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Autore: Sybil Blues    30/12/2012    0 recensioni
Severus riferisce il contenuto della profezia a Voldemort. E farà un'inquietante scoperta.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Severus Piton, Voldemort
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Severus entra nella stanza buia a passo sicuro. Nei suoi occhi scuri brilla la luce della gloria.
"Mio Signore" mormora, prostrandosi davanti a una poltrona consunta. "Mio Signore, ho l'informazione che..."
"Che stavo aspettando" è il sibilo di risposta. "Sì, sapevo che non mi avresti deluso, Severus"
Lord Voldemort si alza e fa cenno al suo servitore di fare altrettanto.
"E' un bambino nato al morire del settimo mese, i cui genitori vi sono" Severus si interrompe, la voce trema. Voldemort lo fulmina con lo sguardo: "Continua, Severus" lo esorta.
"I suoi genitori vi sono sfuggiti tre volte" L'uomo abbassa gli occhi, e non nota il bagliore rossastro di quelli del suo padrone. La bocca pallida si increspa in un sorriso malvagio e Lord Voldemort fa qualche passo verso il vecchio arazzo consunto.
"Come pensavo" dice fra sè e sè. "Allora, mio caro Severus, con la tua mente brillante avrai già capito di chi si tratta" Severus si accorge dell'ironia nella voce del suo padrone, mentre il veleno della paura inizia a strisciare, lento, nelle sue vene.
"Non capisco" balbetta.
"Ragiona, Severus, ragiona" ordina Voldemort. Vuole vedere l'espressione del suo servo mentre scopre il dolore più puro, mentre scopre cosa sta davvero contribuendo a fare, mentre si rende conto che l'amore è solo una catena da spezzare.
"Lily" Niente più di un bisbiglio, un suono simile all'ultimo battito d'ali di una farfalla morente. Gli iridi i Severus sembrano dilatarsi e diventare due profondi pozzi d'orrore.
No. Non può essere, non il figlio di Lily
No.
No.
Severus è immobile. La vita sembra averlo abbandonato. Si lascia cadere ai piedi del suo signore, farfugliando suppliche che non verranno ascoltate.
"Vi prego, vi prego, risparmiatela. Che il marito e il figlio muoiano, ma lei no, lei no, lei no!"
Le lacrime tracciano sentieri di luce sul suo volto pallido.
"Tu mi disgusti, Severus" dice Voldemort, allontanandosi. "Lo vedi? E' l'amore che ti sta riducendo a un bambino piagnucoloso e impotente. E' dell'amore la colpa della tua patetica sofferenza. Non sarai mai libero, se non rifiuti l'amore"
Si crogiola nel dolore dell'uomo e ne ride. Il suo servitore più brillante ridotto a uno scarafaggio schiacciato sul pavimento, esattamente come lo sarà la sua amata, la bella Lily.
"Avrai altre donne, più pure e più degne di te, Severus. E adesso va', hai fatto un buon lavoro" La voce fredda e perentoria lo riscuote, e Severus imbocca tremante la porta. Si sente svuotato, come colpito da un fulmine. Chiude gli occhi per trattenere il pianto, e l'immagine di Lily, morta, gli esplode davanti, senza che riesca ad evitarlo.
Il corpo bianco, freddo e immobile riverso sul pavimento.
I capelli rossi come lingue di fuoco a coprirle parte del volto.
Gli occhi aperti e vitrei, spalancati sul baratro della morte.

No, Lily Evans non morirà. Severus si asciuga le lacrime ed esce nella notte, con il passo sicuro di chi ha uno scopo e lo sguardo disperato di chi farà qualunque cosa per raggiungerlo.


 
  
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