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Autore: Frulallas    30/12/2012    8 recensioni
[Great Saiyaman/Videl]
Gohan è alle strette: Videl l’ha messo all’angolo in un luogo in cui non può scappare e l’umore della ragazza non potrebbe essere migliore, infatti è ormai certa di scoprire finalmente chi è Great Saiyaman.
Per il nostro eroe è la fine. Certo che se riuscisse a trovare un modo per tenere Videl occupata per un po’…
Sarà abbastanza abile?
**
“Videl…” iniziò lui, mettendo le mani avanti cercando di creare un muro tra i due.
“No, ‘Videl’ un corno! Ora sei in trappola. Non puoi più sfuggirmi.” Lo interruppe con un sorriso sprezzante.
Puntò il dito indice sul suo petto, costringendolo in un angolo. Gohan deglutì.
“Sto finalmente per scoprire l’identità segreta del nostro caro Great Sayaman.” annunciò altezzosa, posando la mano destra sul suo casco. I suoi begli occhi brillavano nell’attesa del momento che aveva atteso da mesi.
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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The expedient

by Frulallas ©

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[Great Saiyaman/Videl]

Gohan è alle strette: Videl l’ha messo all’angolo

 in un luogo in cui non può scappare e l’umore della ragazza

 non potrebbe essere migliore, infatti è ormai certa

 di scoprire finalmente chi è Great Saiyaman. Per il nostro eroe è

la fine. Certo che se riuscisse a trovare un modo per

tenere Videl occupata per un po’…

Sarà abbastanza abile?


 

 

 

 

 

Se vi foste trovati in quella fredda mattinata di dicembre anche voi a Satan City, probabilmente sareste rimasti stupiti proprio come la dolce nonnetta, la signora Wrinkled, che osservava incantata una sagoma che correva perdifiato verso di lei: man mano che si avvicinava, i contorni si facevano più distinti, finché gli occhi velati dell’anziana riconobbero la silhouette dell’eroe mascherato più famoso di quegli ultimi mesi, ovvero il paladino della giustizia, il difensore dei più deboli, la luce nelle tenebre della violenza (come lui stesso si definiva) il grande, invincibile…

 

“Great Sayaman!” esclamò la vecchietta agitando la mano che non teneva il sacchetto della spesa in segno di saluto.

 

“Oh, si-signora Wrinkled! Salve! Che piacere rivederla. ” rispose cordialmente l’eroe, senza smettere di correre sul posto, ansimando forte. Dopo aver preso fiato, continuò : “ Come sta il vostro Mr. Chubby?”

 

“Splendidamente! Non smetterò mai di ringraziarti per averlo salvato da morte certa!” affermò la signora riconoscente.

 

“Ah… ma si figuri… ehm… alla fine si era solo incastrato nella sua cuccia… ehm… Ha mai pensato di dare meno da mangiare al suo cane, signora?” le chiese in imbarazzo il giovane.

 

“Oh, Mr. Chubby è sempre stato un golosone! Adora il mio pasticcio di pasta con le sarde!” si vantò Mrs. Wrinkled annuendo  “ In effetti, come lo faccio io non lo fa nessuno. A proposito, giovanotto, quando è libero il mio invito a pranzo è sempre valido! Ma perché continua a correre sul posto? Fa allenamento?”

 

“EHI, TU, SUPEREROE DEI MIEI STIVALI!!!” si sentì una voce leggermente alterata non molto lontano, probabilmente l’inseguitore del nostro caro giovine.

 

“Signora, mi piacerebbe davvero continuare a parlare con lei della dieta del suo bassotto, ma ora… ehm…” si guardò indietro Great Sayaman con un’aria preoccupata.

 

“Oh, non ti preoccupare, sono stata giovane anche io, sai? Ah, l’ebrezza dell’avventura…” si ricordò sognante la nonnetta.

 

“Cavoli, è già qui!” si voltò disperato l’eroe mentre cercava una via di fuga vicina.

 

“Figliolo, non so da chi o da cosa stia scappando, ma… non aveva l’abilità di volare?” chiese confusa la signora.

 

“Già che sciocco!” rispose il ragazzo sbattendosi la mano sulla fronte e iniziando a fluttuare nell’aria.

Anche se non credo che questo la fermerà, pensò rassegnato.

 

“Arrivederci e grazie, signora Wrinkled!” salutò volando via.

 

“Arrivederci , caro!” salutò lei. “È proprio un bravo ragazzo.” aggiunse poi sottovoce, sorridendo.

 

°^°

 

Dannato superstrano volante. Stavolta non mi scappi!, pensò l’inseguitore, o per meglio dire l’inseguitrice di Great Sayaman, lanciando in aria la capsula contenente il suo fido elicottero.

 

“GUARDA CHE TI PRENDO!” urlò dalla sua postazione di comando una giovane dai lunghi codini corvini, compiendo una manovra azzardata (essendo ancora sopra la città) mentre si avvicinava spaventosamente all’ eroe che cercava di schivare le sue mosse.

 

Sempre più vicino, la giovane impostò il pilota automatico, aprì il portellone dell’ elicottero e saltò in avanti atterrando sul grattacielo sul quale Great Sayaman era appena arrivato.

 

“Ma si può sapere che cos’hai contro di me?!” chiese il ragazzo non aspettandosi una risposta. Si sentiva braccato come una volpe nella sua tana da un cacciatore abile, mentre correva lungo le scale che portavano a un corridoio infinito.

 

Se riesco a prendere l’ascensore  sono salvo.

 

Un ultimo passo ed ecco! Al sicuro tra le quattro mura dell’ascensore, poteva finalmente tirare un sospiro di sollievo.

 

Non riusciva davvero a capire perché quella strana ragazza dagli occhi azzurri ce l’avesse tanto con lui.

 Sia con lui lui, ovvero lo studente Gohan e sia con il suo alter-ego Great Sayaman. Insomma, non aveva fatto in tempo a salvare qualche decina di persone da incendi, furti, ad aiutare poveri padri di famiglia ad aprire barattoli delle olive troppo duri per gli essere umani normali (lui non si riteneva tale) e altre catastrofi del genere che tutti l’avevano chiamato eroe e il suo nome era apparso nei giornali, le sue foto erano su cartelloni che esprimevano la gratitudine della gente alla sua bontà spassionata.

Non è che gli dispiacesse, essere amato dalla gente. Per lui non era mica un lavoro! Lo faceva perché lo sentiva come un dovere morale. Un impegno. Niente di male, non era un criminale a voler aiutare le persone in difficoltà!

 

E per questo motivo non riusciva sul serio a capire perché sempre lo stesso paio di occhi azzurri che lo tormentavano da mesi ora stesse fissando i suoi, ben nascosti dietro al casco protettivo, a testa in giù dal portellone di emergenza nella parte superiore dell’ascensore.

 

Sospirò di rassegnazione. Come faceva a raggiungerlo sempre?

 

“Ah! Adesso voglio proprio vedere come fai.” Disse la ragazza entrando nell’ascensore e chiudendo la botola.

 

“Videl…” iniziò lui, mettendo le mani avanti cercando di creare un muro tra i due.

 

“No, ‘Videl’ un corno! Ora sei in trappola. Non puoi più sfuggirmi.” Lo interruppe con un sorriso sprezzante.

Puntò il dito indice sul suo petto, costringendolo in un angolo. Gohan deglutì.

 

“Sto finalmente per scoprire l’identità segreta del nostro caro Great Sayaman.” annunciò altezzosa, posando la mano destra sul suo casco. I suoi begli occhi brillavano nell’attesa del momento che aveva atteso da mesi.

 

“A-a-aspetta Videl!” implorò il ragazzo guardando in alto, cercando una via di fuga, invano purtroppo. Solo il numero del piano che, lentamente, cambiava da 56 a 55. L’ascensore si muoveva piano verso il basso mentre Gohan cercava di usare tutta la sua materia grigia per uscire da quella situazione che, se non si fosse conclusa al più presto, si sarebbe rivelata la fine della sua carriera di supereroe.

 

Pensa Gohan, coraggio! Dannazione non mi viene in mente un accidente!, si disperò mentalmente mentre sudava freddo,  Ti scongiuro, Dende, fammi venire una bella idea per uscire indenne da qui!

 

“No, non aspetto più, mi spiace. Anzi no, non mi dispiace nemmeno. Non ho saltato nel vuoto fino a raggiungere l’ascensore per niente. La tua corsa finisce qui. ” si impose la ragazza.

 

Grazie al cielo (e forse anche all’aiuto dell’amico Dende) una lampadina si accese nella bella testolina del mezzo saiyan, che, per via dell’ultima frase pronunciata dalla ragazza, credeva di aver trovato un espediente per farcela. Sperava solo che funzionasse!

 

“M-m-ma c’è una cosa veramente importante che ti devo dire!!” provò per l’ultima volta il mezzo saiyan.

“Potrebbe cambiare… la tua opinione di me, di te… di noi.” Riprese vigore nell’ultima frase, tant’è che la ragazza sembrò tentata per un’ attimo di ascoltarlo. Gohan approfittò della sua titubanza, afferrandole la mano sul casco.

 

37.

 

“Senti, Videl… cara Videl…” iniziò, rendendosi conto che non era mai stato bravo in queste cose.

 

“M- ma che stai dicendo?!” si allontanò immediatamente lei.

 

“Ascoltami, io non ho mai saputo come dirtelo. Tutta questa cosa del fuggi-fuggi, corri-corri, scappa-scappa, subito è stata divertente. Intendo, nella prima settimana. Nel mese dopo ha iniziato a essere un po’ ripetitiva, e adesso sta iniziando veramente ad andarmi sui nervi. Finchè… ho capito.” concluse con un tono solenne.

 

23.

 

“Hai capito?”

 

“Sì, ho capito.” ripeté sicuro. Doveva farlo, altrimenti avrebbe scoperto la sua identità!

 

18.

 

“E cosa hai capito?” chiese dubbiosa  la ragazza.

 

Aspettò un po’ prima di risponderle, e poi attaccò con fare pensoso: “… tutta questa storia… insomma: gli inseguimenti, le minacce, tutti quei mantelli che sono andati a incastrarsi nelle pale del tuo elicottero…” Lei cercò di non ridere. Era stato davvero divertente vederlo disperarsi dopo il quinto mantello maciullato.

 

14.

 

“Insomma… è ovvio. Non so nemmeno come ho fatto a non accorgermene prima.”  Era arrivato il momento. Le mani erano fredde nei suoi guanti bianchi.

 

12.

 

Pausa ad effetto.

 

10.

 

“Tu sei innamorata di me, non è vero?” concluse.

 

9.

 

“C-COSA?” gridò imbarazzatissima Videl “ Ma come… ti è venuto in mente?! Cioè, neanche un bambino di cinque anni.. Ma… no!”  ormai era rossa come un peperone.

 

5.

 

“Guarda che non ti devi mica vergognare sai? Capisco che in tante si possano innamorare di un paladino come me.” le disse comprensivo. “ Posso anche firmarti un autografo, se vuoi. O scattare una foto. Ma non c’era mica bisogno di fare un casino come questo. Bastava ti iscrivessi al mio fan club, o direttamente sul sito, www.greatsayamanforpresident.com e ti sarebbe arrivata anche un maglietta con me sopra GRATIS!” spiegò galvanizzato.

 

3.

 

Sei proprio matto! Io non sono innamorata di te! Per niente! Neanche un briciolo! E soprattutto neanche se fossi, che ne so, l’ultimo uomo disponibile sulla Terra, o se fossi un mezzo alieno i cui genitori vengono da un pianeta tipo Krypto, e magari anche capace di trasformarsi!! Ma nemmeno in quel caso!” sbraitò in sua direzione, coprendosi il volto dalla vergogna. Che razza di idiota!

 

2.

 

“Ecco, diciamo che non si chiama Krypto, ma c’eri vicina…” sussurrò sghignazzando Gohan.

 

1.

 

“Che stai borbottando sotto i baffi, ora?” si infuriò ancora di più Videl. “Non importa. E dire che pensavo fossi un tipo umile, strano ma che non si monta la testa, e invece! Sei il solito pallone gonfiato!” incrociò le braccia. Pensavo che in questa storia riguardasse Gohan, ma più conosco Great Sayaman più il suo carattere non coincide con quell’imbranato del mio compagno di classe. Certo, hanno anche molti aspetti in comune, ma non sono di certo la stessa persona, riflettè la ragazza con le orecchie ancora rosse per l’imbarazzo.

 

PT

 

“Videl…” l’eroe la prese tra le braccia, stringendola forte e guardandola negli occhi. La ragazza deglutì, a disagio. Ma che stava facendo quell’idiota?!

 

Le loro teste si avvicinarono sempre di più, ormai si sfioravano.

 

 

 

 

 

 

“Ci si vede in giro!” la salutò ridendo, mentre la spinse leggermente contro lo specchio dell’ascensore premendo il numero 36.

 

“BRUTTO BASTAR-“ Videl non riuscì a insultarlo pienamente, perché le porte si chiusero esattamente un momento dopo che Great Sayaman era uscito dall’ascensore, lasciando la povera ragazza coi codini all’interno, mentre lui stava già volando nel cielo limpido, fischiettando verso casa. Dopotutto, si era fatto tardi, era quasi ora di pranzo!

 

Me l’hai fatta ancora. Ma un giorno scoprirò chi sei, Great Sayaman. E quel giorno è molto vicino, te lo assicuro, promise a sé stessa Videl.

 

 

Angolo dell’ autrice che ritorna dalla tomba

 

Ehilà bella gente!^^ *si scuote via le ragnatele e le bende da mummia di dosso*

Sono tornata (stavamo bene comunque ndlettori) ehm ehm… questa storiella è nata proprio come pretesto per farvi passare diciamo cinque minuti e farvi venire un bel sorrisino sul vostro bel faccino (fa pure rima)

Quindi non ho grosse pretese… Solo augurarvi buone feste (Natale è già passato, ma non sono riuscita a pubblicarla prima T__T cattiva Frulallas! è.é) spero vi sia piaciuta e di aver fatto capire bene cos’è successo (ho sempre questo terrore O.o)

Gohan stavolta ce l’ha fatta! Furbo, eh? ;) ha impegnato Videl con delle chiacchiere e poi è scappato via (saranno state solo chiacchiere? Lo scoprirete la prossima puntata)

Grazie a chi legge, a chi si diverte, a chi recensisce!

Ancora Buone Feste a tutti,

Frulallas

 

 

 

 

 

  
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