Una leggera brezza soffia nel piccolo cimitero di Godric Hollow.
Le stelle brillano nel cielo di mezzanotte, una falce di luna in mezzo a loro.
Un cane nero, grande ma piuttosto magro, cammina attraverso  il cimitero.
La sua testa è abbassata mentre supera file e file di lapidi, gli occhi che le esaminano rapidamente in cerca di due nomi.
I due nomi che conosceva meglio di ogni altra cosa.
E alla fine, eccola lì, brilla nonostante il buio che la avvolge.
                                      James Potter                     Lily Potter
                                     NATO 27 marzo 1960      NATA 30 gennaio 1960
                                     MORTO 31 ottobre 1981  MORTA 31 ottobre 1981
L'ultimo nemico che sarà distrutto è la morte.
Si ferma ai piedi della tomba.
Coperto dal mantello di tenebre, il cane si è fatto uomo.
Un milione di pensieri gli attraversa la mente, tante parole sono state lasciate non dette.
Sirius si siede vicino alla lapide.
 In un sussurro rauco, ha detto, " Ciao Ramoso..."
Un sorriso triste contrasse le labbra.
Una lacrima solitaria scende lungo la sua guancia.
"E ' stato un po' ..."
"Mi so ... mi dispiace non ho potuto salvare ..." La sua voce si fece più dolce.
"Non sono riuscito a salvare Harry... E ' con la sorella di Lil-Lily ..."
"James?"
Le lapidi lo fissano.
Altre lacrime si susseguono lungo la guancia di Sirius.
"Mi senti?"
Nessuna voce risponde.
Ma Sirius sente qualcosa nel suo cuore sollevarsi.
"Troverò Harry, va bene?"
Silenzio.
"Ti assomiglia."
"Porta degli occhiali come i tuoi."
"... Ma ha gli occhi di Lily."
"Proprio come speravate... "
"Io ... ho una sua foto, comunque ..."
Sirius sorride, un piccolo, quasi impercettibile sorriso, alla tomba e mostra la foto, ritagliata da una vecchia Gazzetta del Profeta.
Qualche lacrima cade sul terreno.
"Mi assicurerò che Harry stia bene ... te lo prometto."
"E ti vendicherò, te lo giuro."
"Ramoso?"
"Mi manchi".
 La sua voce è incrinata.
"Mi sento come una femminuccia."
Ride con voce tremante.
"Dì a Lily della nostra chiacchierata."
"Penso che le piacerebbe saperlo."
Un gufo vola sopra la sua testa.
 Sirius si siede in silenzio.
"Saremo di nuovo insieme, Ramoso."
"Quando morirò".
"Ci vedremo di nuovo."
"Va bene?"
Sirius annuisce, e posa una mano sulla lapide di marmo.
"Fino a quando ti vedrò di nuovo ..."
"Credo che per il momento questo sia un addio."
La sua mano indugia per un momento o due, mentre si alza.
Un attimo dopo, il grosso cane peloso sta camminando lentamente fuori dal cimitero, con la coda tra le gambe.
Ma ha raggiunto il suo scopo.