo comunicare al Cappello Parlante la mia scelta” ed attese che fosse il suo turno.

Rimasero solo in sei quando il professor Vitious chiamò «Potter Albus Severus».

Il ragazzo andò a sedersi alla svelta, ansioso di raggiungere l'amico al tavolo dei Serpeverde. Mentre si sedeva, riuscì a vedere il fratello che lo guardava interessato, mentre si teneva ancora la guancia per il pugno di Rose.

Vitious gli infilò il cappello, che essendo più grande della sua testa gli coprì gli occhi e la sua vista si oscurò.

Oh, un altro Potter!” disse il Cappello Parlante dentro la testa di Albus, “vedo che anche tu, come tuo padre e tuo fratello, sei una scelta difficile. Dove ti posso collocare?

Serpeverde... Ti prego” pensò intensamente Albus.

Serpeverde, eh? Beh, devo dire che questo mi lascia esterrefatto. Sei il primo Potter che non mi chiede di non smistarlo in quella Casa, anche se tuo padre e tuo fratello si sarebbero trovati bene tra i Serpeverde, come te. Quindi se sei proprio sicuro...”

Si, per favore”

Ok, va bene..” disse il cappello, «Serpeverde!».

Albus si tolse il Cappello Parlante e lo ridiede al professor Vitious, poi corse verso il tavolo dei Serpeverde, che stava applaudendo, ad abbracciare Scorpius.

«Te l'avevo detto che forse anch'io finivo in Serpeverde» non accennò al fatto che fosse stato lui a scegliere dove essere smistato, ma col tempo lo avrebbe sicuramente fatto.

Si sedette accanto all'amico e il Prefetto di Serpeverde, seduto di fronte a loro, gli strinse la mano.

«Lucas, ma chiamami Luke. Benvenuto nei Serpeverde»

«Grazie» rispose Albus.

«Sai, molti pensano che i Serpeverde siano i cattivi della scuola, e fino a diciannove anni fa era così. La maggior parte dei Serpeverde una volta finita la scuola diventava un Mangiamorte, ma da quando Voldemort è deceduto per merito di tuo padre nella Battaglia Finale stiamo riuscendo a cambiare la brutta nomina che abbiamo. Spero che tu non creda alla dicerie»

«Ehm, a dire il vero... Inizialmente si, infatti avevo paura, ma ho capito di sbagliarmi» disse Albus, «Conosco un Grifondoro che è più serpe di noi» Scorpius rise, capendo che Albus si riferiva a suo fratello James.

«Fantastico! Era quello che volevo sentire dire» esclamò il Prefetto.

Lo Smistamento continuava, fino a quando il professor Vitious non raggiunse l'ultimo nome: Weasley Rose.

Albus guardò la cugina mentre le veniva infilato il Cappello Parlante in testa. I suoi capelli crespi ereditati dalla madre impedivano al cappello di coprirle la vista.

«Corvonero!» disse il Cappello Parlante dopo pochi minuti, e la ragazza corse al tavolo accanto ai Serpeverde, salutando Albus tutta contenta.

A quel punto, il professor Vitious portò il Cappello Parlante nella stanza accanto e poi raggiunse il tavolo degli insegnanti.

«Bene» la preside di Hogwarts, la professoressa McGranitt, si alzò in piedi, «un attimo di attenzione, per favore»

«Ecco che fa il suo solito discorso di inizio anno» commentò Lucas annoiato.

«Per prima cosa, un benvenuto generale a tutti i nuovi studenti e bentornati quelli vecchi. Voglio informare i ragazzi del primo anno, e ricordare ai ragazzi più grandi, che non è possibile accedere alla Foresta Proibita senza l'accompagnamento di un insegnante, così come per il reparto proibito della biblioteca. Se vi interessa un libro di quel reparto vi serve il permesso scritto di un insegnante, e Madama Pince provvederà a farvelo avere.

Per quanto riguarda le lezioni, domani dureranno fino alla ricreazione. A partire dal venerdì pomeriggio avrete il week-end libero. Che la cena sia servita».

La McGranitt si risedette ed una miriade di pietanze spuntarono dal nulla sui tavoli.

«Ehy amico, mi passi un po' di succo di zucca, per favore?» chiese Albus indicando la brocca vicino Scorpius.

«Certamente.. Tieni, Al» rispose l'amico mentre gli versava il succo di zucca nel bicchiere

«Grazie».

La cena durò per circa mezz'ora. Per tutto il tempo della cena Albus e Scorpius si sono raccontati a vicenda i loro gusti, e hanno scoperto che hanno più cose in comune di quello che potessero immaginare.

Alla fine della cena la McGranitt disse ai Prefetti di ogni Casa di accompagnare i ragazzi del primo anno ai dormitori. Lucas richiamò l'attenzione di tutti i primini e poi si incamminò verso i sotterranei.

Albus cercò di ricordarsi la strada, ma i corridoi del castello si assomigliavano tutti e loro ne stavano percorrendo troppi per riuscire a memorizzare il percorso in una sola sera.

Lucas fece fermare i ragazzi davanti ad un muro di pietra.

«Anaklusmos» disse Luke, ed una porta di pietra scorrevole, nascosta nella parete, si aprì. Lucas la superò, seguito subito dopo da Albus e Scorpius.

La sala comune dei Serpeverde era un sotterraneo lungo e basso con le pareti e il soffitto di pietra, da cui, appese a delle catene, pendevano lampade rotonde e verdastre. Di fronte a loro, in un camino dalle sculture elaborate, scoppiettava un fuoco che emanava un calore accogliente.

«Dunque» iniziò Lucas, «i dormitori dei maschi si trovano sul corridoio sinistro, quelli femminili a destra. Stesso discorso per i bagni, avete capito tutti?» attese qualche istante poi continuò, «bene. Poi, la parola d'ordine verrà cambiata mensilmente, siete pregati di ricordarvela, altrimenti rimarrete fuori dalla Sala Comune. Quella di questo mese l'avete appena sentita, Anaklusmos. Il coprifuoco è alle dieci. Chiunque viene beccato da Gazza, Mrs Purr o da un insegnante dopo le dieci rischia di far perdere punti a Serpeverde, oltre che beccarsi lui stesso una punizione.

Ora vi conviene andare a letto. Domani a colazione il professor Lumacona, insegnante di pozioni e direttore di Serpeverde, vi consegnerà l'orario delle vostre lezioni»

«Notte Luke» disse Albus mentre si dirigeva nei dormitori con gli altri ragazzi.

«Buonanotte a tutti» rispose il Prefetto, che uscì dalla Sala Comune, probabilmente per comunicare la parola d'ordine agli altri Serpeverde, pensò Albus, visto che non c'era nessuno a parte loro.

I cinque Serpeverde entrarono nel dormitorio. Era una stanza quadrangolare, con tre letti a baldacchino da un lato, e altri due nel lato opposto, tutti e cinque con bellissime tende verde smeraldo. Anche questa stanza aveva un camino. Dopotutto, come poté notare anche Albus, essendo la Sala Comune dei Serpeverde nei sotterranei, faceva molto freddo, sopratutto di notte.

I bagagli dei ragazzi erano tutti in fondo alla stanza. Albus prese il suo e si sistemò nel letto di fronte il camino. Di fianco a lui si stava per mettere un ragazzo di nome Phil, ma Scorpius fu più veloce e riuscì a prendersi il letto.

Scorpius si sedette comodo e fece uscire il suo gatto dalla cesta, che appena uscito si stiracchiò e poi balzò sul letto di Albus, che se lo mise sulle gambe ed incominciò ad accarezzarlo.

«Come si chiama?» chiese a Scorpius.

Il ragazzo fece segno al gatto di tornare da lui, che con un altro salto tornò sul letto del padrone.

«Nyx» rispose, infine.

«Bel nome».

I cinque ragazzi si tolsero le divise e indossarono i pigiami, poi ognuno si coricò aspettando di addormentarsi. Erano tutti troppo stanchi per fare conoscenza degli altri, ma alla fine, avrebbero avuto un anno intero per conoscersi.

 

 

 

*Angolo dell'autore *

 

Salve, intanto voglio ringraziare chi sta leggendo, perché significa che per leggere questo si è letto tutto il capitolo. Spero che sia piaciuto a tutti quelli che lo hanno letto.. So che non è un granché, e sicuramente sarà pieno di errori, perché non ho avuto il tempo di ricontrollarlo, ma considerando che è la prima FF che sto scrivendo seriamente (tempo fa provai a scriverne una su Glee, ma il progetto è fallito dopo pochi giorni xD) potrei considerarmi anche soddisfatto.

Spero di poter aggiornare la storia ogni Domenica, comunque, in casi di ritardi, lo comunicherò nella pagina Facebook del mio account (Karuro95 – EFP). Per favore, recensite, così almeno so dove migliorarmi u_u :3

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Karuro95